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" La locandiera" Carlo Goldoni

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" La locandiera"


Carlo Goldoni



"La locandiera" è una commedia teatrale scritta da Carlo Goldoni e nello specifico si offre come una meditazione sul concetto della differenza di sesso e di classe presente nella cultura illuministica del Settecento. Accanto a ciò si legano anche meccanismi che suscitano il comico:primo tra tutti l'incontro di personaggi così diversi tra loro che mettono in gioco l'aristocrazia del titolo con la borghesia del lavoro e in secondo luogo il concetto di passione che tutto sconvolge e l'istituzione matrimoniale che tutto accomoda e risolve.


La protagonista della vicenda è Mirandolina che gestisce a Firenze una locanda ereditata dal padre e con essa la promessa data a costui di sposare il cameriere Fabrizio, uno dei suoi spasimanti. Ella, divertendosi a conquistare i cuori dei nobili che giungono alla sua locanda, è corteggiata spietatamente da un marchese e da un conte, ma la sua attenzione è attratta dal misogino Cavaliere di Ripafratta che le si mostra ostile. Ferita nell'orgoglio, Mirandolina decide di far vendetta di se stessa e del suo medesimo sesse: attraverso tutta una serie di strategie verbali e di maniera, getta il nobile nella più totale disperazione.

Mirandolina si trova così tra quattro corteggiatori in cui si destreggia sfoggiando le capacità e le potenzialità pratiche della sua condizione e della sua classe, deridendo e scongendo gli esponenti di quella aristocratica. Ma proprio nel momento in cui la protagonista sembra aver raggiunto l'apice dell' infallibilità e dell' onnipotenza, stabilisce di sottostare ai suoi doveri di donna e lia, rispettando al volontà del padre.




In tutta l'opera assume un ruolo decisivo la lingua, piena di toscanismi, mai complicata o preziosa, bensì piana e scorrevole eppure curata nelle sfumature, ciò giustificato dalla dedizione che Mirandolina pone nella sua seduzione verbale indirizzata al Cavaliere di Ripafratta.


La lettura de "La locandiera" è consigliata per coloro che vogliono evadere dal solito contesto letterario e per coloro che desiderano coglierne i messaggi non superati ma attuali, infatti quest'opera evidenzia una particolare capacità di analizzare i differenti comportamenti dei personaggi e di conseguenza di dimostrare la relatività dell'intelligenza, indipendente dall'appartenenza del soggetto al ceto del potere e dall'essere prodotto di una società caratterizzata dalla supremazia maschile.

Temi ancora attuali pertanto quelli della contrapposizione uomo-donna e della società gerarchizzata che a quel tempo iniziavano a prendere piede nella storia.

Ricordiamo infatti che il Settecento viene definito il secolo della donna poichè ella comincia la sua lotta per l'uguaglianza.

Personaggi come Mirandolina o Fabrizio dimostrano che il sapere non può confluire in un unico canone dettato da coloro che detengono la supremazia del potere, bensì la vita quotidiana ne legittima anche le altre varianti. Tuttavia il risvolto finale è frutto di una visione ancora moderata dell'autore che lascia Mirandolina sottomettersi alle barriere sociali che garantiscono la stabilità del mondo.


Una commedia dunque che oltre a dipingere i valori borghesi, fa di ogni personaggio una vera e propria scoperta e che cela tanti elementi diversi che però non fanno che confermare la validità e l'amenità di questa opera ancora oggi a più di due secoli di distanza dalla sua stesura.






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