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LE LINGUE NEL MONDO

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Le lingue nel mondo


Tutte le lingue condividono degli universali linguistici, ma alcune sono più simili fra loro. Possiamo classificarle dal punto di vista linguistico con tre classificazioni: genealogica, tipologica e areale.

Classificazione genealogica

Due lingue sono genealogicamente parenti quando derivano dalla stessa lingua originaria o lingua madre.

Ci sono alcune grosse famiglie linguistiche, che si dividono poi in gruppi o classi a loro volta divise in sottogruppi o rami ecc.

Le famiglie linguistiche principali sono:

famiglia indoeuropea:



a) gruppo indo-iranico:

I)      sottogruppo indiano (sanscrito, vedico, hindi, urdu..)

II)       sottogruppo iranico (persiano antico e moderno, avestico, curdo, afghano..)

b) gruppo tocario (tocario A, tocario B)

c)  gruppo anatolico (ittita..)

d) gruppo armeno (armeno)

e) gruppo albanese (albanese)

f)   gruppo slavo

I)      sottogruppo slavo orientale (russo, bielorusso, ucraino)

II)       sottogruppo slavo occidentale (polacco, ceco, slovacco..)

III)    sottogruppo slavo meridionale (bulgaro, macedone, serbo-croato, sloveno)

g) gruppo baltico (lituano, lettone, prussiano entico ecc.)

h) gruppo ellenico (greco)

i)   gruppo italico

I)      sottogruppo italico orientale (osco, umbro, sannita)

II)       sottogruppo italico occidentale (latino e le lingue che ne derivano: portoghese, snolo, francese, italiano, romeno, gallego, catalano, ladino, romancio, provenzale..)

l) gruppo germanico

I)      sottogruppo germanico occidentale (gotico)

II)       sottogruppo germanico nordico (svedese, danese, norvegese, islandese, feroico)

III)    sottogruppo germanico occidentale

ramo anglo-frisone (inglese, frisone)

ramo neerlando-tedesco (olandese, tedesco, afrikaans, yiddish)

m) gruppo celtico

I)      sottogruppo gaelico (irlandese, gaelico di Scozia)

II)       sottogruppo britannico (gallese, cornico, bretone)

famiglia afro-asiatica o camito-semitica: Africa Nord, Medio Oriente, una parte Africa Est: egiziano antico, arabo, ebraico ecc.

famiglia uralica: Europa Est, Asia centro e Nord; finlandese, estone, ungherese ecc.

famiglia sino-tibetana: cinese mandarino, tibetano, lolo-birmano ecc.

famiglia nigerkordofaniana: Africa sud-Sahara; swahili ecc.

famiglia altaica: Asia centrale e minore; mongolo, turco ecc.

Altre famiglie sono: dravidica (tamil, telugu), austro-asiatica (khmer, vietnamita), austronesiana (malgascio, bahasa), amerindiana (indiani d'America). Ci sono anche lingue isolate, come il basco e forse il giapponese e coreano.

Classificazione tipologica

Due lingue sono tipologicamente apparentate se hanno caratteristiche linguistiche comuni: esiste la tipologia morfologica e la tipologia sintattica. La ricerca tipologica è ancora aperta e vivace e inoltre spesso non esistono tipi puri ma ogni lingua è un po' un tipo e un po' un altro..

Tipologia morfologica: i tipi morfologici sono:

isolante: mancanza quasi totale di morfologia, no casi, genere, numero, flessione del verbo ecc; le relazioni tra parole sono indicate dall'ordine delle parole e dalle particelle (inglese, cinese..)

agglutinante: ogni parole contiene tanti affissi quante sono le relazioni grammaticali da indicare (turco)

flessivo: le diverse relazioni grammaticali sono espresse da un unico suffisso (latino, italiano, sanscrito e la maggior parte delle lingue europee; alcune indicano le relazioni grammaticali con la flessione interna: alcune a volte, come l'italiano - faccio, feci - e altre sempre, come l'arabo - introflessiva)

polisintetico: una sola parola esprime tutte le relazioni espresse da un'intera frase (eschimese)

Tipologia sintattica: si basa sull'ordine delle parole e divide le lingue in base a:

presenza di preposizioni (Pr, italiano) o posposizioni (Po, giapponese)

ordine soggetto-verbo-oggetto SVO, SOV, VSO

ordine aggettivo-nome AN o NA

ordine genitivo-nome NG o GN.

In generale, seppur con delle eccezioni, si possono determinare delle implicazioni dette universali implicazionali;

a.  VSO/Pr/NG/NA

b. SVO/Pr/NG/NA

c.  SOV/Po/GN/AN

d. SOV/Po/GN/NA.

Classificazione areale

Due lingue sono arealmente apparentate quando sviluppano caratteristiche strutturali comuni in quanto sono parlate in una stessa area geografica; si dice che formano una lega linguistica. È il caso di cinese e giapponese o delle lingue balcaniche.


Il terzo modulo è dedicato alle lingue; ce ne sono circa 6000 nel mondo. Noi dovremmo sapere: la classificazione, le famiglie linguistiche a grandi linee, la famiglia indoeuropea (i suoi gruppi e le principali lingue che vi appartengono).

L'italiano fa parte delle lingue indoeuropee, composte dalle lingue romanze (italiano, francese, snolo, rumeno, portoghese, tutte derivanti dal latino), le lingue germaniche (tedesco, olandese, inglese), le lingue slave (russo, bielorusso, ucraino, polacco, le lingue dell'ex Jugoslavia), le lingue celtiche (irlandese, dialetti dell'Inghilterra e della Bretagna - la Francia ha un substrato celtico) ecc.

Non tutte le lingue europee sono indoeuropee, ad esempio il basco.

Ci sono tre possibili classificazioni delle lingue: genealogica, tipologica, areale.


Le lingue si classificano dal punto di vista genealogico, tipologico e areale.

La classificazione genealogica riguarda le famiglie linguistiche imparentate fra loro, ad esempio le lingue romanze (che derivano dal latino) fanno parte della grande famiglia indoeuropea; con esse quelle germaniche (inglese, tedesco, olandese ecc.).

La famiglia indoeuropea va dall'Europa all'India, ma non comprende tutte le zone ad esempio quella basca (che non appartiene a nessuna famiglia) o quella finlandese e ungherese (famiglia uralica); molte, come il russo, fanno parte delle lingue slave, grande gruppo della famiglia indoeuropea.

Un'altra famiglia sono le lingue capito-semitiche o afro-asiatiche (arabo, ebraico, egiziano); sempre delle lingue indoeuropeee fanno parte il gruppo altarico (mongolo,turco ecc.), il gruppo amerindiano (degli indiani d'America), il gruppo indoiranico (indiano e iranico), il gruppo ellenico, il gruppo italico (latino, osco-umbro ecc.), il gruppo celtico (irlandese e varie sopravvivenze delle antiche lingue celtiche).

La classificazione tipologica prescinde dalla parentela delle lingue: due lingue sono legate da alcune caratteristiche comuni, che possono essere indipendenti dalla genealogia, anche se spesso lingue tipologicamente legate lo sono anche genealogicamente.

I fenomeni considerati sono il lessico (ultimo in ordine di importanza perché spesso ci sono prestiti), poi la morfologia e la sintassi.

Per quanto riguarda la morfologia ci sono tre tipi linguistici: isolante, agglutinante e flessivo.

L'isolante è un tipo linguistico caratterizzato da mancanza di morfologia: non ci sono desinenze, non ci sono differenze di casi (nominativo/accusativo ecc.); ad esempio l'inglese e ancor più il cinese. Nelle isolanti in genere si aggiungono particelle per indicare se un nome è singolare o plurale e se un verbo è passato o presente. I cinesi non dicono io ti picchio ma io picchiare tu e se scombino e dico tu picchiare io cambia il significato.

Le lingue flessive sono come l'italiano: le parole concordano fra loro. L'italiano è flessiva, non così come il latino ma lo è. Meno morfologia c'è, più importante è la sintassi per far capire il significato della frase: giulio ama maria o maria ama giulio è diverso, julius ama mariam o mariam ama julius ha lo stesso significato.

Le flessive possono avere anche flessione interna (esco - uscii).

Nelle lingue agglutinanti c'è l'aggiunta alla parola di vari suffissi: ne risultano parole molto lunghe, modificate e con molti suffissi aggiunti. Ad esempio il turco: si aggiungono vari suffissi, ad esempio +lar = plurare, +i = accusativo: cush + lar + i = plurale accusativo di cush. Anche l'etrusco funzionava per giustapposizione di suffissi, perciò si dice che non fosse indoeuropeo anche se per la vicinanza col latino ha preso caratteri flessivi.

Per quanto riguarda la sintassi, si basa sull'osservazione che esistono delle correlazioni nell'ordine delle parole, non solo soggetto/verbo/oggetto (esistono lingue SVO - italiano - o SOV o VOS, VSO ecc.) ma anche aggettivo/nome e altre particolarità. Si indicano con sigle, VOS, NA, ecc.. Oppure un'altra distinzione  è la posizione delle preposizioni: una lingua può essere preposizionale - Pr (vado a casa) o postposizionale - Po (vado casa a).

Nella classificazione areale si vede quali lingue ci sono in un certo luogo geografico; dal punto di vista areale lo snolo, il catalano, il basco e il gallego legate, anche se il basco non è nemmeno indoeuropeo.





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