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La savana

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La savana



La savana è caratterizzata dalla presenza di piante erbacee e arbustive, e si localizza nelle regioni tropicali o comunque in regioni caratterizzate da due stagioni calde, di cui una piovosa e una secca. La savana è particolarmente influenzata dalla piovosità: infatti dove la piovosità media è più elevata vi è una maggiore presenza di piante;se invece la piovosità è solo stagionale ci sarà una foresta decidua.

Le zone più interessate dalla presenza della savana sono: Brasile, Africa equatoriale, Madagascar, parte dell'India e dell'Australia.


Vegetazione


Nelle savane si trovano principalmente piante xeromorfiche, cioè adattate alla mancanza di acqua,  tra cui graminacee, cespugli e alberi di differenti specie. Generalmente, tali adattamenti sono volti a ridurre al massimo la perdita di acqua attraverso l'evaporazione, in diversi modi: caduta delle foglie durante la stagione secca (es. acacia), oppure riduzione della superficie fogliare, o ancora involucri coriacei per proteggere le foglie (sclerofillia), come nel caso dell'euforbia.
Un'altra forma di adattamento alla scarsità d'acqua è rappresentato dalla presenza di radici molto profonde per cercare l'umidità (es. Cactacee) o dall'accumulo di acqua nei fusti carnosi (es. Cactacee, Euforbiacee, Liliacee o Leguminose) o nelle radici.
I tipici alberi di questo bioma sono le acacie, con la caratteristica chioma ad ombrello, ma sono abbondanti anche altre leguminose irte di spine, che servono appunto per difendersi dagli erbivori ed evitare la traspirazione dell'acqua.



Animali


Abitano la savana una gran quantità di erbivori di notevoli dimensioni (gnu, zebre, antilopi, giraffe, rinoceronti ed elefanti in Africa; cervi, elefanti e gaur in India), che durante la stagione secca migrano per centinai di chilometri per raggiungere zone più umide.
Vi è anche la presenza di carnivori come leoni, licaoni, iene e sciacalli. Tra gli abitanti della savana troviamo anche grandi uccelli, i Ratiti (struzzo, nandù) e altri uccelli terricoli (otarde, faraone, marabù).
Tuttavia, gli abitanti più numerosi della savana sono gli insetti, tra cui formiche, termiti e cavallette, le quali compiono lunghe migrazioni durante la stagione secca. Tali animali si nutrono della vegetazione di queste zone che, infatti, viene decimata al passare di questi enormi sciami di insetti.

Savane africane


In Africa, le savane vengono classificate in base alle specie arboree e arbustive presenti. Generalmente, gli alberi hanno un'altezza che varia tra i 6 e i 12 metri, con eccezione per il tipico baobab africano. Questo albero, infatti, può raggiungere i 30 metri di altezza e presentare una circonferenza alla base del tronco di oltre 40 m per un diametro di 10 m. Le acacie sono gli alberi più numerosi in questo bioma, e sono rappresentate da circa 40 specie.
Tutta l'area settentrionale confinante con il deserto del Sahara è costituita da situazioni di transizione tra deserto, quasi-deserto e savana. Questa vastissima area è caratterizzata dalla presenza di graminacee particolarmente xerofile, piante succulente e da specie arboree che presentano apparati radicali molto sviluppati in profondità. Nelle regioni più orientali, oltre alle acacie, dominante è la presenza di euforbie. Le aree che confinano con la foresta equatoriale sono caratteristiche per la presenza di specie appartenenti alla foresta stessa ed estranee alla formazione della savana. Le aree occidentali sono costituite da specie arboree e dal baobab.

Nella savana africana abita circa un terzo dei felini di tutto il mondo, tra cui: leone, leopardo, ghepardo , serval, tre specie differenti di iene, tre di sciacalli e il licaone.
Nella savana troviamo anche uccelli terricoli (otarde, galliformi, ecc.), come lo struzzo.
Alcuni passeriformi tessitori (Ploceidae) costruiscono nidi pendenti dai rami di acacia e baobab; avvoltoi e marabù rappresentano la principale categoria di necrofagi (mangiatori di animali morti) volatori, specializzati nel trovare carcasse di cadaveri.
Dal punto di vista dell'ornitologia (studio degli uccelli) le savane hanno un importante ruolo. Infatti,  durante l'inverno boreale e australe, molte specie di uccelli soprattutto insettivore (che si nutrono di insetti) fuggono il freddo e si spostano verso le savane migrando, a volte anche per centinaia di chilometri. Miliardi di uccelli si spostano dall'Europa e Asia occidentale all'Africa, dove possono beneficiare del clima mite e della disponibilità di insetti. Le rondini e i rondoni europei sono un tipico esempio di queste migrazioni.

Savane americane

-America settentrionale: suo carattere tipico è quello di essere una savana arbustiva con specie decidue; accomnano questa specie alcune del genere acacia, mentre tra le erbacee dominano le graminacee.

-America meridionale: viene divisa in due parti: la prima all'interno della foresta amazzonica;la seconda occupa la parte settentrionale del Brasile e scende sino all'Argentina. Qui sono presenti diverse specie legnose, arboree e arbustive. Nella regione nord-est del Brasile si estende una forma di transizione tra la savana, il deserto e la foresta che prende il nome di caatinga, che in indigeno significa "foresta bianca" dovuto al colore biancastro che assumono le specie arboree durante la stagione secca


Savane australiane


Costituiscono un anello quasi continuo che circonda la vasta area desertica centrale affacciandosi  sull'Oceano Indiano, mentre a sud-est nella foresta temperata costiera e a nord nella foresta tropico-equatoriale. Dal punto di vista fisionomico vi sono rappresentate quasi tutte le tipologie. Le specie arboree sono in gran parte del genere eucalyptus; tra le specie erbacee dominano le graminacee. La savana è territorio di pascolo di moltissimi marsupiali, in particolare canguri e opossum; tuttavia sono presenti anche molti ovini.





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