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IL NEOCLASSICISMO



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IL NEOCLASSICISMO


I PRECEDENTI


  1. FASE RIVOLUZIONARIA 1780- 1796 Esponente David

antichità come modello ideologico, morale ed educativo;

stile caratterizzato dalla massima semplicità e quindi senza orpelli;

architettura in relazione ai presunti bisogni dei cittadini.


  1. FASE NAPOLEONICA 1796- 1814



antichità con finalità celebrative e proandistiche;

il decorativismo tende a prevalere sulla ricerca di essenzialità e di severità formale.

importanti realizzazioni architettoniche e urbanistiche che si ricollegano alla Roma imperiale.


  1. FASE COINCIDENTE CON LA RESTAURAZIONE 1815- 1830

l'antichità diviene mito sognate, senza una funzione riguardo al presente;

insieme alla compostezza classica si fanno strada istanze naturalistiche;

in architettura il linguaggio classicista viene affiancato a riferimenti di altre tipologie, anche lontane nel tempo (Medioevo) e nello spazio (Oriente).


Verso la metà del '700 comincia a farsi strada una nuova sensibilità che si sviluppa:

da un lato con l'Enciclopedia, che propone la possibilità di un sapere catalogato e quindi una studio razionale e schematico del sapere ("Dizionario ragionato delle arti, delle scienza e dei mestieri"). Nasce grazie al desiderio di sapere e alle scoperte delle nuove scienze.

Altro fattore determinante per la riscoperta della cultura classica sono gli scavi archeologici a Pompei e a Ercolano, che accelerarono il recupero dell'antico, dopo la fantasiosa parentesi del Barocco e del Rococò, motivata da dalla visione illuminista di recuperare la razionalità classica. Questi reperti determinarono anche una sorta di moda, con un ritorno al classico anche nelle vesti, nelle decorazioni,



Altro significato dell'enciclopedia, è una nuova considerazione del sapere, prima solo degli uomini di Chiesa, ora laica e accessibile a tutti (Maria Teresa d'Austria).

Brera: primo esempio di scuola moderna.


Il recupero del classico avviene grazie a un teorico, Johachim WINCKELMAN.

Precedentemente l'arte classica era tutta insieme e non si pensava possibile una catalogazione; Winckelman sostiene invece che l'arte classica può essere studiata attraverso lo studio dello stile delle opere (primo filologo) e quindi voleva sistematizzare l'arte classica con una catalogazione, delineando un'evoluzione, ma ebbe dei limiti storici:

  1. l'evoluzione dell'arte classica coincideva con giudizi di valore, in quanto riteneva che nell'arte greca, il periodo più importante era quello centrale, mentre l'arcaismo (primitivo) e l'ellenismo (decadente) meno importanti; si tratta quindi di una teoria evoluzionistica.
  2. rintracciò nelle sculture classiche quelle caratteristiche di purezza, di distacco dall'osservatore e nobiltà che pensava caratterizzassero l'arte classica perchè no sapeva che le sculture che analizzava erano copie romane.

Il suo giudizio fu comunque al tempo molto importante in quanto fu il primo a sostenere che l'arte greca non era tutta uguale, ispirando anche Canova.

Winckelman si pose il problema che dovessero esserci dei luoghi dove custodirli (concetto di Museografia, luogo in relazione alle opere) e così crea degli ambienti funzionali ai pezzi che conteneva (concezione abbastanza moderna).


Questo recupero fece nascere l'abitudine del Gran tour, tappa obbligata per chi voleva formarsi culturalmente, che consisteva nel soggiornare nelle più importanti città italiane.

Dal 1750 vennero poco per volta pubblicate le "Antichità di Ercolano esposte", dove venivano illustrati tutti i reperti con la datazione e dove trovarli. Le tavole vennero riprodotte con esattezza scientifica.



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