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IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI di Giorgio Bassani



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IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI

di Giorgio Bassani


Cenni sull'autore:

Giorgio Bassani è nato a Bologna nel 1916;è vissuto a Ferrara fino al 1943,trasferendosi poi a Roma.Tutta la sua narrativa (La passeggiata prima di cena-Gli ultimi anni di Clelia Trotti-Cinque storie ferraresi-Gli occhiali di oro-Una notte del '43-Il giardino dei Finzi Contini) è volta alla rafurazione della vita ferrarese,e in particolare di quella comunità ebraica (di cui egli stesso ha fatto parte) durante il fascismo,fino alle persecuzioni razziali, alla guerra e alla Resistenza.Bassani è anche autore di alcune raccolte di poesie (Storie dei poveri amanti-Te lucis ante-Un'altra libertà-poesie 1942-50-), in cui ricorrono temi e accenti della narrativa.




Riassunto:

La narrazione inizia alle porte di Roma,presso le tombe degli antichi Etruschi,per poi spostarsi a Ferrara e quindi all'interno di un giardino.La vera storia comincia proprio da quest'orto botanico,dove il protagonista, nonchè autore,trascorreva gran parte delle sue giornate.Da anni l'autore desiderava scrivere dei Finzi Contini,una famiglia ebrea, benestante, proprietari di una casa a Ferrara,circondata da un immenso giardino con, all'interno, un campo da tennis. E' una visita alla necropoli etrusca di Cerveteri, l'occasione che lo riporta indietro con la memoria al cimitero ebraico di Ferrara, in particolare alla monumentale tomba dei Finzi Contini, dove riposa un unico membro della famiglia. Il narratore racconta dei suoi studi che lo hanno portato a laurearsi in lettere, della sua giovinezza, della sua amicizia con Alberto e Micòl Finzi-Contini e di suo padre. Erano gli anni difficili al tempo del fascismo e delle leggi razziali dove ogni azione ed ogni

comportamento venivano giudicati. L'autore frequenta una scuola pubblica, mentre i fratelli Finzi-Contini una scuola privata, e non erano molte le occasione per incontrarsi, se non alla sinagoga.Eppure con il passare del tempo il protagonista è riuscito a varcare il cancello di casa Finzi-Contini, dove trascorreva gran parte della sua giornata giocando a tennis. Inizialmente ci tornava ogni pomeriggio, preavvisando con una telefonata o aspettando un invito, poi senza nulla. Un giorno Micòl gli mostrò l'immenso giardino e durante le passeggiate parlavano di molte cose: di alberi, delle loro infanzie e dei loro parenti. Intanto l'autore si stava innamorando della ragazza: la sognava sempre e ogni pretesto era buono per vederla o per sentirla al telefono. Una telefonata fatta ad Alberto lo informò che Micòl era partita per Venezia per preparare la tesi.Ora che quella ragazza non viveva più in casa Finzi-Contini,avrebbe potuto fare a meno di andarci,invece ci tornava ogni giorno per parlare con Alberto, ed usufruire dei molti libri messigli a disposizione per prepararsi la tesi di laurea. Micòl tornò a Ferrara dopo aver ottenuto, con il massimo dei voti,la laurea e l'autore notò che era cambiata,era diversa,l o trattava con indifferenza.La giovane donna

viene colpita da un'influenza ed è costretta a rimanere a letto. Qui il protagonista le mostra il suo amore abbracciandola e baciandola sul volto;lei lo lasciò fare fino a quando si accorse che lui stava andando oltre; allora gli ordinò di alzarsi,e a questo punto il protagonista sente di averla perduta. Capì che era partita per Venezia perchè aveva intuito che fra loro stava nascendo qualche cosa di sbagliato,di pericoloso perchè per Micòl,lui era una specie di fratello.La ragazza gli chiese di diradare le visite a casa sua e lui obbedì. Dopo venti giorni di 'esilio' ricominciò a frequentare casa Finzi-Contini, però solo due volte alla settimana. Adesso l'autore trascorre più tempo con Alberto che sta male.


Presentazione personaggi principali:

PROTAGONISTA-è un ebreo e vive a Ferrara con la sua famiglia ed è nato nel 1916,come Alberto.E' una persona piuttosto riservata che ama il tennis e la lingua italiana.Come Alberto, è interessato ai discorsi politici e sente di amare profondamente Micòl:molte volte la bacia sulle guance o sulle mani e non riesce a frenarsi.Egli si sente diverso dai suoi parenti,si sente ancora 'vivo' e non uno 'spettro' qualsiasi.Ama molto la sua città,respirare aria fresca,andare in bici per le strade di camna e nutre molta simpatia nei confronti dei Finzi-Contini.Non ama,invece,le 'grandi comnie':il suo unico desiderio è quello di potersi fidanzare con Micòl.


MICOL-è la lia del professor Ermanno e della signora Olga ed è nata nel '16 (è coetanea del protagonista). Nel 1929 è ancora una bambina,magra,bionda,con grandi occhi chiari e dotata di un carattere duro e grintoso. A circa sedici anni è molto cambiata:è diventata più timida,si impegna maggiormente nelle attività scolastiche (infatti si laurea a Venezia ottenendo il massimo dei voti) e ama starsene chiusa in camera,sul suo letto,



a leggere un libro. Micòl spiega al protagonista che l'amore è uno 'sport crudele, feroce' e cerca di convincerlo che il rapporto tra loro due potrà essere solo di amicizia,non d'amore:e per ottenere questo risultato obbliga il protagonista a frequentare la propria famiglia molto raramente.Altre volte, invece, rivela un atteggiamento vigliacco,scappando via da Ferrara senza salutare nemmeno il protagonista,per evitare di parlare faccia a faccia con lui.


ALBERTO:è il fratello di Micòl ed è nato nel 1916.Da bambino era grande amico del protagonista,ma poi,col passare del tempo,il loro rapporto si è 'indebolito'.Molte volte,per non rimanere solo in casa,invita il protagonista e Malnàte per ascoltare un po' di musica o per discutere di politica.Spesso Alberto appare privo di una propria volontà e di idee,infatti sta sempre dalla

parte di chi,durante una conversazione,'domina' sul suo interlocutore. Sicuramente non è comunista e lo ammette davanti al protagonista;certe volte è svogliato, inetto, i genitori e Micòl lo rimproverano spesso perchè non è riuscito a laurearsi in ingegneria. Inizia,poi,ad ammalarsi:il suo fisico si indebolisce lentamente,il suo viso si mostra pallido,raggrinzito,egli dice a tutti di star bene,ma in realtà soffre molto.Dopo essere diventato così fragile e così vecchio (paragone con il padre del protagonista),muore di linfogranuloma.


Ambientazione:

Le varie vicende si svolgono principalmente a Ferrara, ad eccezione del modulo IV,parte IV,poichè tutto il modulo è ambientato a Grenoble,in Francia,dove il protagonista è in visita presso il fratello Ernesto, che deve laurearsi.


Tempo:

L'intera vicenda inizia nel 1898 (quando Moisè Finzi-Contini comprò la vasta proprietà del <<Barchetto del Duca>>) e termina nel 1943 (morte di Alberto e geniocidio degli ebrei);quindi dura quarantacinque anni.


Lessico:

Il narratore utilizza molte parole in lingua ebraica e in dialetto ferrarese o milanese (hutte,Roshashanà, succoth / al matt mugnàga). Ho riscontrato alcuni termini latini (ab antiquo,magnus domus,intra muros,)e ho notato che spesso il narratore mette l'articolo determinativo davanti ad un nome proprio (la Micòl,l'Alberto,).

URE RETORICHE:litote (non senza esecrarlo in segreto), similitudine (come foglie leggere) ed ossimoro (amaro orgoglio).


Posizione narratore:

Questo romanzo evoca la vicenda della giovinezza dello 'io narrante',quindi il narratore é interno di I grado ed il suo punto di vista é a focalizzazione interna.






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