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Gli egizi



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Gli egizi


Gli egizi erano un popolo che era stanziato alle foci del Nilo, del quale vivevano e che per loro aveva un carattere divino. Riprendendo ciò dobbiamo ben notare ed evidenziare come questo popolo attribuisse un carattere divino a tutto ciò che non sapevano spiegarsi, come i fenomeni naturali. Particolarmente interessante è l'adorazione del gatto, poiché aveva una vita diurna e notturna o motivo molto più semplicistico il fatto che uccidesse i topi, grande piaga per quel tempo. Oppure l'adorazione dello scarabeo che si trovava anche sui timbri che avevano tutti gli egiziani, infatti questi non firmavano, ma avevano un timbro personalizzato che portavano solitamente al collo. Il Nilo era stato divinizzato perché con le sue piene fertilizzava i campi adiacenti e poi, in base alla leggenda, dalle sue acque era nato il Dio Sole e da lui tutto il creato.

Il faraone era considerato mezzo dio mezzo uomo ed esso aveva la possibilità di comunicare con i vari dei.

La morte non era vista come la fine della vita ma come la divisione dell'anima dal corpo divisa in tre caratteristiche principali: l'Akh, il Ba e il Ka. Il corpo per questo andava conservato in modo che l'anima, dopo aver espiato i peccati compiuti in Terra, se lo potesse riprendere. Inizialmente questo veniva seppellito sotto la sabbia, poi evolvendosi il popolo egizio imparò l'arte della mummificazione, che era un rito molto importante e di carattere religioso, che si divideva in varie fasi.



Inizialmente il corpo veniva privato del cervello attraverso le cavità nasali e poi degli altri organi interni che potevano essere sottoposti alla putrefazione. Chi praticava l'incisione per togliere i canapi (che sono i vari organi) veniva poi preso a sassate essendo considerato un profanatore. In seguito il corpo veniva speziato e lasciato in una camera buia per diversi giorni. Successivamente veniva fasciato interamente con bende di lino e posto all'interno di un sarcofago che veniva messo in posizione verticale. C'è da specificare che quest'opera di mummificazione era molto costosa e non tutti se la potevano permettere.

I faraoni appena prendevano potere facevano iniziare la costruzione della loro "casa" dopo la morte.

Nei primi tempi queste erano le mastabe, in altre parole tronchi di piramide, in secondo luogo si trasformarono in piramidi a gradoni, in pratica varie mastabe poste una sopra l'altra ed infine nacquero le piramidi opere di grande magnificenza.

La parte interna di queste opere che mi ha incuriosito particolarmente è lo Zed, poiché è considerata da molti archeologi una porta intertemporale. La stanza del faraone conteneva gli ushapti, vale a dire i tesori e i monili che potevano servirgli durante la vita nell'aldilà.

La domanda che ci sorge spontanea è come facessero, con gli strumenti del tempo, a costruire così belle e imponenti opere e la risposta è molto semplice, infatti veniva impiegata tantissima mano d'opera. Gli operai non erano schiavi, come si pensava inizialmente, ma persone del popolo usate a turnazione. Intorno alle piramidi nascevano vere e proprie necropoli dove le case erano costruite con i materiali scartati. La piramide veniva costruita con massi di calcare trasportate con rampe di cemento bagnate con dell'acqua per facilitarne il trasporto. La precisione con cui erano posizionati i massi era tale che non è possibile passare tra i blocchi una lama.



Interessante è l'esplosione della piramide di Medium, dovuta al posizionamento irregolare dei massi. Questo ci fa venire alla mente un'opera molto vicina a noi, la torre di Pisa, la quale non può essere portata in posizione verticale poiché le pietre della parte dove pende hanno imprigionato molta forza che verrebbe rilasciata in un eventuale raddrizzamento e la torre s'invilupperebbe su se stessa.

Mi ha molto interessato anche il complesso delle piramidi di Giza, formato da Cheope, Chefren e Micerino, le quali sono posizionate in modo da essere in rapporto con la cintura d'Orione.

Nelle arti egiziane sono da menzionare anche le pitture, con colori essenziali, e le statue. Gli uomini venivano rappresentati con rigore ed essenzialità e avevano il volto di profilo, il bacino di fronte e le gambe solitamente intente a compiere un'azione.

Anche nella stanza del faraone si trovano pitture rappresentanti la vita quotidiana.

Come possiamo ben capire la società egiziana raggiunse velocemente il massimo splendore, ma poiché era una società chiusa che non aveva contatti né culturali né commerciali con altri popoli decadde altrettanto rapidamente.

Personalmente sono molto affascinata e interessata a questa popolazione in particolare al loro modo di concepire la religione, di avere una così bella visione della vita dopo la morte. Non c'è niente da dire si può solo ammirare quelle spettacolari e gigantesche opere d'arte chiamate piramidi.






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