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DIRITTO: L'Unione Europea

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DIRITTO: L'Unione Europea


L'Unione europea (UE) è una famiglia di Paesi europei democratici che si sono impegnati a lavorare insieme per la pace e la prosperità. Non è una semplice organizzazione per la cooperazione internazionale ma qualcosa di diverso. I suoi Stati membri hanno creato una serie di istituzioni comuni a cui delegano una parte della loro sovranità in modo che le decisioni su questioni specifiche di interesse comune possano essere prese democraticamente a livello europeo.

Ora l'UE si è estesa e accoglie 27 paesi e tratta un'ampia serie di questioni che toccano da vicino la nostra vita quotidiana.

I paesi che fanno parte dell'Unione Europea sono: Slovenia, Sna, Sa, Ungheria, Repubblica Ceca, Malta, Irlanda, Estonia, Danimarca, Grecia, Lussemburgo, Regno Unito, Portogallo, Lituania, Germania, Cipro, Polonia, Lettonia, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Finlandia, Italia, Slovacchia, Austria, Romania e Bulgaria.


TAPPE IMPORTANTI




1948: OECE

La prima forma di collaborazione tra gli Stati europei è stata la creazione dell'Organizzazione europea di cooperazione economica (OECE), costituita per gestire gli aiuti finanziari dagli Stati Uniti, allo scopo di aiutare la ricostruzione europea e la ripresa economica, nell'ambito dell'ERP (Piano Marshall). Questo organismo non si è mostrato molto efficace, a causa dei suoi poteri limitati nei confronti degli Stati membri e nel 1961 venne sciolta.


18 Aprile 1951: Nasce l'Europa 

Nella primavera del 1950 l'Europa è sull'orlo del baratro: la guerra fredda fa gravare la minaccia di un conflitto fra paesi occidentali e paesi dell'est.

Jean Monnet propose al ministro degli Affari estere francese Robert Schuman e al cancelliere tedesco Konrad Adenauer di creare un interesse comune ai due paesi. Tale proposta venne solennemente formulata dalla Francia il 9 maggio 1950 e accolta con fervore dalla Germania, dall'Italia, dai Paesi Bassi, dal Belgio e dal Lussemburgo. Il trattato che istituisce la prima Comunità Europea, quella del carbone e dell'acciaio (CECA), fu firmato nell'aprile del 1951 e segnò l'inizio dell'Europa delle realizzazioni concrete. La CECA si poneva i seguenti obiettivi:

  • Garantire a tutti gli Stati membri la fornitura di carbone e acciaio a condizioni uguali, con il divieto di istituire dazi doganali e sussidi o altre misure protezionistiche a sostegno dei produttori nazionali contro la concorrenza degli altri produttori comunitari
  • Stabilire una tariffa doganale comune nei confronti dei Paesi terzi extracomunitari

25 marzo 1957: La Comunità Economica Europea (CEE) e CEEA

Gli stessi Stati hanno sottoscritto il trattato di Roma nel 1957, dando vita alla CEE e alla CEEA (Comunità europea per l'energia atomica) o EURATOM. Quest'ultima è nata con l'obiettivo di creare un'industria nucleare europea per usi pacifici o produttivi. La CEEA, oltre alla realizzazione di un mercato comune nel settore dell'energia nucleare, promuove la ricerca scientifica e gli investimenti, stabilisce norme per la sicurezza ed effettua controlli.

La CEE ha come obiettivo la crezione di un'unione doganale e di un mercato europeo comune (MEC) tra gli Stati membri. E' un'organizzazione generale, diretta a promuovere politiche comuni in vari settori.


20 luglio 1963: Atto di fusione

Il cosidetto atto di fusione, contenuto nel Trattato di Bruxelles (1965), con il quale dal 1967 le Comunità europee hanno creato un'organizzazione comune costituita da un'unica Commissione europea e un unico Consiglio dei ministri.


1 gennaio 1973: Primo ampliamento della Comunità Europea

L'Unione Europea è aperta a tutti i paesi europei che desiderino fare propri gli impegni previsti dai trattati e proseguire obiettivi fondamentali comuni.

Il 1° gennaio 1973, Danimarca, Irlanda e Regno Unito entrano a far parte della Comunità Europea. È seguito un ampliamento verso sud, durante gli anni Ottanta, a mano a mano che Grecia, Sna e Portogallo trovano posto nel contesesto delle nazioni democratiche.

La terza ondata di adesioni, nel 1995, nasce dalla volontà dei paesi dell'Europa scandinava e centrale di aderire a un' unione che andava consolidando il mercato interno, dopo il crollo del blocco sovietico. Nel 2004 entrarano a far parte dell'UE altri 10 paesi, dell'Europa dell'Est: Polonia, Latvia, Lituania, Estonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovakia, Cipro, Malta e Ungheria. Il 1° Gennaio 2007 entrarano la Romania e la Bulgaria.


7-l0 giugno 1979: Le prime elezioni dirette a suffragio universale del Parlamento europeo

Il Parlamento europeo svolge un ruolo fondamentale nell'equilibrio istituzionale della Comunità, in quanto rappresenta i popoli ed è simbolo della natura democratica del progetto europeo.

Quanto alla nomina dei parlamentari europei, fino al 1979 essi erano espressione dei parlamenti a livello nazionale. Dal 1979, il Parlamento europeo è eletto ogni cinque anni a suffragio universale diretto in tutti i paesi dell'Unione.


17 febbraio 1986: firma dell'Atto unico europeo

L'obiettivo del trattato di Roma di istituire un mercato comune è stato in parte realizzato negli anni Sessanta, con la soppressione dei dazi doganali interni e delle restrizioni quantitative agli scambi. Gli autori del trattato avevano però sottovalutato tutta una serie di altri ostacoli nascosti, che sotto forma di regolamenti diversi costituivano spesso barriere insormontabili.

La Commissione prese pertanto un'iniziativa audace, che avrebbe portato alla adozione dell'Atto unico. Questo fissa, per l'1 gennaio 1993, il completamento del mercato interno e fornisce alle istituzioni comunitarie, i mezzi per adottare le trecento direttive necessarie allo scopo. Altro obiettivo è la coesione economica sociale.


1990: Convenzione di Schengen

Nel 1990 è stata sottoscritta la Convenzione di Schengen, creando uno spazio comune tra gli Stati membri delle Comunità europee, con l'esclusione della Gran Bretagna e dell'Irlanda, ma con l'aggiunta della Norvegia e dell'Islanda, sviluppando una cooperazione degli organi giudiziari e la polizia. All'interno della zona Schengen sono stati aboliti i controlli alle frontiere.


1 novembre 1993: nasce l'Unione europea

Con l'entrata in vigore, l'1 novembre 1993, del trattato sull'Unione europea, firmato il 7 febbraio 1992 a Maastricht, la costruzione europea assume una nuova dimensione. In base al trattato, le competenze dell'UE riguardano tre settori:

La politica sociale, diretta a realizzare la liberalizzazione del mercato del lavoro e l'armonizzazione delle politiche nazionali

La politica estera e di sicurezza comune (PESC)

La cooperazione in materia di giustizia e di affari interni (CGAI), relativa al controllo sulle frontiere esterne, all'immigrazione, al diritto di asilo e alla lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata (anche tramite l'EUROPOL).

Del trattato di Maastricht i cittadini ricorderanno forse e soprattutto la decisione che più concretamente inciderà sulla vita quotidiana di ciascuno, ovvero la realizzazione dell'Unione economica e monetaria (UEM). L'1 gennaio 1999, entreranno a far parte di tale Unione tutti i paesi che si saranno conformati a una serie di criteri economici, garanzia della loro sana gestione finanziaria e di stabilità futura per la moneta unica, l'euro,

Ultima tappa logica del completamento del mercato interno è l'immissione in circolazione della moneta unica.

ISTITUZIONI


Parlamento europeo

Il Parlamento europeo, eletto ogni cinque anni a suffragio universale diretto, è l'espressione deldemocrazia - Le elezioni - I gruppi parlamentari - Il governo - La Corte Costituzionale" class="text">la democrazia dei cittadini europei. È' composto da 786 membri e ha sede a Strasburgo (Francia).

Gli europarlamentari, dal 1979, sono eletti direttamente dai cittadini europei. Ad esempio, i cittadini comunitari residenti in Italia possono votare ed essere eletti in Italia a condizione che siano iscritti in una apposita lista elettorale e che non presentino la candidatura per la stessa elezione in un altro Stato dell'Unione europea. Inoltre, a partire dalle elezioni del 2004, la carica di membro del Parlamento europeo è incompatibile con quella di parlamentare italiano.

Il Parlamento Europeo è dotato di un regolamento interno ed ha un Presidente, che viene eletto dallo stesso Parlamento dai suoi membri ed è assistito da un Ufficio di Presidenza.

All'interno del Parlamento operano i gruppi politici, che sono aggregazioni volontarie trasversali di parlamentari formate da deputati di nazionalità diverse ma con il medesimo orientamento politico, e le commissioni parlamentari che svolgono funzioni preparatorie rispetto all'attività dell'intera assemblea e sono formate da un numero ristretto di parlamentari.

A partire dalla fine degli anni Ottanta il Parlamento Europeo ha assunto un ruolo di notevole importanza all'interno dell'organizzazione comunitaria, riducendo quello che veniva definito deficit democratico dell'Unione Europea.

Le funzioni principali del Parlamento Europeo sono:

  • la partecipazione all'attività legislativa;
  • l'approvazione e il controllo del bilancio;
  • l'attività di indirizzo e di controllo politico.

La partecipazione all'attività legislativa avviene insieme alla Commissione e al Consiglio dei ministri; infatti il Parlamento Europeo partecipa al procedimento di formazione degli atti normativi comunitari ma non è titolare esclusivo del potere legislativo.

L'approvazione del bilancio preventivo e il controllo del bilancio da parte del Parlamento hanno un'importanza fondamentale dal punto di vista politico in quanto condizionano le scelte di fondo dell'Unione Europea. Tradizionalmente nel bilancio dell'UE si distinguono le spese obbligatorie, che sono previste nei trattati o in altri atti comunitari (politica agricola comune, sostegno dei mercati agricoli), e le spese facoltative che sono tutte le altre spese. Oltre alle spese, il bilancio comunitario comprende anche le entrate che sono costituite dai prelievi agricoli sulle importazioni di prodotti agricoli dai Paesi terzi, dai dazi doganali derivanti dagli scambi di prodotti non agricoli e dalla risorsa IVA, costituita da una percentuale della base imponibile dell'imposta sul valore aggiunto.

L'attività di indirizzo e controllo politico viene svolta mediante la presentazione di interrogazioni, l'esame di relazioni, la richiesta di chiarimenti e l'approvazione di risoluzioni per indirizzare l'attività comunitaria in alcune materie.


Consiglio Europeo

Si tratta di un organo di impulso ed indirizzo politico dell'Unione Europea.

Il Consiglio non può svolgere funzioni legislative ma ha il compito di dare all'Unione gli impulsi necessari per il suo sviluppo e di definirne gli orientamenti e le priorità politiche generali.

La Costituzione Europea ha soppresso la presidenza a turno del Consiglio e ha introdotto la ura autonoma del Presidente del Consiglio Europeo; esso viene eletto a maggioranza qualificata dallo stesso Consiglio per un periodo di due anni e mezzo.

Il Presidente del Consiglio Europeo svolge funzioni preparatorie delle riunioni e presiede i lavori del Consiglio, che, inoltre, è formato dai Capi di Stato o di Governo degli Stati membri e dal Presidente della Commissione.

In base alla Costituzione il consiglio europeo deve riunirsi almeno una volta al trimestre e si pronuncia per consenso.


Consiglio dell'Unione europea (Consiglio dei Ministri)

Si tratta dell'organo che è posto al vertice dell'organizzazione comunitaria e a cui sono attribuiti ampi poteri normativi e decisionali.

Il Consiglio dell'Unione europea, che di regola si riunisce a Bruxelles, è formato da un ministro per ogni Stato membro, designato di volta in volta dal Governo degli Stati membri a seconda delle materie iscritte all'ordine del giorno.

Il Consiglio dei ministri quindi è un organo non permanente, perché si riunisce soltanto quando deve deliberare su una questione di sua competenza, e a composizione variabile, perché si riunisce in formazioni distinte.

È da notare inoltre, che il Consiglio dell'Unione europea non rappresenta i cittadini europei ma gli Stati membri, e più precisamente, i loro Governi nazionali.

Il Consiglio dei ministri ha un proprio regolamento e un Presidente, che ha il compito di organizzare  e di dirigere la sua attività; in base alla Costituzione europea la presidenza del Consiglio viene affidata a rotazione ad un gruppo di tre Paesi per diciotto mesi.

Nell'esercizio delle sue funzioni il Consiglio dei ministri dell'UE si avvale di un Segretario Generale, che viene nominato dallo stesso Consiglio e svolge principalmente compiti di preparazione e di coordinamento dei lavori consiliari, nonché di esecuzione delle decisioni del Consiglio.

Le funzioni principali del Consiglio dei ministri dell'Unione europea riguardano:

  • la funzione legislativa e di bilancio;
  • la definizione delle politiche comuni e il coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri;
  • la conclusione di accordi internazionali con Paesi terzi o con altre organizzazioni internazionali.

Attualmente alcune decisioni indicate in modo tassativo (politica fiscale, politica estera e di sicurezza comune) devono essere votate all'unanimità, senza tenere conto di eventuali astensioni, mentre tutte le altre decisioni devono essere deliberate a maggioranza qualificata.


Commissione europea

Il vero e proprio "motore" dell'attività comunitaria è la Commissione europea, organo con funzioni di iniziativa legislativa ed esecutiva.

Dal 1° Novembre 2004 la Commissione è formata da un cittadino per ciascuno Stato membro nominato per un periodo di 5 anni; in seguito però la Costituzione europea ha disposto che la Commissione dovrà essere composta da un numero di commissari corrispondente a due terzi degli Stati membri, salvo una diversa decisione adottata all'unanimità dal Consiglio europeo.

La Commissione ha la propria sede a Bruxelles ed è diretta da un Presidente, che dalla fine degli anni Novanta svolge un ruolo molto importante, in quanto definisce gli orientamenti dell'attività della Commissione,e in particolare prende decisioni riguardanti:

l'attribuzione delle competenze o "portafogli" ai singoli membri della Commissione;

la nomina dei vicepresidenti della Commissione e l'eventuale richiesta di dimissioni obbligatorie da parte di uno o più commissari.

Uno dei vicepresidenti della Commissione è il Ministro degli affari esteri dell'Unione Europea,che rappresenta una delle principali novità introdotte dalla Costituzione Europea e viene nominato a maggioranza qualificata dal Consiglio europeo.

Il Ministro degli Esteri è responsabile della politica estera della UE, in quanto contribuisce alla elaborazione di una politica estera, di sicurezza e di difesa comune e presiede il Consiglio Affari esteri.

La Commissione è un organo permanente e a composizione stabile, in quanto si deve riunire periodicamente e, nel corso della legislatura, i commissari non possono essere sostituiti o revocati. La Commissione è inoltre un organo collegiale in quanto le sue deliberazioni devono essere adottate a maggioranza.

Ogni commissario a una competenza specifica relativa a un determinato settore di attività della Comunità e, a differenza dei ministri che fanno parte del Consiglio, non rappresenta gli interessi particolari di uno Stato ma quelli generale dell'Unione.

La Commissione svolge principalmente le seguenti funzioni:

l'iniziativa legislativa, che consiste nella preparazione di proposte di atti normativi da sottoporre all'approvazione del Consiglio dei ministri e del Parlamento europeo;

l'esecuzione del bilancio comunitario e la gestione dei programmi comunitari;

il coordinamento e l'attuazione delle politiche comunitarie;

la vigilanza sull'applicazione del diritto dell'UE da parte degli Stati membri e il controllo sull'osservanza degli obblighi e degli adempimenti comunitari.

Infine alla Commissione è attribuita la direzione degli apparati burocratici e amministrativi dell'Unione e la negoziazione di accordi commerciali e di cooperazione con altri Paesi.

Corte di Giustizia

Ha sede a Lussemburgo ed è formata da un giudice per ogni Stato e alcuni avvocati generali, eletti per una durata di 6 anni. Compito principale è il controllo giurisdizionale sull'osservanza dei trattati e degli atti normativi dell' UE; inoltre regola e giudica le controversie in merito all'applicazione dei trattati istitutivi. E' formata dalla Corte di giustizia, dal Tribunale e dagli eventuali Tribunali specializzati competenti in alcune materie specifiche.


FONTI COMUNITARIE

Le fonti di produzione del diritto dell'UE sono:

i trattati istitutivi, costituendo la fonte primaria dell'ordinamento europeo

i principi generali del diritto, che risultano dalle interpretazioni delle sentenze della Corte di giustizia

i regolamenti e le direttive, che sono fonti secondarie, emanati dagli organi comunitari in base alle disposizioni contenute nei trattati


Regolamenti comunitari

Sono fonti generali, in quanto si rivolgono a tutti gli Stati membri e contengono delle norme giuridiche che sono immediatamente vincolanti per tutti i soggetti all'interno dei singoli Stati, senza necessità di un atto interno di recepimento.

Nel nostro ordinamento i regolamenti comunitari sono fonti primarie rinforzate. Secondo la Corte costituzionale le norme che vi sono contenute:

prevalgono, nelle materie attribuite alla competenza comunitaria, sulle norme contenute nelle leggi e nelle altre fonti nazionali

possono anche derogare le disposizioni contenute nella Costituzione o in fonti di livello costituzionale, a eccezione dei principi fondamentali





Direttive

Non sono fonti generali, perché possono rivolgersi anche verso singoli Stati, e contengono delle norme giuridiche che sono vincolanti soltanto per gli Stati membri e non per le singole persone fisiche o giuridiche operanti al loro interno.


Le disposizioni contenute in una direttiva comunitaria sono applicabili all'interno dell'ordinamento giuridico dei singoli Stati soltanto in seguito all'emanazione di un atto interno di addattamento (recepimento).












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