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Tema: l'eutanasia



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Tema:l'eutanasia


"Proprio come sceglierò la mia nave quando deciderò di viaggiare e la mia casa quando deciderò di comprarla,così sceglierò la mia morte quando dovrò abbandonare la vita". Socrate, l'autore della frase tradotta da una versione in latino, riporta con il pensiero in una società arcaica, anche se, riflettendo, più rispettosa dell'uomo e della sua dignità. Pochi hanno e hanno avuto il privilegio di poter decidere come e quando morire,tanti poi giacciono in letti d'ospedale circondati da mura impregnate di lacrime e dolore. Esseri umani ridotti masse di corpi senz'anima dotati ormai soltanto del coraggio pieno di un orgoglio talmente intenso da diventare impiegabile anche di fronte alla paura di morire. Un uomo,se cosi lo si può definire, non può allora conquistare il diritto all'eutanasia? Gli viene forse negato in nome di un Dio che lui non conosce,di un'entità che cerca di tirarlo a se mentre qualcun altro lo impedisce? Oppure non si concede tale diritto per il progredire della scienza e per il bene di tutti gli altri? In tal caso la popolazione ringrazierà e rifiuterà tale dono . noi abbiamo pietà!

Diamo a ogni uomo il diritto di morire dignitosamente, ,non riesco a comprendere il motivo per cui la chiesa Cattolica rifiuti l'eutanasia e non l'accanimento terapeutico visto che entrambi gli atti non sono naturali. Ciò che però mi sconvolge di più è il motivo per cui la legge italiana,legge di uno stato laico,non permetta a un libero cittadino di redigere un suo testamento biologico o la cessazione delle sue sofferenze.



Il problema della coscienza dei medici? Problema facilmente risolvibile con il libero arbitrio del singolo. Si può comunque fare di tutto per evitare la pratica,provare a convincere il paziente a dissuadersi,ma non gli si può impedire di suicidarsi. Con una semplice sospensione delle cure il malato può morire,forse più lentamente rispetto alla somministrazione di farmaci,ma in modo comunque meno doloroso rispetto a quello naturale. Molti pazienti infatti, costretti a letto in stato vegetativo,sono soggetti a piaghe da decubito,trombosi e infezioni,oltre al dolore della malattia stessa.

Molti uomini di chiesa si contraddicono per mantenere la loro idea anche di fronte a certi racconti, ma mi sembra risolutivo il fatto che nella dichiarazione internazionale dei diritti dell'uomo ci sia anche il diritto alla dignità. Un diritto che deve essere tutelato anche nella parte finale della vita.














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