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I PROBLEMI SOCIALI GLOBALI

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I PROBLEMI SOCIALI GLOBALI


molti antropologi sono convinti che l'antropologia possa aiutarci a risolvere i problemi sociali globali; questo perché:

le tecnologie della comunicazione hanno aumentato la nostra consapevolezza su questi problemi

conosciamo molte più cose sul comportamento umano


al giorno d'oggi possiamo essere più motivati a tentare di risolvere quei problemi




li denominiamo PROBLEMI SOCIALI perché

tanta gente si preoccupa per la loro presenza

essi hanno cause e conseguenze sociali

affrontarli o risolverli richiede un cambiamento nel nostro comportamento sociale


alcuni direbbero che la nostra comprensione dei problemi sociali non può mai essere sufficiente a proporre una soluzione in grado di funzionare; nessuna comprensione scientifica è perfetta o fornisce certezze; tuttavia, la possibile ricompensa di una comprensione dei problemi (per quanto incompleta) può essere un mondo migliore e più sicuro; questa possibilità è ciò che motiva molti ricercatori che indagano sui problemi sociali


CALAMITÀ NATURALI E CARESTIE: gli eventi naturali come le alluvioni, le siccità, i terremoti e le invasioni di insetti sono di solito (ma non sempre) al di là del controllo umano; i loro effetti, tuttavia, non lo sono; INCIDENTI O EMERGENZE quando solo poche persone sono coinvolte D CALAMITÀ quando coinvolgono un gran numero di persone e aree estese; le calamità naturali possono produrre effetti maggiori o minori a seconda delle condizioni sociali; esse sono problemi sociali, problemi che hanno cause sociali e possibili soluzioni sociali (es: una legislazione che prescriva criteri di sicurezza nell'edificazione di una casa costituisce una soluzione sociale per i terremoti); CARESTIE episodi di grave carenza di risorse alimentari e di morte per fame; sembrano spesso scatenarsi in seguito ad eventi naturali come una seria siccità o un uragano che fa morire o abbatte gli alberi e le piante da cui si ricava il cibo; le carestie, tuttavia, non seguono necessariamente a eventi del genere; le giuste condizioni sociali possono prevenire una carestia o aumentare la probabilità che se ne verifichi una: una soluzione possibile è quella della reciprocità tra villaggi (ci si aiuta a vicenda nei momenti di crisi); al giorno d'oggi, il governo o le organizzazioni internazionali possono fornire aiuto mettendo a disposizione cibo e altri generi di necessità; le società fondate su un regime di proprietà individuale corrono un maggior rischio di carestia, se paragonate a quelle in cui la proprietà è comune; è spesso possibile che i soccorsi forniti dal governo non raggiungano sempre chi ne ha più bisogno


ABITAZIONI INADEGUATE E SENZATETTO: nella maggior parte delle nazioni, i poveri vivono di solito in edifici inadeguati; in molti dei paesi in via di sviluppo, dove le città crescono ad un ritmo molto rapido, sorgono insediamenti abusivi, spesso situati in aree degradate; tuttavia, non tutti quelli che abitano in insediamenti abusivi sono dei poveri (semplicemente non riescono a trovare casa ad un prezzo più accessibile, e si arrangiano a trovare una sistemazione); benché negli insediamenti abusivi si registrino dei problemi, essi non sono luoghi caotici e disorganizzati, in balia del crimine; la maggior parte degli abitanti ha un'occupazione, aspira a migliorare la propria condizione, vive in solide famiglie nucleari e si aiuta reciprocamente; i governi dei paesi in via di sviluppo raramente possono sostenere la spesa per progetti di edilizia popolare; in qualche modo, tuttavia, potrebbero investire in infrastrutture e fornire i materiali da costruzione; in molti luoghi del mondo, tuttavia, molta gente non ha nemmeno una casa motivi:

disoccupazione

carenza di alloggi dignitosi a basso costo

politica di ridurre il numero di persone ricoverate per malattie mentali e per altre cause di invalidità

spesso negli ospizi comunali la violenza è diffusissima; le organizzazioni di assistenza private  possono accogliere solo un numero esiguo di persone; le stanze singole degli alberghi sono difficilmente in condizioni migliori e spesso sono molto pericolose

alcuni poveri possono essere soli dal punto di vista sociale

la condizione di senzatetto è causata da politiche sociali e scelte politiche (la situazione di Melbourne sottolinea che si può trovare una soluzione per i senzatetto); mentre agli adulti è 'permesso' essere un senzatetto, la sensibilità pubblica sembra offendersi alla vista di bambini che vivono per strada

VIOLENZE E ABUSI FAMILIARI: le aggressioni verbali e la trascuratezza sono dannosi quanto le aggressioni fisiche; è difficile dover decidere cosa sia un abuso e cosa non lo sia; è inoltre spesso difficile fare delle indagini, in quanto le percosse a donne e bambini sono oggi meno accettabili di un tempo e quindi è più difficile che le persone ammettano di commettere questi atti; se un tipo di violenza familiare è presente, è possibile che ne siano presenti altri; tuttavia la relazione tra questi tipi di violenza familiare non è poi così stretta, il che significa che non possono essere considerati come differenti aspetti dello stesso fenomeno:

molte società praticano e permettono l'infanticidio (le giustificazioni sono simili a quelle fornite in caso di aborto)

le punizioni fisiche nei confronti dei bambini avvengono in numerose società; sono più probabili laddove la madre è praticamente l'unica ura che si occupa del lio; le società più complesse tendono a fare ricorso alle punizioni fisiche più frequentemente delle società più semplici (forse perchè sono gerarchiche e tendono ad insistere sull'obbedienza)

le percosse alla moglie sono la forma più comune di violenza familiare (è comune in quelle società in cui i maschi detengono il controllo sulle risorse economiche e politiche) gli individui (sia uomini che donne) che hanno subito punizioni corporali durante l'adolescenza abbiano maggiori probabilità di commettere (e approvare) atti di violenza del marito sulla moglie

che cosa può essere fatto per ridurre la violenza all'interno delle famiglie?? per prima cosa, si deve riconoscere che probabilmente non si può fare nulla finché le persone non riconoscono che essa rappresenta un problema; nella nostra società molti programmi sono predisposti per allontanare dalle famiglie i bambini e le mogli, o per punire chi commette abusi nei loro confronti; la promozione dell'uguaglianza tra i sessi e la condivisione della responsabilità di allevare i li possono fare ottenere grandi risultati nella diminuzione dei casi di violenza dentro le famiglie


CRIMINE: altrettanto difficile è definire cosa sia un crimine

la guerra è associata a tassi di omicidio più elevati (in tale situazione, infatti, l'inibizione ad uccidere è stata attenuata)

la pena capitale può legittimare la violenza piuttosto che fungere da deterrente

la delinquenza minorile (soprattutto maschile) nasce probabilmente nell'ambito di famiglie disastrate, dove il padre è assente per gran parte del periodo in cui il bambino cresce (è possibile che questi bambini siano inclini a comportarsi in modo 'ipermaschile' per dimostrare quanto sono 'maschi' OPPURE che le madri che crescono i li da sole infliggano spesso punizioni di natura fisica, e che quindi forniscano alla prole un modello di comportamento aggressivo può essere possibile, tuttavia, che il tentativo di agire in modo ipermaschile implichi la violenza solo se le aggressioni fisiche sono una componente importante del ruolo che il maschio riveste nella società)

una concezione largamente diffusa è che condizioni economiche svantaggiate aumentino la probabilità che si verifichino dei crimini; la relazione, tuttavia, non sembra essere così stretta: gli omicidi sono più frequenti in paesi in cui ci sono forti disuguaglianze di reddito, tuttavia, la recessione economica non prevede l'omicidio

il furto tende ad essere meno frequente nelle società egualitarie rispetto a quelle stratificate (nelle prime infatti esistono meccanismi di distribuzione egualitaria delle risorse)


se possiamo ridurre la socializzazione a fini di aggressione, riducendo il rischi di guerra e quindi la necessità di addestrare truppe effettive, e se possiamo ridurre le altre forme di violenza approvata, possiamo di conseguenza essere in grado di ridurre il tasso di reati violenti; la riduzione delle disuguaglianze economiche può anche agevolare la diminuzione del crimine, in particolare i furti; benché le cause non siano ancora chiare, sembra che crescere i li assicurando la presenza di una ura maschile possa ridurre la probabilità che in età adulta i maschi commettano violenze


GUERRA:

nelle società non industriali le persone si mobilitano a causa della paura, in particolare del timore di possibili ma non prevedibili calamità naturali (siccità, alluvioni, uragani) che possono distruggere le risorse alimentari il rischio di guerra dovrebbe diminuire nel momento in cui si capisce che gli effetti dannosi delle calamità possono essere ridotti o prevenuti dalla cooperazione internazionale

un altro fattore che incide sulla maggiore presenza di guerre consiste nel fatto che ai bambini si insegna a non fidarsi degli altri (sembra che le persone che crescono con queste inclinazione intraprendano con più probabilità una guerra, piuttosto che negoziare o cercare una conciliazione con i loro nemici)

i popoli che vivono sistemi politici più partecipativi (vale a dire più democratici) intraprendono raramente una guerra nei confronti di altri popoli che vivono in sistemi simili (è comunque possibile che intraprendano una guerra con sistemi politici di un'altro tipo) se, quindi, i regimi autoritari sissero dalla faccia della terra, perché le potenze mondiali smettono di dal loro supporto dal punto di vista militare o di altro genere, il mondo diventerebbe un luogo più pacifico


TERRORISMO: uso o minaccia di violenza per incutere negli altri il terrore, di solito per scopi politici

coinvolge la minaccia o l'uso della violenza contro i civili

di solito, è socialmente o politicamente organizzato

rivendica pubblicamente le proprie attività

la violenza è diretta soprattutto verso persone disarmate, comprese le donne e i bambini

è perpetrato con l'intento di spaventare il nemico, di terrorizzarlo, tanto da indurlo a compiere le azioni auspicate dai terroristi

non è un fatto nuovo; ora però c'è una maggiore paura nei confronti dei terroristi che possono avere accesso ad armi di distruzione di massa


un fattore che preannuncia il terrorismo di stato (nei confronti del proprio stesso popolo) è il regime di governo totalitario ('il potere uccide, il potere assoluto uccide in modo assoluto'); nei paesi democratici vi sono meno probabilità che si pratichi il terrorismo di stato, ma quando esso è messo in atto accade durante o dopo una ribellione o una guerra


i terroristi provengono dai gruppi con uno status sociale più elevato e che in genere hanno un'educazione maggiore della media


la diffusione della democrazia può costituire la nostra maggiore speranza di minimizzare il rischio di terrorismo nel mondo, proprio come la diffusione della democrazia sembra ridurre al minimo la possibilità che scoppi una guerra tra le nazioni





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