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KURT LEWIN - il gestaltismo - Nel 1930 il clima a Berlino

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KURT LEWIN

Nasce nel piccolo villaggio di Moglino nella provincia prussiana di Posen (oggi territorio polacco), il 9 settembre 1890, il 'nove, nove, novanta', come era solito dire lui.
Il padre Leopold, era proprietario e gestore di un emporio sopra il quale viveva l'intera famiglia composta dalla madre Recha e dai quattro li: Herta, Kurt, Egon e Fritz.
Fisicamente Kurt assomigliava molto al padre ma il carattere era quello della madre, donna molto dedita alla famiglia e molto paziente con i li; caratteristica questa che influenzò molto il modo di vedere di Kurt.
La moglie di Kurt, Gertrud, a proposito di questo dirà: 'lui misurava la profondità dell'amore di una donna o dell'attaccamento di un amico dal modo in cui questi erano pazienti con lui ad accettare i suoi ritardi'.
La famiglia era agiata e viveva molto a contatto con le altre famiglie ebree; l'antisemitismo era un dato di fatto con cui i bambini ebrei famigliarizzavano molto presto, sia a scuola che nella comunità.
Fin dalle elementari Kurt venne iscritto nelle scuole di Posen: non fu mai uno studente brillante e, a causa di qualche crisi di collera, veniva chiamato dai genitori 'Herring la furia'.
Nel 1905 la famiglia Lewin si trasferì a Berlino e Kurt, ormai quindicenne, s'iscrisse al ginnasio 'Imperatrice Augusta'. Della sua intelligenza, tutti si accorsero, solo durante gli ultimi anni delle scuole superiori, quando venne a conoscere la filosofia greca di cui rimase innamorato per tutta la vita.
Nel 1909 Kurt s'iscrisse alla facoltà di Biologia di Friburgo; l'anno successivo si trasferì a Monaco e ritornò nuovamente a Berlino per iniziare la tesi di laurea. Berlino era, in quegli anni, una città molto attiva culturalmente e questo permise a Lewin di venire a contatto con personaggi della portata di Ernst Cassirer per il quale avrà sempre l'ammirazione che un discepolo ha per il suo maestro.
Anche Carl Stumpf, docente che Lewin aveva scelto per la sua tesi, era un personaggio influente: dal 1894 era il docente di psicologia e direttore del Laboratorio Psicologico dell'Università di Berlino ed era riuscito ad attirare attorno a sé una brillante équipe di ricercatori quali, Wertheimer, Koffka, Köhler, che diedero vita ad una nuova scuola psicologica, il gestaltismo.



Nell'estate del 1914, dopo aver completato gli studi richiesti per il diploma di laurea, Lewin entrò come volontario dell'esercito e partecipò a tutti i quattro duri anni della prima guerra mondiale.
Il fratello Fritz morì in guerra e Lewin passò alcuni mesi ricoverato in ospedale. Pur essendo antimilitarista e avverso al nazionalismo tedesco, trovò l'esperienza della guerra interessante, tant'è, che fu proprio durante quei mesi in ospedale che sviluppò i suoi primi concetti.
Nel 1917 pubblica Il paesaggio in guerra e Die psychische Tätigkeit bei der Hemmung von Willen-sorgängen und das Grundgesetz der Assoziation. Nello stesso anno sposa Maria Landsberg con la quale avrà due bambini: Agnes (nata nel 1919) e Fritz (nato nel 1922).
Non fu quello un periodo facile a causa dei disordini economici e sociali conseguenti alla guerra ma Lewin, grazie anche a Köhler e Wertheimer che stavano formulando la loro teoria della Gestalt, riuscì a continuare il suo lavoro.
Gli anni 1919-l920 videro Lewin occuparsi anche delle possibili applicazioni della psicologia al lavoro umano e a fare delle considerazioni sul padre dello Scientific Managment, Frederick Winslow Taylor.Gli scritti che vengono pubblicati a proposito sono: Zeitschrift für angewandte Psychologie e Die Sozialisierung der Taylorsystem. Nel 1922 scrive Il concetto di genesi in fisica, biologia e storia evolutiva considerato, dai suoi comni Donald Adams e Fritz Heider, uno dei lavori teorici più importanti di Lewin.
Nel frattempo, tra insegnamento e conferenze, si erano uniti attorno a lui molti studenti provenienti dalla Russia e dagli stati baltici. Una delle sue prime studentesse lo descrive come un giovane dalle gote rosse che sembrava essere uno studente più che un professore; che non aveva grande capacità oratoria ma che riusciva comunque a incantare tutti con il suo entusiasmo in quel che diceva e pensava.
Un gruppo di quindici-venti studenti si incontrava di sabato mattina per discutere al Schwedische Cafè sulla Schlossplatz, vicino all'Istituto; erano inseparabili e si chiamarono i Quasseltrippe ( Quassel significa: vagare; Strippe significa so; l'intera parola quindi significava gruppo con il quale si discuteva liberamente).C'erano anche due studenti giapponesi uno dei quali, Sakuma, tornato nel 1925 in Giappone, aprì un Centro di psicologia gestaltista sul modello di quello di Berlino.Il professor Lewin era rinomato anche per i suoi ritardi di ore e la pazienza dei suoi studenti era segno, come dicevamo all'inizio, prova del loro amore.
Lewin, a differenza di Freud, non impose mai né disciplina né lealtà a suoi studenti e colleghi.
Nel frattempo le sue teorie sulla percezione, sui sistemi di tensione e la sua teoria del campo iniziavano a circolare negli ambienti di ricerca europei e americani.
Nel 1929 fu J.F.Brown con il suo articolo I metodi di Kurt Lewin. Studio sull'azione e sull'effetto che fece conoscere Lewin agli studenti americani. Poco dopo, venne invitato al Congresso Internazionale di Psicologia di Yale che gli permise di diventare una ura di rilievo nella psicologia mondiale.
A proposito del suo intervento Mackinnon, collega di Brown, disse: 'sono sicuro che l'uditorio di Yale non capì molto del suo discorso, anche a causa del tedesco, lingua conosciuta da pochi, ma bastava vedere l'uomo e le sue maniere per capire che si trattava di uno psicologo originale e affascinante, di una persona dinamica'. Mackinnon, grazie ad una borsa di studio, fu il primo americano che arrivò a Berlino per dire: 'Kurt Lewin io voglio lavorare con te'. Anche altri e lo stesso Brown andarono nella città tedesca per collaborare con il maestro. Il successo che stava riscuotendo fu un fatto eccezionale considerando il periodo e le sue origini ebraiche.
Sempre nel1929 Lewin divorziò per risposarsi con Gertrud Weiss, amica di famiglia dal 1921.
Nel 1930 il clima a Berlino iniziò a diventare insostenibile a causa del sempre più potere che Adolf Hitler acquistò; il caso volle che il presidente del Dipartimento di Psicologia di Standford, Lewis Terman, cercasse, per sei mesi, un Visiting Professor per l'Università di Standford a Palo Alto in California, e pensò proprio a Lewin. Nel maggio 1932 Lewin arrivò a New York e poi andò in California.
Una delle prime studentesse di Palo Alto descrisse così il professore: 'il suo inglese non era proprio buono, ma la sua personalità stimolante, e si era portato dietro delle pellicole di estremo interesse'. Si racconta che un giorno qualcuno contestò una sua argomentazione e lui rispose: 'Can be, but I sink absolute ozzer'. La frase divenne una specie di slogan fra i sempre più numerosi amici e sostenitori di Lewin perché, se letteralmente significava: 'può essere ma io sto pensando a tutt'altra cosa', a causa della sua pronuncia tedesca, gli interlocutori capirono: 'può essere, ma allora io affondo come un'ostrica'.
La nomina a Standford scadeva nella primavera del 1933; la moglie, in attesa del secondo bambino, tornò in Germania via mare; Lewin andò a fare visita a Sakuma, il suo allievo dei primi anni a Berlino, e, sarebbe tornato in Germania attraverso la Russia dove l'attendevano per delle conferenze.
All'Università di Kyushu Sakuma, che fondò un istituto di psicologia sul modello di quello berlinese, riuscì, insieme ad un circolo di studenti che si diedero il nome di 'Lewin-klasse', a parlare con Lewin: l'incontro risultò essere interessante per entrambi.
Intanto Hitler era diventato Cancelliere del Reich e della gravità del fatto Lewin si rese conto solo quando arrivò a Mosca, ospite di una sua allieva e del marito. Lewin capì che non avrebbe potuto ritornare a Berlino, e nessun altro ebreo e nessun altro uomo al quale stava a cuore lo spirito della ricerca, avrebbe potuto vivere nella Germania nazista. Inviò un cablogramma a Fritz Heider allo Smith College e a Donald MacKinnon ad Harward: 'impossibile l'imbarco di Gerti. Sapete di un lavoro?'
La moglie nel frattempo partorì e Lewin riuscì a raggiungerla. Dopo aver discusso con lei decise di dare le dimissioni all'Università di Berlino, consapevole, comunque, delle difficoltà che avrebbero incontrato in America.
Sulla via per gli Stati Uniti, Lewin si fermò all'Università di Cambridge in Inghilterra, ospite di sir Frederick Bartlett, l'eminente psicologo britannico. La visita rimase particolarmente viva nelmemoria - I processi di memorizzazione dall'acquisizione al richiamo - Studi comparati" class="text">la memoria di Eric Trist, poi membro del Tavistock Institute of London e allora studente di Bartlett. Egli si era imbattuto nell'articolo di Lewin sul modo di pensare aristotelico e galileiano nel 1932, mentre studiava psicologia. 'Lo lessi quasi per caso', racconta, 'mentre stavo sfogliando alcuni periodici di psicologia nella biblioteca di Cambridge. Fu per me una rivelazione. Quando tornai in Istituto il professore Bartlett mi chiese cosa mi fosse successo, evidentemente i miei occhi brillavano. Il mio interesse e la mia riconoscenza perLewin cominciarono da quel momento'.
Un anno dopo , quando Lewin fece visita a Bartlett; Eric Trist era tra gli invitati al té. Trist ricorda la vivace gesticolazione di Lewin e la sua entusiasmante conversazione sulla psicologia topologica.Trist ne ricavò la sensazione che le idee di Lewin 'avevano un senso di musicale delizia'. Gli fece venire in mente Coleridge e pensò che Lewin era come lui, in quanto anche lui era un poeta dalla brillante immaginazione: 'Guardo sempre a libri come Topological Psychology e alle idee dei vettori e dello spazio odologico come agli schizzi di una pittura di Michelangelo, quegli schizzi erano il disegno di una teoria'.
La conversazione durante il té e la visita al secolare College fu così intensa che Lewin fece appena in tempo a prendere il treno per Londra, dove lo aspettava una coincidenza per Southtampton. Fu proprio Trist a spingere Lewin dentro lo stimento, mentre il treno si stava muovendo.

GLI INIZI DI UNA NUOVA VITA

Alla fine del 1933, Kurt Lewin cominciò una nuova vita in America, non come Visiting Professor, ma come studioso in cerca di rifugio e con un incarico, a tempo determinato, presso l'Università di Cornell, procuratogli da una borsa di studio.
Il nuovo paese, proprio in quel momento, stava subendo la più grande depressione economica della storia: circa quindici milioni di persone, più di un quarto di tutte le forze produttive, si era trovata senza lavoro. Lunghe file per il pane e davanti alle cucine pubbliche per un piatto di minestra, venditori ambulanti di ogni specie agli angoli delle strade, furono le scene ricorrenti di quell'anno. Anche nei College la situazione era critica: gli studenti si erano dimezzati e i professori, che conservavano la loro cattedra, non vedevano certo di buon occhio la concorrenza di studiosi profughi. Lewin si era già reso conto di questo nel 1932 quando era andato a Standford come Visiting Professor.
Rensis Likert ricorda che Lewin durante un pranzo a New York City espresse l'opinione che il popolo tedesco non avrebbe mai né spodestato, né rimpiazzato Hitler,e che soltanto una grande guerra e una sconfitta germanica avrebbero potuto spazzar via la dittatura hitleriana.
L'incarico alla Cornell lo ebbe grazie alla psicologa Ethel Waring della School of Home Economics, e fu proprio presso quella scuola che Lewin rimase due anni, interessandosi a degli studi sull'effetto della pressione sociale nelle abitudini alimentari dei bambini. Qui venne raggiunto da due suoi allievi, Tamara Dembo e Jerome Frank che contribuirono alle ricerche in corso.
Nonostante il clima ad Ithaca fosse ben diverso da quello di Berlino, i tre lavorarono proficuamente e Lewin, consapevole della logica americana 'pubblicare o perire', decise di dare i suoi primi lavoro alla stampa, aiutato dagli studenti per le traduzioni in inglese.
Nel 1935 alcuni dei suoi articoli furono raccolti, tradotti e pubblicati da Donald Adams e Karl Zener sotto il titolo di A Dynamic Theory of personality. Principles of Topological Psychology venne pubblicato solo in inglese nel 1936 da Fritz e Grace Heider. Lewin dedicò quest'ultimo alla Università Ebraica di Gerusalemme con la speranza che il nuovo centro potesse essere in futuro l'anello di congiunzione tra Oriente ed Occidente. Nel libro ci aggiunse una lettera indirizzata a Wolfgang Köhler, suo collega ed amico a Berlino, il quale si era coraggiosamente opposto ad Hitler, respingendo con vigore i tentativi nazisti di imporre restrizioni agli studenti e ai membri ebrei della facoltà. Anche se le strade dei due amici si separarono, ci fu tra loro sempre un grande rispetto e, a proposito, prima della pubblicazione del libro, Lewin aveva avuto modo di dire: 'non potrò mai esprimere abbastanza la mia riconoscenza verso quelle eminenti personalità (Wertheimer e Köhler). Le idee fondamentali della teoria gestaltista costituiscono il fondamento di tutte le nostre ricerche nel campo della volontà, della emotività e della personalità'.
Secondo alcuni Lewin era comunque anche consapevole del suo distacco dalla teoria della Gestalt.
Nel 1940, nonostante Principles of Topological Psychology non venne da molti capito, a causa dei modelli matematici utilizzati per spiegare dei fenomeni psichici(1), permise a Lewin di far conoscere maggiormente i concetti di vettore, valenza, spazio vitale, teoria del campo e sistema di tensione.
Nello stesso periodo Lewin era completamente assorbito dal progetto di fondare un Istituto di psicologia all'Università ebraica. Le difficoltà della sua popolazione ebraica potevano essere risolte solo con delle ricerche: il ritorno di migliaia di ebrei in Palestina portava problemi sia per quanto riguarda il diverso modo di vivere, di lavorare, sia per quanto riguarda i traumi psicologici che queste persone avevano a causa degli orrori nazisti. Ricerche sperimentali furono fatte:

sulla rapidità con cui gli immigrati si adeguavano alle condizioni palestinesi e le forze che agivano su di esse;

l'estensione e il grado di adeguamento degli immigrati in rapporto ai loro paesi di origine, le varietà e i ruoli dell'addestramento preparatorio;

le influenze più favorevoli alla assimilazione dei nuovi arrivati;

i problemi di rapporti umani generati dal cambiamento dell'habitat;

i mezzi per sviluppare i cambiamenti di atteggiamento nel processo di adattamento radicale per bilanciare l'esperienza passata nelle condizioni di vita;

i mezzi migliori per far fronte ad una inevitabile atmosfera di sospetto, sfiducia , paura.

Queste considerazioni saranno quelle che porteranno Lewin a sviluppare la ricerca casuale che segnò uno stacco radicale dal tipo di ricerca che era venuto conducendo fino a quel momento.
Lewin cercò invano i finanziamenti per aprire l'Istituto e alcuni dei suoi stessi colleghi preferivano che lui restasse in America.
Dalla School of Home Economics si trasferì, per una carica di tre anni, alla Università di Jowa grazie all'amico George Stoddard, direttore dell'Institute of Child Behavior and Research. L'Università era un importante centro di ricerca psicologica: Stoddard e colleghi stavano facendo importanti ricerche riguardanti le influenze ambientali sull'intelligenza. Lewin riuscì ad ottenere delle borse di studio per sé e per i suoi colleghi dal Rockefeller Fund's General Education Board.
Al'età di quarantacinque anni Lewin, con il suo bagaglio di esperienze di studio e umane, pensava sempre di più all'attenzione che richiedeva il rapporto tra conoscenza e politica.
A Jowa, rimase dal 1935 al 1944 e riuscì a ricreare un circolo di studenti e amici che riportavano la memoria di alcuni, ai tempi felici di Berlino: Tamara Dembo disse a proposito. 'Iowa era entusiasmante, sentivamo di aver ritrovato il vero Kurt Lewin, insieme ad una sensazione continua di qualcosa di nuovo e di molto valido. Per qualcuno di noi si trattò di una esperienza molto profonda, anche più di quella berlinese'.
Alvin Zander, un amico, ricorda quanto a Lewin piacesse scherzare e raccontare buone barzellette; un altro ricorda il clima informale nel quale s'incontravano al giovedì mattina per colazione, e ricorda anche le cene a casa Lewin: ' c'era una stanza dalle pareti color legno dedicata ed occupata da carta da pacco che serviva per tracciare i diagrammi con gessetti colorati'.
Agli incontri parteciparono anche Margaret Mead e Beatrice Wright che, consigliata dai suoi professori Abraham Maslow e Simon Asch, elaborò con Lewin la sua tesi.
Anche Alex Bavelas venne a contatto con Lewin grazie al professor Harold Seashore. Tra i tanti c'era anche Leon Festinger, Eric Wright e Alvin Zander il quale disse: 'in molte occasioni era come un padre, parlava di cose personali come uno della famiglia'
Dice R. P. French Jr.: Aveva un profondo rispetto per le idee degli altri, di chiunque fossero. Non esitava mai a prendere in esame un suggerimento..'; Roger Barker conferma dicendo: 'era la prima volta che qualcuno prendeva le mie idee sul serio'. Altri dicono che comunque, con chi non poteva o non voleva capire ciò che egli intendeva realizzare, poteva comportarsi anche duramente.
Man mano che la fama di Lewin cresceva in America, continuavano a pervenirgli inviti a conferenze da parte di varie istituzioni accademiche. Egli ne accettava quanti più ne poteva e di solito veniva a trovarsi in situazioni di superlavoro e di strapazzo.
Nel 1936 gli fu chiesto di parlare alla Menninger Clinic a Topeka, nel Kansas, e alla vicina Università del Kansas a Lawrence. Qui, nonostante lui non si riconoscesse tra i freudiani, parlò delle somiglianze tra l'approccio topologico e quello freudiano: ' Entrambi s'interessano di problemi legati alla sfera emotiva e allo sviluppo della personalità. Entrambi cercano di rendere la psicologia una scienza unitaria. La più grande differenza é che mentre la psicologia topologica considera l'individuo e l'ambiente nel quale egli vive, la psicoanalisi considera unicamente l'individuo'.
Egli continua dicendo: 'Entrambe le teorie spesso rispondono alla domanda perché una persona si comporta in un certo modo, facendo riferimento ad un comportamento simile nel passato. Ma la psicologia topologica aderisce strettamente al principio della concretezza secondo il quale soltanto i fatti esistenti possono influenzare il comportamento. Ciò significa che i fatti psicologici di ieri hanno così poca esistenza oggi come i fatti psicologici di domani'.

Tra il 1938 e 1939 Lewin trascorse due intensi semestri all'Università di Harward come Visiting Professor. Qui egli si trovò molto bene nella Clinica Psicologica dove ebbe l'occasione di tenere anche alcuni seminari. Attorno a lui c'erano studiosi della portata di Gordon Allport, Edwin G.Boring, Karl Lashley, S.Smith Stevens e Henry Murray.
Allport, un intimo amico, trascorse molto tempo con Lewin elaborando il concetto di atteggiamento, cercando di persuaderlo ad accordare ad esso un posto più sistematico nella sua teoria. Egli inoltre sollecitava Lewin, come avevano fatto altri, a far entrare nel suo sistema vari concetti psicoanalitici. Tutto però tornava ad essere considerato dal punto di vista della teoria del campo.
Nel 1939, durante un periodo di vacanza sulle montagne della Sierra Madre, Lewin venne a sapere dell'invasione della Polonia da parte delle forze naziste. In lui tornò ad essere forte la preoccupazione per la questione ebraica e cercò invano di farsi raggiungere da amici e dalla madre stessa in America. Nel 1943 la madre venne portata in un campo di concentramento polacco e, a metà del 1944, Lewin realizzò che la madre era morta.

LA RICERCA ATTIVA NELL'INDUSTRIA

Lewin s'interessò al rapporto dell'uomo con il lavoro già nel1920 prendendo spunto dagli studi di Taylor.
Nel 1939 si riavvicinò alla questione in occasione dell'apertura di un nuovo impianto manifatturiero in un comune rurale della Virginia, che gli chiese consulenza.
La Harwood Manufacturing Corporation di cui Marrow, l'autore di questa biografia, era il direttore, si trovava in difficoltà con i nuovi apprendisti. Questi, che erano soprattutto donne provenienti dalle montagne della Virginia, nonostante molte ore di addestramento, non riuscivano a raggiungere gli standard produttivi desiderati. L'ufficio tempi cercò delle soluzioni a livello di nuovi e maggiori incentivi ma ciò non servì a risolvere il problema.
Lewin, dopo aver parlato a lungo con queste, si rese conto che l'incapacità a far fronte alle richieste della direzione era dovuta molto probabilmente alla sensazione che la méta produttiva fissata dalla società era impossibile a raggiungersi. Così egli propose alcuni suggerimenti per cercare di cambiare la situazione:
1. porre fine ad un certo tipo di controllo esercitato individualmente sugli operai;
2. trattare gli operai come membri di piccoli gruppi e non individualmente;
3. infondere nel gruppo la precisa sensazione che lo standard produttivo richiesto fosse realistico e che poteva essere raggiunto.
Una volta messi in pratica questi consigli, la situazione migliorò anche se erano ancora pochi gli operai capaci di far fronte alle richieste della società.
Nuove ricerche sempre per la Harwood vennero fatte, su suggerimento di Lewin, in un primo tempo da Alex Bavelas, professore a Iowa, e successivamente da French, per tutto il periodo che va dal 1940 al 1946.
Lewin e French iniziarono nel 1946 uno studio riguardante la resistenza al cambiamento da parte dei lavoratori; lo studio venne portato a termine da French e Lester Coch, direttore del personale alla Harwood, nel 1947, alcuni mesi dopo la morte del maestro.

Quando l'America partecipò alla seconda guerra mondiale, le risorse delle discipline sociali e comportamentali divennero parte importante dello sforzo di mobilitazione. Per molti ricercatori sociali il passaggio dal puro lavoro accademico alla immediata applicazione dei dati derivanti dalla ricerca fu radicale. Lewin a questo invece era già abituato e ben presto lui ed il suo gruppo cercarono delle risposte a dei problemi importanti quali:
1. qual é l'attuale stato del morale ed il probabile stato futuro sia nei paesi nemici che nel fronte interno?
2. quali tecniche di guerra psicologica potrebbero più efficacemente indebolire la volontà di resistenza del nemico?
3. quale tipo di autorità potrebbe incontrare più successo nelle unità militari?
4. come potrebbero essere trovati ed addestrati tali leaders?
5. in quale misura i rapporti umani negli uffici e nelle fabbriche influiscono sulla produzione bellica nelle industrie americane?
6. quali misure possono essere prese per curare e ristabilire psicologicamente i feriti in combattimento?


Mentre la fine della guerra sembrava avvicinarsi, Lewin stava completando quasi un decennio di attività produttiva a Iowa. Quegli anni erano stati molto fecondi e oltre a lui anche molti dei suoi colleghi e amici erano riusciti a pubblicare ricerche e a tenere conferenze.
Pian piano però Lewin percepì che i suoi colleghi nutrivano un certo risentimento a causa delle sue frequenti assenze ed il suo ruolo 'di protagonista'.
Il suo interesse per alcune tematiche quali la dinamica di gruppo, la psicologia sociale sperimentale e la ricerca azione, era sempre più intenso e sempre più intenso era il desiderio di fondare un suo Istituto di ricerca.
La ricerca di fondi per il suo progetto iniziò nel 1943 e, come primo interlocutore a cui richiedere dei fondi, Lewin scelse la Field Foundation. Ebbe appuntamento con il direttore che rimase piacevolmente colpito dal personaggio ma che volle, prima di dare il suo consenso, visitare l'Università di Iowa per verificare il lavoro svolto da Lewin. Ciò che maggiormente attrasse l'attenzione di Maxwell Hahn, fu una fabbrica dove Alex Bavelas stava conducendo un esperimento di ricerca in azione per migliorare il morale dei lavoratori.Fu così che Lewin ottenne il prestito di 30.000 dollari da arsi in due rate.
Altro finanziatore ben disposto ad aiutare Lewin fu il Congresso Ebraico Americano.
Il problema successivo fu quello di trovare un luogo adatto: Lewin pensò che l'Istituto potesse occupare gli edifici di una Università. Egli lo voleva installato in una grande città turbata da una varietà di problemi industriali, comunitari, razziali e dirigenziali che gli dessero stimolo per i suoi studi. Accettando il consiglio degli amici, Lewin fece richiesta a due Università: quella di California a Berkeley e l'Istituto di Tecnologia del Massachussets a Cambridge. Se avesse potuto scegliere, egli avrebbe scelto la prima soprattutto per il clima che la zona offriva, ma il MIT fu più tempestivo ad acconsentire ed approvare il progetto. Lewin si trovò con Douglas McGregor e con Carl Compton, direttore del MIT, per gli accordi definitivi. Due giorni dopo anche l'Università di Berkeley lo chiamò per approvare il progetto, ma era già troppo tardi.

Una volta al MIT Lewin fece un piano per collegare alcuni lavori del Centro di Ricerca per la Dinamica di Gruppo con quelli della Commissione sulle Interrelazioni Comunitarie (CIC) del Congresso Ebraico Americano (CEA). Nel progettare gli esperimenti con i quali si sarebbero dovuti raccogliere i dati su tali diverse questioni, egli indirizzò lo studio di questi specifici problemi sul come vengono scelti i leaders, come si forma l'atmosfera di gruppo, come vengono raggiunte le decisioni di gruppo, come comunicano fra loro i membri, come vengono stabilite le norme del gruppo.

LEWIN E IL CENTRO DI RICERCA PER LA DINAMICA DI GRUPPO AL MIT.
In un articolo pubblicato nel 1945, (2) descrisse gli obiettivi e l'ideologia del Centro di Ricerca del MIT: 'Il Centro di Ricerca é sorto sotto la spinta di due necessità, una scientifica ed una pratica. E' necessaria una comprensione di fatti a livello scientificoVi sono sintomi crescenti che coloro che sono sono impegnati nella vita amministrativa, agricola, industriale, educativa e comunitaria, stanno diventando sempre più consapevoli che l'affermazione 'niente vi è di più pratico di una buona teoria' (3)ha valore anche nel campo della gestione sociale. Il principale interesse metodologico resterà comunque lo sviluppo degli esperimenti di gruppo e particolarmente quelli connessi al cambiamento nella vita di gruppo. Tali esperimenti potranno essere condotti in laboratorio o sul campo'. E a coloro i quali si dimostrarono scettici nei confronti della applicazione pratica egli disse: 'Noi vogliamo guardare avanti, e io sono convinto che se lo scienziato procede correttamente, uno stretto legame con la pratica non può essere che una benedizione per lo sviluppo della teoria'.
Il presidente del MIT, Compton ad un pranzo, parlò brevemente del futuro delle scienze sociali e della ricerca al Centro; mostrando il suo orgoglio per la presenza di tale Centro, aggiunse che sperava che nessuno, almeno per tre anni, avesse chiesto che cosa volesse dire quel nome, perché il Centro appartenesse al MIT e quale tipo di lavoro si stesse facendo in esso.
Nel reclutare il personale, Lewin attinse pienamente al Hot-Air Club di Iowa. Egli sperava di rendere operativo il Centro per la fine del 1945. Il primo ad arrivare fu Marian Radke. Festinger e Lippitt vennero un pò più tardi. Cartwright arrivò per ultimo, ed il gruppo celebrò con un festoso raduno il Giorno del Ringraziamento a casa di Lewin. Tutti loro avevano preso alloggio a Newtonville, ad una distanza di pochi isolati l'uno dall'altro, così che la sera potevano incontrarsi in maniera informale per lavorare e conversare. Al mattino si trovavano tutti insieme per andare a Cambridge. Il famoso seminario del martedì, o la Quasseltrippe, al quale i membri del personale avevano preso parte a Iowa, fu ristabilito. Intanto il ritmo di vita di Lewin era diventato frenetico, dal momento che si era assunto le maggiori responsabilità sia per il Centro del MIT che per la CIC di New York.
Il MIT fornì a Lewin una sistemazione istituzionale ideale, nella sede del Dipartimento di Economia e di Scienze sociali che lasciava ampia autonomia al Centro. Lewin lavorò in stretta collaborazione con Douglas McGregor, Charles Myers ed altri membri del dipartimento. Mantenne rapporti anche con Henry Murray, Gordon Allport e altri di Harvard.
Anche al MIT si formò una cerchia di studenti e l'anno successivo, grazie ad un fondo supplementare, anche French lo raggiuse. Successivamente arrivarono anche Simon Herman dal Sud Africa e Gordon Hearn dal Canada. Con questo allievo Lewin andava spesso a passeggiare lungo le rive del Charles River per chiaccherare all'aria aperta.Un altro studente, Morton Deutsch, colpito dall'entusiasmo del maestro e dal collega Carl Rogers, si trasferì al MIT. La consapevolezza di far parte di un gruppo scientifico di élite dava agli studenti una sensazione creata e alimentata dalla personalità del maestro. Altri studenti furono Harold H.Kelley e John Thibaut che diventò, nell'autunno del 1946, assistente di ricerca.
La competitività interpersonale fra i membri della facoltà era relativamente modesta in confronto a ciò che ci si sarebbe potuto aspettare. Lippit afferma che c'era una combinazione tra la leadership di Lewin e la coesione generata dal senso d'importanza della loro missione, a ridurre la frequenza e l'intensità dei conflitti interpersonali. Le persone che formavano lo staff di Lewin sapevano di entrare in un territorio inesplorato e che, in realtà, stavano ponendo le basi di tutta una nuova disciplina nel campo delle scienze comportamentali.
Il centro si concentrò su sei grandi 'programmi settoriali':
1. Il primo riguardava la produttività e l'efficienza di gruppo. A tal proposito Lippitt pubblicò La strategia della ricerca sociopsicologica nella vita di gruppo, Cartwright Economia psicologica, French Cambiamento dei livelli produttivi di gruppo e Festinger Il ruolo dell'appartenenza al gruppo.
2.
Un secondo programma riguardava la comunicazione e la diffusione della notizia. Studi a riguardo vennero fatti da Stanley, Schachter, Lippitt, Deutsch, Hearn e Back. Festinger e Cartwright pubblicarono Studio della ricerca: sua origine e diffusione.
3.
Il terzo programma, strettamente collegato al secondo, riguardava la percezione sociale. La natura del processo fu studiata da David Emery in una dissertazione di laurea sul ruolo industriale e la percezione sociale. Lippitt e Jenkins scrissero a proposito Percezioni interpersonali fra insegnanti, allievi e genitori. Kelley La variabile caldo-freddo nelle prime impressioni delle persone e Pepitone scrisse Effetti motivazionali nella percezione sociale.
4.
Il quarto settore riguardava studi inerenti le relazioni di intergruppo. Lewin dell'argomento si era già ampiamente occupato tramite il CIC e cercò così d'integrare le due cose. Nel 1946 pubblicò La ricerca in azione e i problemi delle minoranze, Lippitt e Radke, nello stesso anno, scrissero l'articolo Nuovi orientamenti nell'indagine dei pregiudizi.
5.
Il quinto programma concerneva l'appartenenza al gruppo e l'adattamento individuale e se ne occupò principalmente Lewin.
6. Il sesto programma riguardava l'addestramento dei leaders ed il miglioramento del funzionamento del gruppo. Lewin e Grabbe scrissero un articolo Condotta, conoscenza e accettazione di nuovi valori, Bavelas scrisse Morale ed addestramento dei dirigenti, anche altri studi di French, Lippitt, Pepitone, Rosenberg, portarono risultati interessanti.

Il centro ricevette finanziamenti anche dal National Institute of Mental Health, la US Air Force, le fondazioni Field, Rockefeller e Carnegie.

LEWIN E LA COMMISSIONE SULLE INTERRELAZIONI COMUNITARIE (CIC)
Lillian Kay e Ronald Lippitt erano impegnati, al Centro, già dal settembre del 1944; l''apertura ufficiale però, avvenne nel febbraio del 1945 con un pranzo.Il discorso inaugurale fu centrato da Lewin sull'action research e sul rapporto della democrazia con le minoranze etniche.
L'attività del Centro, similmente a quella del MIT, fu centrata su tre grandi aree tematiche:
1. La prima comprendeva studi sulle condizioni che favorivano l'efficacia dei leaders di collettività tendenti a migliorare le relazioni di intergruppo.
2. La seconda area riguardava studi sull'efficacia delle condizioni nelle quali hanno luogo incontri fra persone di gruppi diversi.
3. La terza area riguardava studi sulle influenze che sono più efficaci nel provocare in membri di gruppi minoritari un aumentato senso di appartenenza e migliori relazioni con individui di altri gruppi.

Inizialmente la CIC trovò la sua sede nel quartiere generale del CEA di New York che dava sul Central Park di Columbus Circle. Successivamente, a causa degli spazi limitati rispetto al numero del personale,venne trovato un solaio nella cinquantesima strada di Broadway; arredato da un amico architetto, diventò un ufficcio attrattiva per molti. Il motto per il CIC fu una citazione tratta da un saggio dell'ebreo Hillel: 'Se io non sono per me stesso, chi sarà per me? Se io sono solo per me stesso, cosa sono io? E se non ora, quando?'. Secondo Lewin,riguardo alla ricerca, il primo e secondo verso dicevano: 'che noi siamo pronti ad indagare noi stessi, i nostri ideali, la nostra condotta così seriamente e conscienziosamente come siamo disposti ad indagare i gruppi non ebraici'. L'ultimo verso del motto significava: 'La commissione significa azione, e azione subito. quando parliamo di ricerca, intendiamo dire action research, cioè azione ad un livello realistico, azione che deve essere sempre seguita da un riconoscimento oggettivo, autocritico e da una valutazione dei risultati'.
Il simbolo del CIC era un cerchio sovraimposto, attraversato da linee e da una freccia. Il cerchio, diceva Lewin, rappresentava la collettività, legata insieme nei suoi comuni interessi; le linee erano gli ostacoli: muri del pregiudizio, intolleranza e incomprensione delle differenze culturali; la freccia rappresentava i fatti della ricerca in azione.
Alcuni dei suoi collaboratori erano quelli del MIT, altri invece, come lo stesso codirettore del centro, Stuart Cook erano nuovi.
L'attività di ricerca fu molto intensa anche se i problemi di tipo organizzativo ed economico non vennero a mancare; durante i primi cinque anni di attività il CIC portò a termine circa cinquanta progetti di action research,alcuni dei più importanti riguardano:
1.Lo studio del comportamento della banda;
2.La legge e il cambiamento sociale;
3. L'integrazione del personale di vendita negro;
4. La lealtà di gruppo;
5. L'integrazione negli alloggi;
6. L'addestramento alla sensibilizzazione: l'origine del T-group.
Quest'ultima ricerca, richiesta dalla Connecticut State Commission, nell'estate del 1946 contribuì alla nascita, nel 1947, del National Training Laboratories. Lewin morì prima dell'apertura di questo centro. Bradford, direttore e guida del NTL si espresse così: 'Lewin sarebbe stato orgoglioso del vasto sviluppo dell'addestramento alla sensibilizzazione come tecnica del National Training Laboratories come Centro per continuare la ricerca nel campo'.

Nell'ultimo periodo della sua vita Lewin si occupò sempre più ai problemi dei Negri e ai metodi con i quali poter cambiare l'atteggiamento reciproco dei Negri e dei bianchi.
Si prese a cuore, nonostante i sempre più numerosi impegni al CIC e al MIT,un altro tema riguardante la riabilitazione psicologica di ex internati dei campi di concentramento della seconda guerra mondiale.
Iniziò ad avere sempre più contatti con il Tavistock Institute of London. Già nel 1933 Lewin, come detto precedentemente, aveva avuto i primi contatti con l'Istituto tramite Eic Trist.
Trist e Wilson stesero una proposta per la Rockefeller Foundation che portò alla fondazione dell'Istituto. Una delle prime decisioni presa, fu di pubblicare una rivista internazionale per studi miranti l'integrazione delle scienze sociali. Scrissero a Lewin chiedendogli se poteva prendere in considerazione la possibilità di fondare una rivista in società fra Tavistock ed il suo gruppo del MIT.Trist ricorda l'entusiasmo di tutti quando ricevette la risposta positiva di Lewin. La società si espresse formalmente nella fondazione della rivista 'Human relations', e poco dopo lo staff del Tavistock fu lieto di ricevere i primi due articoli di Lewin sulle Frontiere nella dinamica di gruppo.
Trist deplora profondamente il fatto che Lewin non passò l'anno accademico 1947-48 al Tavistock. La sua teoria del campo fu adottata per sviluppare il progetto di ricerca del 'Glacier projekt', uno studio sperimentale sulle relazioni di gruppo di una gigantesca organizzazione industriale: l'industria carbonifera britannica da poco nazionalizzata. Trist é convinto che, fra la generazione più giovane dei comportamentisti britannici, Lewin ha giocato un ruolo di grande importanza.

I ritmi sempre più frenetici e gli impegni sempre più onerosi lo portarono a livelli di stanchezza eccessivi:
lunedì 10 febbraio 1947, Lewin passò una giornata particolarmente intensa al centro, dopo una cena veloce andò ad una riunione, accomnato da Simon Herman, per parlare della nascita di un International Jewish Research Foundation.
martedì 11 febbraio 1947, Lewin incontrò nuovamente Herman e si disse compiaciuto degli esiti raggiunti alla riunione. Terminò di fare altre mille cose prima di partire per New York e verso le diciasette telefonò a Marrow (l'autore della biografia) per parlare dei problemi al MIT e al CIC.
Tornato a casa, la moglie lo vide particolarmente calmo e silenzioso. Più tardi Lewin disse di sentirsi male, il medico disse che si era trattato di un attacco cardiaco, poco dopo ne ebbe un altro.
Secondo la tradizione ebraica, il servizio funebre fu celebrato non appena la famiglia e gli intimi poterono radunarsi. Il rabbino Maurice Pekarsky della Hillel Foundation, un intimo amico, pronunciò il discorso funebre davanti alla famiglia e al gruppo di amici, colleghi e studenti affrettatamente riunitisi.





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