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Biografia di J.D. Salinger



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Biografia di J.D. Salinger: Jerome David Salinger, scrittore nordamericano, nasce a New York nel 1919 in una famiglia ebrea. Dopo aver frequentato l'Accademia militare ed essersi iscritto a due o tre università senza laurearsi, all'età di vent'anni viaggia per un anno in Europa. Durante la seconda guerra mondiale fa parte di una delle divisioni di fanteria che nel 1944 sbarcano in Normandia. Scrive i suoi primi racconti quando è ancora all'Accademia e raggiunge il successo nel 1951 con il suo romanzo più famoso: "The Catcher in the Rye", più noto con il nome di "Il giovane Holden". Dal 1959 Salinger, ormai celebrato come uno dei più grandi scrittori viventi, si è definitivamente allontanato dalla società e adesso vive da eremita in qualche bosco del New Hampshire. Di lui non si hanno più notizie.


Bibliografia di J.D. Salinger: Il giovane Holden; Nove Racconti; Alzate l'architrave carpentieri; Franny & Zooney.




Riassunto: Holden Caulfield, un ragazzo di 16 anni viene "sbattuto fuori" per scarso rendimento scolastico dall'istituto Pencey, una scuola di Agestown in Penslyvania. Holden è triste per la delusione che darà ai suoi genitori quando sapranno che è stato per la quinta volta espulso da una scuola e allo stesso tempo arrabbiato con il suo comno di stanza per il modo in cui tratta le ragazze, decide di prendersi tre giorni di libertà completa prima che arrivi ai suoi genitori la lettera che notifica la sua espulsione. Uscito di notte dall'Istituto si avvia alla stazione per prendere un treno per New York e trattenersi lì un paio di giorni prima di tornare a casa. Arrivato in città, prende una camera in un albergo fatiscente, dove vive una brutta avventura con una prostituta e il suo protettore, da cui viene truffato e picchiato. Sempre più triste e solo, decide di telefonare ad un'amica con cui ha avuto una storia qualche tempo prima: Sallie. Con lei cerca di sfogarsi, ma la ragazza non lo comprende quindi, dopo una lite, i due si lasciano ed Holden si trova nuovamente solo. In seguito incontra Carl Luce, un suo comno di studi di Whooton con cui trascorre qualche ora e scambia qualche idea, ma l'amico lo tratta da immaturo e gli consiglia addirittura di andare in analisi. Ancora più depresso si ubriaca, piange e teme addirittura di morire, ma al solo pensiero del dispiacere che proverebbe la madre e la sua sorellina Phoebe si sente male e decide di vedere quest'ultima. Tornato di nascosto a casa sua la sveglia e si confida con lei. Phoebe è l'unica che riesce a comprenderlo ed è proprio a lei che Holden confida il suo sogno, cioè quello di essere "l'acchiappatore nel campo di segale" assurda idea natagli dal vago ricordo di una canzone. All'arrivo dei genitori si nasconde e poi fugge. Trova quindi ospitalità nella casa del professor Antolini, ma anche con lui, dopo un primo momento positivo, vive una situazione imbarazzante, in quanto il professore cerca di approfittare sessualmente del ragazzo. per cui abbandona anche questa casa e finisce di trascorrere la notte alla stazione centrale. Dopo aver scritto una lettera alla sorellina in cui le comunica la sua decisione di andar via di casa, la incontra in un museo, ma la ragazza fortunatamente lo persuade a rimanere.




1. Le sequenze

Le sequenze del romanzo vengono alternate con momenti di Dialogo, in quanto sono molte le persone che incontra Holden e alle quali chiede aiuto e consiglio a momenti di Descrizione-Narrazione, a causa della descrizione di situazioni e luoghi.


2. Il tempo

Le vicende si svolgono in un periodo di tempo di tre giorni, come riportato sul libro e sono collocate in un periodo storico determinato , poiché il libro è stato redatto nel 1951, posso dedurre che la vicenda si svolge nel periodo del dopoguerra in America. Nel testo le analessi presenti si contano sulle dita: infatti la più palese è quella in cui ci imbattiamo nelle prime ine del libro: la sicura espulsione di Holden dall'istituto. L'autore non usa molto spesso movimenti narrativi, sommariamente quelli più utilizzati sono sommari e, molto di rado, delle ellissi. Questi movimenti conferiscono un ritmo che si alterna da veloce, nei momenti salienti come il pestaggio da parte del protettore della prostituta, a lento, come accade nelle fasi di descrizione-narrazione.



3. Lo spazio

3.1 Le vicende si svolgono dapprima nell'istituto Pencey, ad Agestown, in Pennisylvania e, in seguito a New York e si ambientano tra le "squallide" camere, le "luride" docce del liceo per quanto riguarda l'istituto, mentre a New York le vicende si ambientano tra grattaceli, ascensori, alberghi, bar, ristoranti, musei, zoo e successivamente a casa di Holden, a casa del professore Antolini e infine in un museo. La cui descrizione degli ambienti è occasionalmente accurata.

Lo spazio è reale nella maggior parte dei casi, tranne quando Holden si perde nei ricordi del fratello, morto prematuramente, mentre c'è un'alternanza di spazi esterni e interni, ma sempre aperto.

La descrizione degli spazi è oggettiva in quanto non sono molto descritti, tranne poche eccezioni, ma lineare in quanto segue lo spostamento del protagonista.

Tutti i luoghi che hanno visto Holden alle prese con esperienze negative sono descritti come luoghi fatiscenti. Lo stesso discorso vale per i personaggi incontrati in questi luoghi: il protettore della prostituta è un esempio.




4. I personaggi

Il personaggio principale è Holden Caulfield e viene presentato dall'autore indirettamente, in quanto la vicenda è in prima persona.

Durante il racconto ad Holden si affianca solo la sorella Phoebe: infatti anche i suoi stessi amici (Allie e Jane) e professori (il prof. Antolini) si oppongono al giovane.

Holden è un ragazzo di 17 anni proveniente da una famiglia facoltosa, alto un metro e ottantanove, magro come un "chiodo", con i capelli grigi. E' un gran fumatore, poco studioso, talvolta bugiardo e sognatore ma intelligente, appassionato alla lettura e molto sensibile. Come tutti gli adolescenti sta attraversando un periodo di profonda crisi esistenziale, un po' "sato" (usando un po' di slang per definirlo), in quando è spesso oggetto di pestaggi da parte dei suoi comni di stanza, è molto immaturo in quanto fugge dall'istituto, ma spesso si lascia andare in pianti e confessioni. Vivendo in un periodo storico difficile, vive in condizioni di estremo disagio sociale e di conseguenza dalle sue stesse parole traspare quasi una critica nei confronti della società a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta nella quale incominciano a diffondersi valori superficiali sempre più legati al consumismo e alla tendenza alla creazione di miti.


5. La narrazione

5.1 Il narratore è lo stesso Holden, quindi la narrazione è in prima persona e, per lo stesso discorso, è interno alla vicenda, quindi, essendo un a sua volta un personaggio interno alla vicenda, si identifica nei personaggi,


6. Lo stile

6.1 Le tecniche usate sono molteplici: l'autore usa il discorso diretto quando parla con i personaggi presenti nelle vicende narrate, indiretto libero quando c'è un'alternanza tra narrazione e descrizione e infine un monologo interiore soprattutto quando fa riflessioni su Allie, il fratello deceduto prematuramente a causa della leucemia, ma nonostante l'uso di varie tecniche, quella che prevale è il discorso indiretto libero.

6.2 Il testo presenta uno stile prevalentemente ipotattico, caratterizzato dall'uso di un registro linguistico informale oggettivo e da un uso della punteggiatura moderato.


7. I temi

Il tema dominante e l'unico tema presente nel testo è la fuga di Holden in un periodo storico molto delicato: il dopoguerra.


8. La critica

Questo è un romanzo di formazione e di analisi.

Ciò che mi ha interessato di più sono stati gli ideali e la visione del mondo e della società del protagonista, ma soprattutto il suo "cammino adolescenziale", nel quale tutti noi passiamo, ma quello che mi è piaciuto di più è stato il fatto di potermi confrontare e identificare nel protagonista.

Quello che mi ha emozionato di più in questo racconto, è il fatto che in questo romanzo ho visto crescere un ragazzo con parecchi problemi esistenziali, che affrontano tutti gli adolescenti prima o poi.

Questo libro mi è piaciuto perché, in qualche modo si può imparare a conoscere meglio se stessi o gli altri e, oltre a raccontare le vicende di un adolescente descrive la situazione della società dell'epoca, ma non lo fa in prima persona, infatti Salinger fa largo uso di giovani per descrivere questa difficile tematica: semplicemente perché rappresentano l'occhio critico di una società, in quanto capaci di analizzarla sotto una vasta serie di aspetti talvolta sconosciuti agli adulti.




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