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Declino della famiglia coniugale nei paesi occidentali



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L 12       Declino della famiglia coniugale nei paesi occidentali


Mentre si è affermata la famiglia nucleare in alcuni paesi asiatici, ha perso importanza nei paesi occidentali.

Dal 1965 forte aumento del numero delle separazioni legali e divorzi in tutti i paesi occidentali.

In tutti i paesi divorziano più frequentemente

q       coloro che si sono sposati molto giovani



q       coloro che non appartengono ad alcuna confessione religiosa

q       coloro che hanno avuto genitori separati.

Inoltre, in molti paesi vi è una relazione positiva fra stabilità coniugale e ceto sociale (tanto più questo è elevato e tanto più è probabile che i coniugi restino insieme tutta la vita). In Italia è l'opposto.


: Introdotto per la prima volta il Divorzio in Italia

: La riforma del Diritto di famiglia in Italia


Nel passato, il divorzio era considerato come una sanzione contro il coniuge colpevole.

Negli anni settanta il sistema di divorzio-sanzione è stato abbandonato e sostituito da quello del divorzio-fallimento o rimedio.

Perché un tribunale decreti la rottura di un matrimonio non è più necessaria la colpa. Bastano:

q       differenze inconciliabili che provochino

q       fallimento del matrimonio e rendano la

q       convivenza intollerabile

Nel 1975 la riforma del diritto di famiglia ha cambiato la natura della separazione giudiziale prevedendo che essa sia concessa non per colpa ma

q       quando la prosecuzione della convivenza sia divenuta intollerabile

In Italia il divorzio non si è affiancato alla separazione legale ma si è aggiunto ad essa. Ciò significa che, a differenza di altri paesi, quello che porta alla rottura completa del matrimonio è un processo a due stadi (motivo per cui in Italia il divorzio avviene ad un'età più avanzata che in altri paesi).




L13         Qualità del rapporto coniugale, instabilità e barriere



Sarebbe sbagliato pensare che l'aumento dell'instabilità coniugale degli ultimi 25 anni sia dovuto ad un peggioramento della qualità dei rapporti fra i coniugi e che in Italia i matrimoni siano più felici che negli Usa o in G.B. L'infelicità coniugale è una condizione necessaria ma non sufficiente dell'instabilità. Un matrimonio può essere fallito e i due coniugi continuare a stare assieme.

q       Vi possono essere barriere che impediscono lo scioglimento del matrimonio ed esse variano nello spazio e nel tempo.

Due barriere in particolare:

la religione (tanto maggiore influenza della religione cattolica tanto minore il numero dei divorzi)

il tasso di attività della popolazione femminile (tanto più alto, tanto più spesso i matrimoni terminano in tribunale)

La correlazione esistente tra tasso d'attività femminile e instabilità coniugale ha due ipotesi:

Il lavoro della donna mutando la distribuzione di potere all'interno della coppia può essere fonte di nuovi conflitti

L'attività femminile può provocare la rottura perché i mariti continuano a comportarsi come se la moglie fosse casalinga.

















L 14                    La diminuzione della nuzialità.


Allontanamento fra il momento del primo rapporto sessuale completo e quello del matrimonio.


Da un lato: abbassamento dell'età del primo rapporto sessuale.

Dall'altro: diminuzione della nuzialità e innalzamento dell'età del matrimonio.


La flessione della nuzialità è stata accomnata da tre diverse tendenze.

q       Forte aumento del numero di giovani che vivono da soli.

q       Propensione dei giovani a restare a casa dei genitori.

q       Diffusione delle convivenze more uxorio.


Questi mutamenti nel costume hanno provocato dei cambiamenti anche nelle norme giuridiche.

Es. l'adulterio non è più considerato reato.

I li naturali, nati fuori del matrimonio, hanno ormai gli stessi diritti di quelli legittimi


q       In genere, la convivenza prenuziale si presenta



non come un'alternativa, ma come una fase di preparazione alla famiglia legittima.

Sta prendendo il posto del fidanzamento. Ma allo stesso tempo è uno dei segni della perdita d'importanza del matrimonio. Il matrimonio serve sempre meno a consacrare l'inizio di un'unione e sempre più a sanzionare la sua esistenza.

3. La convivenza prenuziale ha due caratteristiche:

è di breve durata (un anno, un anno e mezzo)

è di solito infeconda


q       In alcuni paesi sta crescendo tuttavia l'importanza delle

unioni libere, cioè di quelle famiglie di fatto che si pongono

q       in alternativa a quelle legittime, fondate sul matrimonio.

q       Esse durano più a lungo

q       Sono feconde

q       Non sfociano nelle nozze.



L15                          Convivenze more uxorio:


q       per motivi di principio

q       per rifiuto del matrimonio e ostilità verso lo stato

q       per timore che l'istituzionalizzazione del rapporto finisca per danneggiare la coppia.

Oppure perchè:

q       la legge impedisce di sposare quella persona (i separati)

q       il matrimonio presenta degli svantaggi sul piano economico (si perderebbero gli assegni di mantenimento).

Ma i motivi più importanti emersi dalle ricerche sono:

q       "unioni sperimentali" che nascono come una forma di reazione alla crescente instabilità familiare

nascono spesso dalle esigenze delle donne, soprattutto le donne con alti livelli d'istruzione e un'attività professionale (per rimettere in discussione la tradizionale divisione dei ruoli, rinegoziare diritti e doveri con l'uomo convivente, rimandare la nascita del primo lio, ottenere maggiori spazi per l'attività di lavoro extradomestico.





















L 16       Le famiglie ricostituite

In Italia 443.000 famiglie di questo tipo.

In Francia, Svizzera, Repubblica federale tedesca si risposa circa il 55% sia degli uomini sia delle donne. In Italia il 50% degli uomini, il 27% delle donne.

La famiglia ricostituita è il tipo di famiglia più nuovo fra i tanti che sono si negli ultimi 25 anni.

Sono famiglie molto diverse sia da quelle create dopo la vedovanza sia dalla famiglia coniugale classica.

Mentre un tempo la ricostituzione della famiglia significava la sostituzione del genitore sso, oggi essa comporta l'aggiunta di uno o due nuovi genitori ai due già esistenti.

ESEMPIO

Dopo il divorzio, i li sono normalmente affidati alla madre.

Se questa si risposa, essi avranno un secondo padre, che possiamo definire sociale, con il quale passeranno più tempo che con il primo, biologico, e che probabilmente contribuirà più di quest'ultimo al loro mantenimento.

Se la madre metterà al mondo un altro lio, essi avranno un fratello uterino (come lo chiamano i giuristi) o un fratellastro.

Se poi si sposa il padre, essi acquisteranno una seconda madre, che vedranno tutte le volte che andranno a trovarlo, e se questo metterà al mondo un altro lio, si troveranno con un nuovo fratellastro.

Ma oltre ai fratellastri, dai due matrimoni dei due genitori divorziati essi acquisteranno "quasi zii" e "quasi nonni" cioè i fratelli e i genitori del secondo padre e della seconda madre e molti altri parenti.

Una caratteristica di fondo della famiglia ricostituita è di avere dei confini più incerti e ambigui di quella coniugale, in termini sia spaziali che biologici o giuridici.

Convivono persone non biologicamente legate ecc.

I conviventi non portano lo stesso cognome ecc.

L'ambiguità di confini delle famiglie ricostituite dipende dal grado della loro complessità strutturale, cioè in sostanza dalla storia coniugale dei due adulti che l'hanno formata.

Nella F. ricostituita le persone divorziano con maggior frequenza rispetto alla F. coniugale:

Ipotesi:

- le persone sono più secolarizzate, più disposte a ricorrere al divorzio

- Chi vive in una F. ricostituita non ha modelli di comportamento socialmente accettati per risolvere problemi.






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