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Globalizzazione - Il villaggio globale, La globalizzazione: gli aspetti positivi, I problemi connessi alla globalizzazione: il consumismo, I problemi

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Globalizzazione


Il villaggio globale


McLuhan, specializzato nello studio dei mass media e dei mezzi di comunicazione di massa, analizzando il rapidissimo diffondersi della televisione si accorse che l'influenza del mezzo televisivo era enormemente superiore a quella della radio e del giornale. Questa forza era costituita dal fatto che trasmetteva oltre al messaggio verbale anche un immagine. Lo studioso canadese riteneva che questa potenzialità fosse negativa, perché la circolazione istantanea delle notizie avrebbe ridotto il pianeta in un villaggio dove tutti conoscano tutto, e per questo motivo la popolazione cade in una sorta di pigrizia mentale e si limita a costruirsi una cultura piatta e superficiale. McLuhan era inoltre convinto che la televisione fornisse una ricezione passiva, cioè che chi guarda la televisione non è portato a immaginare il paesaggio, il personaggio ecc. perché gli viene fornita anche un'immagine. Così lo spettatore è sempre meno stimolato a esercitare le sue funzione critiche e, in definitiva la sua intelligenza.

Indipendentemente da queste opinioni, rimane il fatto incontrastabile che il mezzo televisivo ha avuto enormi effetti sugli stili di vita di milioni di persone sparse per tutto il mondo. Grazie ad esso il modello di vita americano si è imposto ovunque giungano le immagini televisive, perché gli Stati Uniti d'America hanno diffuso dappertutto i loro spettacoli di varietà, i loro film e telefilm, la loro musica, il loro cibo, i loro abiti, il loro modo di pensare, insomma la loro cultura. Naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile se gli USA non avessero anche un fortissimo ruolo nell'economia di modo che i bisogni indotti dal loro modello di vita possano essere soddisfatti in tutto il mondo, acquistando prodotti che l'industria americana esporta dovunque se ne faccia richiesta. Questo significa che la gente indipendentemente da dove vive, tende ad assumere comportamenti simili, infatti un giovane tedesco é più probabile che abbia una vita più vicina a quella di un coetaneo coreano e non a quella di suo nonno mezzo secolo fa. Il villaggio globale rappresenta il modello di vita della nuova generazione ed è costituito da paesi che:



sono dotati di sistemi politici e apparati statali non troppo differenti, che si possono genericamente definire democratici.

possiedono sistemi produttivi e organizzazioni commerciali e finanziarie simili e fortemente integrati.

hanno a disposizione conoscenze scientifiche e tecnologie analoghe, se non proprio uguali.

sono uniti fra loro da una fittissima ed efficientissima rete informativa.

sono caratterizzati da stili di vita praticamente identici.



La globalizzazione: gli aspetti positivi


La nuova situazione che si è presentata, presenta aspetti indubbiamente positivi. Per la prima volta nella storia un individuo può vedere attraverso l'obbiettivo di una telecamera, standosene comodamente a casa propria, luoghi che forse non potrà mai raggiungere fisicamente, essere informato tempestivamente di quello che succede nel mondo, tenere conversazioni telefoniche o corrispondenza informatica con persone che vivono in paesi lontani. Documentari affascinanti ci permettano di cogliere la vita segreta degli animale che vivano nella savana, nelle banchise polari, nei deserti, che volano nel cielo o nuotano negli bissi marini. La televisione ci permette di assistere a eventi fisici come eruzione vulcaniche, maree, cicloni; ci avvicinano addirittura ai pianeti e alle stelle grazie a potenti telescopi e piccole sonde spaziali. La conoscenza del modo che oggi é alla portata anche di un bambino è facile e immediata, assai superiore a quella che poteva verificarsi negli anni scorsi. Per chi non si accontentasse delle immagini televisive c'è la possibilità di viaggi verso tutti i continenti a prezzi non troppo alti. I viaggi di lavoro aumentano, mentre il flusso turistico verso mete di grande fascino storico e paesaggistico e diventato un evento di massa.


I problemi connessi alla globalizzazione: il consumismo


L'insieme dei fenomeni che complessivamente chiamiamo globalizzazione presenta di certo numerosi fattori positivi, ma ha anche degli aspetti negativi. Una prima evidente conseguenza dell'ampliarsi degli orizzonti culturali è il rischio che le persone finiscono per trascurare o addirittura dimenticare le proprie radici. Il mondo globalizzato vive nel presente e non ha memoria del passato, consuma notizie, personaggi e prodotti con una rapidità sconcertante per poi sostituirli con altri. Il male più insidioso che si annida nello stile di via del mondo globalizzato è  il consumismo, cioè l'ansia, in realtà inappellabile, di possedere tutti quei beni materiali che sembrano poter rendere più felici la nostra vita. Il messaggio che essi trasmettano è chiaro: solo se avrai questa automobile sarai felice; solo se userai questo profumo avrai amore e successo; solo se calzerai queste scarpe e indosserai queste maglie gli amici ti accetteranno; solo se ti spalmerai questa crema sarai bello e desiderabile Si tratta naturalmente di false verità, poiché nessun oggetto può rendere felice una persona, se questa non ha valori per cui impegnarsi, progetti da realizzare, amici con cui collaborare. Abbandonarsi completamente al consumismo significa rinunciare alla propria capacità critica e accettare che la nostra intelligenza si addormenti, significa vivere in una dimensione artificiale priva di sbocchi positivi. La solitudine, l'insoddisfazione, la frustrazione sono le inevitabili conseguenze di chi credo di sostituire oggetti a sentimenti. Le nuove generazioni dovranno però sforzarsi di tenere ben desta la loro intelligenza se, anziché essere usate, vorranno partecipare attivamente alla costruzione del mondo futuro.

I problemi connessi alla globalizzazione:

lo sfruttamento economico


La globalizzazione dell'economia offre la possibilità di portare lavoro e benessere in regioni caratterizzate da povertà e arretratezza. Purtroppo, però, solo una parte del pianeta ha potuto beneficiare delle opportunità offerte dalla globalizzazione. La differenza fra le nazioni ricche e quelle povere, infatti, va crescendo, e se aumenta la ricchezza complessiva questa va a finire nelle mani di poche persone, che generalmente sono capi delle società e delle imprese che controllano gran parte della produzione, dei commerci e dei movimenti finanziari del mondo intere. Interi continenti come Africa e America Meridionale, restano esclusi da questo progresso e vedono ogni giorno i loro abitanti morire di fame, di malattie dovute a denutrizione e mancanza di igiene o per guerre in cui non sono estranei l'interessi dell'Occidente. Ciò dimostra che una soluzione mondiale per questi problemi non potrà essere trovata se non creando le condizioni affinché ciascun popolo possa vedersi riconosciuta la propria dignità e il proprio diritto alla sopravvivenza. Ma l'economia globalizzata può produrre danni ancora peggiori se non sottoposta a controlli. Essa infatti consente lo sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta e infligge seri danni all'ambiente. Il disboscamento della foresta pluviale, lo smaltimento clandestino dei rifiuti tossici, l'emissione di quantità intollerabili di gas nocivi nell'atmosfera, il consumo eccessivo di risorse naturali preziose come il petrolio e l'acqua sono esempi di un'azione devastante che va fermata prima che sia troppo tardi.


Mafie internazionali


Le possibilità offerte dalla globalizzazione sono state colte dalla delinquenza internazionale, ossia da quelle organizzazione criminali, che vengono impropriamente chiamate mafie. Queste organizzazioni hanno caratteristiche simili a quelli della Cosa Nostra anche se non possono vantarne un uguale radicamento al territorio. La diffusione di queste organizzazioni ha avuto luogo di pari passo con la globalizzazione che ha fatto del pianeta un unico, grande mercato di commerci leciti e illeciti. Recentemente le organizzazioni criminali hanno saputo entrare pericolosamente nel mercato finanziario compiendo gigantesche operazioni di riciclaggio e di truffa, grazie ai loro esperti in informatica. Ma l'iniziativa più crudele è quella del traffico di persone: Migliaia di giovani avviati, spesso con inganno e violenza, alla prostituzione, mentre numerosi bambini vengono rapiti e poi venduti a famiglie desiderose di adottarli, oppure vengono uccisi per ricavarne organi de trapiantare in clienti ricchi e senza scrupoli.  Combattere queste criminalità è diventato difficile per la loro capacità di







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