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LA RISERVA DI LEGGE



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LA RISERVA DI LEGGE.

Si ha riserva di legge quando la Costituzione riserva alla legge la disciplina di determinate materie o di parti di materie. (Connotazione garantistica).

Nata agli albori del costituzionalismo inglese per limitare il potere regio nell'imposizione fiscale ("no taxation without representation"), cioè nessuna imposta può essere introdotta senza il consenso dei rappresentanti del popolo.

Negli Stati sociali contemporanei la RISERVA DI LEGGE, oltre alla tradizionale funzione garantistica, assomma quella di riconoscere al Parlamento (con le leggi), compiti di indirizzo e di controllo nelle attività economiche (vedi gli articoli 41, terzo comma, 43, 44 e 45 della Costituzione). Riserva di legge diversa da RINVIO alla legge. esempi in Costituzione, gli articoli 54 101, 111, secondo comma e 28); per richiamarsi genericamente al diritto oggettivo vigente.

RISERVA DI LEGGE:

  1. Può essere intesa come riserva del potere decisionale a favore di organi rappresentativi, cioè del Parlamento
  2. Oppure come riserva di competenza a favore delle FONTI PRIMARIE, cioè di tutti gli atti aventi la forza della legge, come i decreti legge, i decreti legislativi . . : unica eccezione, la riserva di legge in materia di DIRITTI DI LIBERTA'; infatti la legge num. 400 del 1988 vieta al Governo di adottare decreti legge in materia costituzionale, cioè può legiferare solo il Parlamento.
  3. Oppure, il principio della riserva di legge può essere considerato come volontà della Costituzione di riservare la disciplina di determinati oggetti a una normazione di carattere generale (le leggi sono generali e astratte), esistono anche le leggi-provvedimento, che hanno però la forma e la forza giuridica della legge (esempio di legge provvedimento, vedi art. 43 della Costituzione.)

TIPI DI RISERVA DI LEGGE.



  1. Riserva di legge ordinaria e COSTITUZIONALE:
    cioè, la fonte competente a disciplinare la materia non è la legge ordinaria, ma la legge costituzionale (secondo la procedura dell'art.: 138 della Costituzione; esempi in Costituzione, gli articoli 116,132 e 137.
  2. Riserva di legge semplice o RINFORZATA:
    quando la Costituzione non si limita a demandare alla legge la regolamentazione di particolari materie, ma circoscrive la discrezionalità dello stesso legislatore, imponendogli vincoli e limiti. (Vedi gli articoli 8, terzo comma, e 16 della Costituzione).
  3. Riserva di legge esplicita o IMPLICITA:
    in genere, è esplicita. In altri casi, tale principio si ritiene sia insito nel sistema: esempio, nel caso dei limiti da dare all'iniziativa economica privata (art. 41 della Costituzione ) solo con legge.
  4. Riserva di legge RELATIVA e ASSOLUTA:
    la più nota (non facile). Si ritiene di essere di fronte a una riserva di legge relativa, quando la materia prevista, dalla Costituzione, possa essere anche disciplinata da fonte di grado subordinato. Invece, risulta assoluta quando può essere disciplinata soltanto dalla legge; ogni altra fonte è incompetente a disciplinare una certa materia. Arduo in pratica capire: si può ricorrere al criterio lessicale; cioè la riserva di legge è relativa quando la Costituzione usa l'espressione "in base alla legge" (esempio, art. 23), oppure "secondo disposizioni di legge", (esempio, art. 97 della Costituzione). Riserva assoluta, per i diritti di libertà e per la materia penale (vedi gli articoli 13, 15, 16, nonché 25 della Costituzione).
  5. Riserva di legge di ASSEMBLEA:
    vedi l'art. 72, quarto comma della Costituzione; riserva di legge FORMALE: quando il Parlamento approva con la procedura propria della legge,atti, cui attribuire una certa efficacia. Riserva di legge GENERALE: il più significativo, per esempio, l'art. 128 della Costituzione.








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