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L'ANALISI DELLE INTERDIPENDENZE SETTORIALI



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L'ANALISI DELLE INTERDIPENDENZE SETTORIALI


Con questa lezione iniziamo a spostarci dall'analisi macro, che riguarda il comportamento delle variabili aggregate, verso l'analisi micro, che invece fa riferimento ai comportamenti degli operatori economici (imprese, lavoratori ecc.).


L'analisi delle interdipendenze settoriali (o analisi input-output) riguarda infatti lo studio dei comportamenti di produzione e distribuzione per branca produttiva. E' quindi un'analisi disaggregata, in quanto l'economia nazionale viene analizzata per branca (o settore).


L'analisi delle interdipendenze settoriali può essere considerata sotto tre diversi punti di vista (descrizione del sistema economico, analisi, previsione):


È uno schema contabile che descrive le interdipendenze tra i vari settori dell'economia. E' in questo caso anche uno strumento per verificare la coerenza delle informazioni per branca (es. che il totale delle risorse sia uguale al totale degli usi ecc.);

È un modello di equilibrio economico generale. Sotto certe ipotesi (in particolare la costanza del rapporto tra input produttivi e output per branca), la tavola delle interdipendenze settoriali diventa una rafurazione della struttura economica, in particolare un insieme di funzioni di produzione per settore collegate tra di loro. Questo schema ha stretti collegamenti con (parte de) la teoria economica. Può quindi essere usato per valutare alcuni comportamenti economici, specialmente l'equilibrio tra risorse e impieghi, mostrando come le variazioni di un settore influenzano il resto del sistema economico.



È uno strumento per valutare gli effetti di taluni comportamenti economici e quindi per potere prevedere gli andamenti futuri dell'economia, specie a breve termine (periodo nel quale le ipotesi del modello input-output sono più realistiche).


L'analisi delle interdipendenze settoriali ha radici antiche nella teoria economica. Quesnay, un matematico francese del settecento, elaborò il Tableau Economique, ovvero una descrizione quantitativa dei flussi di reddito tra le varie classi (agricoltori, commercianti, nobili). Questo è stato quindi all'origine della tavola delle transazioni settoriali. La descrizione dell'economia come un sistema di flussi tra settori che produce un sovrappiù per settore e lo distribuisce tra salari e profitti, implicita nell'opera economica di Marx, viene esplicitata nei lavori di Piero Sraffa, un economista italiano dal pensiero originale, emigrato in Inghilterra al tempo del fascismo e poi vissuto a Cambridge.


Il padre dell'analisi input-output è sicuramente Wassilly Leontief, un economista russo vissuto negli Stati Uniti, morto recentemente, e insignito nel 1973 del premio Nobel. Il modello teorico alla base dell'analisi input-output viene anche chiamato modello di Leontief.







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