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LO STAGE



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L'esperienza dello stage permette a molti soggetti, tra i quali anche gli studenti, di avvicinarsi al mondo del lavoro favorendo la verifica di come e quanto ciò che viene studiato, o appreso tramite precedenti corsi di formazione, sia attinente a ciò che viene effettivamente messo in pratica in ambito professionale.

Per questo l'invio di un tirocinante, da parte di un ente promotore, sul luogo di lavoro non deve vedersi come l'instaurarsi di un rapporto di subordinazione tra questi ed un imprenditore, bensì come un metodo di apprendimento alternativo, che non si potrebbe mettere in atto durante il normale iter scolastico/formativo. Nulla vieta, però, che lo stagista possa poi successivamente inserirsi di fatto all'interno della stessa azienda che lo ha precedentemente accolto.


L'idea dello stage è promossa nella maggior parte dei casi da un soggetto "promotore" che può essere uno tra i seguenti: università, Provveditorato agli studi, scuole statali, scuole private parificate, centri di formazione e/o orientamenti pubblici o convenzionati, comunità terapeutiche e cooperative sociali, servizi di inserimento lavorativo per disabili, agenzie regionali per l'impiego, direzioni provinciali del lavoro, istituzioni formative private senza fini di lucro.



Tal ente, anche nel caso in cui sia stata l'azienda a manifestare la volontà di effettuare uno stage, deve obbligatoriamente seguire lo stagista. Quest'ultimo è di solito un volontario ma a volte la partecipazione a tale iniziativa può essere parte integrante di un corso di formazione.


L'attività del promotore è prevalentemente un'attività di collaborazione con l'impresa nella formulazione di un progetto formativo, nel seguire il tirocinante mediante un tutor, nel coordinare le esigenze delle varie parti, nello scegliere i candidati in base alle caratteristiche richieste.

Oltre a ciò quest'ente dovrà anche documentare i programmi sui quali si svolgerà lo stage, progettare le attività svolte in esso e certificare queste al termine dell'esperienza lavorativa.

Queste ultime funzioni richiedono una scelta accurata dell'area in cui inserire lo stagista evitando reparti nei quali la sua inesperienza potrebbe nuocere; occorrerà anche verificare la pertinenza delle attività che dovranno essere eseguite, con il piano di studio o di formazione a controllare il grado di motivazione del tirocinante.


Sarà poi opportuna la scelta da parte dell'azienda del tutor (o responsabile aziendale) da affiancare allo stagista, facendo in modo che tra i due s'instauri un rapporto tale da favorire l'apprendimento, e che il responsabile sia disponibile, abbia buone doti comunicative e una significativa esperienza professionale oltre ad essere mosso dal desiderio di trasmettere "conoscenze" al giovane.

L'impresa, inoltre, dovrà collaborare nella stipulazione di Convenzione e Progetto formativo e favorire lo svolgimento dello stage permettendo al tirocinante di conoscere direttamente le tecnologie adottate e l'organizzazione aziendale, e dovrà segnalare alle aziende assicuratrici gli eventuali incidenti avvenuti.

La collaborazione tra ente promotore e impresa è regolata da una specifica normativa ed i rapporti che tra questi s'instaurano sono soggetti ai due documenti, sopranominati, che devono essere redatti da entrambi i soggetti. Per quanto riguarda la convenzione essa descrive gli aspetti e i principi fondamentali da rispettare nell'ambito di attuazione del tirocinio.

Particolare tipo di convenzione è la "Convenzione Quadro" estensibile a più aziende associate.


A prescindere dall'esistenza di qualsiasi tipo di convenzione, deve poi essere presente il Progetto formativo e di orientamento nel quale s'individuano posizioni di lavoro, periodi di attuazione e fasi dello stage. Esso contiene i dati di impresa e studente, le principali informazioni sullo stage, nominativi dei tutor, i periodi e la sede aziendale, i riferimenti alle posizioni assicurative INAIL e RC

Quest'ultimo punto è molto importante in quanto permette la tutela dell'integrità fisica dello stagista sul luogo di lavoro, tramite un rapporto di assicurazione con l'INAIL, ed evita problemi nei confronti di terzi grazie alla stipulazione di un contratto per RC con un'idonea comnia assicuratrice.


Con riferimento al numero di persone ammesse e alla durata dello stage, questi dipendono rispettivamente l'uno dal numero di dipendenti che svolgono attività lavorativa a tempo indeterminato nell'azienda, l'altro dalle caratteristiche e dalla situazione personale di ogni singolo candidato.

Possono essere stagisti tutti coloro che hanno assolto l'obbligo scolastico e quindi gli studenti dalla media superiore in poi, ma anche coloro che, per svariati motivi, cercano un'occupazione.

Tali soggetti, nel periodo di tirocinio, dovranno svolgere le attività previste dal piano formativo, seguire le indicazioni dei tutor, rispettare le norme attinenti alle attività svolte e i singoli regolamenti aziendali e mantenere la riservatezza richiesta per i dati trattati all'interno dell'impresa.


DOPO LO STAGE:


LA VALUTAZIONE.


La valutazione dello stage deriva dal confronto tra aspettative e risultati e coinvolge tutti i soggetti che vi hanno partecipato: l'azienda, lo stagista e il promotore.

Non è semplice individuare parametri oggettivi che consentano di valutare il rapporto costi/benefici; uno strumento consiste nella "valutazione delle esigenze iniziali" che ha inizio con la progettazione dello stage in quanto richiede chiarezza nella definizione degli obiettivi. Spesso la valutazione è effettuata, tramite questionari e formulari diversi, dai singoli promotori ai quali spetterà anche l'elaborazione dei dati emersi.


La verifica dei risultati dovrebbe essere invece "capitalizzata" dall'azienda del progetto individuandone i punti di forza e di debolezza, in modo da evitare di commettere in futuro gli stessi errori e da introdurre eventuali correttivi. La valutazione dei risultati potrà servire a creare un archivio dei progetti realizzati, delle realtà formative e dei docenti, degli stagisti e della documentazione per l'esterno.


CREDITI FORMATIVI.


Le attività svolte durante lo stage valgono come credito formativo e possono essere riportate nel curriculum del lavoratore "ai fini dell'erogazione da parte delle strutture pubbliche dei servizi per favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro".





RIASSUMENDO:


In base all'esperienza sono state individuate alcune principali attenzioni da parte dei soggetti interessati che dovrebbero garantire il successo dello stage.


L'impresa dovrebbe aprirsi ad iniziative di questo genere riconoscendosi come sede attrezzata, affidare allo stagista più mansioni in modo da fornirgli una visione più ampia dell'azienda e valorizzare gli apporti pratici e creativi da questo offerti.


I soggetti promotori dovrebbero riconoscere l'importanza dello stage come componente del processo formativo dello studente e investire nella struttura organizzativa, per migliorare il servizio offerto, e nel settore della comunicazione verso l'interno e l'esterno; questi dovrebbero inoltre valorizzare l'utilità "dell'imparare nell'azione", capitalizzare di volta in volta i successi e correggere gli insuccessi adoperandosi, così, per far crescere il valore formativo dello stage.


Da parte loro gli stagisti dovrebbero sentirsi inseriti nel processo di formazione ed essere disponibili a collaborare con l'impresa, rispettando il progetto di stage, il regolamento aziendale e il dovere di riservatezza; questi, inoltre, dovrebbero comprendere la complessità del lavoro e utilizzare l'esperienza per approfondire le proprie conoscenze.


DURANTE LO STAGE:


L'INSERIMENTO.


La conoscenza preliminare delle caratteristiche e delle aspettative dello stagista possono facilitare l'azienda nell'individuazione dell'area d'inserimento e del percorso formativo.


Il Tutor aziendale ha il compito di accogliere lo stagista il primo giorno di presenza, preferibilmente accomnato dal Tutor/docente formativo.

In quest'occasione vanno date allo stagista alcune informazioni di base, quali le notizie principali sulla storia aziendale, sull'organizzazione e sulle attività svolte nell'area o nel reparto nel quale si svolgerà lo stage, sul regolamento interno aziendale, gli aspetti logistici, gli orari e i servizi interni (mensa, ecc. . ).


Altrettanto importante è l'informazione diffusa in azienda relativamente al ruolo del "nuovo arrivato". Una comunicazione interna carente può generare malintesi relativi, ad esempio, ad un aumento dell'organico. Soprattutto il personale dell'area nella quale si realizzerà lo stage dovrà essere informata, possibilmente in anticipo, sui contenuti e sugli obiettivi dell'iniziativa.


L'INTERRUZIONE DELLO STAGE.


In casi molto rari, durante lo stage, si determina un clima d'incomprensione o disinteresse e/o un rapporto conflittuale tra l'impresa e lo stagista.


Di fronte ai primi segnali d'insoddisfazione, il Tutor aziendale dovrà con tempestività segnalare la situazione ai propri responsabili e al Tutor formativo. La segnalazione va fatta con discrezione, senza nessun allarmismo e con la volontà di recuperare la collaborazione in atto.

Se l'intervento del Tutor formativo non servirà a chiarire le eventuali incomprensioni sorte tra le parti, lo stage potrà essere interrotto. Questa scelta, che è libera sia per l'impresa sia per il tirocinante, dovrà essere condotta nel rispetto reciproco delle diverse posizioni e non dovrà, di massima, avere conseguenze negative.


STAGE E SICUREZZA.


Gli utenti dei servizi d'orientamento o di formazione scolastica, universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro per agevolare o perfezionare le loro scelte professionali, sono equiparati al lavoratore dipendente per tutto ciò che riguarda i diritti ed i doveri in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro.






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