ePerTutti


Appunti, Tesina di, appunto biologia

L'antropologia culturale



ricerca 1
ricerca 2

ORIZZONTI E LIMTI

L'antropologia culturale prende avvio dalla ura di CLIFFORD GEERTZ, il primo che si è posto l'onere di rivedere il passato. Con lui l'antropologia affronta la crisi della propria conoscenza. Il problema è che il mondo è entrato in una dimensione globale, in cui la cultura tende ad essere unica ovunque: non ci sono + civiltà totemiche, ma globalizzazione.

L'antropologia si occupa della cultura, un concetto essenzialmente contestato, in quanto è usato in modi molteplici e radicalmente impreciso(ampio). Kluckhaohn sperava in un definitivo messaggio delle 'autorità scientifiche dell'antropologia' con una compilazione delle varie definizioni della cultura, da Arnold e Tylor fino ai giorni nostri. Ne trovarono 171, classificabili in 13 categorie. Scrittori: Kroeber e Kluckhohn, Ruth Benedict, Robert Redfield, Ralph Linton, Geoffrey Gorer, Franz Boas, Bronislaw Malinowski, Edward Sapir e Margaret Mead.

Kwakiutl: megalomani. Dobu: paranoici. Zuni: equilibrati. Tedeschi: autoritari. Russi: violenti. Americani: pratici e ottimisti. Samoani: amano avere rapporti sessuali. Navaho: sentenziosi: Tepozlani: o uniti o divisi. Ciascuno sa che erano in quel modo a causa della loro cultura.

Geertz: trascorso 10 anni sul campo, sviluppando e approfondendo l'approccio allo studio della cultura, e 30 tentando di comunicare il suo fascino sulla carta. A Giava e Bali tenta di mostrare lignaggi, strutture del villaggio, lo stato tradizionale, i calendari, la legge possono essere letti come un loro particolare modo di essere nel mondo. Marocco: marebout, strutture urbane, identità sociale.



Lui preferisce l''antropologia interpretativa'(simbolica, semiotica). L'atteggiamento verso il significato di cultura modifica sia l'argomento scelto che il soggetto che lo sceglie.

Diatribe: 'il reale è realmente reale' e 'il vero è realmente vero'. 'è possibile la conoscenza'. 'il bene è materia opinabile'. Questi anni delle scienze umane sono stati pieni elaborazioni sui valori.

Geertz è contento di aver avuto l'opportunità di dare la sua versione. Nessuno deve prendere quello che dice per niente di più che per questo.

Alievo di Kluckhohn e Parson, nato nel 1932 a San Francisco, entra nel mondo accademico di Hardward dove si laurea, in seguito inizia le ricerche sul territorio americano per poi focalizzarsi sull'interpretazione del mondo islamico. Le sue ricerche partono dall'Indonesia. I suoi soggetti di studio non sono solo le analisi antropologiche dei diversi teorici, ma anche l'identificazione e l'interpretazione degli agenti che hanno determinato questo formazione di pensiero, concretizzando l'impostazione teorica 'dell'antropologia simbolica'.

Anni '80: 'Interpretazione di Culture'(1987) si dedica ad un'analisi antropologica costante con l'antropologia culturale convenzionale.

Opere: 'Islam, analisi socio-culturale dello sviluppo religioso in Marocco ed in Indonesia''Antropologia interpretativa''Opere e vite: l'antropologo come autore''Oltre i fatti: 2 paesi, 4 decenni, 1 antropologo'.

È con Geertz che la visione del mondo muta radicalmente, introducendo il concetto di globalizzazione. L'antropologo abbandona l'analisi delle società totemiche e del loro apparato religioso magico, per affrontare l'analisi della globalizzazione culturale, della reazione a questa, della perdita dell'identità culturale o della nascita di movimenti volti al ripristino delle antiche individualità politico culturali.

Lui lavorava su società complesse(Indonesia e Marocco). In passato, gli antropologi erano soli nei luoghi dove si recavano, oggi vi si trovano anche economisti, politologi e storici. Lui, quindi, dovrà tenere conto dei risultati delle loro ricerche(= autonomo) e confrontarsi con discipline affini e metodi di osservazione diversi.

Fino a pochi anni fa la maggior parte degli antropologi erano occidentali o europei(tedeschi, americani, inglesi, francesi, italiani). Ora non siamo + solo noi che studiamo loro, ma anche loro che studiano loro stessi e noi. Prima l'antropologo era una sorta di autorità, oggi si deve confrontare con gli esperti di quella cultura.

'Programmi di area'(India e Cina). Il prima da lui svolto in Indonesia.

Si è trasformata l'area degli studi in generale: RINASCITA DELL'ANTROPOLOGIA EUROPEA(Hullford e Hertsfield). Oggi l'antropologia rappresenta n movimento + generalizzato, perché è diventata una professione diffusa da diventare complessa.

L'OSSERVATORE PARTECIPANTE ha come caratteristica fondamentale la durata dell'osservazione. L'antropologo deve dimostrare di essersi immerso totalmente nella società che studia. Es: Higland Burma di Edmund Leach: durante la guerra di Birmania. Fred Eggan sugli indiani pueblos dell'area sud-ocidentale.

È un'illusione pensare di potersela cavare con brevi viaggi 'andata e ritorno' e di mettere per iscritto una volta  tornati a casa. Sono sempre + gli studiosi che passano sul posto tutta la loro vita o almeno 20 o 30 anni. Geertz: Giava, Indonesia, Marocco.

Viene usato il metodo empirico, quello usato sul campo. Distinzione fondamentale: coloro che insistono per una teoria generale della società, da cui trarre conseguenze pratiche da applicare a casi specifici, e coloro che desiderano comprendere società diverse per potere interagire con esse in modo intelligente negli anni successivi.→'Finestra sul mondo' attraverso la quale osservare e descrivere. È un approccio diverso da quello tradizionale, che considerava fondamentale il lavoro sul campo.

Gli antropologi sono innanzitutto degli autori, i libri non si scrivono da soli, per cui esistono anche diversi modi di scrittura. Ci sono autori di metodi, che hanno ideato modi diversi di scrivere (Malinowski, Boas, Foucault) e coloro che invece si limitano e scrivere senza pretese innovative→Firth meglio di Molino.

Oggi le popolazioni studiate hanno la possibilità di controbattere. Tutto si è trasformato in una specie di conversazione. Una virtù è quella di potersi allargare ben oltre i limiti della cultura occidentale. Antropologia=scambio=dialogo. Non si può più agire su basi unilaterali, ma deve avere luogo una cooperazione.

Per questo l'antropologia contemporanea offre meno sicurezze e questo non può che andare a suo vantaggio. Tutto è diventato più complesso, ci sono più dubbi, più autocritica.

Malinowski descrive le reazioni e le sensazioni che prova. È il fondatore di un nuovo modo di scrivere, il cui problema centrale è la capacità dell'antropologo di reagire di fronte ad una cultura diversa. Si parla di 'osservatore situato o in sito'. Ci sono però delle conseguenze negative: alcuni si sono occupati troppo di se stessi e delle proprie sensazioni, trascurando la gente con cui vivevano. Ma anche descrivere un popolo senza descrivere il proprio ruolo interno significa fornire un quadro distorto.

Geertz svolge il suo lavoro durante la guerra fredda, in Indonesia la guerra civile anticomunista. Al momento, dunque, l'antropologia è divisa fra un crescente senso di incertezza nei confronti del proprio ruolo da una parte, e la volontà di svolgerlo comunque  e cercare di capirlo meglio proprio attraverso tutti questi problemi dall'altra.



Secondo l'antropologia interpretativa o ermeneutica dietro ad ogni interpretazione c'è sempre qualcuno che interpreta. Ognuno di noi parla con la propria voce che non è infallibile, ma esprime opinioni alla quale è possibile controbattere. Questi libri sono stati scritti da qualcuno, riportando le sue opinioni, che possono essere discusse. Essere autore non significa più riportarsi ad un atteggiamento obiettivo. Inoltre, è necessario far capire che si è coinvolti in un'interpretazione e proprio questa è la sensazione che si cerca di trasmettere. Iniziatore di questa tendenza è senz'altro Malinowski ed è un approccio assai complesso. Oggi l'antropologia sta assumendo sempre + una funzione critica sociale. Lo scopo: cercare di affrontare problemi particolari che ci troviamo davanti e, mettendo insieme quello che gli altri hanno fatto in campi diversi e quello che già sappiamo, cercare di risolverli. Con l metodo ermeneutica non tutti i fatti con cui si ha a che fare sono chiari, vengono quindi applicati sistemi di significatola fine di scoprire quali sono le interpretazioni delle persone. Questo è un tentativo di capire quale sia il punto di vista dei partecipanti e di trasferirlo in un contesto più ampio, cosa che loro non farebbero. Ci si occupa di fattori strutturali, sia culturali che sociali, per determinare situazioni che si prestano poi a considerazioni sulla scelta razionale, ma ciò è possibile solo dopo aver fissato l'intero contesto. In seguito, le persone risulterebbero razionali rispetto alla loro conoscenza di base(o taciti accordi).

CAP. 2

Tardo ottocento: E.B.Tylor(Primitive Cultures) definisce la cultura come un complesso insieme che include conoscenze, credenze, arti, morale, leggi, costumanze ed ogni altra capacità e costume acquisito dall'uomo come membro di una società. Facendo riferimento alle teorie evoluzionistiche di Darwin egli rittiene che gli uomini, originati da un unico tipo comune, abbiano raggiunto, a seconda delle condizioni stoiche e geografiche, diversi livelli evolutivi. Sessant'anni più tardi Ruth Benedict asserisce che l'oggetto di studio dell'antropologia sono gli esseri umano in quanto creature della società, ponendo la sua attenzione sulle caratteristiche che distinguono una comunità da tutte le altre, appartenenti a tradizioni diverse. All'antropologo interessa il comportamento umano plasmato da ogni tradizione. Il fatto più importante è l'influenza enorme che il costume esercita sull'esperienza e sulla fede, e la straordinaria varietà che può mostrare in questo campo.

Molto importante è il clima culturale: la situazione africana ha influito sul nascere della scienza antropologica. L'ottocento è il momento delle grandi esplorazioni, dei dibattiti sulle culture altre, del tentativo i interpretazione storica, della voglia di esotismo e dell'interesse appassionato dei giovani europei verso tutto ciò che è in continenti lontani.

Teoria dell'animismo(Tylor): si pone il problema se il primitivo abbia o meno il senso del soprannaturale, e arriva alla conclusione che i popoli selvaggi hanno attribuito agli oggetti inanimati una vita propria; li hanno considerati dotati di un'anima. Lentamente si sedimentano strati di rituali e preghiere, ed inizia a formarsi un corpus del pensiero religioso.

Totemismo: sentirsi discendente e appartenente al sacro antenato clanico.

Frazer('Ramo d'Oro')parte dall'analisi dei miti e delle tradizioni legate alla ura dei re sacerdoti(sacerdote di Diana). Egli accosta l'interesse per le tradizioni magiche e la loro interpretazione. I principio di pensiero su cui si basa la magia sono 2: il simile produce il simile, o che l'effetto rassomigli la causa(legge di similarità→produce effetti attraverso l'imitazione→magia omeopatica o imitativa), e che le cose che siano state una volta a contatto, continuano ad agire l'una con l'altra(legge di contatto o contagio→magia contagiosa).

La pubblica professione della magia è stata una delle strade per cui gli uomini più atti sono arrivati al potere supremo. La magia ha preparato la strada alla scienza.

L.Levy-Bruhl si interroga sulle caratteristiche del modo di pensare dei primitivi(1922, La mentalità primitive): orientata sempre verso le forze occulte che regolano l'esistenza: il primitivo vede un evento e lo interpreta immediatamente come un segno delle potenze che regolano la vita degli uomini. Inoltre, l'uomo primitivo si sente parte integrante della sua gente, e , pur nella sua individualità, se sente uguale al suo popolo.

Boas: la cultura va interpretata attraverso tutte le sue componenti che, dal punto di vista scientifico, influenzano la civiltà con lo stesso valore. Dimostrerà anche che non esistono legami tra razza lingua e cultura. Nella descrizione della civiltà kwakiutl Boas utilizza per la prima volta il termine PATTERN o modelli di comportamento, ripreso dalla Benedict, che elaborerà in 'Modelli di Cultura', in cui analizza la struttura culturale, spiegando come il bambino venga plasmato dalla cultura già attraverso il linguaggio. La storia del bambino è la storia del suo adattamento ai modelli e dagli esempi offerti dalla sua comunità, tutto questo avviene per trasmissione culturale. La costruzione biologica dell'uomo non lo obbliga a nessuna particolare forma di comportamento.

L'antropologia sociale inglese si dedica alla conoscenza dei moltissimi popoli dell'impero. Rivers(1914, The history of Malesian Society) studia le caratteristiche totemiche e claniche, elaborando ed utilizzando il 'metodo genealogico' per cercare di comprendere l'organizzazione sociale, iniziano lo studio dei sistemi di parentela. Malinowski: storicizzazione del concetto di Edipo. Egli propone come interpretazione delle diversità delle culture, la teoria FUNZIONALISTA con cui interpreta le diverse soluzioni che gli esseri umani hanno elaborato nelle culture, come forme di adattamento all'ambiente esterno. Radcliffe Brown è l'altro esponente del funzionalismo, inteso come modalità per mantenere se stessi in quanto identità sociale.



In Francia invece l'interesse sembra concentrarsi ancora su temi generali e sul tentativo di capire meccanismi che rendono gli uomini diversi nelle loro tradizioni. La religione è la struttura sociale che giustifica il modo con cui è giusto obbedire ed a chi. Levy-Bruhl, Marcel Mauss(Teoria della magia ed altri saggi→Saggio sul Dono)afferma  che l'uomo sottostà ad una regola generale che è quella del dare-ricevere-contraccambiare. È per questo che facciamo risalire l'origine dell'antropologia economica a questo saggio. Egli ritiene che la magia sia una fase arcaica del pensiero scientifico: la magia è un fenomeno sociale. La medicina, la farmacia, l'alchimia, l''astrologia si sono sviluppate attorno ad un nucleo di scoperte puramente tecniche.

Melville J.Herskovits, allievo di Boas(American Negro: A study in Racial Crossing), prende in considerazione dei negri d'America facendoli oggetto di ricerche e studi per comprendere se, essi sono ormai il prodotto di una razza unica o meno, poiché vivere per tanto tempo 'promiscuamente' e fuori alle leggi tribali, li hanno modificati fisicamente. La sua conclusione: la fusione di tante tribù diverse all'epoca degli schiavi e il vivere in condizioni ambientali pressoché identiche ha portato gli uomini delle diverse tribù africane a essere fisicamente uguali fra loro, inoltre ne analizza le tradizioni e la lontana dipendenza africana.

Kluckhohn scopre già a 17 anni(trascorre il tempo con i Navaho: 'To the Foot of the Rainbow' e 'Beyond the Rainbow')l'esistenza dei 'diversi': la natura dell'uomo gli permette di realizzarsi in modalità assolutamente diverse fra loro. Egli elabora la TEORIA DEI VALORI: per comprendere un popolo o un gruppo estraneo, bisogna comprendere, conoscere quanto è per questa fondamentale, cioè i propri valori. Bisogna conoscere i valori che vengono dichiarati e quelli che invece la gente inavvertitamente, inconsciamente, manifesta quando compie delle scelte o quando viene messa in crisi.

In Francia: strutturalismo di Levi-Strauss, una prospettiva volta al passato, non al mutamento, ma alla stabilità. I complessi sistemi di classificazione della famiglia elaborati da Murdock, vengono riesaminati sistematicamente da Strass, che riesce a dimostrare come questa enorme congerie di forme sia riconducibile ad un numero definito di alternative e solo a queste. Dietro l'apparente varietà delle forme si delinea una struttura immutabile, come un a priori fornito da varianti, che coincide con la natura più profonda dell'uomo, che è dualista: l'uomo associato, crea una differenza e una volta costituita la differenza compie uno scambio. La tribù è divisa in metà e queste in clan, lo scambio di donne entro questo sistema di differenze costituisce il sistema di parentela.

CAP. 3

Nella seconda metà del ventesimo secolo l'interesse dell'antropologia torna al mondo dei primitivi con Jack Goody, il quale definisce quale è la differenza tra il modo di pensare, o meglio, di trasmettere la conoscenza dei contemporanei e di quanti invece non conoscono la scrittura.

Egli nato nel 1919 da una famiglia borghese ed attualmente è Professore Emerito all'Università di Cambrige. Egli lavora fondamentalmente utilizzando le metodologie storiche e in Africa(Ghana). Egli trascrive alcune tradizioni orali che poi sono diventate il principale corpus di riferimento. Altro suo interesse è la struttura famigliare ed il matrimonio; la tradizione letteraria, le tradizioni alimentari in relazione alle culture ed i fiori.

Opere: 'Famiglia nella Storia Europea''L'ambivalenza della Rappresentazione Cultura Ideologia Religione''Il Potere della Tradizione Scritta'.

Di autori lo influenzano: Ruth Benedict, Margaret Mead, Geoffrey Gorer e Gregory Bateson. Mentre è distante da Claude Levi-Strauss(strutturalismo).

È interessato ai lavori di Polanyi, al suo metodo storico di analizzare le strutture economiche a livello antropologico. Secondo Goody memoria - I processi di memorizzazione dall'acquisizione al richiamo - Studi comparati" class="text">la memoria orale non funziona come la tradizione scritta dove trasmettere vuol dire ricopiare, ma secondo altre logiche dove nella trasmissione si esige che vengano ricordate le sequenze più importanti, quelle che trasmettono il mito, e si accetta che accanto siano presenti digressioni, che col tempo diventano varianti. Indagherà sul ruolo della parola scritta in relazione al formarsi di nuove professioni e relative gerarchie sociali.

La sua analisi procede all'inizio dal particolare all'universale, ricostruendo le radici temporali del fenomeno, poi senza alcuna correlazione con l'indagine prevalentemente svolta, approfondisce secondo la stessa metodica altri elementi del suo oggetto di studio. L'analisi si conclude facendo intravedere a livello macro la realtà prodotta dalle microsituazioni. Il processo si svolge, quindi, su diversi piani paralleli e poi crea una variante nell'orientamento dell'analisi, proponendo nuove domande. La ricerca è basata su verifiche collaterali.

'L'Orient in Occidente': caratteristiche salienti della cultura occidentale e di averle trovate presenti anche in Oriente. Di avere rilevato che questi aspetti(razionalità, contabilità, famiglia) non erano vincolanti per il processo di modernizzazione come invece si ritiene.

Studi: azione tra i sistemi culturali europei ed asiatici o africani, il sentimento di superiorità etnica è un tratto universale della condizione umana.



Il contrasto tra Europa e Asia ha portato alla svalutazione dell'Oriente: 'Spirito di libertà' dell'Europa e lo 'spirito di servitù' dell'Asia. Con l'avvento della rivoluzione industriale il contrasto si trasferì dal piano politico a quello economico. Quest'idea risale all'opera di Smith 'La ricchezza delle nazioni', secondo cui la causa della povertà delle masse nasceva dall'incapacità dell'economia di tenere il passo della crescita demografica. Ciò che si tende a trascurare in questa discussione sono le somiglianze e le differenze dei mezzi, piuttosto che nei rapporti di produzione.

Wolf ha superato la frattura tra Est e Ovest, incoraggiando a guardare ai precursori orientali ed occidentali dello sviluppo moderno all'interno della stessa cornice di riferimento. Allo stesso tempo consente un avvicinamento tra i sistemi politici, senza doverli caratterizzare come 'modi' differenti. Questo approccio supera la tendenza degli occidentali a ritenersi superiori rispetto all'Oriente.

La matematica è stata uno dei campi nei quali in Oriente e in Occidente sono avvenuti sviluppi paralleli, benché non identici. La sistematizzazione  dei concetti non venne mai perseguita in Cina e per questo la prima geometria cinese rimase ad un livello di sviluppo inferiore rispetto a quella greca. Questa differenza può essere collegata alla natura logografica della scrittura, che non fornisce la stesso insieme di simboli astratti e non numerici dell'alfabeto. In certi aspetti della matematica questa situazione può aver dato ai cinesi un possibile vantaggio.

Come sottolineano Bluden e Elvin, nell'Alto Medioevo cinese la matematica era una delle più sviluppate del mondo e il suo declino successivo. Ci furono alcuni problemi di natura tecnica che ritardarono l'Oriente: l'abaco non lascia traccia e non permette la verifica e la contemplazione. Non avere un esplicito sistema di simboli formalizzarti significa avere un limite intrinseco rispetto a quanto essi possono andare lontani. Secondo Blotz, un'importante caratteristica delle realizzazioni dell'Occidente è la sua prospettiva scientifica unitaria.

Lloyd intraprende lo studio della scienza greca e cinese, sottolineando le differenze iniziali che implicitamente sono collegate al successivo progresso europeo nei sistemi scientifici. Egli rivolge la propria attenzione ai numerosi aspetti che la scienza e la filosofia greche condividono con le forme tradizionali di sapere che esse aspirano a sostituire. L'aspetto cruciale della scienza greca è che essi sono stati i primi, in Occidente, ad impegnarsi nell'analisi autoconsapevole dello statuto, del metodo e dei fondamenti di queste indagini, i primi, per la precisione, a sollevare interrogativi di secondo ordine. La scrittura promuove l'autocoscienza e il processo che rende esplicito ciò che è implicito. Lloyd considera la nozione di prova esatta(geometrica) un'invenzione greca ligata a queste speculazioni metodologiche.

L'espressione 'capitalismo prima del capitalismo' pone ancora l'enfasi sul capitalismo industriale. Se consideriamo il capitalismo come qualcosa di legato all'uso estensivo del capitale nel commercio, allora esso esisteva già da tempo in Oriente grazie allo sviluppo del commercio carovaniero, ma specialmente degli scambi via acqua. Nell'Europa occidentale questa attività risale al tardo Medioevo, ma anche più indietro se consideriamo le città italiane. Se riteniamo che il capitalismo sia diventato ciò che è 'non appena il capitale ha stabilito il proprio dominio sulla produzione' come dice Marx, piuttosto che sulla distribuzione, allora il problema delle sue origini è chiarito, visto che esso è diventato dominante con l'avvento dell'industrializzazione in Europa, per la prima volta nell'Inghilterra alla fine del diciottesimo secolo. Le qualità che noi associamo alle attività commerciali sono variamente distribuite e non possonon essere considerate esclusivamente all'interno della cornice dell'evoluzione europea. Lo spirito del capitalismo era presente in gran parte del continente asiatico. Ciò che è importante per il tipo di crescita economica rapida per le nostre società risiede nel tipo di processi artigianali e manifatturieri avanzati e nei centri urbani che resero possibile  a questi processi di produrre per l'esportazione in tempi remoti, e di adattarsi ai nuovi tipi di produzione di massa quando arrivavano. Essi avevano accesso all'etica economica adatta, a capacità imprenditoriali e a procedure di lavoro. A loro volta queste conquiste erano legate allo sviluppo di sistemi scientifici resi possibili dalla scrittura. L'unicità dell'Occidente dipendeva dalla grande esplosione raggiunta dalla scienza(Rinascimento italiano), in parte in conseguenza del recupero e, successivamente del superamento della precedente arretratezza e in parte per i mutamenti del modo di comunicare. L'applicazione di questo sapere e poi il suo sviluppo, fu molto stimolata dall'esplorazione d'oltremare. Anche o cattori culturali contribuirono a creare la domanda che era intrinseca alla produzione di fabbrica dei tessuti e della porcellana(primo capitalismo inglese). In tutto il continente eurasiatico, l'età del bronzo diede l'avvio a culture fondate sull'agricoltura intensiva e sul commercio. Queste culture videro l'invenzione della scrittura, che rese possibile lo sviluppo della matematica, dell'astronomia e di altre branche del sapere che ebbero inizio in Mesopotamia. La sogli più importante da varcare per raggiungere la modernizzazione sembra essere stata una cultura mercantile sviluppata e che conosceva la scrittura, e questa esisteva tanto in Oriente che in Occidente.






Privacy

© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta