LA SAGGEZZA STOICA
Ciò che gli altri filosofi insegnano in
modo flacco e blando mi sembra (essere) simile a quei medici che prescrivono ai
malati non ciò che sembra il rimedio migliore e più veloce, ma
ciò che a quelli piace. Gli Stoici, al contrario, adottando una via virile,
non si curano che quella via sembri (essere) piacevole, ma che ci conduca al
più presto a quella vetta di saggezza che domina (che si erge sopra)la
fortuna. Ma i luoghi, attraverso i quali siamo chiamati, sono ardui, ma il
primo tratto ha soltanto rocce e dirupi, poi la salita sembrerà piana.
Non ci sdegnano (mal sopportiamo) perché il suo tempo (gli uomini del suo
tempo) abbia capito poco Catone e a noi sembra indegno che a quello che cercava
di sconsigliare una certa proposta di legge sia stata strappata la toga nel
foro e che, trascinato per la città, abbia dovuto subire parole e sputi
e tutti gli altri insulti di una folla impazzita. Ma a Catone non fu di nessuna
offesa che a lui il popolo abbia tolto la toga e che lo sputo abbia bagnato il
suo sacro capo.