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La più grande mostra sul Cinquecento lombardo

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La più grande mostra sul Cinquecento lombardo


Una grande mostra "Il Cinquecento lombardo, da Leonardo a Caravaggio" viene presentata al Palazzo Reale di Milano. Essa si snoda in un percorso di 24 sale, con circa 250 opere generosamente concesse in prestito da 150 proprietari e abitualmente custodite in Italia, Francia, Austria, Inghilterra, Ungheria, Svizzera, Stati Uniti. Accomnati dalla professoressa Mortini, con tutta la classe, ci siamo recati giovedì 23 novembre 2000 al Palazzo Reale non solo per osservare la mostra nel suo complesso ma apprezzare e cogliere gli aspetti salienti e le caratteristiche degli artisti, sia le particolarità dei diversi oggetti della mostra che dei quadri e dei loro particolari, dalle espressioni delle ure alla luce che viene utilizzata dai pittori o alle diverse scelte di materiali. Altro motivo dominante della visita e della relazione è stato quello di abituarsi ad un uso del linguaggio specifico dell'arte e della tecnica utilizzata da scultori e pittori.







Sala 1


Qual è la poetica del pittore Foppa ?

Cosa vuole ritrarre delle persone ?

Quali sono gli elementi e i colori in cui è resa la Natura ?


Vincenzo Foppa è il "grande padre" della pittura lombarda. La ricerca di un naturalismo ambientale e illuministico caratterizza la sua pittura. Ci ha regalato i cieli, le acque, gli alberi, le piogge più luminose e smaglianti di tutta la pittura rinascimentale. Egli rappresenta i Santi dai volti olivastri plasmati da una luce che li avvolge morbidamente inseriti in una natura dolcissima dal cielo di un azzurro chiaro. Si nota nei suoi quadri una minuziosa resa di particolari : sassi, rocce, alberi, foglie, castelli. Foppa aggiunge all'assimilazione della cultura prospettica del '400 una forte adesione al lato naturale e alla ricerca di una nuova verità illuministica.






Sala 2


Qual è il fine di Leonardo ?

Percorso ragazzi.

Osserva la " Madonna delle rocce": cosa rappresenta il quadro ? Il personaggio con il dito indice teso chi guarda ? Cosa vuol dire ?

Osserva il "Cristo fanciullo" : secondo te , a cosa sta pensando ?


Leonardo va alla ricerca di una "verità" interiore che si può notare nel quadro della "Vergine delle rocce".



Leonardo fa nascere a Milano la teoria dei "moti dell'animo" ( cioè il secondo asse che si incrocia col naturalismo ambientale e luministico di Foppa ).

La "Madonna delle rocce" qui esposta, è la seconda delle tre versioni dipinte da Leonardo: la prima è esposta al Louvre di Parigi mentre la terza è esposta alla National Gallery di Londra.

Il quadro rappresenta il primo incontro tra Gesù e san Giovanni che, nell'atto di benedire Gesù, ne preannuncia il battesimo che avverrà circa trent'anni dopo. L'angelo è un intermediario di tale messaggio : col dito puntato verso Gesù e lo sguardo verso lo spettatore, indica che Gesù è destinato ad immolarsi per salvare l'umanità.

Secondo me il "Cristo fanciullo" con le mani giunte mostra di accettare la volontà del Padre in merito al suo destino.


Sala3


Confronta il "Cristo" di Borgognone col precedente: a cosa sta pensando questo Cristo uomo ?

In questa sala è presente il tema della morte: da quali elementi lo capisci ?


Cristo è rappresentato nell'apice del suo dolore, e sicuramente sta pensando al suo destino come nel quadro di Leonardo.

Il tema della morte si legge sui volti dei personaggi e si evidenzia dagli occhi arrossati e il viso sciupato.




Sala 4


Percorso ragazzi.


Nella grotta accogliente come un'architettura, si svolge una sacra conversazione. I personaggi rappresentati sono : la Madonna col bambino tra i santi Ambrogio , Gerolamo e Giuseppe che si scambiano un intreccio di gesti e sguardi.

Sullo sfondo si possono notare montagne tipiche di Leonardo e una città minuziosamente particolareggiata. In questo quadro si nota che Leonardo studiò fisionomica (cioè studio dell'espressione facciale).







Sala 5


Percorso ragazzi.

Quali differenze puoi notare tra i ritratti dei laici e i volti dei santi? Quali i sentimenti espressi ?


Ritratto di giovinetto incoronato che impugna una freccia. Il giovinetto ha lunghi capelli morbidi e lucenti come seta ed il volto illuminato da uno sguardo dolcissimo .Gli abiti sono rappresentati con minuziosi particolari. Nel quadro è presente una freccia (simbolo dell'amore).

I laici vengono generalmente rappresentati con vestiti regali (da nobili) mentre i santi sono vestiti con tuniche o armature (San Gervaso). In questa sala viene rappresentata più volte la penna.



Sala 6


Annotare caratteristiche di questa "Monna Vanna" di Caprotti e confrontala con "La Gioconda".

Osservazioni arazzo.

Percorso ragazzi.

Lavori rappresentati e con quali strumenti.


Questa Monna Vanna, come La Gioconda, ha uno sguardo enigmatico; tra le sue labbra increspa un lieve sorriso, tutto lo spazio è in primo piano e il corpo è lievemente inclinato di tre quarti.

Qui la ura di donna, rispetto alla Gioconda, è nuda ed ha come sfondo un ulivo.


L'arazzo rappresenta la cena al termine di una giornata lavorativa nel mese di Agosto.

I mestieri più spesso rappresentati sono quelli del contadino con la falce, del fabbro con l'incudine e del fruttivendolo con le sue ceste di frutta. Sui tavoli rafurati si notano numerosi frutti succosi, mentre sullo sfondo è rappresentata una fantastica città.

Questo arazzo vuole rappresentare i sentimenti del popolo assoggettato al re (al centro di uno dei due arazzi).




Sala 7 e sala 8


Gli elementi che caratterizzano i Santi per il loro riconoscimento.


Molti Santi sono rappresentati con delle caratteristiche ed elementi specifici che ne consentono il riconoscimento e tali elementi sono spesso utilizzati dagli artisti specialmente per evitare di scriverne il nome.

San Giorgio   => sempre rappresentato a terra o a cavallo mentre uccide un drago.

San Sebastiano => rappresentato nel momento del martirio trafitto da frecce e con i polsi legati    dietro la schiena.

San Gerolamo => dal momento che tradusse la bibbia in latino e tolse dal fianco di un leone una spina senza timore, è sempre rafurato con una penna in mano ed un leone ai piedi.

San Cristoforo => a seguito della leggenda che narra del santo che fa attraversare il lago ad un bimbo portandolo sulle proprie spalle, è quasi sempre rafurato in questo atteggiamento.

S. Antonio Abate = > generalmente rafurato vicino ad una basilica e con il saio francescano.

San Pietro => ha sempre in mano le chiavi della città di Roma.

Santa Caterina => la patrona d'Italia, dottore della Chiesa è sempre rafurata vestita da suora pur non avendo fatto parte dell'ordine se non alla fine della sua vita.

Santa Lucia   => dipinta sempre con gli occhi tra le mani, motivo per cui è considerata la protettrice della vista.

San Paolo => pur non avendo armatura, è sempre rappresentato con la spada tra le mani a ricordo della sua morte per decapitazione.

San Francesco => si riconosce dalla presenza delle stimmate.

Cristo Redentore => ha in testa la corona di spine ed in mano la canna simbolo del "Ecce homo".

Cristo Salvatore => con una mano sorregge il mondo e con l'altra benedice.

Sant'Ambrogio => rappresentato con la frusta



Sala 9


Percorso ragazzi.

Descrivi ed interpreta l'espressione del volto di S. Giovanni (scultura lignea del Maino).

Confronta le due sculture presenti nella sala: cosa hanno in comune? In cosa si differenziano?

Osserva la "Vergine delle Rocce" di Magni: confrontala con quella di Leonardo: che cosa noti?


San Giovanni, avvolto in una tunica, ha lo sguardo rivolto verso l'alto. Ha la bocca aperta quasi in atteggiamento di chi vuol lanciare un grido o di dire qualcosa. E' appoggiato su un basamento che dà quasi l'impressione di essere una roccia, mentre invece si tratta di una zolla di terra dal momento che questa scultura lignea faceva parte di una composizione più complessa ed articolata.

Le due sculture, una in legno e l'altra in marmo, si differenziano per la diversa precisione dei dettagli: più precisi ed evidenziati nella Madonna con bambino (vesti e suoi drappeggi); comune invece ad entrambe le sculture l'espressione del volto che ne esprime la beatitudine.


La "Vergine delle Rocce" di Magni si differenzia da quella di Leonardo perché i due bimbi rafurati dal Magni sono nudi a differenza di quelli nel dipinto leonardesco; inoltre l'angelo del Magni ha le ali colorate con un bianco più splendente. La natura rafurata nel dipinto del Magni è più precisa e messa in risalto che non nel dipinto di Leonardo.

Sala 10


Percorso ragazzi

Osserva la "Zingarella" di B. Boccaccino :

descrivila a colori in maniera oggettiva

descrivila da un punto di vista soggettivo



DESCRIZIONE OGGETTIVA

La Zingarella dai teneri ed insondabili occhi guarda l' osservatore. Una chiara luce,proveniente da sinistra, illumina il suo volto, i suoi occhi e la sua veste. Si intravedono appena i suoi biondi capelli.


DESCRIZIONE SOGGETTIVA

La Zingarella dal volto quasi inespressivo fissa l' osservatore con uno sguardo quasi incuriosito, esprime un pizzico di tristezza.



Sala 12

Percorso ragazzi

Osserva i due quadri non religiosi " Ritratto di dama" e "coppia di amanti":

che cosa ti impressiona di ognuno?

Il notturno della scena è rischiarato dalla luce artificiale della lampada e dalla luce naturale della luna piena. L'atmosfera è gioiosa nonostante i volti tristi e incuriositi dei personaggi rafurati.

Del " Ritratto di dama" mi ha impressionato l'architettura della città e il paesaggio naturale che assomiglia a un deserto.La dama porta al collo una catena il cui ciondolo cerca di nascondere con la mano. La luce del sole esalta le qualità dei suoi vestiti cinquecenteschi.

Della "coppia d'amanti" mi impressiona il vistoso cappello dell'uomo con la pelliccia (probabilmente un aristocratico) e lo sguardo della donna intenta a guardare la spalla destra dell'osservatore.




Sala 13


Osserva tutti i quadri:

Quali animali compaiono ?

Quali sono simbolici ?

Quali sono i frutti della natura morta ?


Gli animali che ho individuato sono : il leone, il cavallo, la pecora, il cammello, il corvo, il fagiano, i conigli .

Dei suddetti animali il leone simboleggia la forza,

SALA 15

Descrizione approfondita di " Cavaliere in rosa" di Grumelli.




Il personaggio rappresentato appartiene sicuramente ad un ceto medio alto e lo si denota dall'abito che indossa e dalla spada che porta sul fianco sinistro . Nella mano destra seminascosta tiene il cappello. Il suo sguardo sembra attirato da qualcosa o qualcuno che si trova alla sua destra. Ha le guance arrossate come se fosse accaldato. E' ritratto in un luogo in rovina ( statua ai suoi piedi e colonna sulla parete a destra delle sue spalle entrambe rotte ) .Dalla finestra alle sue spalle entra il ramo di una pianta rampicante mentre lontano si vede la luce del sole che tramonta.




SALA 16

Percorso ragazzi


Una vera scena teatrale, il dramma è al suo culmine. I personaggi sono per un attimo fissati nel momento della violenta rappresentazione. Il blu sullo sfondo è una cascata e questo si può sicuramente intuire dall'osservazione tra i polpacci di un boia.




SALE 17 e 18


Osserva i bambini:

Come sono i loro abiti ?

Quali oggetti li circondano ?

Quali le espressioni dei loro volti ?

A quale classe sociale appartengono ?

Osserva "l'adorazione dei pastori" di Cattapane. Punta il tuo interesse sulla luce del quadro:

Da dove viene?

Quali altri punti luminosi ci sono?

Che cosa e chi viene illuminato ?

La luce rende i personaggi realistici o li trasforma ?

Da quali particolari deduci la tua risposta ?

Osserva la " Fruttivendola" di Campi : servendoti di un ordine logico, elenca tutti i tipi di fiori, frutta e verdura che riconosci sul quadro.


I bambini appartengono ad una classe sociale elevata e lo si nota dalla fattura dei loro abiti e dagli oggetti sfarzosi che li circondano ( elmi e piume di animali rari ) .

I neonati rappresentati sono di classe sociale bassa.


La luce principale viene dal basso ed illumina i volti di Maria, Giuseppe ed i pastori in maniera tale da conferirgli un'aria più beata. Si possono individuare altre fonti minori di luce: un bimbo che regge una candela in mano, una torcia di carta, una lanterna e, dall'esterno, si intravede la luce del sole che filtra tra le nuvole scure.


Nel ritratto della "Fruttivendola" si possono notare vari ortaggi tra cui le cipolle, le cime di rapa, l'insalata, i fagioli, i piselli,gli asparagi, i peperoni gialli, i carciofi, le melanzane. I frutti rappresentati sono, invece, i mandarini, le nespole, le albicocche, le ciliegie rosse e rosa, le mele, i fichi, i melograni, piccole pere, more di gelso e noci.


La fruttivendola


SALa 22


Osserva il quadro di Arcimboldo :

Quanti elementi marini sono presenti ?

Contali ed elenca quelli che riconosci .



Gli elementi marini sono nella totalità una quarantina. Quelli da me riconosciuti sono : Perle, scorfano, polpo, razza, canocchia, pesce gatto, granseola, gambero di fiume e di mare, conchiglia, uro, rana, tartaruga, manta, corallo, ippocampo, leone marino, anemone, anguilla, murena.


SALA 24   


Osserva i cinque quadri più lo scudo dipinti o attribuiti a Caravaggio - rispondi :

Quali sono i soggetti ? Quali sentimenti espressi ?

Da dove viene e che funzione ha la luce ?

Descrivi Narciso: che significato ha oggi il mito di Narciso secondo Freud ?


SUONATORE DI LIUTO - Si possono notare sul tavolo altri strumenti : un flauto e un violino.

La luce proviene da sinistra e rende triste l'espressione del suonatore.


FANCIULLO CHE SBUCCIA UN MERANGOLO - Il ragazzo che indossa una camicia è ritratto nell'atto di sbucciare un mandarino. La sua espressione è annoiata.


AMORE DORMIENTE - Cupido dorme sdraiato sul suo arco e sulle frecce dell'amore. La luce in questo quadro sembra avere origine tra l'osservatore e il personaggio ritratto.


SACRIFICIO D'ABRAMO - Colto nel momento dell'imminente sacrificio, Abramo, viene fermato da un angelo. La luce proviene da sinistra e probabilmente è la luce divina irradiata dall'angelo.


CRISTO PORTA LA CROCE - La luce proveniente da sinistra illumina un Cristo sofferente.


BACCO - Il giovinetto ritratto è molto probabilmente lo stesso Caravaggio in un autoritratto intento a mangiare golosamente un grappolo d'uva.






SUONATORE DI FLAUTO - L'espressione del suonatore di flauto è pensierosa ed illuminata da una luce proveniente da sinistra per l'osservatore.






Narciso: Il quadro del Caravaggio mostra Narciso che si specchia nell'acqua, illuminato da una luce proveniente da sinistra che fa risaltare il ginocchio e la bianca camiciola che indossa.

La storia di Narciso è quella di un giovane che è innamorato della sua ura e della sua stessa bellezza.

Freud ha parlato di narcisismo che è considerato uno dei più importanti concetti oggi in psicoanalisi, e, paradossalmente, uno dei più controversi. Questo concetto era difficile da esporre anche da Freud, il quale non a caso più volte si disse insoddisfatto della sua elaborazione teorica del narcisismo, e non esitò a rivederla. In ogni caso si tratta di una patologia che ripiega sull' "io" tutto quanto circonda il narcisista ed è una forma patologica di nevrosi e psicosi, ossia di quelle forme patologiche di origine mentale particolarmente gravi caratterizzate dalla presenza del delirio.




ANALISI DEL QUADRO


Ho scelto il "Battesimo di Cristo" che ho ammirato nella sala 11. E' un quadro pieno di elementi che "raccontano" al tempo stesso non solo l'atto che si sta compiendo ma anche con l'uso di simboli la parte religiosa della vita di Cristo.

Vi è rappresentato S. Giovanni che bagna il capo di Gesù battezzandolo. Un angelo porta un lenzuolo rosso per asciugare il capo del Cristo; la scelta del colore rosso del lenzuolo rappresenta forse l'anticipazione della passione che Gesù dovrà subire prima della sua morte e della resurrezione.

Sul capo del Gesù si nota una colomba che rappresenta simbolicamente sia il perdono che, con il suo colore bianco, la purezza di Gesù; molto spesso la colomba è utilizzata dai pittori a rafurare simbolicamente la presenza del Cristo nei ritratti.

In alto, festosamente circondato dagli angeli, il Padre osserva la scena e gioca con gli angeli stessi che sono rappresentati da bambini (simbolo del candore della giovinezza ancora esente dal peccato).





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