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L'ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELL'EUROPA NEL CORSO DEI SECOLI

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Agli inizi dell'Era Cristiana è stato calcolato dagli storici che l'Europa avesse circa 40 milioni di abitanti, in gran parte concentrati nelle regioni meridionali che erano allora quelle più sviluppate.

Con le invasioni barbariche e la caduta dell'Impero Romano la popolazione Europea si ridusse notevolmente è stato infatti calcolato che intorno al 6/7 secolo dopo Cristo gli abitanti sono scesi a 20 milioni inconseguenza dall'alto tasso di mortalità determinato dal generale impoverimento e dalle invasioni barbariche.

A partire dall'11 secolo la situazione demografica cominciò a cambiare:dall'11 fino alla metà del 14 secolo ci fu infatti un periodo di crescita demografica grazie alle migliorate condizioni di vita.

Infatti a partire dall'11 secolo ci fu in Europa una generale rinascita della società e dell'economia che va sotto al nome di "fioritura" dell'anno mille.



Le città tornarono a popolarsi,si svilupparono le attività artigianali e mercantili e ci furono importanti progressi per l'agricoltura, dove furono realizzati grandi lavori di disboscamento, dissodamento e bonifica e in oltre si passò dalla rotazione biennale a quella triennale percui i campi venivano coltivati due anni si e uno no.

Dalla metà del 14 secolo fino alla fine dell'17 secolo ci fu invece un periodo di stasi demografica durante il quale la popolazione europea non aumentò in quanto il tasso di mortalità tornò a salire per i seguenti motivi:

-Le numerose guerre, dalla guerra dei 100 anni Francia e Inghilterra alle guerre di religione fino alla guerra dei 30 anni, che sconvolsero quasi tutta l'Europa provocando morte, distruzione,saccheggi ecc..

-Le pestilenze come ad esempio la famosa peste nera del 1348 e quella descritta da Manzoni nei Promessi Sposi, che periodicamente falcidiavano le popolazioni Europee.

-Le frequenti carestie che comportavano la morte di fame di tante persone.

La situazione demografica cambiò nuovamente a partire dalla prima metà del 700 in quanto dalla metà del 700 fino alla fine dell'800 l'Europa conobbe una straordinaria crescita demografica:ci fu infatti un'esplosione demografica che in un secolo e mezzo fece praticamente raddoppiare il numero degli Europei.

Questo fortissimo incremento demografico fu dovuto alla diminuzione sempre più massiccia del tasso di mortalità per i seguenti motivi:

-Il miglioramento delle condizioni igieniche/sanitarie, in città con la distribuzione di acquedotti, fognature e con il divieto di seppellire i morti nella cerchia cittadina;

-I primi significativi progressi della medicina con la scoperta di sieri e bacini e con la costruzione di ospedali più moderni.

-I progressi compiuti nell'agricoltura, dove vennero introdotte nuove tecniche di coltivazione e si passò dalla rotazione triennale a quella permanente, facendo così sparire l'anno di riposo per i campi che ora potevano essere coltivati tutti gli anni di seguito; in oltre si diffuse la coltivazione di nuove piante, come la patata ed il mais che assunsero grande importanza nell'alimentazione dei popoli Europei. Grazie a questi progressi nell'agricoltura, l'alimentazione della popolazione Europea divenne più ricca ed abbondante, per cui la persone diventarono più resistenti alla fatica e alle malattie.

-La rivoluzione Industriale determinò un progresso generalizzato in tutti i campi, tra l'altro le navi a vapore sostituirono quelle a vela e vennero costruite la prime ferrovie consentendo così di trasportare grossi quantitativi di derrate alimentari nelle regioni colpite da carestia in tempi assai brevi.

Nel corso dell'ultimo secolo (900) la situazione demografica dell'Europa è drasticamente cambiata perché il tasso di natalità a partire dagli inizi del 900 è andato diminuendo sempre più, col risultato che la crescita demografica dell'Europa è diventata sempre più modesta.

La diminuzione della natalità in Europa è stata determinata da varie cause di carattere economico, sociale e culturale:

-Si è passati da una società ancora prevalentemente contadina ad una società sempre più industriale e urbana e ciò ha influito sulla natalità perché nelle società contadine le famiglie tendono ad avere molti li; che sono braccia da utilizzare nel lavoro dei campi, mentre nelle società industriali non c'è questa necessità.

-Le emancipazioni femminili ha portato le donne a lavorare fuori casa, per cui le donne non sono più state in grado di allevare molti li.

-E' migliorato il livello d'istruzione e ciò ha reso più facile l'uso dei moderni metodi contraccettivi.

-E' diminuito il condizionamento religioso,che un tempo spingeva le coppie ad avere meno li, in oltre bisogna tenere presente che nel corso del 900 l'Europa è stato teatro delle due grandi guerre mondiali che hanno provocato la morte di decine di milioni di persone e quindi un gravissimo deficit demografico.








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