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I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE

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I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE


I primi dodici articoli della Costituzione, costituiscono quella che potremmo definire "la carta d'identità dello Stato". In questi articoli sono contenuti i criteri che saranno utilizzati per organizzare l'intero ordinamento giuridico.


DEMOCRAZIA E LAVORO

Il primo articolo stabilisce la forma (repubblica) e la natura (democratica) dello Stato, che si fonda sul lavoro.

In una democrazia nessuno può imporre agli altri la propria volontà, nessuno ha potere assoluto.

Tutti devono rispettare le leggi che la comunità liberamente si è data e, che lo stato si è imposto di far rispettare.

La democrazia è una forma di governo basata sulla sovranità del popolo.







DIRETTA     INDIRETTA o ELETTIVA

È l'esercizio diretto della sovranità. Il popolo deve affidare il concreto

-referendum;   esercizio dell'attività legislativa e di

-petizione;   governo a rappresentanti liberamente

scelti.


PROPRIETA' E LAVORO

Nelle prime costituzioni, la proprietà ha un'importanza primaria. La tutela della proprietà privata è proclamata solennemente, dandogli più peso rispetto alla tutela della persona umana. Solo chi possedeva beni, poteva votare, i "poveri" con il loro voto costituivano un pericolo, poiché non avevano nulla da perdere.

Nelle costituzioni moderne la proprietà ha perduto questa importanza primaria, lasciando più spazio ai diritti dell'uomo.

-Il lavoro è socialmente utile, e si contribuisce al progresso materiale spirituale dello stato e della persona.


SOLIDARIETA'


POLITICA   ECONOMICA SOCIALE


Solidarietà politica, vuol dire, innanzi tutto, rispettare le leggi. Significa partecipare alla vita politica del paese, attivamente o passivamente.


Solidarietà economica, è stare alle regole, rispettare la legge anche quando impone dei sacrifici. È are i tributi, are al lavoratore il giusto compenso,


Solidarietà sociale, è contribuire al miglioramento dei servizi sociali; significa fornire l'appoggio morale che lo stato non potrà mai dare.



UGUALIANZA, FONDAMENTO DI LIBERTà

La nostra costituzione ci fornisce tramite l'articolo 3, il principio di uguaglianza e i modi per realizzare pienamente l'uguaglianza tra i vari cittadini. Possiamo sostenere che l'eguaglianza sostanziale è una meta irraggiungibile (tendenziale); questo traguardo si ottiene garantendo a tutti le stesse opportunità di realizzazione personale. È compito dello stato rimuovere tutti gli ostacoli economici e sociali che garantiscono il pieno sviluppo della persona umana.


LIBERTA' DAL BISOGNO: DIRITTO AL LAVORO

Una delle forme più importanti di libertà è la libertà dal bisogno.Il mezzo per realizzare la libertà dal bisogno è il lavoro. Il lavoro è il contributo che ogni cittadino deve dare allo stato poiché si verifichi il fenomeno dell'emancipazione. Lo stato deve intervenire per stimolare l'economia del paese e per e il suo sviluppo.

DIFESA DELLE MINORANZE LINGUISTCHE

Lo stato tutela le minoranze linguistiche, ogni cultura è infatti espressione di una particolare civiltà.

In Italia esistono  6 regioni a statuto speciale, cioè con poteri speciali che danno maggiore autonomia e potere alle amministrazioni locali. Molte persone parlano lingue diverse che vanno a costituire un patrimonio per l'intero paese.firmati


LA LIBERTA' RELIGIOSA

La  costituzione ammette tutte le confessioni religiose.

Lo stato del Vaticano nacque nel 7 giugno del 1929, per effetto dei Patti Lateranensi; firmati nel 1929 da Mussolini ed il Card. Gasparri.


PROTEZIONE DELLA CULTURA E DEL PAESAGGIO

La costituzione s'impegna a promuovere la cultura, in altre parole il progresso della conoscenza.. Nello stesso tempo, la repubblica è chiamata a proteggere il paesaggio, il patrimonio storico e culturale.



CRONOSINTESI


4 marzo 1848:  viene concesso lo Statuto Albertino.

17 marzo 1861: Nasce il Regno d'Italia, con a capo re Vittorio Emanuele II

Benito Mussolini fonda il Partito Fascista.

Ottobre 1922:   Mussolini marcia su Roma e viene nominato capo del governo.

25 luglio 1943: caduta del Fascismo.

3 settembre 1943:   Armistizio con gli anglo-americani, reso noto l'otto settembre.

25 giugno 1944: decreto luogotenenziale che rimandava a "data da destinarsi" la scelta

sul futuro assetto istituzionale, delegando un'assemblea costituente.

25 aprile1945:  il Comitato di Liberazione Nazionale dall'ordine di insorgere.

9 maggio 1946: il re abdica formalmente in favore del lio Umberto.

2 giugno 1946:  referendum istituzionale e elezione dell'assemblea costituente.

1 gennaio 1948: entrata in vigore della costituzione.





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