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IL FRUTTO



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IL FRUTTO

Il frutto è la modificazione dell'ovario a seguito della fecondazione, ed è l'organo ausiliario riproduttivo delle angiosperme.

FUNZIONI rispetto al seme che contiene:

¥ protezione;

¥ nutrimento;

¥ mezzo di diffusione.

ANATOMIA DEL FRUTTO O PERICARPO

¥ epicarpo, parte esterna del frutto;

¥ mesocarpo, scarso nei frutti secchi o carnoso nelle bacche e pomi;



¥ endocarpo, parte interna che può essere distinta o meno.

¥ il seme, che contiene l'embrione (originato dal gamete femminile) e le riserve.

CLASSIFICAZIONE

FRUTTI SECCHI DEISCENTI ( bassa quantità d'acqua, a maturità si aprono liberando i semi)

Legume: le due valve si staccano

Follicolo: ha un solo asse di rottura

Siliqua: ha tre valve

Siliquetta: modificazione della siliqua

Capsula loculicida: con tre loculi, sezioni

Capsula setticida: quattro sezioni

Pisside: linea di sutura orizzontale

Capsula poricida: quella del papavero

Capsula a denti

FRUTTI SECCHI INDEISCENTI (bassa quantità d'acqua, non s'aprono a maturità)

Acheni: ovario infero monosperme (girasole) con o senza pappo

Samara: acheno alato

Disamara: nelle aceraceae

Noce: pericarpo lignificato che non aderisce al seme

Ghianda: modificazione della noce, cupola parziale

Sviluppo della struttura fiorale: cupola totale (riccio della castagna)

Cariosside: da ovario supero (n)monospermo, pericarpo aderisce al seme, nuda senza glumette

Schizocarpi: ovario polispermo che a maturità si scinde in porzioni monosperme (mericarpo)



FRUTTI CARNOSI (che hanno il pericarpo o una sua parte polposa, modesta quantità d'acqua)

Bacche: epicarpo sottile, mesocarpo ed endocarpo carnoso o gelatinoso (kiwi, uva)

Esperidio: epicarpo con tasche lisigene, mesocarpo bianco e spugnoso, endocarpo a logge con semi (agrumi)

Peperonide: epicarpo membranoso, mesocarpo carnoso ed endocarpo lacunoso, composto di placenta e semi

Peponide: epicarpo parziale con ricettacolo, mesocarpo carnoso, endocarpo molle(placenta e semi) deliquescente a maturità (zucca zucchino melone).

Drupe: frutto tipico di specie arboree, epicarpo sottile, mesocarpo edule, endocarpo legnoso (nocciolo)



FRUTTI COMPLESSI O FALSI FRUTTI

Pomo: ovario infero, parte carnosa dallo sviluppo del ricettacolo, il vero frutto è il torsolo, pericarpo cartilagineo

Cinorrodo: frutto complesso, sviluppo del ricettacolo complesso (rosa), ovario supero.

FRUTTI AGGREGATI

Fragola: la parte carnosa deriva dall'ingrossamento del ricettacolo

Mora di rovo, lampone: polidrupa, insieme di piccole drupe, originate dallo stesso fiore, ovario pluricarpellare

Sorosio: polidrupa, originato dallo sviluppo di infiorescenze (da più fiori)

Poliachenio: nel platano, piccoli acheni riuniti in maniera globosa

Magnolia: unione di piccoli follicoli, ognuno contenente un seme.

I FALSI FRUTTI DELLE GIMNOSPERME (Non derivano dalla maturazione dell'ovario)

Arillo: involucri seminali, coppa carnosa e rossa con un seme

Cono o pigna: carpelli a spirale su un'asse, caduco a maturità

Galbulo: le squame aderiscono o concrescono (globoso), legnoso (cipresso), carnoso (ginepro).


Lo strobilo, chiamato cono o pigna, è una struttura vegetale formata da brattee legnose nelle quali alloggiano i semi delleGimnosperme. In questo antico gruppo di piante non si può parlare ancora di frutti, che appaiono solo nelle Angiosperme. Gli strobili sono le strutture che producono gli elementi della serie maschile e quelli della serie femminile e possono essere presenti sulla stessa pianta (specie monoica) o su piante diverse (specie dioica).

I coni o strobili maschili sono formati da foglie pollinifere (squame) dette microsporofilli, disposti ad elica o in verticilli su un asse centrale. All'ascella di ogni microsporofillo sono portati i microsporangi o sacche polliniche in cui per meiosi a partire da cellule madri (2n) si formano le microspore o granuli pollinici (n).

I coni o strobili femminili sono costituiti da foglie fertili dette macrosporofilli inserite ad elica su un asse centrale. I coni femminili sono portati in genere in posizione ascellare e sono formati da un numero ridotto di mascrosporofilli. Ciascun macrosporofillo porta all'ascella uno o più ovuli, che costituiscono il macrosporangio o sporangio femminile







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