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PLINIO IL VECCHIO E IL SAPERE SPECIALISTICO

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PLINIO IL VECCHIO E IL SAPERE SPECIALISTICO


Vita e opere


Nacque a Como nel 23 d.C. Partecipa alla vita


militare e conosce personaggi importanti tra cui Tito,m che diventerà imperatore. Le camne in Germania gli suggeriscono l'ispirazione per i Bella Germaniae, a cui si ispirerà Tacito.

Dopo la morte di Claudio condusse vita appartata, anche per la sua ostilità a Nerone. Si dedicò all'oratoria e all'avvocatura (evitando così impegni politici). Scrisse un manuale di retorica, lo Studiosus, e uno studio sui problemi della grammatica, il Dubius sermo.



Con l'ascesa di Vespasiano Plinio diventa improvvisamente procuratore imperiale. In questo periodo scrive le sue opere più famose: la prima è A fine Aufidi Bassi, una storia di Roma (di cui non ci è rimasto nulla) tra il 50 e il 70 d.C., tra la fine di Claudio e l'ascesa di Vespasiano, impresa delicatissima perché si trattava di eventi freschi. Infatti Plinio non volle che fosse pubblicato quando era ancora vivo, anche perché si trattava fdi un opera pro-Flavia e non voleva essere accusato di servilismo verso Vespasiano.

La seconda è Naturalis historia, l'unica opera rimastaci. E' divisa il 37 libri e destinata a fare da inventario delle conoscenze dell'uomo. Plinio dovette leggere tantisismo prima di scriverla.

Nell'introduzione presenta l'imperatore Tito.

Plinio muore nel 79 d.C. travolto da un'eruzione, alla quale si era esposto per salvar dei cittadini.


Plinio il Vecchio e l'enciclopedismo


In questo periodo sono numerose le opere che tentano di tracciare una sistemazione del sapere, allo scopo di indebolire lo sperimentalismo autonomo, ma nessuno era riuscito a scrivere un'enciclopedia come quella di Plinio.

Dato l'avanzamento della scienza in Grecia è facile che molti di questi testi fossero la rielaborazione di simili scritti greci.

Il bosogno di informazione cresceva a Roma, perché stanno nascendo in questo periodo nuovi ceti, più specializzati (medici, architetti, tecnici, . 9 e anche i politici hanno bisogno di nuove conoscenze economiche, finanziarie, .

Contemporaneamente, l'informazione scientifica è anche intrattenimento, sin dall'età di Seneca. Si diffondono i paradossografi, che scrivono raccolte di aneddoti, curiosità scientifiche, notizie. Che dicono essere frutto di esperienza personale, in quanto i paradossografi erano grandi viaggiatori. Il più famoso paradossografo fu Licinio Muciano, che soggiornò a lungo in Oriente (motivi militari).

In ogni caso si tratta di dilettanti che hanno il solo pregio di essere curiosi. Mancano di stile e sistematicità. Soprattutto manca il collegamento tra esperienza pratica e tradizione: le nuove conoscenze non portano cambiamenti, ma solo aggiunte di notizie accanto ai modelli tradizionali.

L'oera di Plinio il Vechchio è la più compiuta del genere, persino migliore delle opere greche.


Eclettismo e progetto enciclopedico


E' una circostanza favorevole a Plinio che si trovasse vicino alle posizioni stoiche. L'idea che l'Universo è una complessa solidarietà, retta dalla Preveggenza divina, che l'uomo deve conoscere, è adattissima alla stesura di un'enciclopedia. Ma Plinio è eclettico e perciò non si riferisce solo al sapere stoico, perché altrimenti il materiale a disposizione sarebbe troppo poco: dello stoicismo riprende più che altro la missione del saggio.

Importante è lo spirito di servizio di Plinio, che porta senso pratico e serietà morale nella composizione dell'enciclopedia.

Stilisticamente, Plinio il Vecchio è considerato uno dei peggiori scrittori latini! Tanto la tradizione romana di questo genere letterario non vantava altri abili scrittori con cui confrontarsi, e data l'ampiezza del lavoro er aimpossibile l'elaborazione stilistica. Oltrewtutto in quel periodo si cercava molto di "smontare" le architetture stilistiche di cicerone: il risultato per Plinio è una gran confusione. Nella sua opera si trovano stili diversi, persino parti di retorica.

Sitta comunque di un'opera adatta alla consultazione, e in questo è quella del tempo organizzata nel modo migliore.


Fortuna della Naturalis historia


Purtroppo si cominciò subito a manipolare l'opera, facendone riassunti e antologie. Ma fortunatamente l'opera non andò persa per questo perché venne copiata per intero nel Medioevo. L'opera di Plinio divenne fondamentale per i suoi smisurati indici di fonti e autori e il suo nome crebbe d'importanza: un uomo che aveva rinunciato ad ogni originalità per farsi portavoce del sapere, un uomo-schedario.

Anche gli Umanisti studiarono Plinio il Vecchio e notarono che molti rimedi medici erano sbagliati o per giunta pericolosi. Gli Umanisti continuarono a dare fede a Plinio imputando gli errori alla tradizione manoscritta, ma in realtà la fede nell'autorità di Plinio vacillava sempre di più.

Ora il valore di Plinio non è più pratico, ma storico.





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