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NATURALISMO

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NATURALISMO



Naturalismo: retroterra culturale e filosofico è il Positivismo(movimento di pensiero che si diffonde da meta 800 ed è l'espressione ideologica della nuova organizzazione industriale della società borghese e del conseguente sviluppo della ricerca scientifica e delle applicazioni tecnologiche, che porta al rifiuto di ogni visione di tipo religioso, metafisico o idealistico e alla convinzione che tutto il reale sia un gioco di forze materiali, fisiche, chimiche, biologiche, regolate da ferre leggi meccaniche spiegabili scientificamente.

Gustave Flaubert: autore di Madame Bovary, per la sua teoria dell'impersonalità:"l'artista deve essere nella sua opera come Dio nella creazione, invisibile e onnipotente, si che lo si senta ovunque, ma non lo si veda mai. E poi l'arte deve innalzarsi al di sopra dei sentimenti personali e delle suscettibilità nervose.

Fratelli Edmond e Jules de Goncourt: per la loro cura di costruire i loro romanzi in base ad una documentazione minuziosa e diretta degli ambienti sociali rappresentati e per l'attenzione nuova dimostrata ai ceti inferiori, a fenomeni di degradazione umana e a casi patologici.



Nella prefazione risalta il rifiuto della narrativa di consumo, convenzionale, di evasione, ed il perseguimento di finalità serie, la ricostruzione della storia morale contemporanea; il proposito di non curarsi dei gusti del pubblico, anzi, di andare provocatoriamente contro le sue abitudini. -l'acquisizione alla letteratura di una nuova zona del reale, esclusa dalla narrativa tradizionale. -l'attribuzione del rigore metodologico e dei fini della scienza. -l'intento dello studio sociale, dell'analisi di miserie della società, in nome di una visione umanitaria.

Tale esigenza di trasformare il romanzo in uno strumento scientifico e di rappresentare la realtà in tutte le sue forme, anche quelle più crude, tradizionalmente rifiutate dal buon gusto letterario, furono riprese da Emile Zola, lo scrittore che diede la sistemazione più compiuta alle teorie naturaliste e riassunse quasi nella sua opera il movimento, ponendosi come vero e proprio caposcuola. Sostiene che il metodo sperimentale delle scienze, applicato in un primo tempo ai corpi inanimati, poi ai corpi viventi, deve essere ora applicato anche alla sfera "spirituale", agli atti intellettuali e passionali dell'uomo. Di conseguenza la letteratura e la filosofia devono entrare a far parte delle scienze, adottando il metodo sperimentale. Il presupposto di tali teorie è la convinzione che anche la qualità "spirituali" sono un dato di natura come quelle fisiche, e che leggi fisse, deterministiche, reggono il funzionamento del corpo umano così come il pensiero e i sentimenti; l'eredità biologica e l'influsso esercitato dall'ambiente sociale, come il fine della scienza sperimentale è far si che l'uomo diventi padrone dei fenomeni per dominarli, così anche il fine del romanzo sperimentale è impadronirsi dei meccanismi psicologici per poi poterli dirigere. Il lavoro dello scrittore-scienziato si può svolgere solo in un regime repubblicano e democratico. Al centro dei romanzi stanno spesso casi patologici dovuti a tare ereditarie. Zola vuole dare un quadro completo della società francese in tutti i suoi strati sociali e in tutti i suoi ambienti caratteristici, quelli mondani e aristocratici, quelli politici, quelli artistici e letterali, il mondo del teatro, del giornalismo, i grandi magazzini, i mercati generali, i sobborghi operai, la borsa e le camne. In zola il permanere di un temperamento fondamentalmente romantico, che si rivela talora in episodi lirici o illudici, oppure nelle descrizioni esasperate di oggetti materiali che assumono proporzioni gigantesche e visionarie.

Verga: l'immagine di zola che si diffuse in Italia fu innanzitutto quella del romanziere scienziato e impavidamente "realista", nonché dello scrittore "sociale", in lotta contro le piaghe della società in nome del progresso e dell'umanità. Luigi Capuana ebbe una funzione fondamentale nel diffondere la conoscenza di Zola, con la recensione delle sue varie opere. Ma in questi articoli si coglie chiaramente un modo di intendere la letteratura ben diverso da quello del Naturalismo francese. Capuana respinge la subordinazione della letteratura a scopi estrinseci, quali la dimostrazione "sperimentale" di tesi scientifiche e l'impegno politico e sociale. In questo Capuana concorda perfettamente con Verga che lavora a tradurle concretamente le sue opere. Il naturalismo e il positivismo esercitano una vera e radicale influenza nel romanzo contemporaneo, ma soltanto della forma, e tal influenza si traduce nella perfetta impersonalità dell'opera. La scientificità non deve consistere nel trasformare la narrazione in esperimento per dimostrare tesi scientifiche, ma alla tecnica con cui lo scrittore rappresenta, che è simile al metodo dell'osservazione scientifica, per quanto resti nei limiti che sono propri dell'arte.

Verga nelle sue opere eclissa effettivamente l'autore e si cala nella pelle dei personaggi, vede le cose con i loro occhi e le esprime colle loro parole. A raccontare infatti non è il narratore "onnisciente" tradizionale che riproduce il livello culturale, i valori, i principi morali, il linguaggio dello scrittore stesso, ed interviene continuamente nel racconto ad illustrare gli antefatti o le circostanze dell'azione,a tracciare il ritratto dei personaggi, a spiegare i loro stati d'animo e le motivazioni psicologiche dei loro gesti, a commentare e giudicare i loro comportamenti, a dialogare col lettore. Il punto di vista dello scrittore non si avverte mai, nelle opere di Verga: la "voce" che racconta si colloca tutta all'interno del mondo rappresentato, è allo stesso livello dei personaggi (artificio della regressione). Il narratore, anonimo, non informa esautoriamente sul carattere e sulla storia dei personaggi né offre dettagliate descrizioni dei luoghi dove si svolge l'azione: ne parla come se si rivolgesse a un pubblico appartenente a quello stesso ambiente. Il linguaggio non è quello che potrebbe essere dello scrittore, ma un linguaggio spoglio e povero, punteggiato di modi di dire, paragoni, proverbi, imprecazioni popolari, dalla sintassi elementare e talora scorretta, in cui traspare chiaramente la struttura dialettale.

Ideologia Verghiana: la società umana è per lui dominata dal meccanismo della "lotta per la vita", un meccanismo crudele, per cui il più forte schiaccia necessariamente il più debole. La generosità disinteressata, l'altruismo, la pietà sono solo valori ideali, che non trovano posto nella realtà effettiva. Gli uomini sono mossi non da motivi ideali, ma dall'interesse economico, dalla ricerca dell'utile, dell'egoismo, dalla volontà di sopraffare gli altri. Verga ritiene che non si possano dare alternative alla realtà esistente, né nel futuro, in un'organizzazione sociale diversa a più giusta, né nel passato, nel ritornare a forme superate dal mondo moderno e neppure nella dimensione del trascendente. Se è impossibile modificare l'esistente, ogni intervento giudicante appare inutile e privo di senso, e allo scrittore non resta che riprodurre la realtà così com'è, lasciare che parli da sé, senza farla passare attraverso alcuna lente correttiva. La letteratura non può contribuire a modificare la realtà, ma può solo avere funzione di studiare ciò che è dato una volta per tutte e di riprodurlo senza "passione". Anche se non da giudizi correttivi, Verga rappresenta con grande acutezza l'oggettività delle cose,e le cose parlano da sé, eloquentemente. Il pessimismo non è dunque un limite della rappresentazione verghiana, ma al contrario è la condizione del suo valore conoscitivo e critico. Proprio il pessimismo conservatore assicura a Verga l'immunità da quei miti che trionfano in tanta letteratura contemporanea e la trasformano in mediocre veicolo di grossolana mitologia: il mito del progresso, poi il mito del popolo.

Malavoglia: se nella prima parte del modulo la scena è occupata dal coro del paese, nella seconda parte emergono in primo piano i Malavoglia, che finora sono si solo indirettamente. Si determina così uno stacco fortissimo rispetto alla precedente sequenza narrativa: alla squallida commedia dell'interesse e dell'egoismo si contrappone una prospettiva tragica, la rovina della famiglia che è la rovina di tutto un mondo. I Malavoglia insieme con la cugina Anna a la Nunziata, contro la grettezza ottusa del paese si propongono come portatori di alti valori etici, gli affetti umani, l'onestà, il rispetto per la parola data, l'altruismo e la solidarietà disinteressata. Muta anche la tecnica narrativa: nella sequenza precedente gli abitanti sono sempre presentati solo dall'esterno, attraverso le loro parole e i loro gesti; i Malavoglia invece sono visti anche dall'interno, e il lettore è ammesso a conoscere la loro vita interiore. È un privilegio che tocca solo ai Malavoglia, ed è il segno inequivocabile di un privilegio spirituale, che li distingue dalla meschinità del paese. Il modulo esemplifica quindi perfettamente la presenza di due polarità opposte, che è caratteristica del Malavoglia: quella della comunità del villaggio, che conosce solo la logica dell'interesse e della forza ed è il semplice riflesso di un modo regolato dal meccanismo della lotta per la vita, e quella della famiglia Malavoglia, che si ispira invece a valori etici puri e ideali.

Il sistema dei personaggi nel romanzo si fonda sull'opposizione che si è sottolineata, famiglia Malavoglia vs comunità del paese, che si può specificare come valori disinteressati vs logica economica. L'opposizione da vita ad un gioco di punti di vista opposti. Da questa alternanza derivano gli effetti di estraniamento. Il narratore non ha punti di vista. 1rottura equilibrio preesistente: i Malavoglia da pescatori si mettono nel commercio dei lupini 2sventure che derivano dalla rottura iniziale: essa è una violazione dell'ordine stesso di natura, e la natura infligge la sua sanzione con il naufragio della Provvidenza; di qui si dipana poi la serie delle sventure successive 3la ricomposizione dell'equilibrio: Alessi ricostituisce il "nido" familiare. Se il filone narrativo di 'Ntoni ha una conurazione rettilinea, quello della famiglia assume forma circolare, e si svolge tutto all'interno di uno spazio chiuso, quello del paese. Ma la struttura non è circolare perfetta: il movimento non torna esattamente al punto di partenza.




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