ePerTutti


Appunti, Tesina di, appunto biologia

MICOBATTERI



ricerca 1
ricerca 2

MICOBATTERI

I micobatteri appartengono alla Famiglia Mycobacteriaceae, che comprende un unico genere, Mycobacterium.

Sono bacilli di 0,2-0,6 x 1-l0 m di lunghezza, asporigeni, acapsulati, immobili, aerobi obbligati.

I bacilli si dispongono in filamenti, simili al micelio dei funghi. Da questa particolarità deriva il prefisso mico- nel nome.

I micobatteri sono debolmente Gram +; si colorano meglio con la colorazione di Ziehl-Neelsen, che evidenzia l'acido-resistenza, caratteristica tintoriale dei micobatteri.

Il primo colorante, la fucsina fenicata, penetra, aiutata dal calore, e forma con gli acidi micolici della parete cellulare dei micobatteri un composto tenace, che resiste alla successiva decolorazione con una soluzione con acido forte. Il colorante di contrasto, il blu di metilene, viceversa non penetra. I micobatteri appaiono rossi, gli altri batteri o le cellule blu.



I micobatteri sono molto simili fra loro per struttura antigenica e composizione del DNA; invece differiscono in base alle caratteristiche biologiche (ritmo di crescita, reazioni biochimiche, patogenicità per gli animali da laboratorio). Il Bergey's Manual divide i micobatteri in due grosse categorie considerando come criterio discriminante la velocità di crescita. Sono definiti Micobatteri a crescita lenta quelli che si sviluppano oltre i 7 giorni, e Micobatteri a crescita rapida quelli che sviluppano entro 7 giorni.

In base alla patologia principale causata dai micobatteri, la tubercolosi, si distinguono:

M. tubercolari, (tuberculosis, bovis);

M non tubercolari, o MOTT ( Mycobacteria Other Than M. tuberculosis) a loro volta suddivisi in sottogruppi.

Nella tassonomia dei Micobatteri si descrivono ulteriori raggruppamenti, detti 'complex', che annoverano alcune specie molto affini da un punto di vista sierologico e con un altro grado di omologia genetica (caratteristiche molto simili in generale per il genere Mycobacterium); inoltre anche per i caratteri biochimici i micobatteri appartenenti ad uno stesso complex sono correlati.

I M. tubercolari crescono in 3-8 settimane, dando luogo a colonie secche, rugose, non pigmentate, o lievemente gialle. Inoltre le colonie di M. tuberculosis sono definite eugoniche, mentre le colonie di M. bovis crescono più stentatamente (colonie disgoniche). In terreni liquidi i micobatteri tendono a compattarsi in una patina superficiale (sono aerobi obbligati) formata da ammassi di batteri disposti in file parallele, molto fitte. Questa particolare disposizione è dovuta all'idrofobicità della parete cellulare. Infatti per sfruttare al meglio i terreni liquidi, si aggiungono sostanze tensioattive, come il Tween 80, che provocano una dispersione dei bacilli nella fase acquosa e quindi una crescita maggiore. I terreni solidi, in slant, contengono glicerina, giallo d'uovo, e verde malachite come fattore inibente. Ricordiamo il Petragnani-Lowenstein e l'Herrold's egg yolk medium.

Per M. bovis si descrive un raggruppamento, M. bovis Complex, costituito oltre che da M. bovis stesso, dal BCG (Bacillo di Calmette Guérin, ceppo di M. bovis attenuato, usato come vaccino), e M. africanum.

M. non tubercolari : formano colonie di aspetto liscio e cremoso; in base alla produzione di pigmenti e al ritmo di crescita si descrivono 4 sottogruppi:

M. fotocromogeni, che producono pigmenti solo in presenza di luce;

-M. scotocromogeni, che producono pigmenti anche al buio;

-M. non fotocromogeni, che non producono pigmenti neanche dopo lunga esposizione alla luce. M. avium appartiene a questo gruppo; M. avium e M. intracellulare formano il MAC Complex.

Questi tre gruppi hanno un ritmo di crescita non inferiore ai 7 giorni.

-M. a crescita rapida : sviluppano nel giro di 7 giorni. Possono essere scotocromogeni o non fotocromogeni.

Un altro criterio discriminante per i micobatteri d'interesse veterinario è la patogenicità per gli animali da laboratorio: M. tuberculosis è patogeno solo per la cavia, M. bovis per la cavia e per il coniglio, M. avium solo per il pollo.



La tubercolosi è causata da M. tuberculosis e bovis. Anche M. avium, però, pur essendo per tradizione classificato fra i micobatteri non tubercolari, causa la tubercolosi nell'uomo e negli animali domestici, in particolare nel suino. M. avium è responsabile della tubercolosi aviare. Il papallo è però infetto più frequentemente da M. tuberculosis.

La tubercolosi può interessare diversi apparati; negli animali prevalgono la forma polmonare e quella intestinale. L' azione patogena è dovuta alla tossicità dei lipidi della parete cellulare e alla funzione allergizzante degli antigeni proteici del citoplasma. Tra i lipidi è da ricordare il cosiddetto fattore cordale, che impedisce la fagocitosi. Le cere inoltre funzionano da adiuvanti, provocando una reazione granulomatosa.

La diagnosi di tubercolosi, eseguita per legge su tutti i bovini, è effettuata con la prova tubercolinica, basata sull'ipersensibilità di tipo ritardato indotta dai micobatteri. Si utilizza a tale scopo la tubercolina (PPD, derivato proteico purificato), di tipo bovino o aviare.

ANTIBIOTICI: i micobatteri sono sensibili alla rifamicina, all'isoniazide dell'acido nicotinico (un chemioterapico) e alla streptomicina. La terapia in medicina umana viene eseguita di solito con associazioni di più farmaci, in quanto negli ultimi anni sono stati isolati ceppi farmacoresistenti.

M. PARATUBERCULOSIS (M. JOHNEI, BACILLO di JOHNE)

E' l'agente eziologico della Malattia di Johne, o enterite paratubercolare dei ruminanti.

Il Bacillo di Johne è stato messo in correlazione con il morbo di Crohn, enterite cronica che colpisce l'uomo e che presenta caratteri istopatologici simili a quelli della malattia di Johne. Non è stato ancora chiarito però se nell'eziologia di questa malattia il batterio abbia un ruolo determinante

M. johnei è un bacillo acido-resistente, di 1-2 m di lunghezza; secondo alcuni microbiologi, dovrebbe essere considerato membro del MAC complex, o addirittura una sottospecie di M. avium.

Rispetto agli altri micobatteri M. paratuberculosis manca di un sistema di trasporto del ferro, poichè la sua parete cellulare ne è priva. Nei terreni di coltura si aggiunge il Mycobactin, estratto ottenuto da altri micobatteri, contenente un composto liposolubile che chela il ferro e lo trasporta all'interno della cellula batterica - Strutture esterne della cellula batterica" class="text">cellula batterica. Nei terreni si aggiunge il piruvato di sodio come fattore stimolante la crescita. La crescita è lenta, almeno 4 settimane.

L'enterite paratubercolare ha un andamento cronico; colpisce soprattutto i bovini e gli ovicaprini. Come per la tubercolosi, la diagnosi si può fare con una reazione intradermica, utilizzando come allergene la johnina.

M. LEPRAE: è l'agente eziologico della lebbra dell'uomo. Questo bacillo non è ancora stato coltivato in vitro.







Privacy

© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta