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Genetica Umana, Sindrome di Down, Le aneuploidie dei cromosomi sessuali sono meno gravi di quelle degli autosomi, Sindrome di Klinefelter

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Genetica Umana


La POLIPLOIDIA, cioè la presenza di multipli di set cromosomici completi, è comune nelle piante ma rara negli animali. Può verificarsi come risultato di una mancata separazione dei cromosomi durante la meiosi o della fecondazione della cellula uovo da parte di uno o più spermatozoi. La Poliploidia nell'uomo ed in molti altri animali è letale quando è a carico di tutte le cellule somatiche. La TRIPLOIDIA (3n) si riscontra qualche volta in embrioni abortiti spontaneamente nelle prime fasi della gravidanza. Nei pochi individui triploidi e tetraploidi (in), che sono nati vivi e che hanno vissuto pochi giorni, si sono trovate cellule diploidi e poliploidi. Le anomalie per al presenza di un cromosoma unico, in più o in meno, sono molto più comuni nell'uomo: tali situazioni sono indicate come ANEUPLOIDIE. Ricordiamo che come regola vi sono due rappresentanti per ogni tipo di cromosoma e questa è la normale condizione DISOMICA. Un individuo con un cromosoma in più (cioè con 3 rappresentanti di un determinato cromosoma) è detto TRISOMICO per quel tipo di cromosoma. Un individuo che non possiede un membro di una coppia di cromosomi è detto MONOSOMICO. Le aneuploidie si verificano come risultato di una divisione meiotica (o mitotica) anormale in cui i cromosomi non si separano all'anafase; tale fenomeno e detto NON DISGIUNZIONE. Nella meiosi la non disgiunzione si può avere sia nella prima che nella seconda divisione meiotica. Per esempio, due cromosomi X che non si separano alla prima o alla seconda divisione possono trovarsi nel nucleo della cellula uovo, oppure possono finire in un globulo polare lasciando la cellula uovo priva di cromosomi X. La non disgiunzione della coppia XY può portare alla formazione di spermatozoi con sia X che Y, oppure di spermatozoi con nessuno dei due. In maniera analoga la non disgiunzione alla seconda divisione meiotica può produrre spermatozoi con due cromosomi X o due Y. Quando un gamete normale si unisce con uno anormale, lo zigote che ne risulta, presenta una anomalia cromosomica che si riscontra in ogni cellula somatica.


Sindrome di Down


E' una delle anomalie cromosomiche più comuni nell'uomo; è stata nominata dal medico inglese John Down che la descrisse per primo nel 1866. i soggetti colpiti presentano anomalie nel volto, nelle palpebre, nella lingua, nelle mani e in altre parti del corpo; inoltre sono particolarmente suscettibili nei confronti di malattie, quali la leucemia o il morbo di Alzheimer. La maggior parte delle persone con la sindrome di Down ha 47 cromosomi, dato che sono trisomici per tutto o per una parte del cromosoma 21, uno dei più piccoli, la presenza di questo cromosoma in più pare che derivi dalla non disgiunzione durante la meiosi. La sindrome si riscontra in circa lo 0,15% dei neonati, ma la sua incidenza aumenta notevolmente con l'età della madre, infatti è 100 volte più probabile nella prole di madri di 45 anni o più rispetto a quella di madri sotto i 19 anni. L'età del padre ha un influenza molto minore sulla sa della sindrome di Down. La ragione della relazione tra l'aumento dell'incidenza della malattia e l'età materna non è nota: un'ipotesi dice che un utero più vecchio abbia meno capacità di rigettare un feto anormale.


Le aneuploidie dei cromosomi sessuali sono meno gravi di quelle degli autosomi


Le aneuploidie dei cromosomi sessuali sembrano essere ben tollerate; secondo l'ipotesi del SINGOLO X ATTIVO, i mammiferi per compensare materiale cromosomico X in eccesso lo rendono inattivo, ad eccezione di quello contenuto in un singolo cromosoma X. Il materiale X inattivo si vede come CORPO DI BARR, una zona intensamente colorata visibile come cromatina addensata vicino all'involucro nucleare durante l'interfase. La ricerca del Corpo di Barr nelle cellule delle femmine rappresenta un primo test per verificare se un individuo è geneticamente maschio o femmina.


Sindrome di Klinefelter


Persone con tale sindrome hanno 47 cromosomi, che comprendono due X e un Y. Sono maschi quasi normali, che hanno testicoli piccoli, producono pochi o nessuno spermatozoo e quindi sterili. E' stato dimostrato che il cromosoma Y è il maggiore determinante del fenotipo maschile dato che in esso vi è un gene che agisce come "interruttore genetico" cioè dirige lo sviluppo in senso maschile. Le persone con questa sindrome tendono ad essere molto alti, ad avere mammelle di tipo femminile e circa la metà mostra un certo grado di ritardo mentale; tuttavia la maggior parte conduce vita normale. Esaminando le loro cellule, si trova un Corpo di Barr per cellula; sulla base di questo test potrebbero essere classificati come femmine.



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