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Riassunto Italo Calvino, Il Barone Rampante

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Italo Calvino, Il Barone Rampante, Milano, Oscar Mondadori 2004


Riassunto


La vicenda narrata inizia il 15 giugno 1767, quando il lio di un nobile Ligure, il Baroncino Cosimo Piovasco di Rondò ancora dodicenne, decide per protesta di andare a rifugiarsi su un albero e di non scendere più. Questa decisione, presa d'impulso, era però stata causata da numerose controversie del giovane e del suo fratello Biagio (il narratore) con il padre Arminio e la sorella Battista. I genitori si accorgono ben presto che l'atto del lio non è solo una protesta, ma molto di più: Cosimo, infatti, decide che non metterà mai più piede a terra. Da questa profonda convinzione è condizionata tutta la sua vita sugli alberi, che si rivelerà piena d'avventure ma comunque molto simile a quella terrena. Il primo giorno, spostandosi da un ramo all'altro, arriva nel giardino dei d'Ondariva dove conosce la graziosa Viola di cui si innamora, ma che se ne andrà presto. Durante le sue avventure spazia su gran parte del territorio ligure spostandosi da ramo in ramo divenendo sempre più abile, e cercando di migliorare la sua condizione con comode invenzioni o accorgimenti. Si accomna di un bassotto di nome Ottimo Massimo che lo aiuta nella caccia e che lo segue fedelmente da terra; Cosimo conosce le bande di ragazzi ladri di frutta, istruisce alla lettura il pericoloso brigante Gian dei Brughi, sconge pirati, spegne incendi, si interessa delle correnti di pensiero europee e conosce degli esiliati snoli costretti a vivere sugli alberi ad Olivabassa, tra cui Ursula, di cui si innamora ma che è costretto a lasciare terminato il periodo di esilio. Da adulto riceve il titolo di Barone dal padre e trascorre la sua vita procurandosi cibo e interessandosi di tutto ciò che potesse sviluppare la sua cultura, fino a quando un bel giorno torna Viola, cresciuta ma non cambiata nel carattere: da allora i due trascorreranno giornate felici fatte d'incontri amorosi, ma anche litigi e scontri, che porteranno poi alla loro separazione definitiva. Da questa vicenda Cosimo esce distrutto e per un lungo periodo si ammala rischiando la vita. Una volta ripreso, viene iniziato alla Massoneria, e ad altre congregazioni segrete, combatte i gesuiti, fa una specie di quaderno di doglianza, incontra Napoleone Bonaparte e successivamente lo zar di Russia, partecipando attivamente agli scontri nella boscaglia in favore dei francesi; scrive addirittura un "Progetto di Costituzione per Città Repubblicana con Dichiarazione dei Diritti degli Uomini, delle Donne, dei Bambini, degli Animali Domestici e Selvatici, compresi Uccelli Pesci e Insetti, e delle Piante sia d'Alto Fusto sia Ortaggi ed Erbe". Da vecchio è diventato ormai una persona celebre per la sua stravaganza anche all'estero, ma ormai fatica a muoversi e trascorre le sue giornate sull'albero al centro della piazza di Ombrosa, fino a quando una mongolfiera passa vicino alla cima dell'albero e Cosimo con un balzo vi si attacca, facendo perdere per sempre le sue tracce.





















Tempo



La vicenda inizia il 15 giugno 1767 si svolge in ordine cronologico, con qualche digressione come nelle prime ine, dalla scena a tavola, si torna a raccontare la situazione precedente. Nella prima parte del libro, il ritmo è molto lento, per far capire al lettore le motivazioni e i primi giorni di vita sugli alberi di Cosimo, per poi accelerare raccontando solo episodi e avventure significanti. Il tempo della storia perciò coincide con il tempo del discorso all'inizio, ed è maggiore in seguito.


Spazio


Lo spazio è il territorio ligure, o meglio, le fronde degli alberi del territorio ligure. Gli spazi interni compaiono brevemente all'inizio del romanzo, mentre sugli spazi sconfinati si basa tutta la vicenda. Gli alberi e il bosco diventano essenziali per Cosimo e i suoi spostamenti, e la riflessione sul mutamento del paesaggio a fine racconto contiene una nota di nostalgia e ricordi dell'infanzia di Calvino stesso.









Analisi Dei Personaggi


Cosimo: è il personaggio principale, definibile "a tutto tondo".

La sua caratteristica principale è quella della coerenza. Infatti non cambierà mai idea sulla sua decisione di ribellione.

Da un certo punto di vista la sua scelta può essere interpretata come una fuga, un modo di difendersi dalla vita "terrena" che lo contraria, e, dall'altra parte, come un modo per farsi notare e per far sentire la propria voce al mondo intero.

Era esile, con le gambe arcuate e le braccia lunghe, molto agile ed ingegnoso. Sicuramente testardo. Il giorno che ebbe inizio la sua avventura era vestito elegantemente, col tricorno sul capo lo spadino e le leghette, ma in questa maniera si vestirà solamente nelle occasioni importanti cui partecipava sempre dagli alberi. Il suo abbigliamento abituale era composto da pelli di animali, da lui cacciati, e codeste sempre da lui cucite.


Viola: dapprima bambina con la quale Cosimo giocava e, spesso, veniva "preso in giro" e dopo donna della quale si innamorerà e con la quale vivrà una complicata quanto intensa relazione,

minata da più incomprensioni.

Viola è un personaggio egocentrico, estroverso e imprevedibile, in grado di mettere in imbarazzo chiunque, come ha fatto con Cosimo.

Sotto sotto, in lei, si denota una certa solitudine.


Gli Altri personaggi: i familiari: il fratello Biagio, la madre, il padre, la sorella, lo zio naturale, l'abate Fauchelafleur; la corte snola e Ursula; Gian dei Bruti, il bibliotecario, la Popolazione di Ombrosa in generale; Napoleone.


Commento


Questo libro non mi ha particolarmente entusiasmato; la scorrevolezza dei vari discorsi fra i personaggi è rallentata dalle troppo numerose descrizioni del paesaggio.

L'idea della storia è originale ed interessante.

Il significato che rappresenta è la ribellione ed il rifiuto come precisa Salman Rushdie definendo questo racconto:"Una delle più indimenticabili immagini di ribellione, di rifiuto convinto, che esistano nella letteratura di questo secolo ribelle".

Infine vorrei aggiungere un aspetto di questa vicenda che secondo me è fondamentale: la coerenza che rappresenta la convinzione di Cosimo di restare sugli alberi dall'inizio alla fine.









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