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CAMBIAMENTO CULTURALE E ANTROPOLOGIA APPLICATA



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CAMBIAMENTO CULTURALE E ANTROPOLOGIA APPLICATA


3 sono i quesiti generali che è possibile porsi in merito al cambiamento culturale:

qual'è l'origine di un nuovo tratto della cultura?? può nascere in seno alla società o provenire dall'esterno

quali sono i motivi che inducono le persone ad adottarlo?? vi sono 2 possibilità: gli individui accolgono il nuovo tratto volontariamente (anche se non coscientemente) oppure vengono forzati ad accettarlo



un nuovo tratto è sempre adattivo?? gli effetti di un cambiamento culturale possono essere positivi o negativi


possiamo parlare di scoperte o di invenzioni (vale a dire di INNOVAZIONI) sia quando siamo in presenza di nuovi oggetti (la ruota, l'aratro, il computer) sia quando siamo in presenza di nuove idee e di nuovi comportamenti (il cristianesimo, la democrazia, la monogamia): SCOPERTA è un portato nuovo rispetto alle conoscenze già date D INVENZIONE è l'applicazione di conoscenze già possedute


in alcuni casi l'invenzione nasce dalla necessità di raggiungere uno scopo preciso (es: la cura della tubercolosi, il viaggio dell'uomo sulla luna); altri tipi di invenzioni, invece, sono meno intenzionali (convergenza accidentale o invenzione inconsapevole)


le innovazioni sono condizionate in larga misura dalle capacità individuali (quali l'intelligenza e la creatività) che variano da un soggetto all'altro e possono essere influenzate dalle condizioni sociali esistono diversi livelli di creatività a seconda del gruppo socioeconomico di appartenenza: gli appartenenti alle classi più ricche e più povere sono disposti a correre rischi maggiori rispetto a coloro che si trovano in una posizione intermedia (le classi più ricche possono affrontare il rischio e godere del prestigio derivante dall'eventuale successo delle loro innovazioni; i poveri possono correre il rischio perché comunque non hanno nulla da perdere)


coloro che per primi adottano le innovazioni sono generalmente individui colti, di status elevato, che hanno una mobilità sociale verso l'alto e che, nel caso abbiano delle proprietà, gestiscono affari o imprese agricole; coloro che, in quanto economicamente più disagiati, necessiterebbero maggiormente delle innovazioni tecnologiche sono in realtà gli ultimi ad usufruirne (nei periodi di rapido mutamento tecnologico, quindi, è probabile che la distanza tra i poveri e i ricchi aumenti); le classi medio-alte tendono ad essere più conservatrici di quelle medio-basse (quando i rischi che potrebbero conseguire da un'innovazione non sono noti, gli individui appartenenti alle classi inferiori sono comunque più disposti ad adottarla, in quanto hanno poco da perdere)


DIFFUSIONE: processo per cui determinati elementi culturali vengono presi a prestito da una società per essere incorporati nella cultura del gruppo che li acquisisce; tale processo permette al gruppo di saltare alcune delle tappe e di evitare gli inevitabili errori che lo sviluppo di un'innovazione comporterebbe; 3 modelli:

alcuni elementi culturali di una società possono essere acquisiti da società vicine e diffondersi poi gradualmente: si parla di contatto diretto

la diffusione per contatto mediato avviene grazie all'azione di terzi (commercianti, soldati, missionari)

siamo in presenza di una diffusione per stimolo quando la conoscenza di un tratto culturale appartenente ad un'altra cultura stimola l'invenzione, o lo sviluppo, di un suo equivalente locale (si prendono a prestito alcuni tratti, altri si modificano, e altri ancora si inventano)


le società rifiutano sia i tratti culturali altrui che considerano ripugnanti, sia le concezioni e le produzioni materiali che non soddisfano i bisogni psicologici, sociali e culturali che sono loro specifici; gli individui non assorbono tutto ciò che viene loro proposto dall'esterno (se si comportassero in questo modo, infatti, la variabilità culturale esistente nel mondo sarebbe minima); inoltre, non tutti i tratti culturali sono comunicabili con la stessa facilità (quando ci spostiamo al di fuori dell'ambito della cultura materiale); spesso la scelta di un tratto culturale dipende più dal suo aspetto esteriore che non dalla funzione o dal significato che possedeva nella cultura d'origine


ACCULTURAZIONE: situazione in cui una delle società coinvolte è più potente dell'altra; DIFFUSIONE: soli casi in cui l'adozione dei tratti culturali altrui è volontaria D ACCULTURAZIONE: per i casi in cui l'adozione avviene a causa di pressioni esterne ASSIMILAZIONE: nei casi in cui la cultura dominante viene assorbita pressoché nella sua interezza




il tipo di pressione più diretta (la conquista o la colonizzazione) si verifica quando il gruppo dominante minaccia di esercitare o esercita la propria forza per indurre nell'altro gruppo un cambiamento culturale

vi sono anche strategie indirette: di fatto si allontanano numerosi gruppi dalle proprie terre, obbligandoli, se vogliono sopravvivere, a rinunciare a molte delle loro tradizioni (l'indebolimento dei legami con la tradizione viene acuito quando i bambini nativi vengono obbligati a frequentare le scuole in cui vengono trasmessi i valori della società dominante)


una società subordinata può decidere di adottare determinati tratti culturali per riuscire a sopravvivere in una realtà che sta mutando OPPURE può accadere che i membri della società dominata si identifichino nella cultura dominante sperando di riuscire a raggiungere le stesse sicure condizioni di vita di cui sembrano godere gli esponenti di questa cultura


anche le politiche di aiuto delle nazioni potenti nei confronti dei paesi 'in via di sviluppo', nel bene e nel male costituiscono pur sempre forme di pressione esercitate dall'esterno: è vero che forse è la persuasione ad essere usata invece della forza; ciononostante i programmi di sviluppo sono pure sempre concepiti allo scopo di orientare l'acculturazione nella direzione della cultura delle società dominanti; questi cambiamenti sono quindi in contraddizione con i modelli culturali tradizionali e possono alterare lo stile di vita classico


i gruppi di immigrati presentano notevoli differenze riguardo al grado e alla velocità con cui adottano la nuova cultura e i ruoli sociali della società in cui vivono il vivere in comunità molto unite e il mantenimento dei propri riti religiosi sono 2 fattori che prevedono una conservazione della lingua madre per un periodo di tempo più lungo


RIVOLUZIONE: è il cambiamento culturale che si verifica nel modo più drastico e più rapido; sostituzione, perlopiù violenta, della classe dirigente di una paese; in alcuni casi, anziché apportare reali cambiamenti, il nuovo governo non fa che sostituire un regime repressivo ad un altro; tuttavia, in molti casi la ribellione diviene l'unica alternativa possibile


diciamo che una cultura è cambiata quando osserviamo che un numero considerevole di individui ha mutato i propri comportamenti e le proprie credenze; quando l'ambiente è relativamente stabile è presumibilmente più adattivo attenersi ai modelli comportamentali tradizionali, trasmessi dai genitori, piuttosto che modificarli; nel momento in cui una situazione muta, com'è possibile sapere se adottare nuovi comportamenti può essere vantaggioso??

sperimentare vari comportamenti nuovi

operare delle scelte sulla base delle sperimentazioni effettuate da altri

altre volte l'adozione di un tratto nuovo può dipendere esclusivamente dal conformismo (un soggetto si atterrà alle scelte fatte dalla maggioranza)


come viene operata la scelta?? in parte essa può essere effettuata sulla base dei rischi o dei costi connessi all'adozione dell'invenzione; è probabile che solo chi può permettersi di rischiare decida di tentare; gli altri si regoleranno sulla base dei risultati conseguiti da chi ha operato il tentativo


occorre ricordare però che non sempre l'adozione di nuovi tratti porta dei benefici a breve o a lungo termine:

possono esservi degli errori di valutazione, soprattutto nel caso in cui un'innovazione paia soddisfare un bisogno fisico; perché, per esempio, vi è un così largo consumo di droghe e di sigarette benché se ne conoscano gli effetti deleteri per la salute??

anche se le valutazioni sui benefici immediati possono essere corrette, è possibile sbagliarsi relativamente alle conseguenze a lungo termine



a volte il cambiamento è indotto da chi è più forte e i benefici possono essere scarsi o addirittura nulli


in ogni caso, un nuovo comportamento non verrà acquisito culturalmente (o non rimarrà a lungo) nel caso abbia effetti dannosi al punto di vista riproduttivo; abbiamo, comunque, la presenza di numerosi esempi di cambiamento culturale che sembrano ben poco adattivi (es: il consumo di bevande alcoliche che può indurre all'alcolismo fino a provocare la morte)


COMMERCIALIZZAZIONE: uno dei maggiori cambiamenti prodotti dall'espansione delle società occidentali è stato la diffusione degli scambi commerciali, dai quali ormai tutti i paesi del mondo dipendono sempre più; al cambiamento dell'economia si accomnano inevitabilmente altri cambiamenti sul piano sociale, politico, e persino psicologico; si può ipotizzare che nelle società non commerciali gli individui abbiano cominciato a comprare e a vendere oggetti per poter sopravvivere, e non perché i beni che si potevano ottenere solo attraverso lo scambio commerciale li attrassero particolarmente; la commercializzazione può diffondersi attraverso l'emigrazione di alcuni membri di una comunità in luoghi in cui si trova lavoro salariato; coloro che sceglievano di migrare erano spinti dal desiderio di accedere ad uno standard di vita che precedentemente era considerato appannaggio degli europei


CAMBIAMENTO RELIGIOSO: i fautori del cambiamento sono stati spesso i missionari; gli esiti dell'intervento missionario non sono stati ovunque gli stessi; in molte parti del mondo l'attività dei missionari è stata l'elemento propulsivo di molti cambiamenti culturali; in alcune società tale contatto ha portato alla disgregazione delle struttura sociale, alla perdita dei valori spirituali e ha indotto sentimenti di impotenza perché molte società abbracciarono il cristianesimo??

i missionari offrirono alla popolazione nuovi strumenti e nuovi beni di consumo; in seguito risultò evidente come la scolarizzazione facilitasse l'inserimento nel mondo esterno

la diffusione della nuova religione venne facilitata dal fatto che, quando si riuscivano a convertire al cristianesimo i capi (che erano sia leader religiosi sia leader politici), il resto della popolazione ne seguiva l'esempio; l'abilità dei capi nell'influenzare i loro parenti, tuttavia, poteva avere un risvolto negativo; nel momento in cui i capi si rifiutavano di abbracciare la nuova religione, tale abilità rappresentava ovviamente per i missionari un grosso problema

purtroppo non tutte le popolazione native sono state convertite al cristianesimo in modo altrettanto indolore


MUTAMENTI SOCIALI E POLITICI: probabilmente il tipo di mutamento più sensazionale avvenuto negli ultimi anni è stato la diffusione di forme di governo a carattere partecipativo (democrazie); spesso questo fenomeno viene collegato alla globalizzazione delle comunicazioni; il fenomeno della diffusione della democrazia rimane, comunque, ancora difficile da comprendere; un altro tipo molto frequente di cambiamento culturale presente nel mondo moderno è la crescita della stratificazione sociale; in seguito a mutamenti economici alcuni gruppi acquisiscono più privilegi e più potere di altri; è stata avanzata l'ipotesi che l'introduzione di nuove tecnologie comporti un incremento del grado di stratificazione sociale


GLOBALIZZAZIONE: massiccio flusso di beni, persone, informazione e capitali tra ampie zone della superficie terrestre; ha avuto come risultato la diffusione su scala mondiale di tratti culturali, particolarmente nel dominio dell'economia e del commercio internazionale; le persone stanno progressivamente condividendo comportamenti e credenze con individui appartenenti ad altre culture, e le culture sono sempre meno entità che hanno confini; la globalizzazione non è un fenomeno nuovo; tuttavia, avviene al giorno d'oggi su scala molto più ampia; effetti negativi del colonialismo, dell'imperialismo e della globalizzazione:

in molti luoghi, popolazioni indigene hanno perso la loro terra e sono state obbligate a lavorare per salari inadeguati in miniere, piantagioni, e industrie di proprietà del capitale straniero

la malnutrizione, se non la fame, sono fenomeni frequenti

ci sono anche risvolti positivi??

un miglioramento sotto molti punti di vista, compreso quello, nella maggior parte dei paesi, che riguarda l'aspettativa alla nascita e l'alfabetizzazione



gran parte di tali miglioramento è senza dubbio dovuto alla diffusione di farmaci prodotti nelle avanzate economie occidentali

vi sono in genere meno guerre, visto che le potenze coloniali hanno imposto la pacificazione all'interno delle colonie, che in seguito sono diventate stati indipendenti

il fattore più importante, forse, è stato la crescita della classe media in tutto il mondo, la cui esistenza dipende dalla globalizzazione del commercio

in molti paesi essa è diventata abbastanza forte e numerosa da poter esercitare pressioni sui governi per ottenere riforme democratiche e la riduzione delle ingiustizie

il commercio su scala mondiale è il moto principale dello sviluppo economico

vi è anche un 'commercio' mondiale di persone; oggi infatti molti paesi 'esportano' persone; molte famiglie che vivono in società non occidentali dipendono da qualcuno che lavora all'estero e invia a casa dei soldi; senza queste rimesse, molti si troverebbero ad affrontare la fame; il governo incoraggia la gente a trasferirsi all'estero per lavorare

un maggiore reddito pro capite non significa necessariamente che il tenore di vita è generalmente migliorato; in un paese la disuguaglianza può aumentare con il miglioramento della tecnologia, poiché i ricchi spesso ne traggono i maggiori benefici; inoltre, la ricchezza economica è sempre più concentrata in un numero relativamente piccolo di stati; è ovvio, dunque, che non tutti sono più ricchi, anche se in media moltissimo paesi stanno ottenendo risultati migliori; la povertà è più diffusa perché è aumentata la disuguaglianza tra stati; che sia un bene oppure un male, il mondo è interconnesso e tale resterà; la questione, ora, è se i miglioramenti economici per quanto riguarda gli stati si tradurranno in miglioramenti economici per la maggior parte degli individui


ANTROPOLOGIA APPLICATA: nasce negli Stati Uniti a seguito delle esperienze personali di quegli antropologi che erano venuti a contatto con popolazioni che vivevano in condizioni svantaggiate; attualmente gli antropologi si interessano anche dei problemi delle società a cui appartengono; operano al di fuori dell'ambito accademico, e lavorano per il governo, per agenzie internazionali o per enti di vario tipo; spesso il loro compito consiste nell'elaborare progetti per il miglioramento delle condizioni di vita di popolazioni che vivono in una determinata zona; il più delle volte si tratta di tentare di modificare alcuni comportamenti o di intervenire sull'ambiente; gli anni 40 furono particolarmente proficui per la sua diffusione; nel corso della seconda guerra mondiale il governo statunitense assunse un grandissimo numero di antropologi affinché questi apportassero il loro contributo professionale allo sforzo bellico > nel periodo post-bellico, tuttavia, aumentando l'importanza dell'educazione superiore, le università offrirono maggiori opportunità di occupazione e gli antropologi smisero di lavorare per il governo; contemporaneamente l'antropologia applicata divenne un'area di secondario interesse e ci si occupò soprattutto della teoria e della ricerca > la situazione mutò ulteriormente a partire dagli anni 70, allorché si ridussero le opportunità di lavorare nei college e nelle università; oggi esistono diverse specializzazioni: una delle più richieste (dal governo o da enti privati) è quella che si occupa di analizzare 'l'impatto sociale' dei progetti


la ricerca sul campo comporta sempre delle considerazioni di tipo etico; in ambito antropologico sono stati elaborati alcuni principi che affrontano il problema della responsabilità; la responsabilità primaria è quella che egli ha nei confronti degli individui che sono oggetto del suo studio (è indispensabile un impegno volto a garantire il rispetto della loro dignità e del loro benessere); esiste, inoltre, una responsabilità nei confronti dei lettori; negli anni 40 venne istituito un comitato che stilasse un CODICE ETICO destinato a coloro che lavoravano come antropologi applicati: in base a questo codice la comunità a cui è destinato il progetto dovrebbe essere coinvolta il più possibile nella sua formulazione, cosicché le possibili conseguenze non le siano ignote; vi è inoltre il divieto di intraprendere qualsiasi azione che possa arrecare danno alla comunità


non sempre è facile stabilire quali effetti possa avere un mutamento indotto; talvolta, come nel caso dell'introduzione di cure sanitarie, i vantaggi sembrerebbero indiscutibili; ma questo solo ad uno sguardo superficiale; è indispensabile analizzare attentamente gli effetti che l'introduzione di un'innovazione può produrre non solo a breve, ma anche a lungo termine; un antropologo oggi ha di fronte 2 alternative: può rimanere in disparte, oppure può tentare di influenzare i progetti per riuscire ad apportare i maggiori benefici possibili alle popolazione a cui essi sono rivolti



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