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IV Catilinaria



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IV Catilinaria


  • Patres conscipti: senatori
  • Per deos immortales: per gli dei immortali!
  • Salus, salutis: salvezza
  • Dei dii di
  • Meis laboribus: causa efficiente o mezzo


modulo I  p.176


Io vedo, o senatori, che i volti e gli occhi di voi tutti sono stati rivolti verso me, vedo voi essere preoccupati non solo per il vostro pericolo e dello stato, per il pericolo che io sto correndo, se questo è stato allontanato. E' per me lieta nel male e bene accetta nel dolore la vostra benevolenza verso di me, ma quella per gli dei immortali! Abbandonatela, e dimentichi (avendo dimenticato) della mia di salvezza, pensate a voi e ai vostri li. A me, se è stata data in sorte questa condizione del consolato, cosicché sopportassi tutte le amarezze, tutti i dolori e le sofferenze, li tollererò, non solo strenuamente ma anche più contento, a condizione che ne derivi dalle mie fatiche per voi e per il popolo romano, dignità e salvezza. Io sono quel console, senatori, per il quale non il foro, nel quale è contenuta ogni giustizia, non il Campo Marzio, reso sommo dagli auspici dei consoli (o alle autorità dei consoli), non la curia, rifugio per tutte le genti, non la casa, non il letto concesso per il riposo, non il fine, non fu mai vuoto dal pericolo di morte e dalle insidie.



Io passo molte cose sotto silenzio, molte sopportai, a molte rinunciai, molte situazioni negative fui costretto a considerare legittime, per il timore che nutrivo per voi. Ora, se gli dei immortali vollero che questa fosse la conclusione del mio consolato, affinché salvassi voi e il popolo romano dalla strage, le vostre spose e i vostri li e le Vergini Vestali dalla crudelissima persecuzione, i templi e i santuari, questa bellissima patria di tutti noi, da un terribile incendio, tutta l'Italia dalla rovina e dalle guerre, subirò qualunque sorte sarà assegnata a me solo dal destino. E infatti Publio Lentulo ha rietenuto che il suo nome, indotto dai vati, sarebbe stato fatale per la rovina dello stato, perché io non dovrei allietarmi che il mio consolato sia stato in certo modo voluto dal Fato per la salvezza del popolo romano?







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