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Esercizi su " I MALAVOGLIA "



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Esercizi su " I MALAVOGLIA "


La base ideologica su cui poggia la prefazione è la "fiumana del progresso" (così viene definita da Verga).Nelle sue 6 opere principali su questo argomento (I Malavoglia, Mastro-Don Gesualdo,La Duchessa di Leyra,L'Onorevole Scipioni e l'Uomo di Lusso) si individua sempre questo concetto di base. La fiumana del progresso è intesa come il processo che trasforma la realtà contemporanea(dell'epoca), focalizzata in Italia, in seguito l'unificazione.

Questo evento è implementato sul materialismo.

L'impostazione delle opere esclude gli ideali umani canonici, ritenuti tali fino ad allora, relativi all'amore, alla famiglia, spostandosi quelli materiali.

Questi ultimi si dividono in due fasi, una normale e l'altra esagerata (fino al negativo).



La prima consiste nella ricerca dei bisogni necessari per l'esistenza (che è del tutto normale); la seconda fase è quella che porta la prima all'esasperazione che, come prima detto, esclude i valori ideali dell'uomo, considerandoli subordinati a quelli materiali.


Il progetto del ciclo dei vinti è la conseguenza di quanto detto fino ad ora.

Questo vuole ricostruire la fisionomia della vita italiana moderna, tramite ricostruzioni delle diverse scale sociali, dai livelli più bassi a quelli più elevati.

Verga vuole ricostruire la "lotta per la vita" nelle varie forme in cui si presenta (a seconda del lavoro e dei ceti sociali).

Da questi ragionamenti si nota come Verga abbia già abbandonato il pensiero romantico.


Il problema formale viene risolto con la tecnica dell'impersonalità e dello straneamento.

Con la prima tecnica Verga sottolinea coma la forma sia strettamente legata al soggetto. : la forma è fondamentale per dare una connotazione reale al fatto, fino a raggiungere la verità.

La tecnica dello straneamento è invece differente.

Lo scrittore fa apparire giuste e normali cose che in realtà non lo sono.

Riesce a far spostare il punto di vista in quello che lui vuole che sia.

Alcuni esempi eloquenti si ritrovano in "Rosso Malpelo".

Verga afferma che Rosso aveva i capelli rossi perché era cattivo : ciò non ha nessun legame logico, eppure sembra che sia normale che sia così.

Poi dice che la madre non lo accarezzava mai perché il lio non lo aveva mi fatto : qui il punto di vista è addirittura invertito, perché dovrebbe essere la madre ad accarezzare il lio.

La tecnica dello straneamento riesce a far sembrare strano ciò che dovrebbe essere normale e fa sembrare normale ciò che non ha senso.


I Malavoglia è definito uno studio sincero e spassionato.

Verga, vuole infatti essere imparziale, vuole essere equo nel racconto, cercando di non far trapelare i suoi sentimenti e le sue emozioni.

Questa tecnica viene ripresa spesso da Verga nei suoi molti romanzi e serve, come già detto, per nascondere il narratore e i suoi sentimenti, e attenersi alla "regola" dell'impersonalità.


Verga, non si attiene ai canoni dell'epoca, che vedevano il progresso come un bene.

Lo scrittore ammette che il processo è utile e che può essere considerato positivo, in quanto tale.

Tuttavia si sofferma spesso nel sottolineare gli aspetti negativi del fenomeno, i risvolti dannosi cui porta il progresso.

Infatti, in Mastro don Gesualdo, viene evidenziato l'egoismo, l'avidità, la fame di denaro che è il risultato del progresso, per come viene inteso da Gesualdo (ma anche dallo stesso Verga).

Ci si sofferma molto sul concetto di "Vinto", vinto è colui che eccede nella "ricerca" del progresso e arriva ad uno stato esasperato, dove i valori positivi del progresso diventano negativi.

Ad esempio (questo è un tema ricorrente nei racconti di Verga), è normale che l'uomo sfrutti il progresso per avere un buon tenore di vita e un sicuro sostentamento; ma questo diventa negativo, a tratti diabolico, quando si trasforma in esasperazione, in avidità e egoismo.



Nel racconto di Mastro Don Gesualdo, l'uomo in questione, accaparra tanta roba ma quando è al culmine non si ferma continua nella sua ricerca.

Infine muore e non può giovarsi della fortuna accumulata e mai usata.


Le righe 42-47 evidenziano come la famiglia dei Malavoglia sia avversa al progresso.

Infatti è questo inizia a condurli al disfacimento della loro comunità.

Infine si arriva addirittura a dare la colpa di ogni disavventura al progresso, e non alla malasorte o ad altro.   


6) Come detto prima le motivazioni che spingono l'uomo ad agire sono di tipo materiale.

Verga considera ciò un fattore normale, poiché l'uomo vive delle cose materiali, gli ideali non servono

alla sopravvivenza.


7) Non può esistere un narratore-spettatore assolutamente neutrale.

Infatti Verga, nella parte conclusiva del testo, afferma che chi legge non ha il diritto di giudicare ciò che ha scritto.

Infatti, per lui, è già abbastanza difficile tentare di estraniarsi dalla vicenda.

Verga, nei suoi scritti, tenta di non far trasparire le sue opinioni, ma ciò è quasi impossibile, e perciò chiede di non giudicare i suoi pensieri ma fermarsi a capirli.


9)Le metafore utilizzate da Verga hanno un campo semantico in

comune : quello animale.

Verga "applica" il darwinismo sociale , ciò il confronta i

comportamenti animali con quelli umani e ne applica le regole, secondo appunto la teoria di Darwin(la legge del più forte).

Ad esempio Rosso è associato ad un cane randagio : esso, pur non essendo agiato, riesce comunque a sopravvivere grazie alla tenacia.


10) Anche l'intellettuale può essere considerato un vinto.

Egli è ai margini della società e non partecipa attivamente alla vita.

Inoltre, in quell'epoca, il suo ruolo era di scarso livello e non era utile alla comunità.


11) Verga non termina l'opera per due motivi.

Innanzitutto la vecchiaia che lo affatica nella composizione delle opere.

Poi l'impegno per rafurare le classi più alte (questo era il suo obiettivo, dopo lo studio delle classi basse) è troppo faticoso e perciò decide di chiudere anticipatamente l'opera.








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