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MICHELANGELO: PITTORE - ARCHITETTO - SCULTORE

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MICHELANGELO: PITTORE - ARCHITETTO - SCULTORE

UN ARTISTA COMPLETO


Michelangelo Buonarroti nasce a Caprese, presso Arezzo, nel 1475.  La sua formazione artistica si svolge a Firenze, presso la bottega di Domenica Ghilandario, poi presso la corte di Lorenzo il Magnifico, dove può studiare le opere antiche delle collezioni medicee. Opera alternativamente a Firenze e a Roma, dove i papi gli affidano prestigiosi incarichi come: l'affresco della volta della Cappella Sistina, il completamento della Basilica di San Pietro, la sistemazione dei Piazza del Campidoglio e la Pietà.

Nel corso della sua lunga vita Michelangelo, ritenuto la ura dominante di tutto il 1500, mutò alcune elle proprie concezioni sull'arte, sia per una logica e naturale evoluzione, sia per la realtà storica che si trovò ad affrontare, come l'affermazione della Riforma Protestante e della Controriforma. Artista sensibile e interessato a tutte le forme espressive (egli infatti si afferma come pittore, architetto ed scultore) vive questi eventi in prima persona, ponendosi come il "principale interprete del culmine e della crisi dei valori del Rinascimento". Michelangelo sintetizza i valori dei grandi maestri del 1400 (Giotto, Masaggio & Donatello) con un linguaggio monumentale, sempre alla ricerca dell'intensità espressiva.  A Michelangelo tuttavia non bastava la fedele imitazione della natura; egli credeva infatti, che da questa occorre scegliere le cose migliori, e che inoltre la fantasia dell'autore, quest'ultimo sarebbe stato capace di superare il frutto della natura stessa. Per Michelangelo la cosa più bella del creato è l'uomo, e questo lo dimostra anche nei suoi bozzetti e disegni preparatori, in quanto specchio della bellezza divina.



Successivamente, nel corso dell'affermazione della Riforma Protestante, darà meno importanza all'estetica, è più invece ai valori religiosi. La bellezza fisica diviene secondaria rispetto a quella spirituale, e infatti l'arte di Michelangelo in questa parte della sua vita viene messa al servizio della Chiesa. Verso la fine della sua vita, la bellezza del corpo umano diventa per Michelangelo un qualcosa addirittura che distoglie l'uomo dalla spiritualità e, ormai anch'egli avvolto nel clima controriformistico, teme che la sua arte e la sua fantasia possono averlo condotto addirittura verso la dannazione ed il castigo eterno.  Lo stile che maggiormente si vede di Michelangelo nei dipinti e negli affreschi e quello di una linea netta e decisa nei contorni, al contrario di Leonardo Da Vinci, che sembra quasi che i personaggi fuoriescano dal muro.





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