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Economia e gestione delle imprese

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Economia e gestione delle imprese

Argomenti che dice esami: varietà/variabilità; differenziazione/diversificazione; concorrenza/competizione relaz e libri





20 lezioni: finiscono 07/04

20/04 h 12-l4 verifica di fine corso x frequentanti (2 parti: 1° -21/04- scritta composta da domanda a risp.aperta + domande a risp multipla -solo se faccio qla a risp axta, tema, posso accedere a risp multipla. 2° -orale, poki giorni dopo lo scritto, se passato).


Libri di testo

- Grant R.M. "L'analisi strategica per le decisioni aziendali" Ed.Il Mulino, Bologna, 2006

cap. 1-3-7-8-9-l3-l5;

- Rispoli M., Tamma "Risposte strategiche alla complessità: le forme di offerta dei prodotti alberghieri" Giappichelli, Torino, 1995

cap. 1-2-3 (no 3.2,3.3,3.4 + appendice 3) 4-5(no 5.4.7, 5.6)- 6 (no 6.4,6.5)- 8 (no appendice)

da leggere "L'arte della guerra" Sun Tzu + "strategia oceano blu" Kim E Mourbogne ed.Etas






SETTORE TURISTICO: attività alberghiere + extralberghiere + trasporti + enti culturali + sicurezza;

nel definire un SETTORE dobbiamo prendere in considerazione CONTESTO + ESPLICATIVE.


In un'analisi di settore ci sono 3 livelli di concorrenza:

  1. concorrenza diretta: quando si offrono prodotti con le stesse caratteristiche (es.= stelle) che soddisfano lo stesso bisogno;
  2. competizione (concorrenza indiretta): quando si offrono prodotti con caratteristiche differenti che soddisfano lo stesso bisogno (es.= hotel, b&b, residence)
  3. imprese che non sono concorrenti ma possono diventare competitori (anke se non lo sono) quindi non sono soggetti da prendere subito in considerazione. (es.= 2 alberghi a 5 stelle nella stessa città, ma uno si rivolge a clientela business, l'altro a clienti privati)

un albergo che opera a catania e uno che opera a berlino sono concorrenti ma non possono entrare in competizione.



"armi" (brainstorming) = distribuzione, prezzo, prodotto (differenziale), pubblicità, mercato, innovazione tecnologica, knowledge (c sn settori knowledge based e altri tradizionali).


Strategia (+ tattiche per vincere una guerra); tattica (= azione mirata e definita per vincere una battaglia)













"impresa"(brainstorming)= riguardo materie

  • geografia: conoscenza territorio, dinamiche ambientali, risorse del territorio;
  • informatica: gestione dati;
  • macroeconomia: equilibri tra sistemi economici;
  • microeconomia: equilibri tra domanda e offerta;
  • diritti: contrattualistica, problematiche societarie;
  • mate e statistica: metodo di analisi dei dati;
  • storia: evoluzione dei sistemi economici;
  • ragioneria: rilevazione dei fatti di gestione.

Taylor: ognuno nell'azienda (o ogni azienda di un gruppo) compie un'attività ben specifica e fa solo quella poiché ripetendo sempre la stessa attività il tempo per farla diminuisce.


"economia e gestione delle imprese" (brainstorming)=

  • vantaggio competitivo,
  • pianificazione,
  • gusti,
  • tecnologie,
  • problem solving,
  • strategie,
  • decisioni,
  • leadership di costo,
  • gestione,
  • business
  • differenziazione del prodotto (es.punto bianca gialla blu, coca zero light normale) in quantità, qualità, gradazione,
  • strategie di crescita:

internazionalizzazione

alleanze strategiche

outsourcing (scelta di dare a terzi parte dell'attività di produzione poi la riprendo e metto mio marchio)

diversificazione (offrire prodotti completamente: entrare in + business diversi tra loro)
















L'impresa e i suoi elementi costituitivi


IMPRESA = SISTEMA COMPLESSO

SISTEMA: insieme di elementi che cercano di attuare delle forme di adattamento per raggiungere dei risultati.


Esempi

Coca-cola: bibite, multinazionale

Microsoft: informatico, windows

Eni: ente nazionale idrocarburi, energia, oligopolio statale. Alta partecipazione dello stato: "public company", come aziende ospedaliere o ferrovie. Le logiche di gestione di quest'impresa sono totalmente diverse di qle di coca cola, perché alla importa il pareggio (no profit) mentre alla seconda il profitto.

Fiat. Trasporti automobili, impresa familiare. Elementi di forza di un'impresa familiare: fiducia tra i soci. Per esempio gli aspetti burocratici spesso vengono a mancare; prendere iniziative; non si dà peso all'orario di lavoro; parte del lavoro viene affrontato in famiglia e parte no.

Se si hanno problemi in una famiglia è difficile separare aspetti di business e famiglia. I problemi sono soprattutto di scambi generazionali. Questi aspetti incidono sulla longevità dell'impresa. Molte imprese familiari sono norvegesi, svedesi, giapponesi, snoli.

Quelle italiane rimangono competitive nel tempo. La Fiat ha un nuovo periodo di sviluppo col cambio dell'amministratore.


Uguaglianze tra qst imprese: grandi dimensioni (numero, dipendenti, filiali, stabilimenti, internazionalizzazione, elevata quota di mercato= sono leader nel settore in cui opero).

Differenze: settore/servizi (hi tech o low tech); prodotti diversi; provenienza; target; forma giuridica; risorse umane; tecnologie (macchinari+prodotto finale); assetti proprietari e di governance.



Azienda= complesso di beni;

impresa= assunzione di un rischio


Esempi:

Barilla

UCF

Marzotto: tessuti= Marta Marzotto; a cui segue Matteo Marzotto (presidente Enit, ente naz.turismo)

Safilo: occhiali

Toyota: automobili

Natuzzi: divani


Differenze: percorsi di ricerca differenti (nuovi stabilimenti Barilla; UCB franchising)


Esempi di imprese k offrono servizi:

Rai:

Banca Intesa:

General Group:

San Paolo Imi:

Banca Antonoveneta

Mediaset

Banca di Roma

McKinsey & Company società di consulenza

Filiera turistica: Knowledge, tecnico produttivo

Msc,

valtur,

Romano Palace,

Ristorante


Esempi differenti:

operatori appartengono tutti al turismo ma hanno scopi differenti.


Elementi che contraddistinguono un'impresa:

forma giuridica;

forma istituzionale;

dimensione;

localizzazione;

mercato di riferimento;
tipologia di attività;

risorse umane;

tecnologia;

elementi tecnici;

aspetti cognitivi;

attività svolte (produzione, marketing, ricerca e sviluppo)


L'impresa è un'organizzazione economica che mediante l'impiego di un complesso differenziato di risorse svolge progressi di acquisizione e di produzione di beni e servizi, da scambiare con entità esterne al fine di conseguire un reddito (Sciarelli 1991)

È un sistema aperto e dinamico: aperto perché l'impresa deve interfacciarsi con i creditori e con l'ambiente esterno.

L'impresa che è un sistema interagisce con le altre imprese.

La conseguenza dell'apertura è che necessita di modificare le relazione tra gli elementi: o inserisco nuovi elementi o faccio differenze rimodificando l'organizzazione del mio lavoro. Così l'impresa modifica sempre le mie caratteristiche interne: sistema dinamico.


Impresa è un sistema complesso, varietà+variabilità

VARIETÀ: ASPETTI DI CONTESTO: SPAZIALI: ogni impresa è un sistema che può avere caratteristiche diverse. A parità di elementi posso sviluppare delle caratteristiche rispetto alle altre.

VARIABILITÀ: ASPETTI TEMPORALI: le risorse tendono a modificarsi nel tempo.

L'impresa con varietà e variabilità si adatta all'ambiente e l'ambiente stesso si adatta all'impresa.

In tutti i cambiamenti si cerca l'equilibrio, termine mutato dalla biologia= OMEOSTASI= aggiustamento tra le particelle da compensare gli equilibri.

Se le forze non si compensano il sistema va in tilt.

L'equilibrio è dinamico.


In questo aggiustamento subentrano dei meccanismi che si chiamano Routines organizzative.

La routine è l'attivazione automatica di un processo tutte le volte in cui si hanno delle richieste/ necessità. La routine organizzativa prescinde dal singolo soggetto.

La routine: se io vado in un'impresa e chiedo di darmi un manuale dell'attività non ce l'hanno, ma in realtà l'impresa opera in automatico.

Procedure consolidate di tipo tacito che si fanno ma sono specifiche dell'organizzazione.





Le decisioni d'impresa


Impresa di ristorazione: trattoria "da zio saro" da aprire a Linguaglossa


Decisioni


  • LOCALIZZAZIONE luogo lingua glossa dove al centro
  • SCELTA DEL NOME scegliere il nome "Il ghiottone"
  • FORMA GIURIDICA impresa individuale
  • PRODOTTO (scelta del):
          • quantità illimitata per prezzo fisso;
          • sconto famiglia
          • cibi a tema: ita, cinese, turco, o formaggio, pistakkio, carne
          • carta in due (piatti per 2 persone e hi come se fossi uno)
          • cibo+ extra

nel caso si scelga la prima hp, Q illimitata per P fisso ci sono dei limiti e dei vantaggi.

Bisogna considerare:

o   gestione scorte

o   personale

o   servizio

o   target

o   curiosità e abitudini del luogo

o   dimensione

si è scelto di rivolgerci a stranieri/tedeschi, con reddito medio/alto: capacità acquisto, over 40, gruppi comitiva, stile alimentazione.


BISOGNA SEMPRE OCCUPARSI DELLA GESTIONE DELLE INCERTEZZE+ GESTIONE DEI CAMBIAMENTI CHE RAPPRESENTANO DEI RISCHI.
























Decisioni 2


  • FONTI DI FINANZIAMENTO:
      • Proprio
      • Di terzi: banche, agevolazioni fiscali, bandi di legge.
      • Investitori istituzionali: finanza innovativa: composta da Business Angels e Venture Capitalist. I business Angels sono soggetti che investono capitali verso nuove imprese. Dopo due anni, conclusa la fase start-up. Le vendono sul mercato, e guadagnano sulla differenza. I business angels finanziano l'idea, i venture capitalist finanzia l'impresa dopo la costituzione.
  • DIMENSIONE DEL FINANZIAMENTO: ripartizione tra banche, proprio e partecipazione Por (piano operativo regionale). La legge nazionale che ha modificato il turismo è la 488.

Si sceglie per un finanziamento da 150 mila euro di cui il 50% di saro e il 50% banca + sviluppo italia. A 1500 euro affitta il locale e 50 000 mila euro per gli arredi. Il resto fornitura.


Inizialmente Saro si occupa delle seguenti funzioni di impresa:

produzione (chef); servizio; amministrazione (cassa); pulizia; pubblicità (sito internet o agenzie di viaggio e di trasporti ok x il suo target di tedeschi over 40; non va bene pubblicità televisiva su rete locale); manutenzione impianti; caposala; approvvigionamento materie prime.


Poi non può fare tutto da solo e assume Filippo nella trattoria: avviene un processo di divisione del lavoro. Filippo si occupa di servizio e pulizia. Si generano economie di esperienza: cioè che filippo impiega meno tempo per la sua attività: riduzione dei costi unitari. Poi ingaggia Daniela che si occupa di marketing, Federica dell'amministrazione e Roberta della produzione


Bisogna scegliere tra  MAKE OR BUY. Con Make si passa a costi fissi, con buy si enfatizzano i costi variabili perché Saro si rivolge a terzi. Per scegliere bisogna analizzare Risorse + Competenza + Conoscenza: knowledge. Bisogna considerare se Daniela ha qualche competenza particolare.


Costi di transazione: rientrano tra le principali decisioni strategiche da prendere in un'impresa. Sono costi indiretti che incidono nella scelta o nell'acquisto di un prodotto. Sono:

o   Costi di ricerca

o   Costi di selezione

o   "storia": es se daniela è alla prima esperienza bisogna prevedere i costi sulla fiducia, ovvero costi sulla asimmetria informativa.ù



Con l'assunzione di Daniela e Filippo la struttura organizzativa è profondamente cambiata.

Saro prima era imprenditore, manager, proprietario, lavoratore.

Dopo si viene a creare una struttura gerarchica in cui SARO non è più lavoratore ma solo imprenditore, manager e proprietario.






La struttura gerarchica che si viene a creare è ad organigramma funzionale perché l'impresa è stata organizzata in termini di ruoli e responsabilità secondo questa struttura in cui Saro prende le decisioni mentre gli altri sono responsabili della loro funzione. Collaborano tra loro. Se si inseriscono altri due camerieri loro dipendono da Filippo.


L'impresa può adottare diverse forme organizzative.

Una ipotesi per abbassare i costi può essere:

la STANDARDIZZAZIONE del prodotto ( da esso si può trarre vantaggio di costo col potere contrattuale verso i fornitori);

il calcolo delle economie di SATURAZIONE;

DIMENSIONAMENTO della scala per i troppi turisti. Non è sempre conveniente crescere però perché aumentano pure i costi.


LE STRATEGIE DI BASE sono:

Divenire LEADER DI COSTO

DIFFERENZIAZIONE (maggiori costi, ma anche prezzo più alto)


Espansione:

Per DIMENSIONE (da 30 a 50 posti);

TERRITORIALE (cresco come sede geografica: locale, nazionale, estero=internazionalizzazione)


Se ho un ristorante posso avviare un'attività correlata a monte o a valle:

RISTORANTE: o produzione come agricoltura e allevamento; o aprire un'agenzia di viaggio.

Quest'operazione si chiama INTEGRAZIONE VERTICALE : Saro ha un ristorante e si apre l'agenzia di viaggio; usa il MAKE: internalizza processi legati a all'attività produttiva


Aprendo l'agenzia di viaggi controlla il mercato dei tedeschi.

Potrebbe pure far operare l'agenzia di viaggio per terzi: DIVERSIFICAZIONE


IN SINTESI: IMP X ESAMI

Distinguiamo:

Integrazione: l'agenzia opera solo per saro che non ha cambiato business

Integrazione per diversificazione: l'agenzia di viaggio opera pure per altri oltre che per saro che è entrato in un nuovo business

Diversificazione: saro ha il ristorante e entra in un altro business tipo una spa.

Le diversificazioni possono essere : laterale o correlate (ristorante/spa= clienti ma diversa tecnologia); conglomerale o totale














Modalità di crescita dell'impresa:

  • Espansione
      • Per dimensione (es. in termini di stabilimenti, addetti assunti)
      • Territoriale

  • Diversificazione: ingresso in due o più business diversi in cui opera l'impresa.

Può essere:

laterale o correlate (ES. vendo il caffè k compro oltre k lavoralo)

conglomerale o totale (vendo caffè e motorini)


  • Integrazione verticale: salendo o scendendo lungo la filiera tecnico-produttiva. Si tratta di operazioni a cascata tutte integrate tra loro per ottenere un prodotto finito. L'integrazione può avvenire sia a valle, sia a monte.



L'aggiunta di linee o gamme come modalità di crescita riguarda sia l'integrazione sia la diversificazione, ma soprattutto quest'ultima.

  1. L'impresa produce mozzarella 125 g
  2. Se aggiunge mozzarella light da 125 g, differenzia. La linea è 1 ma le gamme sono 2.
  3. Se aggiunge yogurt, inserisce un'altra linea. Differenzia.
  4. Se aggiunge salumi, entra nello stesso business (mercato), ma con diversa tecnologia.

  1. Se aggiunge bicchieri plastica, DIVERSIFICA. Si tratta di un altro business, quindi è diverso in termini di gestione dell'impresa.

Dalla pianta al chicco di caffè: filiera tecnico-produttiva

Piantagioni di caffè: in sud america-africa

Raccolta prodotto e lavorazione

Vendita sul mercato del caffè

Multinazionali che si occupano dell'acquisto

Vendita ai torre fattori:produttore del caffè: tostatura e package

Vendita alle grandi distribuzioni, ai grossisti, alle aziende o ai privati.

(Grossisti vendono a grande distribuzione)


cosa succede?

Il produttore si occupa della tostatura e del package. Egli può anche decidere di occuparsi direttamente dell'acquisto del prodotto ancora da lavorare saltando le multinazionali.

Ciò si può fare andando nelle piantagioni. Quest'attività viene internalizzata ossia il produttore si è integrato a monte. Il produttore potrebbe anche integrarsi a valle aprendo dei punti vendita.

La Moach è una grossa impresa che produce caffè a Modica.

Aprendo dei bar essa si è integrata verticalmente.


Domande esami:

  1. In questi passaggi tra integrazione verticale a monte e a valle, quali sono le motivazioni che spingono l'impresa ad integrarsi?
  2. In questa integrazione verticale che succede? per l'impresa che si integra a monte e a quella che si integra a valle cambia qualcosa? Se non è la stessa cosa, cosa cambia?

Risposte

se si va a monte, a comprare direttamente bypassiamo la multinazionale quindi abbassiamo i costi di TRANSAZIONE. Ci sono però degli svantaggi: costi di selezione, costi di trasporto, costi di perdita di un eventuale capitale se non si ha conoscenza del caffè. C'è pure un problema di lingua. Qste sono tra le voci che incidono nella scelta di MAKE or BUY

COSTI DI TRANSAZIONE FURONO INTRODOTTI DA WILLIAMSON

Il produttore si integra quando i costi di transazione sono elevati rispetto ai costi interni.

Con l'integrazione, dei COSTI VARIABILI STANNO DIVENTANDO FISSI.

Quando questo è positivo?

Quando il margine relativo all'internazionalizzazione è maggiore all'esternalizzazione.


Ai fini dell'integrazione verticale, bisogna valutare:

    • costi di transazione
    • economie di scala
    • innovazione tecnologica (dinamicità del settore)
    • stabilità della domanda (quando il mio mercato, la mia domanda è stabile perché nel lungo periodo riesco ad ammortizzare i costi fissi)

Il produttore è vincolato negli investimenti coi costi fissi e se c'è un'innovazione tecnologica nel suo business lui è bloccato.


Per decidere tra make or buy bisogna valutare:

o   domanda

o   know-how: dinamicità del settore


L'impresa può anche scegliere una strada intermedia tra make or buy:

o   quasi integrazione verticale

o   integrazione parziale

o   decentramento produttivo


differenza tra integrazione a monte o a valle:

o   a monte = business;

o   a valle  diverso business (es. coi bar del caffè il business cambia. I suoi competitori sono anche gli altri bar. Cambia la logica di competere)


ulteriore elemento di complessità da considerare: se un produttore si è integrato a monte nel momento in cui decide di acquistare saltando le multinazionali, può anche decidere di vendere ad altri produttori.

Ha acquistato una certa competenza, perché oltre che acquistare per se stesso acquista pure per gli altri come lui delle imprese ove è ubicata la usa industria.

Si tratta di INTEGRAZIONE VERTICALE A MONTE (ACQUISTO + CAFFÈ)+ DIVERSIFICAZIONE LATERALE(DA UN LATO RESTO PRODUTTORE DI CAFFè, DALL'ALTRO HO UN NUOVO BUSINESS XK LO RIVENDO AD ALTRE IMPRESE).







TIPI DI STRUTTURA

STRUTTURA FUNZIONALE


SARO


FILIPPO

ROBERTA

FEDERICA

CARLA


STRUTTURA DIVISIONALE

SARO

SPA

TRATTORIA

ACC.

MAN.

PREN


ACC

MAN

AMM



STRUTTURA ORGANIZZATIVA A MATRICA


SARO


RESPONS PRODUZIONE

RESPONSABILE MARKETING

RESPONSABILE PRENOTAZIONE

RESPONSABILE AMMINISTR.

PRODUCT MANAGER TRATTORIA





PRODUCT MANAGER SPA





OGNI PM SI INTERFACCIA CN RESPONSABILE DEL SETTORE



Le strategie determinano la struttura organizzativa.

Le strategie sono:

  • monobusiness
  • integrazione
  • differenziazione
  • leadership di costo

la struttura organizzativa influenza la strategia a sua volta.






















struttura divisionale


Saro: imprenditore


c.d.a.

Saro

Giovanni

Filippo

Trattoria. filippo


Welness giovanni





 

 

mark

amm

serv

prod

book

amm

mark

serv


Di cosa si occupa il corporate?

Il corporate è formato da consiglio di amministrazione, amministratore delegato, altri componenti che possono variare.

Le decisioni di corporate, organo imprenditoriale, sono di indirizzo strategico, politico e organizzativo.

Quest'organo decide:

  • risorse finanziarie = DISTRIBUZIONE + RICERCA (es 60% welness; 40% trattoria); si possono ricercare per es.in istituti di credito; le decisioni sulle risorse finanziarie sono di tipo strategico perché:
        • riguardano decisioni di impresa;
        • influenzano tutta l'impresa;
        • si fondano su situazioni di incertezza.
  • comunicazione aziendale =  se comune, armonia nella fascia dei prezzi; se in business diversi va bene che ci siano prezzi diversi ma fare una pubblicità diversa.
  • Posizionamento competitivo: posizionamento rispetto le altre imprese.
  • Tipologie di risorse umane di cui si necessita (retribuzione dipendenti + avanzamento carriera)
  • Decisioni di crescita
  • Decisioni di integrazione verticale
  • Decisioni di internazionalizzazione
  • Decisione di accordi strategici (es. join venture)

A livello di business invece cosa aspetta?

Bisogna applicare o implementare le decisioni prese a livello di corporate, ovvero come ripartire la % di risorse alle funzioni ma tutto deve essere in coerenza con la strategia di corporate.

Per es. Ogni amministratore di una divisione con il responsabile del settore risorse umane deve selezionare il personale. A Giovanni spettano le decisioni strategiche per la gestione della sua divisione. inoltre abbiamo strategie funzionali perché vengono adottate a livello di funzione.

Il direttore marketing della divisione stabilisce qual è il soggetto e il messaggio da portare avanti a livello di welness ma tutto deve avvenire in sinergia, infatti le strategie corporate stabiliscono le linee guida poi sviluppate dai responsabili della divisione che poi li fanno sviluppare ai responsabili della funzione. (strategia funzionale)




Domanda esami


Considerato che in un'impresa diversificata ci sono vari livelli di decisioni strategiche, indicare quali decisioni spettano al corporate e quali al business di un'impresa operante nel settore alberghiero (con esempio).


Non si può solo rispondere esistono decisioni su come (business) e su dove (corporate) competere.



Struttura a matrice



Saro: imprenditore


c.d.a.

Saro

Giovanni

Filippo


RESPONS PRODUZIONE

RESPONSABILE MARKETING

RESPONSABILE PRENOTAZIONE

RESPONSABILE AMMINISTR.

PRODUCT MANAGER TRATT





PRODUCT MANAGER SPA





OGNI PM SI INTERFACCIA CN RESPONSABILE DEL SETTORE/della funzione



La strategia definisce la struttura ma la struttura definisce a sua volta la strategia.


Se l'impresa:

  • opera in un solo business è monobusiness (vari livelli di gerarchia svolti da un unico soggetto: es.
      • imprenditore = perché porta avanti un progetto imprenditoriale
      • +manager= perché esegue il progetto territoriale
      • proprietario= perché mette le risorse a disposizione);
  • opera in + business è diversificata ( vari livelli gerarchici sono svolti da vari soggetti: es.
      • i proprietari = quelli che investono i capitali ==mira  a un ritorno economico;
      • organo/consiglio imprenditoriale = prende decisioni strategiche, politiche, amministrative. È composto dall'amministratore delegato; + chi detiene la proprietà ==mira a realizzare il suo progetto
      • manager= amministratore delegato == mira alla crescita dell'impresa)






strategie adottate alla fiat per cambiamento 2008/2009;

formula strategica: adeguarsi all'ambiente che cambia. Concentrando lo sforzo sul settore auto.

  1. modifica della struttura aziendale= snellire l'apparato burocratico + adottare una linea destinata a premiare il merito (cn non + d 3 riunioni per prendere una decisione);
  2. nuove tecnologie: sistema per la progettazione dei veicoli computerizzato. Senza prototipi per risparmiare.
  3. controllo dei costi: evitare doppioni. Es. unificare la produzione dei motori. In finanza semplificazioni.
  4. strategie alleanza internazionali ovvero delle alleanze flessibili e libere, su singoli progetti. No accordi di lunga durata: flessibilità.
  5. se qualcuno è più bravo è meglio allearsi no competere: modo migliore per vincere una guerra è evitare lo scontro.

Nella fiat la riflessione è stata: il settore automobilistico è sempre + concentrato, poke imprese di grosse dimensioni. Molti operatori tenderanno a sire. Secondo malchiorre, rimarranno: G.M., Toyota, Nissan, Ford, Volkswagen. Il miglior modo per competere è alleandosi.


Strategia:

  • analisi ambiente
  • valutazione soluzioni
  • struttura
  • tempistica
  • tempismo
  • analisi costi/previsioni costi
  • valutazione risultati e obiettivi





























strategia che cos'è? Approfondire da Grant 36


definizione 1

Wordsmyth dictionary

" piano, metodo o serie di azioni volte a conseguire uno specifico obiettivo o effetto"


piano= progetti + programmazione + analisi + obiettivi + organizzazione +pianificazione

il concetto di piano fa riferimento a un documento sintetico/progetto che mette in evidenza l'idea di fondo perseguita dall'impresa. L'impresa porta avanti iniziative/azioni definite sulla base di un'analisi. Il piano indica una serie di azioni da fare. Può anche essere difensivo/offensivo come una guerra.


metodo= regola + modalità +strumenti +azioni da interpretare + procedura

è un insieme di principi, criteri e logiche che regolano le azioni, per dare un significato alle azioni contenute nel piano.

Ciò che fa differenza tra un piano e l'altro è il metodo.

Distinguiamo tra i metodi:

  • problem solving
  • carbage (=spazzatura, non si butta nulla)
  • ex ante (detto normativo, stabilisce cosa l'impresa deve fare)
  • post ante (stabilisce cosa l'impresa ha fatto)
  • della pianificazione strategica (detto anche top-down; strategia stabilita dal vertice)

il presupposto della pianificazione strategica è la conoscenza dell'ambiente. Non sempre però l'ambiente è prevedibile, anzi anche i concorrenti portano avanti le loro strategie.

  • emergente, di Minztberg, è opposta alla pianificazione strategica.

Ad.es. un artigiano che deve eseguire un'opera (un vaso di ceramica) stabilisce il disegno, le misure, le proporzioni, la durata del lavoro, le azioni da fare. Quindi conosce il processo da portare avanti.

Si accinge a fare il vaso di argilla, ma non è detto che tutto corrisponde al suo disegno perché la materia prima può presentare dei difetti.

Il vaso è simile al suo disegno ma non identico.

Se l'artigiano man mano che lavora l'argilla si rende conto che deve effettuare delle modifiche ecco che usa una strategia emergente. Solo parte della strategia pianificata può essere realizzata.


Allora abbiamo strategia intenzionale (deliberata) che in parte è:

      • realizzata: durante l'esecuzione del lavoro;
      • non realizzata: ad essa subentra la strategia emergente perché vuol dire che l'artigiano sostituisce la parte non realizzata della strategia intenzionale con nuove azioni che non erano previste/deliberate.

Prodotto della strategia deliberata+emergente= vaso




Non realizzata

 




Differenze tra strategia pianificata e emergente

Concorrenza definita

Tecnologie fisse

Settore concentrato

Organizzazione azioni

Target di clienti

Settore in crescita/sviluppo

(es.hi-tech= knowledge industry)

impossibile stabilire strategia ok 5 anni

in breve periodo modificare tutto



Definizione 2


Da Walt Disney, Peter Pan.

Si inserisce il concetto di tempo (pianificazione).

La strategia non è solo un insieme di azioni organizzate secondo dei principi ma richiede anche un processo che deve rispondere dei tempi (tempistica+timing). Si parla di time-cased-competition.

Il concetto di tempo è uno dei fattori critici su cui competere perché non solo ci vogliono idee originali ma è importante che queste idee entrino sul mercato al tempo giusto. A volte bisogna anticipare, altre essere followers. Spesso infatti l'impresa che investe per prima (first mover) sostiene più costi e poi i followers hanno più successo.


Windows and Apple

Ci sono due amici che studiano alla stessa università: il fondatore dell'apple è più bravo sull'aspetto tecnico. Egli riesce a studiare sulle macchine e sulle loro performance sempre migliori. L'altro è perplesso perché le banche non gli danno mai dei finanziamenti per costruire macchine migliori. Il fondatore della Apple continuò a basarsi su aspetti tecnici e tecnologici, mentre il fondatore della windows iniziò a basarsi sul mercato. In realtà questa macchina che problemi risolve? Egli provò a comunicarlo al mercato evitando i termini tecnici. Entrò invece su aspetti del fattore d'uso del prodotto. I finanziamenti aumentarono sempre più e gli utenti iniziarono ad apprendere quel linguaggio. Si generarono legami a catena: esternalità di rete. L'utilità di questo strumento aumentò la conoscenza del linguaggio. Entrando sul mercato la windows ha creato idiosincrasie di costo che gli utenti hanno dal passaggio da un linguaggio all'altro. Così si porta all'offerta di certi standard tecnologici.


Definizione 3

Di Alfred Chandler (studioso di influenze e struttura-strategia)

Strategia: determinazione delle finalità e degli obiettivi di lungo periodo in un'impresa + attivazione delle linee di condotta + allocazione delle risorse necessarie per attivare tali obiettivi.


"Howsaff": nella strategia pianificata, introduce i concetti matematici nello sviluppo della strategia. Alcuni studi cercano di calcolare i risultati delle scelte attraverso dei modelli matematici: deterministica: approccio normativo (no alternative). Egli indica ciò che l'impresa deve fare. Dovere vincolante tanto che si sviluppano modelli matematici per stabilire modelli vincolanti a certe scelte.


Con gli studiosi della resources-based-view, si inserisce una visione legata a ciò che l'impresa può/sa fare.


Tutte le scuole di pensiero differenti usano la strategia per raggiungere un vantaggio competitivo solo che il risultato è comune per tutti ma gli stumenti sono diversi per raggiungerlo.



Gli approcci sono:

  • strutturalista: le imprese per avere un vantaggio competitivo devono operare in settori attrattivi (PORTER). Sono settori in cui i profitti sono maggiori rispetto alla media. Anche ora che siamo in crisi ci sono settori che tendono a crescere. All'interno del settore competitivo bisogna definire il posizionamento competitivo. Es. se il settore tessile rende di più rispetto alla media degli altri, bisogna stabilire come posizionarsi rispetto agli altri componenti del settore.
  • RBV resources based view: il punto di partenza è ciò che l'impresa sa fare.


Definizione 4

La strategia è un piano, un metodo, una serie d'azioni. Prevede la definizione di obiettivi, scelte di collocazione, tempi e strutture organizzative. È un insieme di decisioni volte al raggiungimento competitivo, non è la massimizzazione del profitto, ma avere una posizione di superiorità rispetto agli altri concorrenti.


Film "I soldi degli altri"


La "New England Wire and Cable" è una fabbrica centenaria ma dai bilanci in perdita. Durante l'elezione del consiglio d'amministrazione prende la parola il presidente della NEWC. Nonostante la sua impresa sia in crisi egli vuole salvare la storia della sua famiglia e tanti posti di lavoro. Egli crede che un giorno la sua impresa si riprenderà, critica Garfield, "operatore economico dell'America post industriale che fa il dio giocando sulle spalle degli altri" ma "non costruisce nulla". Conclude dicendo che a "wall street mettono la cartamoneta al posto della coscienza".

Garfiled, un futuro investitore, risponde all'intervento del proprietario dicendo: "questa comnia è morta" e proponendo di impadronirsi della fabbrica, di venderla faendo guadagnare la maggioranza degli azionisti e chiuderla. "Ormai c'è la nuova tecnologia e noia siamo indietro".chi sene frega dei dipendenti?! Con un discorso demagogico continua ad esortare gli azionisti a pensare ai soldi e investirli altrove. È la distruzione creatrice del liberismo.

























AZIENDA

SISTEMA COMPLESSO RELATIVAMENTE APERTO composto da:

  • Tradizioni
  • Stato
  • Politica
  • Clienti
  • Banche
  • Sindacati
  • Concorrenti
  • Fornitori
  • Dipendenti
  • Associazioni
  • Mercati esteri
  • Territorio
  • Contesto sociale
  • Tecnologia

Input

  • Idee
  • Knowledge
  • Normativa

L'impresa deve agire con tutte queste variabili che sono presenti. Ciascun soggetto a sua volta è un sistema complesso:

  • Fornitori: attori da prendere in considerazione anche perché influenzano le scelte strategiche dell'impresa e i risultati di queste stesse. Se sono unici esercitano un potere contrattuale sulle imprese.

Benchmarking: studiare all'interno del settore il concorrente fra tutti e vedere gli indici che l'impresa fornisce, avvicinarsi a quell'indice e cercare di capire i punti di forza e di debolezza del concorrente.

o   Clienti: influenzano anch'essi la strategia dell'impresa. Soprattutto i grossi clienti. Esiste la regola di Pareto "80/20" secondo cui è stato dimostrato sempre come in un'impresa c'è sempre la proporzione: 20% dei clienti realizza l' 80% del fatturato. Gli altri effettuano piccoli acquisti. L'impresa deve prestare attenzione a questo 20%. Essi rappresentano l'ambiente competitivo dell'impresa/microambiente


Domanda esami: che differenza tra microambiente e macroambiente?

o   Microambiente: I soggetti che in maniera diretta possono influenzare il vantaggio competitivo di un'impresa. Es. concorrenti diretti, clienti, fornitori.

o   Macroambiente: le leggi pro/contro un settore favoriscono o meno direttamente una  categoria, traggono danno o beneficio. Se interviene la legge che incentiva gli operatori nel settore alberghiero essa è rivolta ad un intera categoria di soggetti.

Le voci del macroambiente influenzano un intero settore aggregato.

La legge "Basilea 2" è un accordo internazionale tra più stati europei che sancisce le condizioni che le imprese devono avere per poter accedere ai finanziamenti delle banche. Queste leggi sono valide per tutte le che operano in europa. Qual è il problema? Per erogare questi finanziamenti le imprese devono avere dei parametri per avere dei finanziamenti (es. di redditività) che le imprese italiane non hanno, sono uguali per tutta l'Europa. Le piccole imprese italiane sono sotto di quegli indici infatti tantissime piccole imprese chiudono. Ottenere finanziamenti allo stato attuale è molto più difficile di 5 anni fa. Politica+tradizione+stato=macroambiente



Macroambiente

Livello politico

  • es. norme antinquinamento
  • antitrust organismo vigilanza organizzativo che controlla alcuni settori: le imprese di comunicazione, settore energetico, produttori di pasta (in quanto si erano coalizzati stabilendo un prezzo fisso, creando un aumento ingiustificato), i produttori di latte (che dovendo produrre una certa quantità, quota latte, a volte ci perdono). L'antitrust modifica le relazioni tra le imprese e le controlla.

Sistema economico

  • Basilea 2 (es. economico-politico)
  • Presidente di CONFINDUSTRIA ha chiesto a quello del governo per poter superare la crisi di intervenire in maniera diretta con delle risorse economiche. Dibattito sul protezionismo del made in Italy rispetto all'estero (es. Cina)

Socio demografico

  • Sviluppo demografico perché influenza il mercato (se aumenta il tasso di anzianità e la vita media delle persone ad es. si fanno viaggi per la terza età e settore farmaceutico ha più ricavi)
  • Sociali: moda

Chi sono i soggetti che possono influenzare un'impresa turistica?

  • Socio-politico-istituzionale: se ho un hotel in uno stato dove c'è guerriglia
  • Elementi fisico-naturali: es tzunami
  • Trasporto che investe microambiente (privati) e macroambiente (pubblico)
  • Tecnologia: es prenotazioni on-line
  • Leggi che finanziano il settore turistico rispetto agli altri

È l'ambiente che influenza la scelta e le condizioni dell'impresa?

L'impresa è un sistema complesso che riceve informazioni dall'ambiente in cui opera (introduzione di nuove tecnologie, aspetti economici, nuovi mercati). Tutte le imprese non catturano le informazioni allo stesso modo, ma dipende dai filtri:

o   Cognitivi: legati al grado di conoscenza presente all'interno dell'impresa

o   Interpretativi: può succedere che a parità di informazioni ci sono filtri diversi

o   Decisionali: le informazioni vengono elaborate e tradotte non solo come output ma anche come decisioni.


Esiste un paradigma SCR struttura comportamento risultato.

Questo paradigma si è posto il problema di spiegare la relazione tra impresa e ambiente. Si sono creati due gruppi di studiosi tra loro contrapposti:


Gli elementi della struttura sono:

  • Andamento della domanda (crescita-decrescita/ stabile-stagionale): un lido ha destagionalizzato la sua domanda (la cucaracha). La stagionalità del settore ha fatto si che un'impresa ha modificato il suo comportamento. In realtà alcune imprese si sono veramente adattate alla stagionalità, altre hanno modificato l'approccio competitivo, avendo un'attività annuale.
  • Numero delle imprese esistenti: struttura del settore (monopolio, oligopolio..)
  • Tipologie di risorse umane (es. tra un settore che produce carta e uno hi-tech molte differenza)
  • Prezzo medio: andamento dell'offerta
  • Dimensione dell'impresa
  • Barriere istituzionali: che fanno si che alcuni settori sono + attrattivi di altri (vincoli previsti per legge dalle istituzioni di quel territorio).
  • Barriere competitive: sono vincoli o ostacoli non generati dalle istituzioni ma dal comportamento di altre imprese
  • Economie di scale: settori in cui il vantaggio competitivo si fonda sulla grandezza dell'impresa
  • Economie di apprendimento
  • Economie di scopo
  • Internazionalizzazione
  • Diversificazione
  • Accordi strategici

Queste voci sono anche tra i comportamenti delle imprese, comportamenti da adattare per modificare la struttura. C'è un approccio strutturalista secondo cui il settore influenza il comportamento delle imprese e un approccio comportamentalista secondo cui è il comportamento delle imprese che influenza l'andamento del settore.


Comportamento

o   Innovativo: l'impresa attraverso la tecnologia offre prodotti nuovi. Così si modifica la struttura del settore. (es. quando la Mercedes ha introdotto la Smart era un auto nuova, diversa dalle altre ha modificato la struttura del settore automobilistico. Si può sostituire alle 2 ruote per gli spostamenti di media distanza. Si assumono tanti rischi).

o   Reattivo: l'impresa cerca di reagire a dei comportamenti. Es. copiando la Smart si avrebbe un comportamento reattivo.

o   Anticipatorio: so che lanceranno una macchina ad idrogeno, allora li anticipo. Nasce dai segnali dell'ambiente.

o   Passivo: visto che tutti introducono macchine a due porte, allora lo fanno altre imprese. Es. cellulari: tutte le imprese li fanno dotati di tutto. Lo dobbiamo fare tutti.



Elasticità incrociata

Concorrenza tra i prodotti sostitutivi, ovvero andiamo a vedere come varia la quantità del prodotto albergo (prodotto a), rispetto alla variazione dei prezzi del B&B (prodotto b). Se i prezzi del B&B sono pari a 80 euro il 100% delle persone va in albergo, se il prezzo dei B&B si abbassa allora il clienti va lì. Si va a misurare qual è la variazione di prezzo di un prodotto. Ciò interessa anche gli albergatori. Se un B&B posiziona allo stesso livello di prezzo dell'albergo, l'albergo non lo teme. Se il prezzo si abbassa molto, anche gli alberghi devono abbassare i prezzi per essere più competitivi.


Risultati

L'andamento stagionale incide sul comportamento dell'impresa. Se l'impresa abbassa il prezzo di vendita, i costi sono gli stessi. Ricavi-costi= profitto che si abbassa.

Es. il noleggio dvd per 12 ore = 3 euro. Se il prezzo medio aumenta per 12 ore da 3 a 5 euro, succede che alcuni, se sono in pochi si spostano verso il cinema ma se sono in gruppo no.


I risultati possono essere:

  • Economici: quote di mercato+fatturato+crescita dipendenti
  • Di natura qualitativa: fedeltà(non solo è soddisfatto ma pure torna)+soddisfazione del cliente (insoddisfatto, soddisfatto, ipersoddisfatto dipende dalle aspettative)



Dottore Michele Lanza: direttore di banca del credito siciliano.

Obiettivo principale: valutazione di un investimento nel settore turistico


In generale in banca distinguiamo:

  • Finanziamento del circolante (attività corrente);
  • Finanziamento dell'immobilizzazione (come in un investimento: si incrementa il capitale di un'azienda o coi soldi dell'imprenditore, o con gli utili, o con il finanziamento di terzi: banche. Le banche non finanziano operazioni al 100% perché ci sono troppi rischi. In Italia il sistema non si basa sulle banche d'affari ovvero quelle banche che sono anche soci di un'impresa, da noi c'è solo medio banca così. Da noi le banche sono solo creditori dell'impresa. Il socio prende l'utile, il creditore l'interesse, che è sempre fisso.)

Nel sistema finanziario vi deve essere un certo equilibrio tra entrate e uscite, ma da fine settembre 2008, si rischia il decollo perché i soldi depositati sono ½ di quelli prestati. Le banche così mettono maggiore attenzione nella gestione e nei finanziamenti: si alzano i livelli di prudenza. Nel passato per colmare una perdita bastavano 9 pratiche, ora ce ne vogliono 33.


Investimenti nel settore turistico (ma anche per altre imprese)

A quale domanda rispondono gli imprenditori affinché gli vengano concessi dei finanziamenti?

  • Analisi qualitativa: sulla qualità dell'idea, dell'esperienza, del soggetto = credibilità, moralità, prudenza, esperienza, trascorsi meriti. Elementi aggiuntivi
  • Analisi quantitativa: accertamenti elettronici sulle banche dati, bilanci (consuntivi o preventivi), varie.

I covenants sono dei patti collaterali, accorsi in cui ti vieto/chiedo di fare qualcosa.

La canalizzazione è l'accredito degli emolumenti in maniera continuativa sul conto (riguarda per esempio i circuiti pos. È importante anche nel turismo).

Socio d'opera (si offre con la buona volontà ma non mette capitali) e socio di capitale.


Situazione attuale e previsione sviluppo per golf e turismo

  • +di 50 mln sono i partecipanti in tutto il mondo, di cui quasi 3 mln in Europa;
  • 2/3 delle persone praticanti il golf preferisce allontanarsi dal domicilio abituale per praticare questo sport;

La Sicilia è favorevole per .

  • clima mite
  • risorse idriche
  • enoturismo
  • turismo culturale

Domanda potenziale

I metodi considerati sono:

  • analisi della domanda;
  • interventi ed esperti;
  • ricerche quantitative;
  • necessità di fare sport;
  • utilizzazione di strutture ricettive più integrate con la realtà locale;

Lo stato che fa? Ancora le leggi sul turismo hanno dei finanziamenti disponibili.

Tecniche di valutazione di progetti e investimenti:

  • metodo della redditività;
  • metodo del valore attuale;
  • metodo del valore finale;

analisi di tasso di occupazione camere; posti letto/a sedere; prezzo medio; presenze medie; potenziale.


business mercato settore


es. abbigliamento:

classico, casual, sport, uomo, donna, bambino, p/a, size, economico, pret-à-porter, marca o no,. Intimo, moda mare, premaman.


Settore: unità intermedia tra impresa e mercato (ma è tutto un'invenzione perché l'impresa che con le sue scelte decide chi sono i suoi clienti).


Elasticità incrociata: variazione della quantità di un bene al variare del prezzo di un altro bene.

prezzi

albergo

B&B









Non conosciamo le misure dell'impatto causato da un cambiamento

Elasticità incrociata =  ((120-l00)/100)/(70-60)/60)


Imprese k operano nel breve periodo

Se il risultato è positivo vi è una propensione a cambiare e vi è concorrenza tra i produttori dei due beni diversi (operano sullo stesso business e si influenzano a vicenda). Se l'indice è prossimo allo zero le due imprese non sono in concorrenza.


Nel lungo periodo dobbiamo considerare non solo l'elasticità incrociata ma anche fattori come tecnologie e target.


I concorrenti diretti sono quelli che presentano caratteristiche comuni: stesso target di clienti, stessa struttura commerciale, utilizzo di stessi materiali, stesse tecnologie.

Concorrenti potenziali presentano alcune omogeneità e nel lungo potrebbero diventare concorrenti diretti, divenendo + simili all'impresa considerata.

Modello di abell













Griglia di Abell a matrice








settore e mercato: mercato turismo culturale

Clienti

Tecnologie

Coppie d turisti

Studiosi x ricerke/ lavoro: arkeologi, studiosi d'arte, enogastronomici

Famiglie 2 ,3-5  >5 pax

Scolaresche

Elementari medie superiori

Anziani viaggi tranquilli > 50

Gruppi organizzati o no 2, 3-l0, >20 pax

Stranieri europei usa japan china altro

Guide








musei








Export








Visite guidate monumenti








Teatri








Fiere/festival








Sagre









mercato turismo culturale

Business + o- ristretto es. scuole superiori/elementari per musei/ <18 (posizionamento strategico; per fasce d'età differenti per evitare gli scontri)


Es. musei, visita guidata, fiere/festival, teatri possono essere complementari perché il prodotto turistico in realtà si ottiene dalla doppia interazione offerta/domanda. Per poter avere un prodotto turistico occorre la funzione di entrambi.

Il cliente desidera un prodotto turistico globale, musei+monumenti+fiere+spettacoli, mentre l'operatore turistico opera in una sola attività, monobusiness, offrendo un prodotto locale, specifico.


Diversificazione correlata, sotto l'aspetto dei clienti: l'impresa sulla base della griglia potrebbe offrire più servizi: es teatri e musei monumenti/ sagre e fiere.

Il grado di diversificazione può essere vario: esiste un indice per misurarlo.

Diversificazione non correlata: l'impresa dei musei decide di operare nel business della produzione di sedie, tranne che sono per i musei.


Concetto di turismo

Si deve considerare sotto l aspetto dell'offerta e della domanda. Bisogna prendere in considerazione i vari attori che offrono un prodotto e soddisfano il bisogno di coloro che viaggiano. Ci sono imprese che operano a livello di nucleo dei servizi turistici (navi da crociera, catering, agenzie di viaggio, tour operator) vedi slide


I servizi finanziari rientrano nel turismo perché i luoghi che io scelgo sono +o- evoluti rispetto i servizi finanziari presenti. In eu moneta unica, no problem. Carta di credito american express in paesi eu quasi nessuno la accetta. In usa solo quella. In norvegia, cambia moneta, lingua norvegese, carta di credito. È importante la disponibilità dei servizi finanziari nei paesi ricchi.


Dal lato della domanda ci sono + prodotti che rientrano nel turismo. Nel turismo tutti i soggetti sono temporaneamente turisti. Questi soggetti si caratterizzano perché assumono comportamenti legati allo svolgimento delle attività strettamente legate al bisogno di una mobilità/spostamento da un'area all'altra in poco tempo. El. Temporale perché ho una permanenza > di 24 h e < di un anno.

Cambiamento: passaggio dal singolo soggetto dalle sue attività abituali a una destinazione diversa da quelle in cui opera.

Il turista è anche colui che si sposta per motivi di salute: legato ai bisogni sanitari.

Slide 8






il modello delle cinque forze di Porter


Nell'es. del risto di saro. Impresa il ghiottone

Settore ristorazione

Mercato per alimentarsi

 











La strategia la utilizzo per ottenere un vantaggio competitivo che può essere determinato da aspetti sia interni sia esterni, ma prima bisogna comprendere i confini del settore. Settore+ mercato costituiscono l'ambiente competitivo.


Analisi strategica SCR

Struttura comportamento risorse: approccio strutturalista. C'è anche approccio circolare.


Macroambiente: leggi che regolano tutti i sottosettori. Leggi + aspetti socio demografici ( nel nostro caso di saro: afflusso di turisti + livello della domanda) + aspetti tecnologici + aspetti infrastrutturali.


Analisi della concorrenza tra le imprese

R-C= Π profitti

A noi interessa che il vantaggio competitivo sia sostenibile e difendibile nel tempo.

Affinché lo sia si può guardare ad aspetti interni ed ad aspetti esterni:

  • ottica esterna

paradigma SCR: dice che il vantaggio competitivo è strettamente legato alla struttura. In questo approccio si dice che il settore influenza l'assetto dell'impresa. Es. se un'impresa vuole entrare in un settore prima di scegliere cosa fare deve analizzare i settori più attrattivi in base alla media. Strategia di corporate.

Dopo il settore c'è il posizionamento competitivo dell'impresa all'interno del settore. Ha due strategie con cui competere: o differenziazione (tra i competitori che offrono servizi dedicati al wellness offro qualcosa in +) o leadership di costo (diminuisco il prezzo).

Questo è il pensiero di Porter. Strategia di business.

Ma . se l'impresa è stratificata ha + divisioni: es wellness, sedie allora se tutti i business sono tra di loro collegati oltre che strategia di business è anche strategia di corportate perché con uno stesso marchio non funziona identificare + livelli di prezzo. X es.

Rispetto agli altri concorrenti la strategia cerca di costruire delle mappe di posizionamento dove individua degli attributi importanti e cerca di confrontarsi coi concorrenti.


Es. hotel 5 stelle di caratterizza per: esclusività dell'ambiente + particolarità degli eventi (unici), il prezzo non è significativo.

Sulla base degli attributi i o costruisco la mappa e si posizionano gli alberghi a b c




















Se si tratta di un hotel al centro devo considerare la vicinanza ai monumenti e il collegamento con trasporti: scelte di posizionamento e differenziazione. Devo operare attraverso economie di scala, di scopo e di apprendimento.

  • Prospettiva interna: resoure based view: riguarda iò che l'impresa sa fare. Nel settore le imprese stabiliscono un posizionamento competitivo legato a ciò che l'impresa può e sa fare.

Swot: analisi interna strenghts, weakness, oportunities, threats.

Opportunità/minacce dell'ambiente esterno e punti di forza e debolezza di quello interno.

Il modello di porter parte da un approccio strutturalista e prova a capire cosa rendere competitivo il settore. Spiega il vantaggio competitivo attraverso un'analisi della concorrenza. Prova a capire da cosa dipende l'attrattività del settore.

Vedi slides lez.9


Le forze di porter sono 5:

  • concorrenti (che modificano il grado di attrattività del settore): potenziali entranti+ prodotti sostitutivi+ già presenti: forze orizzontali
  • Fornitori + clienti, forze verticali

La concentrazione è la capacità di un'impresa di influenzare le scelte di altre imprese e dei clienti. La concentrazione massima si ha nel caso di monopolio; minima nel caso di concorrenza atomistica. Se esistono poche imprese sono incentivato a entrate.


Differenza percettiva e non tecnica: comnia della bellezza = coppola; capellimania; zero otto.

Esistenza di capacità produttiva in eccesso: in un settore ho molta merce in magazzino se devo operare con grossi macchinari.

Barriere all'uscita: per uscire dal settore, liquidazione dipendenti, vendita della struttura, costi di transazione.

Tecnologie impiegate: es. navicella spaziale è difficile

ritmo di sviluppo della domanda: evoluzione della domanda: settore attrattivo. Se invece la domanda è decrescente significa che non è attrattiva, è troppo satura.








Barriere all'entrata


Affinchè le barriere all'entrata siano da considerarsi efficaci occorre che ci sia:

  • Percezione (quanto sono alte);
  • Credibilità dell'esistenza di barriere (informazioni + - credibili). Bisogna distinguere le barriere all'entrata effettive da quelle percettive e basarsi sulla credibilità.

Le barriere all'entrata sono costi addizionali per i nuovi entranti, di conseguenza all'entrata dell'impresa già esistente. Es. investimento su fedeltà clienti, accordi con agenzie di viaggio.

L'impresa nuova entrante ha una percezione delle imprese presenti: dati certi.

Se l'impresa nuova entrate è una grossa impresa di ristorazione in franchising, anche se c'è Saro no lo considera più perché essa ha buoni contatti + business definito.

Se invece un ragazzo di diciotto anni vuole aprire un'impresa ha barriere molto alte. A parità di scelta le barriere sono diverse.


Nuova entrante

Cosa fa una nuova entrante dinanzi a prodotti differenziati?

  • Comunicazione? No, xk necessita troppe risorse finanziarie
  • Prezzo+basso
  • - prezzo, - qualità: nikkia= grande distribuzione o bar r fare cornetti nell'es della nutella
  • +p, +q: difficile tranne per un industria già affermata nel cioccolato, caso della nutella.
  • Nuovo prodotto
  • Versioni differenti
  • Prodotto sostitutivo

Concentrazione

  • Di settore ( diversa dalla concentrazione territoriale dei distretti). Dipende dal grado di influenza delle imprese rispetto alla domanda e all'offerta: poche imprese influenzano solamente offerta e domanda.
  • Di mercato (grado acquirente)
  • Tecnica (+ impianti in un'unica area)
  • Territoriale (indica la presenza di un numero elevato di imprese in un territorio).

La concentrazione di settore si verifica:

o   se un' impresa è in una posizione dominante su tante piccole imprese collegate a questa: CONCENTAZIONE PER SPEREQUAZIONE;

o   se un'impresa è in grado di influenzare il comportamento della domanda e dell'offerta: CONCENTRAZIONE ASSOLUTA.


Curva di concentrazione

 

valore cumulato: 1° impresa+ quota di mercato delle altre, es cn la seconda= 50%

Curva di concentrazione: monopolio e sperequazione

 



L'analisi della concentrazione di settore si fa in base a:

  • numero di dipendenti
  • valore aggiunto
  • variabili nella y possono cambiare, aggiungendo altri casi.

Esistono degli indici per meglio valutare il grado di concentrazione.


C'è uno stretto legame tra  la barriera all'entrata e la concentrazione. La concentrazione dà origine a barriere all'entrata. Dove ci sono barriere all'entrata allora il settore è concentrato: deriva da economie di scala, di scopo, di apprendimento, saturazione e di differenziazione.



























attività di differenziali di competitività


settore:

cn poche imprese e poca concorrenza: tabacco

poche imprese, competizione alta: petrolio, farmaceutico, energia, telefonia, servizi provider


due caratteristiche per dire se la pressione competitiva è alta:

numero imprese

dimensione imprese (potere contrattuale): da cui dipende il grado di concentrazione


elementi di competizione tra le imprese:

  • Numerosità
  • Dimensione
  • Investimenti
  • Tecnologia
  • Esperienza
  • Soglia minima di costi elevata
  • Differenziazione (sts tipologia di prodotto ma diverso dagli altri)
  • Creare nikkie particolari (< concorrenza)

Porter

Barriere istituzionali

Rapporto col fornitore

Rapporti tra i prodotti sostitutivi

Attori istituzionali

Cosa genera le forze?

  • la competitività tra imprese.

I fattori di competitività su cui si basano queste forze sono:

  • differenziali di competitività: economie di scala, di replicazione, di apprendimento, esterne, di scopo, distretti di rete.

Cosa fa si che un cliente sia considerato di grandi dimensioni?

Le ECONOMIE DI SCALA

Economie: un risparmio reale di risorse

Io nn parto dai termini di prezzi ma di unità produttive (input):fattori produttivi base per un'attività.

Risparmio reale di risorse riguarda gli aspetti degli input: quantità. Vedi slid


Gli impianti posso essere intesi in senso:

hard: uso al massimo il makkinario

soft


Le economie di scala: se ingrandendo input, out crescono in maniera più che proporzionale. Non sempre il passaggio da una dimensione all'altra è un risparmio reale di risorse.

Considerare il DOM, DIMENSIONE OTTIMA MINIMA.


ES.Se voglio aprire un B&B e voglio stabilire le dimensione, devo fare un ragionamento su quanti clienti possono esserci in un anno, quanti costi fissi devo sostenere in un anno, quanti clienti ogni mese almeno devo avere, qual è il costo medio in un mese.

Quali fattori analizzo per la dimensione ottimale minima? Qual è la scelta dell'impianto? Costi medi, fissi variabili/camere/prezzo/quanti clienti all'anno/dato attuale mensile medio



slide 13-l4

economie di scala

al crescere della scala produttiva, a parità di input, gli output sono maggiori: =input; > output

tenendo fermi gli output i costi medi totali di produzione si abbassano: =output; <input

Non sempre però crescendo la dimensione si hanno economie di scala.

Es.hotel: una reception con 2 pax e 50 posti letto; una reception con 3 pax e 200 posti letto: ho un'economia di scala.


Economie di apprendimento

Si fa riferimento alla conoscenza.

All'aumentare della produzione cumulata, si riduce il tempo necessario per lo svolgimento di quella attività. Così abbattiamo i costi medi di produzione (perché si abbassano i tempi necessari per produrre quel prodotto).

Apprendimento è diverso da ripetizione semplice e banale dell'attività.

Quali potrebbero essere le attività, in cui è possibile trovare meglio forme di tecnologie di apprendimento? Con che caratteristiche?

  • Metodo
  • Periodicità
  • Dinamicità
  • Personale specializzato

Es. un architetto appena laureato per un progetto impiega + tempo. Dopo averne fatti un paio il tempo diminuisce e la qualità aumenta. È un'attività complessa perché richiede l'apprendimento di un metodo di lavoro; un personale specializzato.

Una cameriera che pulisce una stanza: la prima volta ci sta un'ora; la seconda ci sta metà tempo; la terza volta ancora un po'meno ma poi basta. La qualità non entra in interazione con altri soggetti; la sua esperienza riguarda solo l'interazione.

Apprendimento: routines + conoscenza tacita+ nuove forme di organizzazione del lavoro + gruppo (lo stare in) ..ne derivano modalità comuni di interazione, conoscenza organizzativa, conoscenza del singolo di un'azienda.

Le routines si attuano soprattutto in emergenza. Servono all'impresa per darle una certa stabilità. Esse si adattano alle variazioni dell'ambiente. Se manca un individuo il progetto non viene meno tranne che manca l'elemento chiave.

Qual è il rischio che genera la presenza di routines per ottenere un vantaggio competitivo?

La non evoluzione dell'impresa

Il limite delle economie di apprendimento si ha quando i costi non si abbattono e all'aumentare della produzione cumulata i tempi rimangano costanti.

Nella fase iniziale l'apprendimento è molto alto: 1a 2: -50%; 2a3 -40%; 3a4  -20%. Finché la curva si appiattisce.

La dinamicità riguarda la diminuzione dei tempi.

In una struttura alberghiera che ura è importante nell'economia di apprendimento?

Ruoli dirigenziali: perché sono ad elevato contenuto di complessità (problematiche di ogni funzione; gestione dell'organizzazione)


Economie di replicazione

Indicano un risparmio reale di risorse in seguito alla riproduzione di quel processo. Se io devo produrre un libro sostengo costi fissi e variabili. Dopo che l'ho scritto ristamparlo non costa nulla. Poiché replicare il prodotto non costa nulla, i costi fissi si abbattono. Quali sono le unità minime da produrre per eliminare tutti i costi se costa 100? 100.

Es. i cd: viene replicato a costo nulla ma farlo costa tantissimo.

Nel caso di economie di apprendimento la conoscenza non è trasferibile: è + difficile replicare l'attività.


Economie di scopo

Indicano una riduzione dei costi medi unitari legati al fatto che le lavorazioni di + prodotti sono eseguite congiuntamente. Il risparmio reale di risorse dipende dal fatto che duo o più prodotti sono legati allo stesso processo produttivo (produzione congiunta di 2 o + beni.)

Es. il paninaro fa economie di scopo quando il cliente compra panino, bibita, dolce. Abbatte i costi medi totali ( somma dei costi unitari). Se spende 300 euro per le sue attività affiancando il dolce si abbattano i costi medi totali, somma dei costi unitari. I clienti acquistano allo stesso posto prodotti complementari.

Altro es. industria che produce latte e poi aggiunge yogurt, mozzarella e panna. Deve cambiare solo la parte finale del processo ma la base è la stessa.


Prendiamo un camion che trasporta una sedia. Il costo medio di trasporto è 100. il massimo di sedie trasportabili è 6. Perciò l'impresa per abbattere i costi deve far viaggiare 6 sedie: economia di saturazione. Oltre le sedie aggiunge gli zaini. Allora otteniamo:

  • Economie di scopo: perché la produzione è congiunta e ripartisco i costi
  • Economie di scala: se decido di comprare un camion più grande perché la mia attività va bene e trasporto più sedie: =input; >output.

Se l'output non crescesse in maniera più che proporzionale otterrei una diseconomia. Quanto grande deve essere il camion lo ottengo dal rapporto input/output.


Costi totale

Numero sedie

Costi medi totali


















Economie esterne

Indicano un reale risparmio di risorse strettamente legato a come le imprese acquisiscono i fattori produttivi. Se ho un'impresa che produce miele e vicino ho una discarica c'è una diseconomia esterna, invece se c'è un vivaio con tanti fiori c'è un'economia esterna e ho un abbattimento dei costi.


Distretti

Implicano l'aggregazione di tante imprese in un'area geografica: concentrazione territoriale. La presenza di queste imprese genera economie esterne: distretto di murano, delle scarpe, delle piastrelle. La loro presenza fa sì che i costi delle materie prime si abbattono notevolmente. Costi di trasporto di abbassano.





slide 15-l6

resouce based view

risorse vedi slide

  • Rapporto settore mercato business applicato a un prodotto (fieristico, culturale);
  • Concentrazione e analisi delle barriere all'entrata e all'uscita
  • Competizione/concorrenza

Catena del valore

Porter

  • Come l'impresa organizza la sua attività: attività che creano valore e attività che lo distruggono
  • Valore in termini economici di vantaggio competitivo, come differenza ricavi totali e costi totali di esecuzione: margine.

Attività primarie: svolte secondo un processo sequenziale o a cascata

Attività di supporto: danno un aiuto a tutte le funzioni (es. approvvigionamento + trasversale)

Funzione logistica: riguarda la movimentazione delle merci: logistica e trasporti es. mesc, gmc

La logistica necessita del supporto degli approvvigionamenti.


La catena del lavoro scompone le attività di un'impresa e aiuta a capire come un impresa contribuisce a ottenere il 100%del valore.

Attività di supporto: infrastrutture impresa, gestione delle risorse umane, sviluppo tecnologico, approvvigionamenti.

Attività primarie: logistica interna, produzione, logistica esterna, marketing e servizi.

Vedi slide

L'impresa può anche modificare le funzioni che al margine non vanno. Si può ad esempio esternalizzare la funzione perché il costo esterno è più basso di quello interno. Questa scelta si dice outsourcing (esternalizzazione di una funzione già all'interno dell'impresa). Oppure abbiamo il reenginil (riconurare i processi).

Per quelle attività che creano valore può scegliere differenziazione o leadership di costo.


Oltre che la catena del valore partiamo dal sistema totale del valore. Se ho un prodotto il valore dipende anche da chi mi precede nella catena ecc. Il prodotto finale è il risultato dell'insieme di catene del valore dell'imprese che producono il prodotto totale.



Come valutare il ridimensionamento delle imprese?

Dimensionamento delle imprese (B&B) in base a .

Quanti clienti all'anno?

Quanti costi fissi e variabili dobbiamo sostenere?

Come stabilire il prezzo?


Hp 300 clienti in un mese (10 clienti al giorno)


variabili

 

costi totali: fissi+variabili


Costi totali

Quantità

Costi variabili

Costi fissi

















Per calcolare costi medi totali: CM=CT/n unità

Quando la produzione aumenta il costo medio diminuisce, infatti il BeB deve avere almeno 10 camere. Se ci va un cliente i costi ricadono su questo. Il rapporto input/otput è 10 camere/200 costi.


   

se passo a un B&B più grande cosa succede?

Supponiamo che le camere siano 20. cosa succede alla crescita di queste camere in termini di input?

Se i costi fissi e i costi variabili crescono nella stessa misura non è cambiato nulla. Ho solo un albergo più grande.

B&B: costi 400, 20 camere rapporto costante non

Se invece Costi 300, 20 camere ottengo economie di scala. Al raddoppiare dell output, l'input è cresciuto in maniera più che proporzionale.

c


 

e


 

d


 

b

 

a

 


il punto DOM si ha in d. è il punto migliore in assoluto.

Il rischio però è fare una struttura ottimale dal punto di vista del potenziale (DOM) ma essendo una nuova impresa potrei scegliere l'impianto più piccolo anche se meno efficiente senza incorrere nel rischio dell'invenduto. La struttura è meno competitiva. Queste sono le barriere dell'economie di scala.


Modalità di crescita delle imprese alberghiere su rispoli tamma importanti.

Dopo startup

Tutte le problematiche riguardano la dimensione del mercato.

Rapporti gerarchici

Forme organizzative (funzionale, divisionale, per matrice)

Strategie di corporate/business + rapporti tra i vari livelli gerarchici e le loro scelte (imp x relazione).

Corporate= scelte per percorsi di crescita di un'impresa: immagine aziendale, livelli retributivi,avanzamento di carriera, diversificazione, integrazione verticale, partnership, accordi strategici, business model (dal modello di abell: funzione d'uso, target, come soddisfiamo questi bisogni, tecnologia).

Business tra loro: correlati, molto lontani, con sinergie grazie alla diversificazione.

Le scelte di diversificazione nascono dalla possibilità di sfruttare più elementi in comune.

Economie di scopo: dalla produzione congiunta di due o + business si ha l'abbattimento dei costi. Scopo: tecnologia+clienti. Se cambio una di queste variabili ho un business correlato: diversificazione correlata.


Integrazione verticale: decisione di internalizzare i vari processi produttivi che stanno a monte o a valle, lungo la filiera. Obiettivo: ridurre i costi di transazione (ricerca della controparte: marketing, trasporto, controllo qualità delle materie prime, tempi per ricevere l'ordine).

COSTI DI TRANSAZIONE> DI INTERNALIZZARE L'ATTIVITà ALLORA BUY>MAKE QND INTEGRAZIONE VERTICALE.

Alla base dell'integrazione verticale ci stanno le economie di scala: > dimensione.


Es. settore turismo impresa/rischio:

  • È meno soggetta all'innovazione x troppe routines (+obsoleta);
  • Difficile riconversione quindi barriere all'uscita



Come fare a evitare i rischi dell'integrazione verticale?

  • Quasi integrazione: legame molto forte tra cliente e fornitore però sono due soggetti giuridicamente separati
  • Integrazione parziale: es. impresa ha bisogno di 100. se si integra parzialmente, si integra per produrre 50, no per fabbisogno totale di input. (solo una quota parte)
  • Subfornitura: di cui sinonimo è decentramento produttivo: si cerca di snellire la struttura interna e darla a terzi. Un'impresa madre e tante piccole imprese satellite. Le satelliti possono essere collegate tra loro formando un'impresa a rete. Le imprese a rete sono senza (oltre) confine.
  • Outsourcing: prima un'impresa produce quella attività poi la fa fare a terzi
  • Integrazione per diversificazione: un'impresa è un albergo. Apre agenzia di viaggi. Se l'albergo opera a capacità produttiva piena e ha un'attività di agenzia di viaggio allora smista i  clienti a terzi. Allora entra anche nel business agenzie di viaggio.

Matrice bgc serve per aiutare le imprese diversificate a scegliere i business da sviluppare o eliminare.

Da questa si capisce:

asse x la posizione competitiva dell'impresa rispetto ai concorrenti: quota di mercato

asse y tasso di crescita della domanda








Argomenti che dice esami:

    • varietà/variabilità
    • differenziazione/diversificazione;
    • concorrenza/competizione relaz e libri;
    • Integrazione/ Integrazione per diversificazione/ Diversificazione
    • -In questi passaggi tra integrazione verticale a monte e a valle, quali sono le motivazioni che spingono l'impresa ad integrarsi?
    • -In questa integrazione verticale che succede? per l'impresa che si integra a monte e a quella che si integra a valle cambia qualcosa? Se non è la stessa cosa, cosa cambia?
    • Considerato che in un'impresa diversificata ci sono vari livelli di decisioni strategiche, indicare quali decisioni spettano al corporate e quali al business di un'impresa operante nel settore alberghiero (con esempio).
    • che differenza c'è tra microambiente e macroambiente?
    • Cos'è la SCR?



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