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La
politica di persecuzione degli ebrei è alla base dell'ideologia nazista
e fin dalle sue origini fu attuata con lucida follia fino alla fine della
seconda guerra mondiale. In questo periodo furono milioni le persone soppresse
dalla follia nazista. Da studi fatti si è rilevato che il totale degli
ebrei uccisi nei campi fu di 5.860.000, a cui si devono sommare 5 milioni circa
di civili non ebrei uccisi. In tutto quindi oltre 10 milioni di persone furono
uccise dalla politica di sterminio razziale. Tra i gruppi perseguitati dai
nazisti vi erano: zingari, membri dell'intellighentia
polacca, oppositori della resistenza di tutte le nazionalità, tedeschi
oppositori del nazismo, omosessuali, testimoni di Geova,
delinquenti abituali, o persone definite 'anti sociali',
come, ad esempio, mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti. La maggior parte
delle persone eliminate passarono per i campi di sterminio, campi dotati di
attrezzature speciali progettate per uccidere in modo rapido e sistematico. Per
i nazisti ebreo era chiunque, con tre o due nonni ebrei, appartenesse alla
Comunità Ebraica al 15 settembre 1935, o vi fosse iscritto succesivamente; chiunque fosse sposato con un ebreo o con
un'ebrea al 15 settembre 1935 o succesivamente a
questa data; chiunque discendesse da un matrimonio o da una relazione
extraconiugale con un ebreo al o dopo il 15 settembre 1935. ½ erano poi coloro
che non venivano classificati come ebrei, ma che avevano una parte di sangue
ebreo e venivano classificati come Mischlinge
(ibridi). I Mischlinge venivano
ufficialmente esclusi dal Partito Nazista e da tutte le organizzazioni del
Partito (per esempio SA, SS, ecc). Benchè
venissero arruolati nell'esercito tedesco, non potevano conseguire il grado di
ufficiali. Era inoltre proibito loro di far parte dell'Amministrazione Pubblica
e svolgere determinate professioni. Secondo il piano Nazista, ogni singolo
ebreo doveva essere ucciso. La spiegazione dell'odio dei nazisti nei confronti
degli ebrei, nasceva dalla loro distorta visione del mondo che considerava la
storia come una lotta razziale. Essi consideravano gli ebrei una razza che
aveva lo scopo di dominare il mondo e, quindi, rappresentava un ostacolo per il
dominio ariano. ½ furono, però, altri fattori che contribuirono all'odio
nazista contro gli ebrei. Uno di questi era la secolare tradizione
dell'antisemitismo cristiano, che proandava uno stereotipo negativo degli
ebrei ritenuti gli 'assassini di Cristo', inviati dal diavolo e
praticanti arti magiche. La combinazione di questi fattori scatenò la
persecuzione, certamente nota a tutti i tedeschi e lo sterminio degli ebrei da
parte dei nazisti che fu in qualche modo nascosto dagli stessi esecutori anche
se è impossibile che molti non sapessero la fine che attendeva i
deportati nei campi.