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SPAROIDI - ORADA (chrysophrys aurata), PAGRO VOLGARE (pagrus vulgaris), PAGELLO FRAGOLINO (pagellus erythrinus), PAGELLO ROSSO (pagellus centrodontus)

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SPAROIDI


Questa numerosa famiglia di pesci marini ha molta somiglianza con i pesci sopra descritti, ma non presenta fossette sul cranio, né aculei agli opercoli; ha una sola pinna dorsale. Sulla testa e sul corpo è ornata di grandi squame variopinte; i raggi branchiali sono, in genere, sei. Le mandibole sono armate di denti a spazzola o di robusti denti conici o ottusi. Alcune specie hanno degli incisivi larghi che somigliano a quelli dell'uomo.

Gli Sparoidi sono comuni in quasi tutti i mari: si nutrono principalmente di crostacei e di piante marine, ma alcuni insidiano anche i pesciolini. La carne di alcuni è assai stimata. Le specie che vivono nel Mediterraneo erano note anche agli antichi scrittori, ma il loro modo di vivere era oggetto di favole singolari. «Abitano le rocce coperte di alghe e sono indolenti» - dice Oppiano - «tranne che al tempo degli amori. Vivono a grande profondità. Hanno per le capre una tenerezza singolare e accorrono a frotte quando queste belano o quando odono cantare i pastori, saltellano allegramente sulla spiaggia e accarezzano e leccano il bestiame e si mostrano tristissimi quando questo viene ricondotto alle stalle. I pescatori, approfittando di questa debolezza, si coprono con una pelle di capra e fanno sulla spiaggia mille moine per ingannarli e prenderli». Si cerca invano l'origine di questa favola.




ORADA (chrysophrys aurata)


L'Orada viene presa in considerazione come rappresentante dei crisofridi, che hanno denti conici anteriori e denti posteriori con punta arrotondata.

L'Orada è lunga da 30 a 40 centimetri e pesa da 500 a 800 grammi. Ha colori magnifici e disegni elegantissimi: su fondo grigio argento notiamo una macchia d'oro sull'opercolo e un'altra nella regione frontale e parecchie strisce longitudinali di eguale colore che adornano i fianchi. Le pinne sono azzurre o viola (come le ventrali e le pettorali) o nere (come la caudale). Si contano nella prima pinna dorsale 11 raggi aculeiformi e 13 molli, 20 in ogni pinna pettorale, 1 e 5 nelle ventrali, 3 e 11 nella anale e 17 nella caudale.

L'Orada è comune in tutte le coste del Mediterraneo; spesso penetra nelle paludi salate. Dove l'acqua è bassa, smuove con la coda la sabbia per scoprire le conchiglie nascoste: è infatti ghiottissima di questo cibo. Un freddo troppo rigido le nuoce e spesso migliaia di orade periscono per un gelo improvviso. Vengono pescate in tutto l'anno con gli ami o con le reti. La carne è asciutta, ma molto saporita.



PAGRO VOLGARE (pagrus vulgaris)


E' un pesce della stessa grandezza e dello stesso peso dell'orada. E' rosso scuro con riflessi argentei e con strisce sui lati.

Anche questo pesce è comune nel Mediterraneo, ma siamo poco informati sul suo modo di vivere. Forse vive sempre solo e non è socievole; è carnivoro e teme il freddo, tanto da passare l'inverno nascosto in una buca. Sembra che gli esemplari che vivono nel Nilo appaiano in superficie prima dello straripamento, come se volessero annunziarlo.



PAGELLO FRAGOLINO (pagellus erythrinus)


Il ello Fragolino vive nel Mediterraneo, giunge alla lunghezza di 46 centimetri; sul dorso è rosso carminio, i fianchi, il ventre e le pinne sono di un rosso-roseo.



PAGELLO ROSSO (pagellus centrodontus)


Il ello Rosso si discosta dal pagello sopra descritto per il muso più ottuso, per i denti più fini, ma meno numerosi e per il colore diverso. Il dorso è grigio-rossiccio, la testa è scura e i fianchi grigio-argento, ornati da una linea e da parecchie macchie brune. Queste macchie sono il segno distintivo della specie e sono sempre presenti anche quando il colore fondamentale cambia in rossiccio. Le pinne dorsali sono brune, come l'anale; le altre sono rossicce o grigio-chiare.

Il ello Rosso è un pesce assai comune nel Mediterraneo, ma si può trovare anche sulle coste settentrionali della Francia, fino alla penisola dello Jutland e nei mari della Bretagna. Al sopraggiungere della stagione fredda si fanno assai meno numerosi. Le uova sono deposte al principio dell'inverno ad una grande profondità: in gennaio i piccoli sono sviluppati e raggiungono una lunghezza di circa 3 centimetri. Nell'estate la loro lunghezza arriva ai 15 centimetri; si recano nei porti e in prossimità delle coste, abboccando avidamente ogni esca con grande gioia dei pescatori. Sembra che essi si nutrano anche di alghe che riescono a recidere, grazie alla particolare conformazione dei loro denti.

Questo pesce non è molto stimato per la mensa, ma alcuni pensano che non si sappia cucinare a dovere.



BOBA COMUNE (box vulgaris)


Le bobe sono dei veri erbivori. Hanno il corpo allungato, la bocca piccola, gli occhi grandi; la dentatura è particolare in quanto consiste in un'unica fila di denti piatti e taglienti, adattissimi a recidere le piante marine.

Questo pesce è lungo poco più di 30 centimetri e presenta delle strisce longitudinali d'oro su fondo giallo-verde. Tutte le pinne sono gialle tranne le pettorali e la caudale che sono verdicce.

La Boba è uno dei pesci più comuni del Mediterraneo, diffuso anche nelle acque dell'isola di Madera e sulle coste portoghesi. La deposizione delle uova avviene due volte l'anno e offre ai pescatori l'opportunità di notevoli retate; la sua carne e poco stimata.




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