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Cultura e antropologia culturale

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Cultura e antropologia culturale

Concetto di cultura e concetto di civiltà. Antropologia culturale ed etnologia

L'antropologia culturale studia la conoscenza teorica dei fenomeni culturali e come questi si manifestano negli individui e nei gruppi umani. Per cultura s'intende la concezione della realtà che orienta gli individui in diverse situazioni,determinate grazie alle esperienze personali che per effetto della tradizione. L'individuo ne partecipa poiché membro di un gruppo e le intende assumerle come dati di riferimento di scelte per l'azione e la valutazione della realtà.

In etnologia il termine cultura differisce di significato poiché esso è utilizzato per indicare l'insieme delle soluzioni ai problemi esistenziali,insieme che comprende quanto la tecnologia,la religione e l'arte. Questo significato è più propriamente definito dal concetto di civiltà.

Nei primi anni delle scienze antropologiche i concetti di cultura e civiltà erano spesso usati come sinonimi.

Negli anni a seguire il concetto di cultura si è ritrovato ad essere studio di scienze come l'antropologia culturale,la sociologia e la psicologia sociale,invece il concetto di civiltà non viene assunto dagli etnologi come campo delimitante di studio.



C'è una distinzione da fare tra cultura e civiltà:

Secondo gli antropologi(Kroeber,Kluckholm),la cultura consiste in schemi impliciti ed espliciti,acquisiti e trasmessi,mediante simboli che costituiscono  il rendimento distintivo dei gruppi umani;

Secondo i sociologici la cultura è usata come patrimonio psichico che si costituisce nell'interazione sociale;

In una moderna concezione del significato della cultura,antropologicamente parlando,si pensa a quella disposizione ad affrontare la realtà che si costituisce negli individui in quanto membri di una società,dove sono comprese credenze,conoscenze,fantasie,ideologie,ecc.


Le scienze antropologiche e sociali. Le scienze sociali di base : rispettivi campi di studio

L'antropologia culturale studia l'uomo sotto il profilo bio-fisico e bio-ambientale e nel manifestarsi delle attività e nei modo di essere.

L'etnologia studia il modo di affrontare i problemi dell'esistenza da parte delle popolazioni primitive. L'antropologia culturale studia la cultura. Un grande studio sta avvenendo nel rapporto tra cultura e personalità,dedicato soprattutto alle culture contemporanee.


Civiltà e cultura secondo E.Sapir

Sapir è stato uno dei primi autori che si è cimentato nel dare una risposta tra le differenza tra il concetto di cultura e di civiltà,in un saggio(Culture,Genuine and Spurious)dove da tre differenti significati al concetto di cultura:

Etnologico;

Per gli etnologi esistono vari tipi di cultura e varietà di elementi di cultura che non danno alcun giudizio di valore,Sapir propone per evitare confusione di sostituire il termine cultura con civilizzazione.

Nella sua spiegazione,Sapir spiega come la cultura è ogni elemento sociale ereditato nella vita dell'uomo sia materiale che spirituale. Nella sua spiegazione quindi si può riconoscere come nessun gruppo o singolo individuo è privo di cultura,ogni prodotto dello sforzo collettivo intellettuale dell'uomo è quindi acquisito attraverso un processo imitativo che va sotto il nome generico di "tradizione",che può assumere modi di manifestarsi differenti e vari nel grado di complessità.

Linguaggio corrente non specializzato;

Questa spiegazione è data con riferimento al significato di cultura basata sulla sapienza,ma non limitata a questa,che ogni individuo colto sa dare un valore particolare alle conoscenze acquisite,trasformarle ed applicarle.

Antropologico;

In questa soluzione,possiamo trovare fili riconducibili a tutte e due le spiegazioni precedenti,Sapir distingue le culture in Genuine(consapevoli e armonizzate con il proprio genio)e Spurie(devianti del proprio genio).


Una reazione antropologica al biologismo:Il superorganico secondo A.L.Kroeber

Agli inizi la concezione dei fenomeni culturali erano oscurati da concezioni pseudo biologiche facendo scatenare la reazione di alcuni autori,tra questi anche l'eminente antropologo A.L.Kroeber in un suo articolo.

In quest'articolo scrisse una lunga nota polemica dove metteva una deprecabile confusione fatta da fenomeni organici,biologici e quelli inorganici e culturali,con eccessi di imparzialità dei fenomeni socio-culturali.

Il kroeber per poter arrivare alla consapevolezza delle sue idee spiega due principi:

Evoluzione organica;

Evoluzione sociale;

Egli spiega come nell'uomo esistono elementi ereditari(acquisisti dalla nascita),ma ci sono altri elementi che l'uomo acquisisce attraverso fattori che non hanno relazione con il fisico. E proprio per questo motivo che c'è differenza tra uomo e animale,come nell'animale attraverso il plasma germinale si acquistano le qualità che permettono loro di condurre la lotta per la sopravvivenza,l'intelletto presente nell'uomo che si crea il presupposto indispensabile per la formazione della cultura e della civiltà,che il Kroeber chiama"Superorganico".

Come per ultimo scrive una critica su Le Bon,dove riconoscendogli le qualità di analisi storiche,dice che se egli avesse scritto(spirito di civiltà)invece che(anima della razza)avrebbe evitato l'errore di ricondurre ad idee metafisiche. Ed ancora erra,il Le Bon,secondo Kroeber,parlando l'influenza dell'ambiente sulle nuove razze e non su quelle antiche,secondo egli sarebbe una buona osservazione se non vo fosse confusione tra razza e civiltà.








Il determinismo ambientale secondo Goldenweiser

Vari autori sono fautori,di discussioni su come l'ambiente fisico condizioni la cultura degli individui. Tra questi autori citiamo Montesquieu,Taine,Bucale,Ratzel.

Critico nei confronti di questi autori"ambientalisti"è A.Goldenweiser. Egli non nega la validità dello studio legato tra l'ambiente e la cultura,ma esorta a non studiare solamente l'influenza dell'ambiente sull'uomo,ma a studiare storicamente come l'uomo possa essere agevolato o limitato nella sua azione dall'ambiente in cui vive.

La mancanza di certe materie prime nel territorio abitato non è condizione sufficiente ad ostacolare l'uomo nella realizzazione di determinate attività cui è incline. La cultura dell'uomo non è succube alla natura,anche se ne subisce l'influenza.


Il problema del determinismo secondo Kroeber

Il Kroeber nell'articolo del superorganico discute anche del determinismo limitato che svilupperà in altri lavori. Egli sostiene che gli eventi storici non solo legati alla personalità dei singoli individui ma sono legati al  loro ambiente culturale.

Quindi il verificarsi di espressioni creative è in relazione al proprio ambiente culturale nel quale vive l'individuo.


Concetto di storia nella concezione antropologica A.L.Kroeber

La storia culturale è il tipo di storia che l'antropologia si prege. La descrizione della storia non può essere scientifica o naturalistica,poiché la natura stessa dell'uomo si rifugia nella generalizzazione e i fatti umani non possono essere trattati come qualsiasi atto o fenomeno naturale. La storia deve essere considerata come l'attività dell0intelletto che ricorda fatti,che caratterizza e descrive.


La concezione funzionalistica della cultura e della civiltà

La scuola funzionalistica,capitanata dal Malinowski diede un grosso apporto alla definizione di cultura.

Il funzionalismo è un metodo per affrontare lo studio dei fatti sociali.


La cultura come apparato per soddisfare i bisogni

Malinowski,definisce la cultura come l'insieme dei beni,delle idee,consuetudini dei valori propri di ciascuna società. Il Malinowski,va oltre al concetto di cultura,sarebbe meglio chiamarla civiltà. La cultura è un apparato nel quale l'uomo affronta i problemi concreti e specifici che incontra nel suo adattarsi all'ambiente per soddisfare i suoi bisogni,basando la sua concezione di cultura su fatti biologici. Secondo egli,ogni società ha bisogno di un'organizzazione economica,e di un complesso di norme che regolino la vita in comune.

Gli impulsi,gli stimoli,sono dettati da fattori fisiologici,che sono riplasmati da una consuetudine acquisiti. In tal modo la cultura o il sistema sociale appare come un apparato condizionante,che attraverso l'insegnamento amalgama l'educazione con la natura.


La soddisfazione dei bisogni culturali primari e secondari

Il Malinowski,ritenendo che l'uomo può vivere all'interno di una società,ogni individuo va incontro alla soddisfazione di bisogni derivati o secondari,che provvedono per tali bisogni diversi organi di ordine sociale.


BISOGNO

L'apparato culturale di oggetti e beni di consumo deve essere prodotto,usato,conservato e rimpiazzato attraverso una produzione costantemente nuova.

SISTEMA DI SODDISFAZZIONE

Economia


BISOGNO

Il comportamento dell'uomo,come essere consociato,deve essere codificato,regolato con azioni e sanzioni nei suoi aspetti tecnici,nella consuetudine,nelle norme legali e morali.

SISTEMA DI SODDISFAZZIONE

Controllo sociale


BISOGNO

Il materiale umano,a mezzo del quale ogni istituzione viene conservata,deve essere rinnovato,formato,addestrato,fornito della sapienza di cui dispone il gruppo.

SISTEMA DI SODDISFAZZIONE

Educazione e istruzione


BISOGNO

In ogni società l'autorità deve essere stabilita,avere potenza e disporre dei mezzi idonei ad assicurare l'esecuzione dei suoi ordini.

SISTEMA DI SODDISFAZZIONE

Organizzazione politica









Integrazione culturale e interrelazione delle istituzioni

Il Malinowski espresse per la prima volta in un saggio,pubblicato nella rivista"Economist",delle idee che apparvero subito come una rivoluzionarie nelle scienze antropologiche.

Il concetto di interrelazzione culturale in rapporto con quello di istituzione,prendeva una posizione favorevole,relativa al rispetto di altri forme culturali extraeuropee. Nella ricerca della funzione di un'istituzione,si deve comprendere il suo complesso culturale,nessuna istituzione deve essere condannata perché diversa dalla nostra,e nel demolirla si devono trovare soluzioni con funzioni simili nel surrogarla.


L'antropologia applicata

Da tali premesse antropologiche prende le mosse il movimento inglese di antropologia applicata,il quale il Malinowski è ritenuto il fondatore,ricevendo un'importante riconoscimento dall'International African Institute


Relativismo e neutralismo culturale

Dalle premesse di Malinowski,si sviluppò la teoria del relativismo culturale di Herskovits. La sua teoria sostiene che ogni cultura ha un proprio sistema di valori. Coloro che condannano o esaltano un'altra società,formulano giudizi irrazionali,perché riferiti a culture estranee.

In base a questa teoria Herskovits,presentò una raccomandazione alla Commissione dei Diritti Umani alle Nazioni Unite.


Lo strutturalismo e l'antropologia sociale

Critica del funzionalismo malinowskiano secondo Radcliffe Brown

Il funzionalismo di Malinowski,trova decisi avversari nei suoi colleghi inglesi. Oppositore massimo è Radcliffe Brown,che si considera capo della scuola strutturalista di antropologia sociale,cui non va confusa con la etnologia che come oggetto di studio ha la conoscenza delle strutture sociali delle comunità umane.

Nello stesso anno sono scritte opere come quella di E.B.Taylor che forniva la definizione di partenza di cultura e di L.H.Morgan che poneva le basi per un'analisi strutturale.


Il concetto di struttura nell'antropologia sociale secondo Radclife Brown

Brown,interpreta l'antropologia sociale come una disciplina delle comunità umane e critica il Malinowski per la irresponsabilità,negando l'esistenza di una scuola funzionalistica.

Secondo Brown,i fenomeni sociali sono una classe di fenomeni naturali,tutti connessi con l'esistenza delle strutture sociali che costituiscono l'oggetto specifico di studio dell'antropologia,che ha per fine la ricerca delle relazioni associate tra organismi viventi.

Brown precisa che il termine di struttura sociale,può essere impiegato per indicare i seguenti gruppi:

I gruppi sociali persistenti quali nazioni,tribù,clan che,malgrado i cambiamenti delle persone fisiche che vi appartengono,hanno una continuità e una loro identità;

Le relazioni sociali tra persona e persona,come quelle di parentela;

La differenza di individui e di classi in base al loro ruolo sociale;

Egli afferma anche che il termine può essere impiegato per affrontare tre tipi di problemi:

Problemi relativi alla morfologia sociale;

Questo concetto è atto a rilevare le differenze,somiglianze e la classificazione delle strutture sociali.

Problemi relativi alla fisiologia sociale;

Questo concetto è atto a capire le modalità,in cui le strutture funzionano.

Problemi relativi allo sviluppo;

Questo concetto è atto a capire come si formano i nuovi tipi di struttura sociali.

La principale proprietà delle strutture sociali,è quella di assicurare la continuità di sistema alla società.

Conseguenza della struttura sociale è la formazione della personalità sociale,perché ogni persona può occupare più di una posizione nella propria struttura sociale.


Finalità dell'antropologia strutturalistica

Secondo Brown l'antropologia si prepone due scopi principali:

Raggiungere la conoscenza morfologica dei singoli tipi di strutture sociali;

Stabilire una morfologia dei diversi tipi di strutture sociali;

L'antropologo deve estendere la propria analisi ad ogni genere di fenomeni sociali,in relazione all'influenza delle relazioni tra persone e gruppi di persone.


Lo studio dei valori sociali come parte dello studio delle strutture sociali

Il valore sociale,l'interesse in comune tra individui,costituisce uno studio imprescindibile delle strutture sociali.


Diffusione della scuola strutturalistica inglese

Secondo un allievo del Brown,S.F.Nadel,l'antropologia studia il comportamento ricorrente,prevedibile,regolare e coerente che studia i modelli standardizzanti di comportamento e la loro integrazione totale,che è la cultura.

Con Nadel,l'antropologia sociale e l'etnografia diventano due scienze complementari.







La teoria strutturalista di Lèvi-Strauss

Una posizione differente dal Brown,fu assunta da Claude Lèvi-Strauss. Secondo Lèvi-Strauss,il concetto di struttura sociale non si riferisce alla realtà empirica,ma ai modelli costruiti in base ad essa,sbagli compiuti per la confusione tra i concetti di struttura sociale e relazioni sociali,a cui egli da le loro definizioni:

Struttura sociale;

E' una costruzione informatrice dell'oggetto.

Relazione sociale;

E' la materia prima,impiegata per la costruzione di modelli che rendono manifesti la struttura sociale. In sintesi è la realtà oggettiva,quello che costituisce lo strutturalismo Levistraussiano.

Il concetto di cultura corrisponde quindi ad una realtà oggettiva,come ad esempio un gruppo di individui circoscritti nello spazio e nel tempo può dipendere da più sistemi di cultura(continentale,nazionale,provinciale,locale,ecc),l'esistenza delle differenze non cancella la realtà di cui esse sono funzione.


Prospettive dell'antropologia strutturale secondo Claude Lèvi-Strauss

Il compito dell'antropologia strutturale è quella di costituire i modelli di sviluppo delle forme sociali umane e di coglierne le cause naturali che consentono o bloccano lo sviluppo delle possibilità organizzative umane. Si scopre un metodo per la comprensione dei fatti umani nell'epoca in cui il metodo non è più applicabile.


Concetti descrittivi in antropologia culturale

Modello culturale

Ruth Benedict,fu l'elaboratrice del "concetto culturale"mosso da una giustificata insoddisfazione per lo studio di alcuni etologi nello studio delle comunità umane.

Nel libro(Patterns of Culture),egli va a ricercare il "pattern",ossia il modello di cultura di una comunità.

Egli parte dal riconoscimento del lavoro della scuola funzionalista e di  Malinowski,in quanto dice che ogni elemento di una cultura ha la sua funzione ad un problema specifico e che questa funzione si integra con quella di altri elementi.

L'antropologo deve cercare il modello culturale,perché attraverso di esso gli elementi(gli usi,i costumi,le ideologie di un popolo)assumono un valore,lo spirito,il temperamento,venendo assimilato e formarlo,tramandandato di generazione in generazione.


Modello apollinico e modello dionisiaco

Benedict nello studiare due popoli,quali i Zuni e gli Indiani delle Praterie,poté costatare come avessero principi di vita differenti.

Gli Zuni sono individui solenni,equilibrati e prestanti. Sanno vivere in armonia con la natura e le loro divinità. La vita è partecipazione pubblica,non autoaffermazione individuale ma collettiva,dove la stessa tende ad annullarsi nel gruppo. Le pratiche religiose sono collettive e non individuali,dove ne è proibito stabilire rapporti privati.

Gli indiani delle Praterie sono cacciatori,un popolo duro,violento e avido di gloria. L'individualità è risaltata in ogni modo,soprattutto dalle imprese eroiche.

Secondo Benedict sono due modelli culturali opposti:

Il modello dionisiaco,gli indiani;

La soddisfazione viene con il superamento dei legami e dei limiti,da una vita regolata e tranquilla. Secondo la concezione dionisiaca,la via dell'eccesso porta al palazzo della saggezza.

Il modello apollinico,gli Zuni;

La soddisfazione deriva dalla misura e dall'ordine armonioso delle cose.


Individuazione del modello culturale

Tale individuazione è possibile solo da parte di chi prende nella sua totalità una cultura. Questo modello della Benedict,è ripreso dal pensiero gestaltista degli psicologi,il quale non basta deframmentare i singoli elementi ma il risultato è dato dalla sua totalità degli elementi.


Critiche al concetto di modello culturale

Le difficoltà riguardanti, la formulazione dell concetto culturale e alla sua metodologia di ricerca,lo portano ad criticarlo e riorganizzarlo.

Milton Singer,asserisce quando vede che il concetto di modello culturale viene presentato con la discriminanza degli elementi deframmentati e come la rimozione degli stessi vengano rimpiazzati assorbendone la modificazione in conformità del suo principio selettivo.

Melville Herskovits,invece usa un altro significato del concetto,parla di "focus"con il quale indica la tendenza che ogni cultura possiede di sviluppare maggiormente alcuni suoi aspetti.

Clyde Kluckhohn,parla di una "pluralità di conurazioni culturali"da elementi impliciti o latenti che ne determinano le caratteristiche delle comunità umane,e che combinandosi formano una"conurazione dominante"che forma l'ethos della cultura.

Il Kroeber,distaccandosi dalla Benedict,riconosce che i modelli sono organizzazioni o sistemi di relazioni con una propria fisionomia che seguono dei modelli.









Tema culturale

Le difficoltà riguardanti la formulazione del modello culturale e alla sua metodologia di ricerca,hanno spinto alcuni ricercatori ad introdurre il concetto di tema nella cultura,elaborato da Edward Opler. I temi possono essere definiti come:"principi espliciti o impliciti,dichiarati o incoraggiati e promossi dalla società,i quali influenzano l'orientamento e ne modellano il comportamento."

Dallo studio sui temi possiamo vedere come essi si suddividano per dare diversi significati al concetto di cultura:

Espressioni;

Le manifestazioni concrete dei temi culturali,i modo di pensare,di agire.

Le stesse hanno caratteri particolari in ogni suo aspetto:

Formali;

Sono i modi di agire convenzionali.

Informali;

Sono i modi di agire non determinati.

Obbligatorie e non Obbligatorie;

Sono le espressioni che la cultura può imporre o lasciare a discrezionalità dell'individuo.

Semplici;

Sono quelle espressioni di facile individuazione.

Simboliche;

Sono le espressioni che si manifestazione attraverso il simbolismo di un gesto.

Non basta identificare i temi per raggiungere una comprensione intima della cultura,ma ne occorre impostare l'impatto nella sua complessità.

Valore culturale

Al fine di poter capire meglio la complessità delle singole culture,alcuni studiosi hanno seguito un diverso orientamento introducendo il concetto di valore culturale.

Kuckhohn definisce il valore culturale come concezione del desiderabile,ossia il miglior modo di svolgere qualunque compito,che entrano all'interno della cultura. Questi modelli sono i responsabili dell'appartenenza ad una comunità di ogni singolo individuo.

Il valore culturale,ne determina l''orientamento di valore,ossia l'orientamento ad affrontare importanti problemi umani come il rapporto con la natura,con il tempo,il lavoro,i rapporti con i membri della propria comunità e quelle differenti.

I rapporti di valore danno una fisionomia ad ogni cultura che ne influenza la selezione,la regolazione,la discriminazione degli obbiettivi di un sistema culturale.

Secondo Vogt,l'orientamento di valore ha diversi aspetti,ognuno svolge una precisa funzione allo scopo:

Selettivi;

Quando avvengono nell'evoluzione alcune scelte e non altre,indipendemente da pressioni sociali,ecologiche e biologiche.

Regolativi;

Sono i limiti di comportamento possibili,in un ruolo della società.

Discriminativi;

Assegnano una scala di valore,svolgono la funzione regolatrice dei scopi degli individui.

Questi aspetti di orientamento dei valori sono in intima relazione tra loro e possono essere separati tra loro solo per uno scopo analitico. E' per questo che il Vogt li chiama"aspetti",ossia Faces degli orientamenti di valore.


Schemi culturali

Da molti autori il termine culturale"Pattern"non è più usato come lo impiegava la Benedict,ma viene usato il valore di schema culturale.

Lo schema culturale è il modo di reagire riguardo a specifiche situazioni o problemi,che vengono condivisi e approvati dagli individui di una stessa società,e questo si ripete ogni qual volta si ritrovano ad affrontare quella stessa situazione.

Uno schema appare come un'abitudine,un'attitudine sociale.

Gli etnografi dell'800 usavano un metodo per l'individuazione dello schema culturale con una divisione a secondo della loro descrizione.

Il lavoro di antropologi moderni usano un metodo d'indagine differente fondato su concetti come"metodi culturali","tema","focus","valore",e la cultura intesa come sistema di sensibilità e di concezione della realtà.


Individuo cultura e personalità

Primi contributi allo studio del rapporto personalità-cultura

Lo studio della personalità in rapporto alla cultura costituisce oggi uno dei settori più importanti dell'antropologia culturale. Uno dei pionieri fu Edward Sapir,dove spiegò come l'individuo nel corso della sua vita debba cercare di far integrare i materiali della cultura con i propri bisogni fisici e psicologici.

Anche la Benedict scrisse un saggio sul rapporto personalità-cultura,dove lo spiegò con due concetti base:

Anormalità relativa;

Gli individui normali in una cultura,potrebbero essere anormali in un'altra.

Anormalità assoluta;

Dove una sintomatologia fissa può essere trattata da psichiatrici.







Le basi culturali della personalità secondo R. Linton

Le considerazioni fatte da Linton,ricadono sugli studi etnologici e psicologici fatti in passato,dove secondo egli,è stato omesso il rapporto dell'ambiente che caratterizza la cultura di ciascun individuo. Secondo egli,la personalità varia a secondo delle persone e delle culture e come la cultura abbia una forza plasmatrice sulla personalità. Quindi secondo egli,l'individuo non è solo portatore di cultura,ma i due soggetti sono strettamente correlati.

Egli si pone tre problemi principali:

La formazione della personalità;

Per quanto riguarda la formazione della personalità,è proprio la stessa ha creare personalità di base dell'identico tipo.

Diversificazione della personalità;

Per quanto riguarda la diversificazione della personalità,è da ricercare da fattori biologici,all'interno dell'ambito familiare.

Personalità simili in diverse culture;

Per quanto riguarda questo problema,il Linton non offre una risposta precisa.


La personalità di base

La personalità di base non corrisponde alla personalità totale di un individuo,ma più propriamente a sistemi,valori,atteggiamenti,che sono fondamentali nella conurazione della personalità dell' individuo. Essa non costituisce esattamente una personalità,ma la base di una persona per i membri di una determinata società,ed essa è parte integrante della ricerca intesa a comprendere nella sua totalità la cultura stessa.

Può definirsi personalità di base quella conurazione psicologica propria dei membri di una società,caratterizzata da un certo stile di una vita in armonia con cui gli individui si organizzano.


La personalità di "status"

Al Linton,dobbiamo il concetto di personalità di status,che l'insieme di diritti e dei doveri dell'individuo,in quanto titolare di una posizione che occupa nel sistema sociale.

Complementare al concetto di status è quello di ruolo,ossia l'azione,i due sono emanazioni di modelli e temi culturali.

Questi modelli diventando concreti,riducono i modelli ideali di vita sociale in modelli individuali.

Il modello di status tende non solo ad individualizzare i modelli ideali,ma ad organizzare le attitudine degli individui.

Nell'agevolazione di una società dipendono il suo sistema di vita e di lavoro.

Gli status e il ruolo si possono distinguere in due categorie:

Assegnati;

L'assegnazione degli individui è fatta a priori,indipendemente dalle loro volontà e differenze soggettive o capacità innate.

Raggiunti;

Questo è dato da un atto volitivo dell'individuo che s'inserisce nello status da lui scelto.

Parlando specificatamente dell'assegnazione,possiamo vedere come sia influenzata dai seguenti fattori:

Età;

Sesso;

Generazione;

Posizione economica;

Posizione politica;

Religione;

Istruzione;

Ambiente fisico;

Solidarietà;


Partecipazione dell'individuo alla cultura

Il Linton spiega anche come un'individuo deve conoscere e prendere parte alla cultura del proprio gruppo,e spiega come egli non debba assolutamente conoscere ed usare tutto il patrimonio della cultura.


Inculturazione e socializzazione

L'inculturizzazione o la socializzazione,è l'apprendimento che si manifesta  durante tutto l'arco di vita dell'individuo. Il periodo più importante è durante i primi anni di vita,anni in cui si struttura la personalità di base.

La società influenza e plasma l'individuo attraverso un sistema di premi e di punizioni,secondo l'ideologia o la morale del gruppo.

Orientamenti nello studio del rapporto personalità e cultura

Molti studiosi si sono soffermati sulla relazione tra cultura e personalità. Honigmann,distingue quattro orientamenti principali di questo filone:

Orientamento descrittivo;

Orientamento genetico;

Orientamento funzionale;

Orientamento filogenetico;








Orientamento descrittivo

Partecipano a quest'orientamento gli studiosi che affrontano il problema con lo scopo di descrivere l'ethos o personalità di base,o la struttura di una specifica cultura umana. Kroeber,cita descrizioni empiriche di caratteri nazionali,fatte dal Kant sui tedeschi.

Nelle sue osservazioni il Kant,fa accentuare il loro temperamento nazionale ed il carattere del popolo.

Questi giudizi tendono a fornire sintesi coincise del pattern dell'ethos,appartenenti ai valori di una cultura. Giudizi di questo tipo possono portare ad errori di soggettività e di pregiudizi. L'antropologo deve ricorrere a tecniche obiettive cercando di non cadere in pregiudizi etnocentrici da tutte le culture.


Orientamento genetico

Gli studiosi che appartengono a questo filone scientifico,si distinguono per gli studi compiuti a livello infantile,dove si afferma lo sviluppo della personalità di base e l'ethos.

Il principio guida sta nello sviluppo di sistemi di educazione ai bambini,all'introduzione con il rapporto sociale.

Gli studi fatti da Erikson,Mead,ed altri studiosi,impostano la loro ricerca sull'orientamento genetico,concentrando la loro attenzione sul modo in cui il nuovo membro della comunità apprende la cultura o riceve la propria ereditarietà sociale.


Orientamento funzionale

Gli studiosi che seguono quest'orientamento,investigano sul rapporto tra la personalità modale(base)e i diversi fenomeni culturali,aspetti della civiltà,ecc.

Vari esempi di questo orientamento sono di Jules Henry,che mette in relazione il comportamento sessuale del bambino,sia restrittivo,e come vengano imposte tendenze ad un particolare status,possa innescare uno sviluppo di personalità di classe.


Orientamento filogenetico

L'orientamento verso questo campo riconduce ad una innata tendenza istintiva che ci portiamo dal passato.

L'individuo assume sempre forme culturali che rievocano i nostri istinti originari,da cui proveniamo.


Antropologi al lavoro

L'antropologo e la realtà sociale

L'antropologo deve essere uno scienziato attaccato alla realtà,sensibile alle problematiche della società in cui vive. Il laboratorio dell'antropologo è il vasto mondo,dove nelle sue ricerche di campo deve considerare con serenità,gli utenti,il gruppo umano,a prescinderne dalla simpatia che si prova per esso,senza condannare,giustificare e disprezzarne i comportamenti.

Non deve commettere l'errore di cadere nell'etnocentrismo,e  non rigiudicare i comportamenti e gli aspetti della propria cultura solo perché differenti dal nostro stile di vita.

La vocazione dell'antropologo è quella di poter contribuire a chiarire ed individuare i problemi umani.


Tecniche di ricerca antropologica

Il metodo più usato è quello chiamato dell'osservazione partecipante(osservare un gruppo di individui prendendo parte attiva alla loro vita.Nell'indagine di un'antropologo vi sono cinque fasi molto importanti:

Definizione del problema e programmazione della ricerca;

Raccolta dei dati diretti e/o indiretti;

Ordinamento dei dati,trascrizione su schede;

Analisi dei dati ordinati e stesura del rapporto scientifico;

Le ricerche maggiori degli antropologi si dirigono verso le comunità di piccole dimensioni,dov'è facile applicare le tecniche dell'osservazione e del colloquio.


Autore

Teorie

Antropologi Inglesi


Locke

Relativismo individuale.

Darwin

Evoluzione della specie.

Tylor

Prime definizione di cultura,metodo evoluzionistico per lo studio della società.

Fraser

Distinzioni tra religioni,sviluppo del modello di proporzione del mondo sopranaturale


e della magia,che tenta di dominare il sopranaturale.

Malinowski

Affronta le tematiche sulla natura.

Brown

Considera l'antropologia sociale una branchia della sociologia ativa.

Pritchard

Distingue l'antropologia dall'etnologia,intesa come scienza,ma anche come arte.

Antropologi Francesi


Durkhiem

Studi sulle società primitive dette due conclusioni:


a.  La causa di un fatto sociale è da ricercare tra i fatti sociali antecedenti e non negli stati di coscienza individuale.

b.  Nessuna spiegazione psicologica può chiarire la specificità dei fatti culturali.

Mauss

Definizione dell'indipendenza delle scienze etnologiche.

Levi Bruhl

Individua la differenza tra le società primitive e le società moderne:


Le società primitive sono incapaci di distinguere l'uso della collettività e dell'ambiente.

Le società moderne sono caratterizzate dall'esigenza di procedure logiche.

Levi Straus

Uso dell'intelletto verso la crisi dei valori del mondo contemporaneo.



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