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ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA

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ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA'

Concetto di proprietà

Codice Civile = è la facoltà di godere e disporre di un bene, e secondo l'articolo 834 nessuno può essere privato in tutto o in parte dei beni di sua proprietà, se non per causa di pubblico interesse legalmente dichiarato, e contro il amento di un indennizzo.


Costituzione = l'articolo 42 c.3 mette sullo stesso piano proprietà pubblica e privata ed introduce il concetto di funzione sociale dello stato ( togliere la proprietà al singolo a favore del collettivo per motivi di interesse generale).


Legge del 25 giugno 1865:

E' la legge che regola l'espropriazione per pubblica utilità , risale al periodo monarchico quando lo stato era capitalista ed è una delle migliori leggi formulate in Italia;




Espropriazione:

E' l'istituto di diritto pubblico in base al quale in presenza di una causa di pubblico interesse e dietro il amento di un giusto indennizzo , uno o piu beni immobili sono trasferiti autoritariamente a enti pubblici o a soggetti privati.


Affievolimento del diritto di proprietà:

La pubblica amministrazione per il conseguimenti di fini pubblici , occupa un terreno determinando un affievolimento del diritto di proprietà ad interesse legittimo.


Principi Costituzionali:

Per poter espropriare è necessario che ci siano i seguenti principi generali:

Riserva di legge , cioè la pubblica amministrazione per espropriare deve essere autorizzata da una legge a monte che ne regola limiti , oggetto e condizioni.

Obbligo di indennizzo , cioè la pubblica amministrazione deve al proprietario un giusto indennizzo commisurato al valore venale del bene

Motivi di Interesse Generale, cioè pubblico


Disciplina, procedimento espropriativo e giusto indennizzo:

La legge fondamentale è la 2359/1865 , ma con la legge sulla casa 865/1971 e la legge Bucalossi 10/1977 si sono avute delle novità in materia espropriativa

per le opere di interesse statale sono regolate dalla 2359/1865;

per le opere di pubblico interesse regionale sono regolate dalla 2359/1865 , che è stata modifica con la legge del 1978 che determina agli enti territoriali la dichiarazione di pubblica utilità e ai comuni le operazioni per la realizzazione di opere pubbliche;

per le espropriazioni ai fini di edilizia residenziale ,popolare ed economica sono regolate dalla legge sulla casa.


Le competenze per poter espropriare dipendono dal tipo di intervento da effettuare:

Espropriazioni di opere di interesse statale la competenza è del Prefetto;

Espropriazioni di opere di interesse regionale la competenza è della Regione;

Espropriazioni da parte del comune sono dettate dalla legge sulla casa e successive modifiche da cui: 1 approvazione progetto e opere da parte del consiglio comunale; 2 decreto di espropriazione è emanato dal comune in base alle leggi regionali sull'espropriazione.


Il procedimento espropriativo

si esegue mediante la presentazione di una domanda da parte dell'espropriante all'autorità competente l'esproprio, contenente una relazione sommaria (scopo delle opere da eseguire, spese,mezzi di esecuzione,termine dei lavori) e un piano di massima (descrizione opera e terreni da occupare);

la domanda verrà resa pubblica ad ogni singolo interessato;

dopo una valutazione l'autorità competente emette il giudizio sulla pubblica utilità dell'opera fissando termini per l'espropriazione e per i lavori ( se trascorrono i termini senza che l'opera sia eseguita la dichiarazione diventa inefficace);

La dichiarazione non è sempre necessaria ( es. campi sportivi , scuole ecc.):

con la legge del 18 novembre 1998 si è stabilito che l'approvazione del progetto definitivo dell'opera equivale alla dichiarazione di pubblica utilità ed ancora anche per le aree definite espropriabili dal piano regolatore generale;

Successivamente deve essere fatta da parte dell'espropriante l'offerta dell'indennità in base alla quale ci puo essere l'accettazione da parte del proprietario, l'accordo sull'indennità con l'intervento del sindaco, determinazione peritale fatta in caso di mancata accettazione della somma proposta;

La procedura si conclude con il decreto espropriativo che autorizza l'occupazione del terreno e il passaggio di proprietà del bene dal singolo al collettivo;

Quando viene presentata la dichiarazione di urgenza e indifferibilità dei lavori , si occupa immediatamente il terreno , ma deve essere realizzata l'opera entro 2 anni , se no il proprietario può pretendere la restituzione del terreno;

L'indennizzo deve essere unico = cioè ato al proprietario e giusto in quanto stabilito nell'art.42 della costituzione; in passato era uguale al valore del bene , ma è stato modificato con la "Legge Napoli" in quanto lo stato si rese conto che bisognava ridurre l'indennità; oggi la corte di cassazione ha deciso che per le aree edificabili si effettua una proporzione che non arriva al valore venale del bene e per i terreni agricoli si applica un valore agricolo medio; successivamente con la legge del 3 agosto 1992 fu approvato il doppio binario espropriativo che prevedeva l'indennità per le aree edificabili uguale alla media tra valore venale e reddito dominicale relativo all'altro decennio , ridotta del 40% e per i terreni agricoli rimane il criterio del valore medio agricolo.





Accessione Invertita:

Si ha quando la pubblica amministrazione occupa un terreno di un privato illegittimamente e ne diventa proprietario; in questo caso il proprietario del bene può richiedere un risarcimento danni , che sarà uguale all'indennizzo ricevuto per l'esproprio maggiorato del 10% (legge 662/1996);

La pubb.amministrazione può effettuare anche un espropriazione temporanea d'urgenza x la realizzazione di opere di pubblico interesse , ma la deve motivare , fissare un termine ai lavori e are un indennizzo; inoltre può anche richiedere la requisizione d'urgenza di beni mobili e immobili con il amento di un indennizzo.


Testo unico sull'espropriazione x pubblica uitilità

E' entrato in vigore il 30 giugno 2003 , con lo scopo di mettere ordine tra le tanti leggi precedenti, e di creare quindi un solo tipo di procedimento espropriativo.

In passato per effettuare l'esproprio occorreva una prima fase di imposizione del vincolo preordinato e una seconda fase di dichiarazione di pubblica utilità;

Oggi è superato il problema grazie i Piani Regolatori Generali , i quali sono programmi di fabbricazione ( già è scritto dove edificare un edificio);

Una volta approvato il Piano Regolatore il vincolo non parte finchè non viene approvato un progetto triennale (Programma Attuativo), e quindi si verifica un effetto Amblatorio, cioè il proprietario può usufruire del bene finchè non viene immessa nel possesso la pubblica amministrazione;

Le altre novità riguardano l'amministrazione che senza un valido decreto di esproprio può comunque occupare l'area dando un risarcimento danni al proprietario del bene espropriato, le competenze ad emanare gli atti toccano all'amministrazione che realizza l'opera , l'accessione invertita viene eliminata con l'art.43 perché attribuisce all'amministrazione il potere di emanare un atto con l'acquisizione dell'opera e con relativo risarcimento danni al proprietario del bene espropriato ed infine nel caso ci sia un annullamento del vincolo dell'esproprio il proprietario può chiedere un risarcimento danni commisurato al valore dell'indennità che doveva percepire.






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