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Osservazione cellule al microscopio

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Osservazione cellule al microscopio

Obiettivo: Comprendere e osservare cellule e notare la differenza tra le cellule di foglie (erodea) e quelle di muffa.

Materiali: Microscopio, Vetrini, Copri Oggetti Di Plastica, Spatola, Bisturi, Coloranti, Epidermide Foglia, Epidermide Cipolla, Muffe.


Principio teorico: Il microscopio è lo strumento che permette la visione ingrandita degli oggetti, utilizzato normalmente per osservare corpi molto piccoli. Il microscopio composto è lo strumento formato da un insieme di lenti; questo comprende un obiettivo e un oculare di piccola distanza focale: l'oculare è una lente di ingrandimento con la quale si osserva l'immagine (reale o capovolta) prodotta dal sistema di lenti convergenti che costituiscono l'obiettivo.

Le altre parti che compongono il microscopio sono il piatto,destinato all'appoggio degli oggetti in esame,il condensatore, che illumina l'oggetto facendo convergere su di esso la luce proveniente da una sorgente luminosa, un sistema di focalizzazione delle immagini e una o due viti micrometriche che permettono di spostare il vetrino in direzione parallela al piano focale.

La fotosintesi è un processo fotochimico che ha luogo nelle piante verdi, grazie alla presenza di clorofilla, e permette la trasformazione dell'energia luminosa in energia chimica, rendendo così possibile la sintesi di sostanze organiche complesse partendo da sostanze inorganiche semplici.

La fotosintesi: fase luminosa
Per fase luminosa si intendono tutte le reazioni fotosintetiche che avvengono grazie alla luce del sole. Questo concetto, in realtà, è stato superato da recenti studi e teorie secondo le quali la prima parte della fotosintesi  avviene in gran maggioranza quando c'è disponibilità di luce ma, cessata quest'ultima, la seconda parte della fotosintesi, ovvero quella definita oscura, può procede anche in condizioni di luce fino a quando l'energia lo permette.


Procedimento: Per prima cosa abbiamo analizzato col microscopio le muffe presenti sulla superficie esterna della cipolla.

Abbiamo prelevato delicatamente, aiutandoci con una spatola, la muffa e l'abbiamo appoggiata sul vetrino portaoggetti. In seguito abbiamo aggiunto una goccia d'acqua distillata e coperto il tutto con il vetrino copri oggetti.



Abbiamo preparato i vetrini asportando con il bisturi una sezione molto sottile di foglia di erodea e collocandola sul vetrino, poi aggiungere una goccia di acqua distillata, con la pipetta, e coprire ogni preparato con il vetrino coprioggetti, facendo attenzione alle bolle d'aria.


Conclusioni: Obiettivo raggiunto.

È stato notato che gli stomi nelle cellule di foglie e quelle di cipolla sono situati nella parte sottostante per non causare una perdita d'acqua.

Nella foglia è possibile osservare la cuticola, costituita da cellule molto ravvicinate tra loro che fungono da strato protettivo della foglia.

Nella sezione trasversale della foglia è possibile notare la stratificazione dell'epidermide e due particolari tessuti: il tessuto a palizzata e il tessuto spugnoso. Il primo si trova al di sotto delle due epidermidi che costituiscono la ina superiore della foglia mentre il secondo si trova al centro. Si può notare inoltre che il tessuto a palizzata è più compatto di quello spugnoso




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