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ORDINE RICKETTSIALES



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ORDINE RICKETTSIALES

Le rickettsie sono microorganismi molto piccoli (0,3-2 m di lunghezza per 0.3-0,5 m di larghezza), pleomorfi (si possono riscontrare forme coccoidi, bastoncellari, filamentose), generalmente immobili. Sono debolmente Gram negative e pertanto è preferibile metterle in evidenza con altre colorazioni. Con la colorazione di Gimenez appaiono rosso-verde, con la Macchiavello rosse, con la Castaneda blu, con la Giemsa, infine, rosse su sfondo blu .

Poichè le rickettsie sono parassiti cellulari obbligati, un tempo erano considerate più vicine ai virus. Questa ipotesi è stata definitivamente confutata dalle seguenti osservazioni:

a) le rickettsie hanno sia RNA che DNA, nel rapporto tipico dei batteri (3,5:1); b) posseggono la parete cellulare;



c) non sono filtrabili (tranne Coxiella Burnetii);

d) presentano un apparato biosintetico, sia pur minimo.

L'impossibilità di sopravvivere in ambiente extracellulare è legata all'incapacità di sintetizzare alcune sostanze necessarie per la produzione di energia (ATP, NAD, CoA), nonchè di nucleotidi. Per questo motivo le rickettsie sono definite parassiti di energia.

CARATTERISTICHE COLTURALI

Le rickettsie sono coltivate in vitro su uova embrionate di 5-7 giorni inoculate nel sacco vitellino, o su colture cellulari. L'unica eccezione è rappresentata da Rochalimaea quintana, che si sviluppa anche in ambiente extracellulare. Poichè le rickettsie entrano in competizione con cellula - METABOLISMO, LA RESPIRAZIONE, RESPIRAZIONE AEROBICA DELLA SOSTANZA ORGANICA" class="text">la cellula ospite nell'utilizzare le sostanze, esse crescono meglio se il metabolismo della cellula stessa viene rallentato, ad esempio abbassando la temperatura di crescita a 32°C o utilizzando i sulfamidici. Il PABA, pur avendo una struttura chimica analoga ai sulfamidici, ha un effetto inibitorio sulla crescita delle rickettsie, per una ragione sconosciuta.

Il potere patogeno delle rickettsie è legato all'attività di una tossina, simile alle endotossine dei Gram -, che ha tropismo per l'endotelio dei capillari, soprattutto della cute. Da ciò deriva il carattere esantematico di gran parte delle malattie causate dalle rickettsie.

CARATTERI ANTIGENICI

Le rickettsie hanno determinanti antigenici in comune con l'antigene somatico di alcuni ceppi di Proteus (0X 19, 0X 2, 0X K). Questa particolarità viene sfruttata a scopo diagnostico per una reazione di agglutinazione (reazione di Weil- Felix).

ANTIBIOTICI: le rickettsie sono sensibili alle tetracicline e al cloramfenicolo.

Le rickettsie vivono abitualmente nel mesointestino di artropodi (zecche, pulci, pidocchi); l'uomo rappresenta un ospite occasionale.

TRIBU' I RICKETTSIEAE

Le principali specie di questa tribù e le malattie da esse sostenute, sono:

R. rickettsi: febbre maculosa delle Montagne Rocciose, nell'uomo. Può presentare un ospite vertebrato intermedio (mammiferi selvatici);

R. conorii febbre bottonosa, caratteristica dei paesi del bacino mediterraneo. E' trasmessa dalla puntura della zecca. Il cane rappresenta l'ospite intermedio nelle aree urbane;



R. prowazekii: tifo epidemico, o esantematico. L' uomo è l'unico ospite vertebrato e la trasmissione avviene tramite il pidocchio;

R. typhi: tifo endemico, o murino, trasmesso dalla pulce; il topo è l'ospite intermedio;

C. burnetii febbre Q. E' una zoonosi. La trasmissione può avvenire anche senza l'intervento di un vettore invertebrato. Negli animali causa un'infezione asintomatica, che occasionalmente può dare aborto.

TRIBU' II EHRLICHIAE

Sono microorganismi appartenenti alla famiglia Rickettsiaceae. Nei vertebrati parassitano le cellule reticoloendoteliali, in particolare i leucociti circolanti. Nel citoplasma formano delle inclusioni dall'aspetto caratteristico di morula.

Non danno reazione positiva alla prova di Weil Felix.

Le specie principali sono :

E. canis, che causa nel cane l'ehrlichiosi, patologia con sintomi clinici variabili (si passa da una forma subclinica a una forma emorragica grave, la pancitopenia tropicale canina). Si ipotizza una probabile trasmissione di E. canis all'uomo;

E. platys, che causa pancitopenia nel cane, con lesioni caratteristiche dei trombociti;

E. risticii e E. equi, patogene per il cavallo;

E. phagocytophila nei ruminanti causa la tick-fever.

La stessa tribù include Cowdria ruminantium, agente eziologico della idropericardite infettiva (o heartwater) dei ruminanti, malattia endemica nei paesi africani.







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