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Relazione de "Il visconte dimezzato" di Italo Calvino

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Relazione de "Il visconte dimezzato" di Italo Calvino


Riassunto e trama del racconto


Il libro narra la storia di "Medardo di Tarralba", un visconte di un'importante famiglia vicino Genova.

La vicenda inizia quando il visconte decide di arruolarsi nell'esercito asburgico in una guerra contro i Turchi. Durante il viaggio viene a conoscenza di tutte le atrocità della guerra e viene nominato tenente. Il mattino seguente comincia il combattimento, ma a causa della sua inesperienza viene centrato in pieno da una palla di cannone e diviso simmetricamente in 2 parti. Viene però ritrovata solamente la parte destra, a cui si riesce a salvare la vita. Una volta riportato a casa ci si accorge subito che qualcosa in lui è cambiato, infatti rifiuta ogni tipo di aiuto dai suoi familiari. Il giorno dopo Aiolfo, il padre di Medardo, viene trovato morto perché il lio gli aveva dimezzato uno dei suoi adorati uccelli. Dopo un piccolo periodo di isolamento Medardo ricomincia ad uscire dal castello, ma comincia a dimezzare con la sua spada qualsiasi cosa gli capita a tiro. Mano a mano che passa il tempo le sue malefatte aumentano arrivando anche a spedire nel paese dei lebbrosi la sua balia e cercare di avvelenare suo nipote. Un giorno il visconte decide di innamorarsi di Pamela, una giovane pastorella. Intanto cominciano a girare delle voci su un cambiamento di Medardo, infatti è arrivata in città l'altra metà, quella buona. Anche questa metà però era interessata a sposare Pamela, la quale decide di sposarli entrambi. Quando viene il giorno del matrimonio, la parte "grama" di Medardo, a causa di un imprevisto si presenta più tardi e vedendo la parte sinistra sposata con Pamela, chiede a mastro Pietrochiodo, il falegname di corte, di costruire due protesi per potersi sfidare a duello con l'altra metà l'indomani. Il mattino seguente, all'alba, comincia lo scontro, che finisce con i due che si riaprono le vecchie ferite e svengono. Il dottore del paese, Trelawney, riuscì a riunire le due parti riformando di nuovo un corpo unico.



La storia si conclude con Medardo che torna alla normalità e da alla luce molti li, Pietrochiodo si da alla costruzione di mulini e Trelawney si imbarca con il capitano Cook, lasciando solo il nipote del visconte.


ANALISI TESTUALE


Narratore


Il narratore della storia è il giovane nipote di Medardo, quindi è un narratore di tipo interno e la sua focalizzazione è interna.


Rapporta Fabula/Intreccio


Il rapporto tra fabula e intreccio è sfalsato: infatti anche se all'inizio sembra che coincida, successivamente troviamo dei flash-back e vengono saltati dei pezzi meno importanti per aumentare la tensione della narrazione e velocizzare così il ritmo.


Personaggi


I personaggi di questo racconto sono: Medardo, il nipote di Medardo, Pamela, Trelawney, la balia e mastro Pietrachiodo.

Le due metà di Medardo sono praticamente i protagonisti della storia. Come carattere sono totalmente diversi, ma tutti e due non erano ben visti dalla popolazione, perché sia il bene che il male devono essere dosati in giuste quantità.

Il nipote di Medardo è il lio illegittimo della sorella del visconte, e proprio per questo gode di alcune libertà: una di queste è poter girare libero senza il controllo di nessuno. È amico solamente del lio di un ugonotto e del dottor Trelawney. Quando infatti quest'ultimo se ne andrà resterà praticamente solo.

Pamela è una pastorella piuttosto povera, non è molto bella ed è rozza nei modi. Si dimostrerà intelligente accettando la proposta di matrimonio di entrambe le parti di Medardo.

Il dottor Trelawney era il nemico del Paese, ma invece che occuparsi dei malati, preferiva le sue stravaganti scoperte scientifiche e il vino che si porta sempre dietro. Ha 60 anni, e verso la fine del racconto ritroverà la sua voglia di curare e l'amore per la medicina.

La balia Sebastiana aveva allevato tutte e due le parti di Medardo come se fossero una persona sola.

Il mastro Pietrochiodo era costretto a costruire delle macchine per uccidere sempre più sofisticate. Alla fine della storia, quando tutto si risolve, si dedicherà alla costruzione dei mulini.

Tutti i personaggi, sia secondari che principali, sono introdotti sia direttamente che indirettamente.


Linguaggio


Il linguaggio che viene utilizzato è quello comune di tutti i giorni, e non ci sono parole colte.


Commento personale


Secondo me "Il Visconte dimezzato" è un bel racconto, ma in fondo racchiude un senso profondo: infatti secondo Calvino l'eccesso è sempre un male, sia che serva a scopi buoni che a scopi malvagi.






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