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UOMO DEL MIO TEMPO di Salvatore Quasimodo



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UOMO DEL MIO TEMPO


"Uomo del mio tempo" è  una lirica di Salvatore Quasimodo tratta dalla raccolta "giorno dopo giorno" pubblicata nel 1947, che riflette l'opposizione al regime fascista e l'orrore della guerra da parte del poeta. Questa raccolta si apre con la poesia "Alle fronde dei salici" in cui Quasimodo racconta anche con una

forte ispirazione religiosa per quale motivo durante la 2° guerra mondiale, la voce della poesia ammutolì, e si chiude con l'opera "Uomo del mio tempo". In questa poesia l'autore accusa la malvagità dell'uomo, paragonandola alla ferocia degli animali. Inoltre ribadisce che la ura

umana non è cambiata affatto dalla

preistoria fino ad oggi nonostante il forte sviluppo della scienza e delle sue capacità intellettive. Inoltre il poeta fa un secondo paragone tra l'uomo e questa volta la malvagità di Caino che lo spinse ad uccidere suo fratello. Alla fine del poema, Quasimodo con un messaggio rivolto a tutti, allude una speranza per il

futuro esortando i li a non commettere gli stessi errori dei loro padri rifiutando i cattivi insegnamenti. in questo poema quindi Quasimodo spera che in futuro il mondo cambi, in modo tale da non ripetere eventi disastrosi come le guerre e questo sarà molto difficile ma non impossibile basta che ognuno

di noi trovi innanzitutto la pace con se stesso per poi provare a cambiare il mondo in positivo, ma come si è visto negli ultimi tempi questo sarà molto difficile, ma spero che un giorno si riuscirà a vedere la pace.



retoriche:

apostrofe-l-2-l4

metafore-3-l4-l7

simil-8(2)-l1-

sinestesia-l2(eco fred)

Parafrasi

Uomo del mio tempo sei ancora rozzo e crudele come in antichità. Eri nella cabina di pilotaggio pronto ad iniziare il massacro, t'ho visto nei carri armati, alle forche per torturare i tuoi simili. T'ho visto: eri tu, con le tue doti allo scopo di massacrare, senza orgoglio e religione. Hai ucciso come

sempre, come lo fecero i tuoi antenati e come lo fanno da sempre gli animali. Il tuo comportamento ha la stessa crudeltà di quando caino disse ad abele<andiamo ai campi>. E quelle parole dure e spietate sono arrivate nella tua vita. O discendenti

dimenticate le crudeltà e il modo di fare dei vostri padri che dovranno

essere sommersi dalle loro stesse distruzioni affinché il loro cuore sia tempestato di rammarico e dolore.






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