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Appunti, Tesina di, appunto italiano

Fai una relazione che evidenzia l'intreccio tra il romanzo giallo e la critica sociale e politica

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Fai una relazione che evidenzia l'intreccio tra il romanzo giallo e la critica sociale e politica.


Il giorno della civetta è un libro che a mio parere è degno di essere letto. Tratta di un caso di omicidio e le relative indagini che vengono condotte da un capitano delle forze dell'ordine. Tutto questo però nella Sicilia degli anni Cinquanta - Sessanta. Sciascia mette infatti in forte evidenza i tratti della Sicilia, il carattere dei Siciliani, il modo di pensare dei Siciliani, insomma, l'essere Siciliano. Prende in mano la questione mafia senza problemi. Presenta i personaggi in base ai loro comportamenti, in base ai ragionamenti che fanno, alle associazioni di idee che compiono. Ed ecco che sembra di conoscere da anni il Capitano Bellodi, e sembrano scontati i primi passi che farà, chi interrogherà per primo. I dialoghi con don Mariano sono stati, a mio parere, i più significativi dato che mettono finalmente, anche se alla fine del racconto, a confronto mafia e forze dell'ordine, uno scontro tra i due pilastri del libro. Ed ecco che avviene l'incontro tra quello che è il racconto e quella che è la realtà. Due uomini che identificano i lati opposti della legge. La legge, appunto, e il delinquente.



Particolarmente interessante è poi l'intreccio che Sciascia compie. Riesce perfettamente ad intrecciare le varie storie, i punti di vista, i personaggi, le testimonianze, i dialoghi. Da un momento con l'altro si passa dal dialogo del capitano Bellodi con l'appuntato e subito dopo due mafiosi che discutono su come gira il mondo o su come la polizia potrebbe scoprire tutto il giro d'affari della mafia. A sottolineare l'intreccio, secondo me è di grande importanza che non ci sia alcuna divisione in moduli. Non compaiono divisioni tra un racconto e l'altro e secondo me questo è un particolare che l'autore ha voluto aggiungere per rendere più reale e rappresentante la realtà il racconto. Perché nella vita reale non ci sono "divisioni in moduli" o scritte "continua". Solo un continuo, interminabile rimescolio di fatti, eventi, avvenimenti.




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