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PROFETICHE PAROLE DI UN BAMBINO



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PROFETICHE PAROLE DI UN BAMBINO

L'imperatore Commodo designò console tra moltissimi candidati Settimio Severo, il quale

era considerato da tutti il massimo a causa della serietà e dell'astinenza. Settimio, benché fosse console, viveva giudizioso e piuttosto sobrio: infatti aveva a Roma una piccolissima abitazione, nel territorio Veientano (di Veio) un piccolo fondo. Dopo il consolato comprò a un piccolo prezzo uno spazioso orto e lì visse da cittadino privato parecchi mesi. Una volta mangiando moderatamente con i li nell'orto giacendo sulla terra, il lio maggiore, ragazzo di acutissimo ingegno, il quale allora era quinquenne (aveva 5 anni), con la mano distribuì troppo generosamente al fanciulletto comno di gioco le mele poste a tavola. Poiché il padre riprendendo il lio aveva detto: "lio mio, dividi più moderatamente; infatti non possiedi un ricchezza reale", il ragazzo rispose: "ma possiederò". Il lio aveva come nome Bassiano Antonino, ma gli fu dato il soprannome "Caracalla" e dopo la morte del padre, che era stato eletto imperatore, governò l'impero per sei anni.








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