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UNGARETTI



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UNGARETTI


Vita: Ungaretti nasce ad Alessandria d' Egitto dove i genitori emigrati dall' Italia gestivano un forno di èpane. Qui frequentò l' Ecole Suisse e si dedicava intensamente alla letteratura. Dell' Africa conserverà un bellissimo ricordo di un mondo fantastico e irreale descritto in molte sue poesie. Nel 1912 si trasferisce a Parigi , dove frequenta i corsi del College de France , qui viene a conoscenza delle tendenze letterarie simboliste e decadenti in particolare analizzerà la ura di Boudelaire che influenzerà molto la sua poesia. Nel 1914 ricuce i rapporti con la sua patria l' Italia, arruolandosi volontariamente alla guerra infatti andò a combattere sul Carso. Da questa esperienza nasce la prima raccolta di opere <il porto sepolto>. Poi i versi successivi saranno raccolti nell' opera <Allegria dei naufragi>, ma la versione conclusiva è < Allegria > del 1931. Nel 1921 si trasferisce a Roma dove accanto all' intensa attività letteraria si unisce la partecipazione in molte riviste italiane del tempo. In questo periodo compone un' altra raccolta di poesie con il titolo < Il sentimento del tempo>: rispetto all' opera successiva L' Allegria si ha un cambiamento formale e, contenutistico e stilistico. Alla poetica dell' attimo si sostituisce la poetica del tempo inteso come durata e continuità. Alla distruzione del verso si sostituisce il ritorno alla metrica tradizionale, attraverso una rilettura di Leopardi e Petrarca. Il suo percorso letterario può essere paragonato al movimento artistico del 600 che prima esaspera , distrugge e fa rinascere uno stile. In questa raccolta ci sono tre diversi momenti in cui il significato del tempo cambia:1 sente il tempo nel paesaggio come profondità storica. 2 a causa di una civiltà minacciata dalla morte sente il tempo effimero cioè di breve durata rispetto all' eterno,3 il tempo che accomna il perire dell' uomo dell' invecchiamento . UNGARETTI L'ALLEGRIA L' Allegria è una raccolta di poesie che fanno riferimento alla prima guerra mondiale, la I edizione era intitolata il Porto sepolto ( Il titolo fa riferimento una leggenda che narrava l' esistenza ad Alessandria di un porto sepolto dal mare , ciò è indice della componente simbolista di Ungaretti che allude al significato nascosto delle cose)del 1916. Nel 1923 ci fu una seconda edizione ampliata con una presentazione di Mussolini. Nel 1919 la raccolta si amplia con nuove poesie ed è intitolata L 'A allegria dei naufragi( Il titolo allude alla strage della guerra dove il naufrago rappresenta la condizione esistenziale dell' uomo moderno). L' ultima edizione , quella definitiva risale al 1931 con il titolo L' Allegria , con questo titolo elimina la contraddizione o ossimoro allegria/naufrago per rintracciare nella condizione disperata dell' uomo uno spiraglio di vitalità.L' opera è divisa in 5 sezioni 1 Ultime( le poesie + antiche)2 porto sepolto3v naufragi( guerra in Italia)4Girovago ( guerra in Francia)5Prime poesie scritte dopo la guerra).L a guerra rappresenta la condizione concreta e anonima di un soldato qualunque e l' occasione per ritrovare la propria identità e radici . Attraverso questa condizione di anonimato e sradicamento si può percepire il significato profondo dell' esistenza. Questa raccolta è una vera e propria ricerca interiore dell' autore per la componente autobiografica. Ungaretti porta all' estremo il procedimento analogico , senza collegamenti infatti dice : < se la memoria è il fardello dei ricordi che lega l' uomo alla realtà concreta e l' innocenza è la ricerca della purezza , dell' identità perduta che mette l' uomo a contatto con la dimensione originaria dell' essere , il confine tra queste due dimensioni deve essere superato in un baleno mediante il significato metafisico della poesia. Sul piano tecnico ciò viene realizzato mediante la distruzione del verso tradizionale che mette al centro la parola che in un attimo di folgorazione nell' immediatezza del rapporto analogico sfiora la totalità dell' essere,infatti a volta la parola coincide con il verso , viene isolata. I motivi principali della sua opera sono: il ricordo dell' infanzia ad Allessandria, l' esilio e l' estraneità , la guerra che anche nella crudezza delle situazioni fa stabilire rapporti solidali tra gli uomini , pur nel precario confine tra la vita e la morte da qui il significato della poetica dell' attimo. La natura è un soggetto ricorrente nelle sue poesie che portano l' uomo a identificarsi con essa e ritrovare una identità. MATTINA



E' l' esempio di estrema riduzione e scarnificazione del verso che arrestandosi al silenzio CERCA DI RAGGIUNGERE L' assoluto. 4 parole che vengono pronunciate con due emissioni di voce

perché GLI apostrofi si compenetrano con la parola . M' ILLUMINO fa immaginare a una improvvisa emissione di luce che fa pensare all' individuo che partecipa alla vita. Questa descrizione di una sensazione viene espressa con termini che rimandano a una sensazione sovrannaturale. Il titolo è il concetto generale cioè di quella parte del giorno in cui la luce domina e fa pensare a una sorta di miracolo nel contingente cioè nella vita.

POESIE


IN MEMORIA

Questa poesia è dedicata all' amico di Giuseppe Ungaretti MOAMMED SCEAB che era arabo ma viveva in Francia a Parigi, un giorno sulle rive della Senna si suicida. In questa poesia Ungaretti mette in risalto il problema dell' esilio, all' impossibilità dell' uomo di reintegrarsi, un compito che la poesia può assolvereIl suicidio dell' amico racchiude il destino del poeta che è alla ricerca non di una patria in cui possa integrarsi ma alla ricerca di valori che non riesce a comunicare. Il tono della poesia è dolente e distaccato grazie alla frantumazione del verso e a delle parole chiave isolate che coincidono con un verso come per es.RIPOSA, PATRIA, DECOMPOSTA, e sono isolate anche parole prive di un significato particolare come: UNA,DI UNA, SEMPRE, Ciò rappresenta la contraddizione tra l' aspirazione all' assoluto e il contingente reale. Ciò è rappresentato dall' appellativo DECOMPOSTA FIERA che fa pensare alla vita e alla morte assoluto/contingente.


PORTO SEPOLTO

Il titolo fa riferimento a una vicenda capitata a Ungaretti in Africa dove due ingenieri francesi avevano scoperto un porto nel fondale marino che testimonia che Alessandria d' Egitto fosse una città anche prima dell' arrivo di Alessandro. Il porto né la metafora dell' essenza della poesia difficile da trovare e del suo mistero nascosto. La I strofa vede il poeta che fa un' immersione purificatrice e poi riemerge alla superficie come una gioiosa rinascita, così come la poesia viene strappata dalla profondità del mistero e viene sparsa nell' atmosfera. Il verbo disperdere è stato gia usato nell' Eneide di Virgilio con il significato magico attribuito alle sentenze proliferate della Sibilla. La II strofa riprende un motivo della poesia di Leopardi dove il nulla è il varco o il procedimento analogico che spazia da una dimensione materiale porta alla dimensione immateriale. L'ossimoro NULLA DI INESAURIBILE ( OSSIMORO URA RETORICA CHE CONTRAPPONE DUE TERMINI CHE SI ESCLUDONO CIOè IL NULLA NON SI Può ESAURIRE) rappresenta la condizione essenziale della poesia alla ricerca di una parola che possa esprimere l' indicibile.

I FIUMI

E' la poesia della consapevolezza che deriva dal recupero del suo passato attraverso la memoria. Immergersi nel fiume ISONZO (guerra in Italia)significa ricordare tutti i fiumi che hanno percorso la sua vita. l'ISONZO è il fiume della maturità acquisita dopo la crudezza della guerra. Qui si immerge nell' acqua che è il simbolo della vita. Invece il NILO rappresenta la stagione felice dell' infanzia e dell' adolescenza in Africa. La SENNA ricorda gli anni di formazione artistica e letteraria a Parigi. IL SERCHIO ( FIUME DOVE SONO NATI I SUOI GENITORI)La poesia è autobiografica si denota dall' uso della prima persona e poi si carica di significati più alti. Nella  prima parte si immerge nell' acqua ,utilizzando un linguaggio liturgico , diventando un minerale o un sasso del fiume ricongiungendosi con la natura. ACROBATA SULL' ACQUA fa pensare al miracolo di Cristo quando camminò sull' acqua. DOPO il poeta si spoglia ed è pronto a ricevere il sole come un beduini ( riferimento all' AFRICA/Nilo).Dopo questec fa i l' immersione la nudità il poeta è consapevole di aver trovato la propria identità ciò e rintracciabile nella strofa in cui si riconosce docile fibra dell' universo . Alla fine rinomina i suoi fiumi con L' ANAFORA "QUESTO " ( URA RETORICA CHE SI BASA SULLA RIPETIZIONE).




SAN MARTINO DEL CARSO

In questa poesia sono presenti immagini di desolazione e di morte legate alla guerra, Nella I strofa l' aggettivo QUESTE fa risaltare l'immagine delle case distrutte dalla furia dell' evento bellicomentre la sofferenza è rintracciabile in BRANDELLO dove la cosa viene umanizzata in quanto questo termine viene usato per indicare un pezzo di carne o una stoffa. Dal paesaggio passa alla descrizione del dolore per i suoi comni caduti che diversamente dalle case non è rimasto più nulla e non è possibile la rinascita , per cui rimane solo il ricordo e la memoria di chi è sopravissuto un ricordo fatto di croci che trasformano il CUORE nel PAESE Più STRAZIATO.(Analogia tra paese e cuore). La prima versione di questa poesia era più lunga ma poi Ungaretti l' ha sottoposta ad un processo di scarnificazione.

VEGLIA

Fu scritta durante l' antivigilia di Natale è divisa in due strofe la I è composta da 13 versi come un unico fluire del discorso che si incentra sulla crudezza della scena in cui il poeta si trova a fianco di un comno caduto. L' orridità della guerra e il senso di morte che deriva è accentuato dalla presenza del cadavere quasi in decomposizione e dall' utilizzo del termine CONGESTIONE (METONIMIA DI MANI CONGESTIONATI , ura retorica che consiste nella sostituzione di un termine con un altro che ha un legame di continuità).Usa anche molti partici passati ,BUTTATO, MASSACRATO, DIGRIGNATA, PENETRATA, CHE DANNO AL COMPONOIMENTO UN SENSO DI STASI E IMMOBILITà( perché il participio passato è un tempo in cui l'azione si è conclusa).Ma in contrapposizione alla scena di morte si inserisce il motivo dell' amore cioè l' attaccamento alla vita che nasce dall' orrore e dal dolore come la voglia istintuale di ricominciare e come riconquista della solidarietà.



MATTINA

E' l' esempio di estrema riduzione e scarnificazione del verso che arrestandosi al silenzio CERCA DI RAGGIUNGERE L' assoluto. 4 parole che vengono pronunciate con due emissioni di voce

perché GLI apostrofi si compenetrano con la parola . M' ILLUMINO fa immaginare a una improvvisa emissione di luce che fa pensare all' individuo che partecipa alla vita. Questa descrizione di una sensazione viene espressa con termini che rimandano a una sensazione sovrannaturale. Il titolo è il concetto generale cioè di quella parte del giorno in cui la luce domina e fa pensare a una sorta di miracolo nel contingente cioè nella vita.







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