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PSICOLOGIA DINAMICA - disturbi meno gravi della personalità

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PSICOLOGIA DINAMICA

Il disturbo psichico non è un concetto arbitrario, nella nostra cultura un soggetto in preda alla demenza viene identificato come malato.

La psichiatria è una disciplina che si occupa di studiare i disturbi psichici e di curarli: sia i più gravi che i lievi(disturbi da ansia). Non si parla di malattia mentale bensì di disturbo mentale, ciascun disturbo è diverso dall'altro e ha cause diverse. La loro classificazione è complessa ma non è arbitraria.

Ci sono degli stati di sofferenza soggettiva e di alterazione del comportamento che vengono considerati come degli squilibri e dei disturbi che sono svantaggiosi per la conduzione della vita quotidiana. Sono dei problemi e delle sofferenze comuni: tristezza per un lutto,ansia,dissapori, perplessità, conflitti; che possono essere chiamati disagi e non sono dei veri disturbi e nulla di anormale.

Per superare questi problemi è necessario l'aiuto psicologico che prende il nome di psicoterapia in cui è importante un'ampia conoscenza della psicologia clinica, doti personali che contribuiscono a risolvere difficoltà di tipo esistenziale. Si occupano anche di disturbi ansiosi.

La psicologia divide la salute dal disturbo mentale, ma non esclude che quei comportamento normali siano confinanti con varie forme di disturbo; la psicologia dinamica ha delineato i disturbi che sono prossimi alla normalità: disturbi ansiosi(disturbi nevrotici) che non impediscono le attività della vita quotidiana; disturbi meno gravi della personalità che si manifestano sotto l'insicurezza cronica o semplicemente come immaturità affettiva.

Esistono disturbi psichici più quali: demenze, schizofrenia, delirio cronico o paranoia, depressione e disturbo bipolare, disturbi gravi della personalità, insufficienze mentali e autismo.



La psicologia dinamica si occupa sia dello studio della normale psicologia della vita quotidiana sia dell'individuazione dei singoli fattori che contribuiscono il benessere della personalità. I fattori che contribuiscono al benessere e al disturbo della personalità sono molti, eterogenei e spesso non sono conosciuti, infatti non tutti se la sentono di indicare dei provvedimenti per il benessere.

È molto importante l'influenza dei fattori familiari e ambientali soprattutto nei primi anni di vita dell'individuo e poi i fattori biologici.

È importante sia prevenire i disturbi psichici che difendere il benessere. Da qui si ricava la salute, che non si riferisce all'assenza di malattia, ma alla difesa attiva di una condizione dell'individuo che si avvicini il più possibile a quella ottimale.

le risorse psicologiche di cui disponiamo nella vita adulta dipendono dalle dotazioni primarie del nostro corpo che ci vengono trasmesse dai nostri genitori attraverso i geni; e dipendono dall'infanzia, infatti chi ha sofferto da bambino ad esempio do insufficienze alimentari ha più problemi nella vita adulta.

Ogni individuo tende ad agire in un determinato modo: tendendo in considerazione le esperienze personali ciascun individuo agisce con procedimenti a "tentativo ed errore", utilizzando al meglio le proprie risorse; il risultato dipende da molti fattori tra quali le strategie abituali, limiti, abitudini .

All'interno di ciascun individuo c'è un conflitto motivazionale(conflitto tra molte motivazioni) che lascia poco spazio a previsioni attendibili e questo conflitto produce inconvenienti come:

  • Blocco decisionale che ci impedisce di prendere una decisione  perché in quel determinato istante siamo incapaci di optare per un'alternativa.
  • Contrasto tra motivazioni presenti da tempo e motivazioni recenti.
  • Ambivalenza; un tipo di comportamento in cui coesistono motivazioni contrapposte.



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