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Relazione sul romanzo di Walter Scott: Ivanhoe

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Relazione sul romanzo di Walter Scott:

Ivanhoe


Indicazioni bibliografiche

Titolo: Ivanhoe

Autore: Walter Scott

Casa editrice, luogo e data di pubblicazione: Biblioteca Universale Rizzoli Milano 2004

Luogo e data della prima pubblicazione:



La costruzione del testo

Principali macrosequenze:



Arrivo alla corte di Cedric del priore Aymer, di Brian De Bois Guilbert  e di un viaggiatore   ( cap. I-IV)

Arrivo di Isacco e suo salvataggio di egli da parte del viaggiatore ( cap. V-VI)

Torneo di Ashby: viene scoperta la vera identità del cavaliere Diseredato (Ivanhoe) ( cap. VII-XIII)

Arrivo del Cavaliere Nero alla capanna del Santo Chierico ( cap. XIV-XVII)

Rapimento di Cedric e del suo seguito ( cap. XVIII-XIX)

Wamba e Gurth trovano aiuto e, con gli arcieri di Locksley ed il Cavaliere Nero, si preparano ad assediare il castello ( cap. XX)

Assedio del castello di Front-De-Beuf ( cap. XXV-XXXI)

Liberazione dei prigionieri, presunta morte di Athlestane  e spartizione dei tesori ( cap. XXXI-XXXIV)

Rapimento di Rebecca e processo contro di lei da parte dei Templari ( cap. XXXV-XXXIX)

Funerale di Athlestane: si scopre la sua prigionia ad opera dei frati e la sua presunta morte ( cap. XL-XLII)

Ivanhoe ed il Cavaliere Nero, che non è altri che re Riccardo, scoprono le condizioni di Rebecca e corrono in suo aiuto ( cap. XLII)

Duello tra Brian De Bois Guilgert ed Ivanhoe per la salvezza di Rebecca condannata a morte  ( cap. XLIII)

Morte di Brian De Bois Guilbert e salvezza di Rebecca ( cap. XLIV)

Arrivo di re Riccardo e riconciliazione tra Ivanhoe e Cedric ( cap. XLIV)


Esordio-spannung-scioglimento: nel romanzo è presente la struttura esordio-spannung-scioglimento

Il tempo del racconto: La vicenda si svolge nell'ultimo periodo del regno di Riccardo I d'Inghilterra, in seguito al suo ritorno dalle Crociate e alla sua prigionia in Austria, siamo quindi tra l'anno 1100 e 1200.

I luoghi: Il romanzo è ambientato "nella verde Inghilterra", patria del protagonista Ivanhoe e della maggior parte dei suoi amici. Durante la narrazione sono inoltre citati luoghi precisi, come la foresta di Sherwood, il castello di York, Templestowe. La vicenda si svolge in varie zone, sempre però, all'interno dell'Inghilterra. Inoltre ci sono frequenti richiami anche ad altri territori, come la Terrasanta, dove si svolgono le Crociate, e la Francia, patria dei normanni, maggiori oppositori dei sassoni.

I personaggi:

Wilfredo di Ivanhoe: è il protagonista del romanzo. E' un giovane uomo sui venticinque anni dai "lineamenti belli, sebbene abbronzati dal sole". Ha capelli corti biondi. Indossa quasi sempre l'armatura. E' il lio di Cedric; con suo padre ha avuto un diverbio in seguito alla partenza del ragazzo per la Terrasanta col re. Inizialmente non viene svelata la sua identità e viene chiamato col nome di Cavaliere Diseredato. E' un prode cavaliere sassone e lotta a favore del re Riccardo. Descritto direttamente per quanto riguarda la descrizione fisiologica, manca la descrizione psicologica. E' innamorato di Lady Rowena. Ivanhoe proviene da una famiglia nobile, tanto è vero che è potuto diventare cavaliere. Il rapporto con l'ambiente in cui opera è negativo egli, essendo sassone, non è contento che al potere ci siano i normanni, così cerca di cambiare la situazione, riuscendoci. E' un personaggio a tutto tondo. Il personaggio viene presentato dal narratore stesso, ma solo dopo che questi ha compiuto già diverse azioni sotto mentite spoglie.

Cedric di Rotherwood: è un nobile sassone, per questo soprannominato Cedric il Sassone. E' un uomo dalle spalle larghe, le braccia lunghe, corporatura solida, ha il "volto largo con grandi occhi azzurri, lineamenti franchi e leali, bella la dentatura e ben formata la testa". Ha lunghi capelli biondi divisi sul capo e sulla fronte, che scendono da ogni lato fino alle spalle. Ha circa sessant'anni. Veste un abito costituito da una tunica verde, orlata al collo e polsi di pelliccia, che copre una giacca scarlatta chiusa ed attillata; i calzoni sono della stessa stoffa, ma lunghi solo fino a metà coscia. Porta un paio di sandali. Ha le braccia adorne di bracciali d'oro e porta una collana dello stesso metallo. La vita è cinta da una grande cintura decorata da borchie e alla quale è appesa una spada. Ha un carattere franco, ma impetuoso e collerico; è impulsivo, vivace, ma buono. Nel suo castello ospita tutti coloro che si presentano, anche se magari non è molto convinto di offrir loro un alloggio. Viene descritto dal narratore con un ritratto diretto molto accurato. E' un personaggio a tutto tondo.

Lady Rowena: "è una ragazza alta, dal colorito chiaro, dai lineamenti fini. Ha gli occhi azzurri che esprimono dolcezza. Ha capelli lunghi color bruno chiaro, che scendono sulle spalle con boccoli riccamente decorati da gemme preziose." Viene descritta come una giovane bellissima. "Veste una tunica di seta verde pallido che cade su una lunga sopravveste aperta che giunge fino a terra. Porta bracciali e una collana d'oro con un piccolo reliquiario." Ha un carattere altero e non si lascia convincere facilmente. Sa quello che vuole e fa di tutto per ottenerlo. Rowena è portata dall'educazione a resistere a ogni tentativo di controllare i suoi affetti. Inoltre è stata educata all'indipendenza in un periodo in cui le donne sono costrette all'obbedienza. E' una lontana parente di Cedric, che però vive con lui come se fosse sua lia. E' descritta dal narratore con un ritratto diretto. Essa è un personaggio piatto.

Gurth: è un servo di Cedric, è un guardiano di maiali. "E' un uomo abbastanza anziano, dall'aspetto cupo, rude e selvaggio." Veste un abito molto semplice, una giacca di pelle conciata, con maniche, in origine lasciata col pelo, ma ormai diventata logora, che ricopre il corpo dal collo alle ginocchia. E' stretta alla vita da una cintura. Ai piedi porta sandali legati con lacci di pelle di cinghiale. Al collo porta un anello saldato abbastanza stretto, sul quale vi è scritto <<Gurth,lio di Beowulph è nato schiavo di Cedric di Roterwood>>." Non è colto, è fedele al suo padrone e fa di tutto per lui. Viene presentato dal narratore attraverso una descrizione diretta molto minuziosa,dal punto di vista fisiologico. E' un personaggio dinamico infatti, nel corso del romanzo, grazie alla fedeltà per il suo padrone, diviene libero. Ha un rapporto negativo con l'ambiente in cui opera; ha un'aria triste e cupa e ha un senso di oppressione e di inclinazione alla rivolta, come dice il narratore nella descrizione dei suoi occhi. Egli è un personaggio a tutto tondo.

Wamba: è il buffone di corte, è anch'egli servo di Cedric. "Indossa una giacca color porpora, con alcuni ornamenti dipinti, un mantello che gli giunge a metà coscia, di una stoffa piena di macchie. Alle braccia porta sottili braccialetti d'argento e un collare su cui vi è inciso <<Wamba,lio di Witless,è schiavo di Cedric di Rotherwood>>. In testa ha un berretto ornato da campanellini, mai silenziosi dato che egli non sta mai fermo." E' un tipo molto curioso e incapace di star tranquillo. Ha un rapporto positivo con l'ambiente in cui opera, è soddisfatto del suo stato e del suo aspetto. E' molto fedele al suo padrone infatti, quando Cedric è prigioniero nel castello, Wamba è disposto a sacrificare la propria vita per la liberazione del suo padrone. Viene presentato dal narratore attraverso una descrizione diretta molto accurata. È un personaggio piatto.

Athlestane di Conninsburg: è un cavaliere, partecipante al torneo di Ashby; è schierato dalla parte dei sassoni con Cedric. "Di aspetto si presenta come una persona dalla corporatura massiccia e forte, nel fiore degli anni; la sua espressione è senza vita, occhi spenti, pigri i suoi movimenti e le sue decisioni vengono prese con tanta lentezza da essere chiamato Athlestane il Pigro." E' promesso sposo di lady Rowena poiché è di origine sassone e per questo Cedric ne è fiero. Durante il combattimento, tenutosi al castello, viene colpito alla testa e, scambiato per morto, viene preso da alcuni frati che non vogliono più lasciarlo andare a causa del suo patrimonio. Viene presentato dal narratore attraverso un ritratto diretto, in gran parte fisico. È un personaggio a tutto tondo.

Isacco di York: "è un ebreo anziano, alto e magro. Ha lineamenti sottili e regolari, con il naso aquilino e gli occhi neri e penetranti, la fronte alta e rugosa, lunghi capelli grigi e una folta barba." Essendo ebreo non è accettato dal popolo e dai nobili, in quanto questi sono pieni di pregiudizi verso la sua razza. E' abituato ad inchini e a riverenze davanti a ogni uomo non appartenente alla sua razza. "Veste un mantello bruno e una tunica rosso cupo. Porta stivali foderati di pelliccia e una cintura alla quale è appeso un coltellino e il materiale per scrivere. In testa porta un cappello giallo di forma quadrata, impostogli per distinguere la sua razza dai cristiani." Ha un atteggiamento di umiltà e di sottomissione, accentuato dai continui inchini che con l'andar del tempo lo hanno diminuito notevolmente della sua statura. E' molto ricco, ma la maggior parte del patrimonio appartiene a tutta la sua razza, come una sorta di patrimonio comune. Viene presentato dall'autore attraverso una descrizione diretta molto minuziosa ed accurata. È un personaggio a tutto tondo.

Rebecca: è la lia di Isacco. Viene definita una delle più superbe bellezze d'Inghilterra. "Indossa un costume orientale, secondo la moda delle ragazze della sua nazione, la testa è avvolta in un prezioso turbante di seta gialla. Ha un colorito bruno, gli occhi brillanti, il naso aquilino finemente disegnato, denti bianchi e lunghi capelli neri. Ha gioielli, brillanti e diamanti su tutto il suo vestito e al collo ha una collana di diamanti coordinata a un paio di orecchini di inestimabile valore." Sa curare i mali con pozioni e tisane, che le sono state tramandate da un'anziana donna della sua tribù e, per questo, viene considerata una strega. Cura Ivanhoe dopo la grave ferita del torneo di Ashby. E' intelligente ed è determinata, pur di ottenere quello che vuole minaccia di uccidersi, come accade nel castello quando Brian vuole farne la sua amante. Questi la rapisce, ma ella non si lascia convincere e preferisce essere bruciata viva sul rogo. Viene presentata dal narratore attraverso una descrizione diretta accurata. È un personaggio piatto.

Maurizio De Bracy: è un normanno. Innamoratosi di Lady Rowena, la vuole sposare e per questo la chiude con sé in una stanza del castello dopo il rapimento. È un personaggio  a tutto tondo.

Valdemaro Fitzurse: è l'agente del principe. È un personaggio piatto.

Locksley: è un bravissimo e gagliardo arciere vestito di verde di stoffa di Lincoln con dodici frecce infilate nella cintura, una bandoliera, un bracciale d'argento ed un grosso arco di sei piedi. Egli viene messo alla prova dal Principe Giovanni dopo un diverbio scoppiato tra i due. Alla fine rivela di essere Robin Hood. Oltre ad essere un arciere, Locksley è un fuorilegge che aiuta chi è in difficoltà; egli dona un corno al Cavaliere Nero, dicendogli di suonarlo se si trovasse in difficoltà. In effetti il corno si rivela utile quando il Cavaliere Nero è vittima di un agguato, scoperta la sua vera identità. E' un personaggio a tutto tondo.

Cavaliere Nero: è il nome di Riccardo Cuor di Leone, Re d'Inghilterra, normanno. Egli è prigioniero del Duca D'Austria, ma riesce a ritornare in Inghilterra ed è aiutato a riprendersi il trono. Durante la sua assenza, suo fratello Giovanni, alleato con Filippo di Francia, mortale nemico di Cuor di Leone, era salito al trono e cercava di influire sul Duca D'Austria per prolungare la prigionia. Egli è un personaggio a tutto tondo.

Giovanni d'Angiò: è il fratello di Re Riccardo. E' salito al trono mentre suo fratello maggiore è stato assente per andare a combattere nelle crociate. E' di carattere frivolo, dissipatore e malvagio, ha legato facilmente la sua persona e al proprio partito tutti coloro che avevano motivo di temere il risentimento di Riccardo per i loro atti criminali e la numerosa classe di disperati che sono ritornati dalle crociate. E' un personaggio piatto.

Il Templare Brian De Bois Guilbert : "è un uomo oltre i quarant'anni, magro, alto e tutto muscoli; una ura atletica, scarnita dalle lunghe fatiche e dal continuo esercizio. Ha in testa un berretto scarlatto foderato di pelliccia. La sua espressione tendeva ad incutere un senso di rispetto se non di paura. E' un cavaliere normanno molto prode, ma anche molto arrogante, orgoglioso di sé, crudele e dissoluto. Ha il cuore molto duro e non ha timori. Fa parte dell'ordine dei guardiani del Tempio, ovvero un ordine di cavalieri che erano impegnati nelle crociate in Terrasanta, ma è un miscredente. Egli è un personaggio piatto.

Front-De-Beuf: è un cavaliere normanno, amico di De Bracy, uomo alto e massiccio, ha il volto segnato da cicatrici, che aumentano la ferocia del suo aspetto e il terrore della sua presenza. Veste un corsetto di cuoio aderente e una corazza. Ha trascorso la vita in tageneto. È amico di De Bracy ed è un personaggio piatto.

Alberto Malvoisin: è il commendatore di Templestowe e amico di Bois Guilbert. È un personaggio piatto.



Il livello del discorso

Il tempo: nel romanzo la narrazione procede in senso cronologico, ma sono comunque presenti,  seppur in minor numero, alcuni flash-back utilizzati dal narratore per seguire tutti gli spostamenti dei vari personaggi; infatti il narratore dedica pari considerazione ai singoli periodi di tempo.

Lo spazio: nel romanzo alla descrizione dello spazio è assegnata importanza rilevante.

Il narratore ed il punto di vista: Il narratore è esterno alla narrazione.

I personaggi: il narratore caratterizza i personaggi facendoli oggetto di ritratto.

I temi: il romanzo si propone di intrattenere il lettore. I temi principali affrontati dall'autore nel libro sono temi storici e temi privati.

I temi storici sono l'insieme di argomenti e problemi che coinvolgono personaggi realmente esistiti e personaggi inventati sullo sfondo di una situazione politica e sociale, tipica dell'epoca storica in cui è ambientato il romanzo (situazione politica in Inghilterra alla fine del XII sec.; ostilità e conflitti fra sassoni e franco-normanni; persecuzioni nei confronti degli ebrei)

I temi privati sono l'insieme di argomenti e problemi che coinvolgono i personaggi in quanto esseri umani e interessano quindi la loro vita privata, i sentimenti, le passioni, i rapporti familiari. Scott è un narratore esterno alla vicenda, infatti non si identifica con nessun personaggio in particolare, e interviene raramente per commentare situazioni, comportamenti e fatti. Questi temi, sebbene non attuali mi sembrano  comunque interessanti.



La contestualizzazione

L'autore: Walter Scott nasce ad Edimburgo il 15 agosto 1770 da una famiglia colta e di buone condizioni sociali. Nel 1792 inizia ad esercitare la professione di avvocato (seguendo le orme del padre) dopo aver frequentato le scuole pubbliche di Edimburgo e un corso di laurea in giurisprudenza.

Nonostante il suo lavoro Scott si dedica a ricerche storiche sul suo paese.

Nel 1797 Scott si sposa con Charlotte Carpentier. Nel frattempo Walter inizia la sua carriera di scrittore, pubblicando i primi libri che nel 1802 lo portano al successo con alcuni poemetti. Nel 1814 pubblica il suo primo romanzo storico: Waverley.

Mano a mano che gli anni passano, Scott lascia il suo lavoro di avvocato per dedicarsi alla scrittura che lo vede autore di moltissimi libri e inventore del romanzo storico.

Scott muore il 23 settembre del 1832 ad Abbotsford ed è seppellito nell'abbazia di Drysburghg.

Il contesto storico sociale della vicenda narrata: La vicenda si svolge tra il 1100 e il 1200, nell'ultimo periodo del regno di Riccardo I d'Inghilterra, in seguito al suo ritorno dalle Crociate e alla sua prigionia in Austria. Ciò è facilmente deducibile del fatto che molti dei personaggi sono realmente esistiti.


Sintesi interpretativa e valutativa: questo libro mi è piaciuto molto perché, essendo appassionato di medioevo e soprattutto di modellismo medioevale, ho ricavato da questo molte informazioni relative ai costumi e gli usi dell'epoca. Inoltre mi è piaciuto il modo preciso e particolareggiato  usato da Scott sebbene non fosse uno scrittore dell'epoca.





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