ePerTutti


Appunti, Tesina di, appunto diritto

RAPPORTI TRA ORDINAMENTO NAZIONALE E ORDINAMENTO COMUNITARIO

ricerca 1
ricerca 2

RAPPORTI TRA ORDINAMENTO NAZIONALE E ORDINAMENTO COMUNITARIO.

Con l'istituzione della CEE (1957), si ha un netto superamento della teoria MONISTICA (un ordinamento sopraordinato all'altro), nonché della teoria SEPARATISTA, per arrivare a una integrazione tra i due ordinamenti.

Quindi, i rapporti tra l'Italia e l'UE delineano un sistema di relazioni contrassegnato da una sostanziale integrazione (Tertium genus ). La chiave di volta per la legittimazione costituzionale del processo di integrazione europeo: la seconda parte dell'art. 11 "L'Italia consente, in condizione di parità con gli alri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni" In virtù di questa integrazione i regolamenti comunitari sono direttamente e immediatamente applicabili (oltre a avere portata generale e essere obbligatori).

Diversamente dalle direttive comunitarie, in genere, norme non direttamente applicabili nei singoli ordinamenti interni: vincolano, comunque, gli Stati membri obbligandoli a dare loro attuazione.

RACCOMANDAZIONI e PARERI: atti non vincolanti dell'UE.

PRECISIAMO che le organizzazioni SOVRANAZIONALI sono diverse dalle organizzazioni INTERNAZIONALI (ONU, NATO), perché fornite di organi legittimati a emanare provvedimenti di carattere generale (es. ,regolamenti e direttive), nonché provvedimenti di carattere individuale (ordini, sanzioni) che non hanno bisogno di essere recepiti da ciascun Stato partecipante, ma che entrano direttamente nel diritto interno degli Stati medesimi.

Lo Stato italiano ha aderito a tre organismi internazionali: CECA (Comunità economica carbone e acciaio), CEE, EURATM poi CEEA (Comunità europea energia atomica), fino ad arrivare all'Unione Europea col Trattato di Maastricht del 1992.



Per risolvere i CONTRASTI tra la normativa nazionale e quella comunitaria: ultime sentenze della Corte Costituzionale: il giudice costituzionale ha riconosciuto il potere del giudice comune di DISAPPLICARE LA NORMA INTERNA LESIVA di un regolamento comunitario. Ulteriore evoluzione:nel senso di riconoscere anche agli organi dell'amministrazione la competenza ad applicare direttamente la norma Comunitaria, disapplicando quella nazionale contrastante.

Lo sviluppo dell'ordinamento comunitario ha inciso sulla concreta applicazione della nostra FORMA DI GOVERNO

a)    erosione competenze parlamentari.

b)    Spostamento di poteri all'esecutivo.

c) Limitazioni uso referendum (divieto di chiedere l'abrogazione di leggi "a contenuto internazionalmente vincolato").

d)    In base al referendum costituzionale del 7 ottobre 2001: regime di legislazione concorrente Stato-Regioni in materia di rapporti internazionali.

Il Trattato dell'UE ha istituito IL COMITATO DELLE REGIONI, a carattere consultivo, composto da 189 rappresentanti regionali e locali.





Privacy

© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta