ePerTutti


Appunti, Tesina di, appunto storia dell arte

LA SALA DEL CONSIGLIO, LO STUDIO INTERNO DEL RE, L'ANTICAMERA DEI CANI, LA SALA DA PRANZO DEL RITORNO DELLA CACCIA, LA SALA DA GIOCO DEL RE

ricerca 1
ricerca 2

LA SALA DEL CONSIGLIO


Questo vano comunica con la camera del re. E' illuminato da due grandi finestre e da alti specchi. Luigi XIV riuniva il Consiglio in questo salone che aveva preso cura di far decorare con i pezzi più belli delle sue collezioni. E' qui che convocava i suoi Segretari di Stato, ma riceveva anche i privati in udienza ufficiale.

Al tempo di Luigi XV la sala del consiglio venne ingrandita ad opera di Gabriel mentre lo scultore Jules Antoine Rousseau fu l'artefice delle meravigliose boiseries, ornate di soggetti vari, che possiamo tuttora ammirare. Sul pregevole camino in marmo screziato di rosso e bruno con una sontuosa decorazione in bronzo spicca un orologio dell'età di Luigi XV ma fu il sovrano successivo ad aggiungervi i due grandi vasi, squisito esempio della raffinatezza dei manufatti dei fabbricati di porcellana francesi.

Una sovrapporta è di Verdier, mentre le altre tre sono di Houasse. Il busto di porfido di Alessandro Magno decorato con bronzi dorati di Girardon fu acquistato da Luigi XV appositamente per adornare questa sala: a questo tavolo, ricoperto dello stesso tessuto della tappezzeria, vennero prese tutte le decisioni sino alla Rivoluzione.






LO STUDIO INTERNO DEL RE


Si tratta di uno studio privato di Luigi XV, realizzato da Gabriel nel 1753 al posto della vecchia sala da biliardo dove Luigi XIV aveva successivamente sistemato una parte della sua pinacoteca. Per le boiseries, il re si affidò ancora una volta al talento di Verberckt, il quale eseguì dieci grandi pannelli intagliati con motivi floreali e scene di bambini, una delle migliori realizzazioni dell'artista. Nel 1739 l'ebanista Antoine Robert Gaudreaux offrì al re un pregevole medagliere con magnifica decorazione in bronzo al quale vennero ad aggiungersi due angoliere in legno violetto eseguite da Gilles Joubert nel 1755.

Tuttavia, il mobile che desta meraviglia è il famoso Bureau à cylindre del re Luigi XV, considerato uno dei più bei mobili del mondo. Venne commissionato da Jean François Œben (1710 - 1736), ebanista di origine tedesca, che grazie alla protezione della marchesa di Pompadour fu nominato ebanista del re alla Manifattura dei Gobelins nel 1754 e all'Arsenale due anni dopo.

Questo scrittoio rappresenta un autentico capolavoro non solo dell'arte dell'intarsio e della cesellatura, ma anche della perfezione meccanica. Infatti, chiudendosi, la saracinesca blocca completamente i cassetti e il piano di scrittura. Œben morì prima di vedere il compimento della sua opera e fu il suo allievo Riesener a consegnare il mobile al re nel 1769. Nel 1794, mentre infuriava la rivoluzione, dovette togliere tutti gli attributi del feudalesimo, vale a dire le iniziali del re.




L'ANTICAMERA DEI CANI


Costituisce la prima anticamera dell'appartamento privato del re, allestita nel 1738 con una decorazione ispirata a disegni di Jules Hardouin Mansart. Il re Luigi XV vi fece sistemare le cucce dei suoi cani d'appartamento.

La cornice in stucco è ornata di soggetti venatori e di animali mentre nei grandi medaglioni sono dipinti motivi floreali.




LA SALA DA PRANZO DEL RITORNO DELLA CACCIA


Fu adibita a questa funzione a partire dal 1750; le pareti sono ricoperte da boiseries che preannunciano lo stile Luigi XVI per la sobrietà e la morbidezza delle linee. Su un lato, un orologio di precisione, il cui meccanismo fu realizzato da Ferdinand Berthaud (1727 - 1807), orologiaio svizzero stabilitosi in Francia, specialista di congegni di precisione e di strumenti nautici, nominato da Luigi XV ispettore generale delle macchine della marina e orologiaio di corte.

L'orologio di questa sala è rinchiuso in una sontuosa cassa di ebano smontata da un gruppo in bronzo rafurante Apollo sulla quadriga.

In questa sala il re, di ritorno da caccia, invitava a pranzo le dame ed i cavalieri. Le prerogative del cerimoniale di corte erano abolite e gli invitati si sedevano al posto preferito. Se vi erano solo uomini, il re invitava due gentiluomini a sedere accanto a lui. Nelle sue memorie, il duca di Croy ricorda uno di quei pranzi dove il re "ci fece sedere accanto a lui senza la minima distinzione e conversammo con grande famigliarità, senza dimenticare però che ci trovavamo in presenza del nostro sovrano".




LA SALA DA GIOCO DEL RE


Già "Gabinetto delle curiosità" al tempo di Luigi XIV divenne successivamente anticamera dell'appartamento di Madame Adelaide. Nonostante gli innumerevoli rimaneggiamenti questa sala, ora restaurata, possiede un piacevole aspetto grazie all'arredo costituito da un tappeto delle Savonnerie, da quattro angoliere intarsiate da Riesener e delle sedie di Boulard, tappezzate con una sontuosa seta di Lione intonata ai tendaggi delle finestre. Alle pareti, dieci acquerelli di Louis Nicolas Van Blarenberghe (1716 - 1794), pittore della Marina e del dipartimento della Guerra.







Privacy

© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta