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Gaudì

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Gaudì

Architetto snolo proveniente da una famiglia di artigiani, padre bravissimo artigiano.

Poco interessato all'architettura contemporanea, approfondì le conoscenze sull'arte gotica e sui libri di Violet LeDuc; questo suo interesse verso lo Storicismo lo introdussero nello spirito del Modernismo snolo (nasce a Reus in Catalogna nel 1852 e muore a Barcellona nel 1926, aderisce al movimento catalano che si sviluppa in parallelo all'Art en Kraft. Questo movimento proponeva il ritorno delle forme medievali nelle quali ritrova l'espressione più genuina dell'arte snola).

Gaudì inizia la sua attività con uno stile eclettico, tra queste le prime opere: Casa Vicens (stile moresco, piastrelle con elementi floreali), Villa el Caprichios.

Dove giunge ad elaborare un linguaggio personale, non solo sul piano decorativo ma anche su quello strutturale.



La sua fortuna iniziò con Euselio Guell, un ricco magnante che sognava di farsi costruire un palazzo visionario.

Palazzo Guell (Barcellona), Casa Batlò in cui stupiscono ancora gli elementi decorativi. La facciata si muove come un essere vivente e il tetto sembra fatto da scaglie di un rettile e sembra la chiena di un armadillo (tecnica del "trecandis" che mescola vari materiali come vetri, pietra, ceramiche sminuzzate, ecc.).

Anche la facciata è polimaterica, mosaici.

Riceve poi come committenza Casa Milà, soprannominata la Pedrera(1905-l910), facciata ondulata successione di linee ondulate che mettono in evidenza il tetto, i solai e i piani (5); le piante interne sono diverse per ogni piano.

Parco Guell doveva far parte di una vasta sistemazione urbanistica alle pendici del monte Pelada, presenta una successione inesauribile di invenzioni formali sia di spazio che coloristiche(grotte, fontane, parapetti con rettili, tetti a guglia)(diversi i materiali utilizzati:mattone,ferro battuto, ecc.).

Sagrada Familia (1883): una delle più importanti opere di Gaudì è tutt'ora in costruzione.

G. dimostra ancora una volta la sua genialità, cambiò i suoi progetti molto spesso, neanche una colonna simile (sezioni e curvature tutte diverse); tutto questo non gli permise di utilizzare una griglia progettuale costante, per questo motivo abbiamo solo un idea di ciò che avrebbe dovuto essere.

Aveva previsto 13 guglie di cui solo 4 realizzate.


Sagrada Familia


1882 viene iniziata dall'architetto Villar

1883 subentra nei lavori Gaudì (cripta già iniziata)

1893 abside completata

La S.F. è l'opera a cui tiene di più e a cui lavorerà fino alla morte.

Nel 1917 pianta più "definita" (durante la guerra civile del 1936 un incendio nella sagrestia distusse tutti i progetti)

Progettate tre facciate, quella della Natività nel braccio destro del transetto, verso oriente; facciata della Passione che guarda da ovest nel lato sinistro del transetto e quella principale è dedicata alla Gloria di Dio.

Dopo la cripta e l'abside G. affronta la facciata della Natività con molte maestranze per la sua complessità: vero e proprio programma iconografico al servizio della catechesi; è invasa da molte statue, decorazioni sovrabbondanti, è una narrazione continua(simboli, iscrizioni) dai molti livelli di lettura che ognuno affronta singolarmente e personalmente (chi vede solo i pastori, ecc.).

Le sculture ricavate dalla pietra sono allo stesso tempo visionarie e realistiche, si susseguono sembrando quasi una gocciolatura di sabbia (effetto colante).

Dopo le facciate, le torri. La torre parte quadrata e ad 1/3 diventa cilindrica e termina a guglia; gli piace l'effetto e fa le altre. Collega le torri con dei passaggi aerei e si concludono in cima con delle "germinazioni floreali".

I lavori del tempio a causa economica avanzano lentamente. Solo nel '26 termina la prima torre.

Attualmente i lavori proseguono e ad oltre un secolo dall'inizio dei lavori sono state edificate la cripta, l'abside, le due facciate del transetto e poche altre opere di connessione; meno di 1/3 della struttura.




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