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"La figlia del capitano" di Aleksandr Puskin - Riassunto, Personaggi, Commento

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"La lia del capitano" di Aleksandr Puskin


Riassunto

La storia si svolge in Russia, nella fortezza di Bielogorsk, a poco più di quaranta chilometri dalla città di Orenburg, a sud degli Urali meridionali; nella seconda metà del settecento.   

Il giovane ufficiale Andrei Petrovic' viene mandato da suo padre in un antico reggimento della guardia, fondata da Pietro il Grande, per dare il suo apporto militare in una fortezza capitanata da un suo vecchio amico, il capitano Ivan Kuzmic', il quale ha una lia di nome Maria Ivanovna, chiamata più semplicemente Mascia, della quale il giovane si innamora.

Ma a contrastare questo corrisposto sentimento c'è Svabrin, un ufficiale che l'aveva chiesta in moglie ma rifiutato dalla fanciulla.



Nel 1773 avvenne la rivolta di Pugaciov, un contadino rivoluzionario, che saccheggiò molte fortezze del paese, tra cui quella del capitano Kuzmic' e di sua moglie, che più tardi furono uccisi.

Svabrin tradisce i soldati dell'imperatrice e viene arruolato da Pugaciov nel suo esercito, mentre Andrej fu risparmiato poiché un tempo Pugaciov ebbe da lui in dono un pellicciotto di lepre.

Nel frattempo Svabrin viene nominato capitano della fortezza. Forte di questo ruolo avrebbe potuto avere Mascia in moglie anche se contro la sua volontà. Venuto a conoscenza di questo, Andrei chiede aiuto a Purgaciv per"liberare" la sua amata.

Ora Andrei aveva più ammirazione che odioverso Pugaciv, anche se mai tradì l'imperatrice.

Adesso i due giovani potevano finalmente sposarsi, ma un mandato di arresto giunse ad Andrei, poiché aveva stretto rapporti con il rivoluzionario, che ormai era stato arrestato come anche il traditore Svabrin.

Nello stesso tempo Mascia volle chiedere la grazia all'imperatrice per il suo fidanzato, dopo averle raccontato tutta la verità. Così l'imperatrice sicura dell'innocenza del povero ragazzo, lo liberò e benedì il loro matrimonio.

Nel gennaio 1775 Pugaciov e i suoi segaci furono giustiziati, ed Andrei ne fu testimone oculare.


Personaggi

Il protagonista del racconto è Andrei Petrovic', narratore interno; egli riporta in prima persona gli avvenimenti della narrazione: destinato ad una fortezza degli Urali, assalita da un'orda di cosacchi ribelli guidati dal rivoluzionario Pugaciov. Andrei viene accusato di tradimento, ma da ultimo riesce a dimostrare la sua innocenza.

Mascia, la lia del capitano Kuzmic, ucciso da Pugaciov, innamorata di Andrei, ha un carattere forte e maturo, tanto da farne l'eroina del romanzo.

Pugaciov, rivoluzionario temuto per la sua scelleratezza, ma non così irriconoscente verso il suo prossimo.

In realtà Pugaciov fu un organizzatore di rivolte contadine in Ucraina, si trasferì nel 1773 nella regione del Volga. Guidò la regione dei cosacchi contro Caterina II, che aveva deciso di abolire il loro status autonomo, sconfisse ripetutamente le truppe russe conquistando Orenburg e Kazan.

Svabrin, ufficiale e in seguito traditore dell'imperatrice, anch'egli innamorato di Mascia, cerca sempre di ostacolare il rapporto tra Andrei e Mascia.

Più tardi viene arrestato per essere stato "complice" di Pugaciov nella rivolta.


Commento

Il libro è stato impostato inserendo il romanzo in un periodo storico realmente accaduto nel 1700 in Russia. Un rilievo particolare assumono la povera gente, contadini, ecc.. essi sono accomunati dagli stessi problemi: le sofferenze e precarie condizioni di vita scatenano drammatiche sommosse; in quel periodo ci furono molte ribellioni, infatti i cosacchi, (contadini, artigiani, ecc), presi dalle furie di saccheggiare le fortezze dei nobili, rubano e uccidono perdendo il controllo di se stessi, diventano così più simili alle bestie e meno agli umani. Il romanzo è di vita drammatica e ci sono pochissimi momenti di vita tranquilla. Il narratore, protagonista, a volte interviene rivolgendosi al lettore. L'autore mette in rilievo la nutevole e comune rassegnazione tra poveri e ricchi, nella preghiera, lasciando che sia Dio a decidere la sorte dei personaggi, per cui il bene vince sul male. Nel romanzo emergono vicende di odio e amore, povertà e ricchezza. Fa sorgere il fatto che su questa terra dominata dalla violenza, anche i più squallidi e temuti personaggi come lo squilibrato Pugacev, forse non sono poi così negativi, irriconoscenti e incapaci di amare il prossimo. La fede in Dio fornisce all'uomo la forza per affrontare il male e il peccato. La ricerca della libertà è certamente uno dei punti più rilevanti del romanzo, infatti l'autore mette a dura prova i protagonisti nel realizzare le loro scelte, superando ogni tipo di ostacolo, facendo apparire alcuni dei suoi personaggi come degli eroi.




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