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Esponi le motivazioni per cui nel mondo attuale i diritti fondamentali dell'uomo, la dignità e il valore della persona umana, l'eguaglianza dei



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Esponi le motivazioni per cui nel mondo attuale i diritti fondamentali dell'uomo, la dignità e il valore della persona umana, l'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, la promozione del progresso sociale e di un miglior tenore di vita in una maggiore libertà siano obiettivi prossimi o remoti da raggiungere.


Nel mondo intero, e non solo in quello sottosviluppato, come molti credono o meglio vogliono credere, esistono numerose violazioni della persona umana. Tali soprusi dimostrano che, nonostante un apparente rispetto dei diritti basilari dell'uomo, la sua dignità non è ancora tenuta adeguatamente in considerazione e il momento in cui questo avverrà non è eccessivamente vicino. Nella società moderna, continuano purtroppo ad esistere numerosissimi atti che mirano esclusivamente al miglioramento delle condizioni di vita di limitati gruppi di persone che non si interessano dei privilegi di cui tutti dovrebbero godere. Credo che l'obiettivo da raggiungere in un mondo da considerarsi, a tutti gli effetti, libero e che considera tutti alla pari, sia l'uguaglianza sostanziale (ma non quella citata dalle costituzioni, che poi non è presente nella vita reale) e la presenza e il rispetto, ovunque, di alcuni diritti di cui ognuno deve essere dotato sin dalla nascita. Analizzando, anche piuttosto in generale, la situazione nel mondo, ci si può facilmente rendere conto della presenza di fenomeni che compromettono notevolmente il raggiungimento di tale obiettivo. Alcuni dei quali sono promossi dagli Stati stessi.



Penso che il primo fra tutti sia la pena di morte. In parecchie nazioni (soprattutto asiatiche e africane) è praticata in modo disumano e violentissimo, quasi medievale, ma, anche dove la pena è inflitta in modo meno cruento, penso che sia completamente scorretto togliere la vita a chiunque, anche nel caso in cui abbia commesso il più grave dei reati. Ritengo che nessuno possa avere il potere di decidere della vita o della morte di un individuo. Inoltre, il punire un omicidio con un altro omicidio è una sorta di ritorno alla legge del taglione, che risale a troppi secoli fa perché venga fatta valere tuttora, e soprattutto da Stati tra i più sviluppati quali gli USA. Se, addirittura, come ancora accade, la pena di morte è applicata contro reati politici (dove quindi non esiste nemmeno il diritto di libertà di pensiero, che io considero fondamentale), allora ci troviamo di fronte ad atteggiamenti antidemocratici e credo che per raggiungere il pieno rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo democrazia - Le elezioni - I gruppi parlamentari - Il governo - La Corte Costituzionale" class="text">la democrazia sia il primo passo.

Altri atti appoggiati, incoraggiati, e spesso provocati, dagli Stati stessi sono le guerre. I conflitti armati, oltre che essere spesso inutili (poiché potrebbero essere prima risolti attraverso accordi diplomatici), la maggior parte delle volte diventano veri e propri omicidi di massa dove a morire non sono solo i militari, ma soprattutto i civili, vittime innocenti e inconsapevoli di conflitti spesso voluti solo dagli "strati alti" e che, in caso di risultato favorevole, vanno solo a loro vantaggio. A peggiorare l'opinione che ho delle guerre, ci sono i "crimini di guerra", in altre parole quei reati commessi, durante i conflitti, dai militari contro i civili, spesso torturati e trattati non come persone, ma come oggetti di divertimento e tortura. Anche in questo caso la persona umana perde ogni valore sociale e il suo rispetto è calpestato da persone senza troppi scrupoli e desiderose solo di fare i propri interessi.

Ma il fenomeno più grave e purtroppo in veloce espansione, che dimostra il cattivo rispetto degli individui, è il razzismo, ovvero la discriminazione delle persone in base a determinate caratteristiche (religione, lingua, ma soprattutto colore della pelle e tendenze sessuali) che non tengono in considerazione il reale valore degli uomini ma di singole caratteristiche spesso davvero solo estetiche. Attraverso tali atteggiamenti si tenta di classificare gli esseri umani in diverse classi gerarchiche. Spesso anche tali atti sono stati difesi, se non incoraggiati dai governi stessi. Uno dei casi più noti è naturalmente il Sud Africa, dove il regime di apartheid contro la razza (anche se di razze non si dovrebbe parlare) nera è caduto non più di un decennio fa dopo sanguinose e devastanti lotte. Ma, purtroppo, per vedere tale fenomeno, non occorre spingersi così lontano. La presenza di forti ideali razzisti in Europa si sta diffondendo e moltiplicando esponenzialmente grazie anche alla salita al potere di persone dagli ideali fortemente antirazziali e ciò non consente di definire il mondo un luogo completamente libero. Si sente spessissimo parlare di gruppi di neonazisti che commettono gravi reati contro persone e oggetti che non rientrano nei loro schemi e ideali razzisti. In un paese che si proclama così libero e democratico come l'Europa, tutto ciò non dovrebbe più accadere. Certo qualcosa le autorità europee stanno facendo, ma penso, che il momento in cui vivremo in un luogo veramente multirazziale e in cui le "razze" diverse saranno perfettamente accettate, se non è un'utopia, è quantomeno molto lontano nel tempo.

Credo che proprio in Europa si abbia recentemente avuto dimostrazione della chiusura mentale di un gran numero di persone in merito alla manifestazione omosessuale tenutasi a Roma durante l'estate (il gay pride). Sono state fatte affermazioni, anche da alte personalità (molte delle quali appartenenti alla Chiesa) in cui si sosteneva che l'essere omosessuale sia contro natura e fortemente sbagliato esserlo. Premettendo che non si diventa gay, ma si nasce così, queste opinioni dimostrano quanto siamo ancora lontani dall'accettare le diversità della specie umana e quanto sia facile abbassare a livelli inferiori persone che hanno forse più qualità umane di chi le critica e le disprezza.



Esistono poi fasce di popolazione maggiormente penalizzate e minacciate dalla mancanza di rispetto per gli individui. Queste sono i bambini e le donne. Il primo gruppo di persone è naturalmente il più indifeso e vittima di soprusi di ogni genere. Il più noto ma anche il più "deplorevole" tra tutti è lo sfruttamento del lavoro minorile, molto diffuso soprattutto nel sud del mondo, ma presente anche in altre zone. Nei paesi in via di sviluppo sono spesso le grandi multinazionali americane o europee a sfruttare tale manodopera efficiente e a bassissimo costo. Questo dimostra come negli ultimi anni, allo scopo di diminuire i costi di produzione, molte aziende sono andate contro ad ogni principio morale senza alcun riguardo per le esigenze dei minorenni, spesso davvero piccolissimi, che lavorano in pessime condizioni perché le loro famiglie hanno gravissimi problemi economici. Per il raggiungimento di determinati obiettivi economici, si va a minacciare l'esistenza delle persone. Non credo che la vita umana possa essere scambiata per qualsiasi somma di denaro. I bambini dovrebbero essere trattati con maggiore attenzione rispetto agli adulti, perché più indifesi, invece, per questa loro debolezza sono maggiormente sfruttati e maltrattati. Un altro fenomeno altrettanto indegno è il mercato sorto via internet per i pedofili. La pedofilia calpesta la dignità dei più piccoli ed è uno dei peggiori comportamenti umani.

L'altra serie di persone che subiscono maggiormente l'ingiustizia umana sono le donne. Sono all'ordine del giorno le discriminazioni sessuali, che consistono nel limitare al sesso femminile di godere di determinati diritti. Nei paesi più sviluppati tali diversificazioni non sono più stabilite dalla legge, ma spesso rimangono negli ideali delle persone. Un esempio potrebbe essere l'idea, ancora di molti, secondo cui la donna non deve lavorare perché in grado esclusivamente di star dietro alla casa e alla famiglia. Esistono però luoghi in cui le donne sono considerate diverse dagli uomini persino dalla legge, che le costringe a non uscire di casa se non accomnate da una parente, a non frequentare alcun tipo di scuola, ad essere lapidate in caso di infedeltà coniugale o a subire atroci operazioni quali, per esempio l'infibulazione. Il paese più famoso promotore di tali pratiche è l'Afganistan, ma non è certamente l'unico. Io ritengo che in una società definibile moderna, l'eguaglianza tra uomo e donna sia assolutamente indispensabile.

Le donne inoltre sono costrette a subire un'altra umiliazione: la prostituzione. Solo in pochissimi casi è la donna stessa a decidere di prostituirsi. Nella maggior parte dei casi diventa un mero strumento di arricchimento per i suoi sfruttatori e di piacere per i suoi clienti, perdendo così ogni valore dal punto di vista umano.

Analizzando tutti questi casi (che sono certamente solo una piccolissima parte, ma pur sempre rilevante e inquietante) nei quali l'uomo non tiene in considerazione il valore e i diritti dei suoi "simili", posso concludere che il momento in cui la persona umana sarà rispettata qualunque caratteristica essa abbia, mi sembra molto lontano. Così remoto da apparire quasi irraggiungibile. Penso in ogni caso che l'unico sistema che esista per debellare tutta questa serie di atteggiamenti completamente sbagliati, sia un'accurata e diffusa informazione in grado di annientare i preconcetti che pregiudicano il raggiungimento di questo importantissimo obiettivo: il rispetto dei diritti umani, validi e uguali per tutti senza eccezioni.






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